Premetto che per il momento sono ancora residente, mio malgrado in Italia, ma penso di essere stata fortunata, ho incontrato persone molto affabili a partire dall' agente immobiliare che ci ha aiutato nella ricerca della casa. Dopo i momenti iniziali in cui logicamente i rapporti erano improntati a reciproca cortesia, è stato a nostra totale disposizione per quasi due settimane, con il passare dei giorni il rapporto è diventato amicale e sono cominciate le battute, con scambio di modi di dire italo-portoghesi. Oltre ad essersi rivelato una persona correttissima nel suo lavoro, disponibile oltre il dovuto anche dopo l'acquisto della casa, mi ha fatto conoscere parecchie persone con cui si è creato un bel rapporto, grazie a lui tutto è filato via liscio senza nessun intoppo. Ho pranzato a casa sua conoscendo moglie e figlio, scambiamo messaggi in attesa di rivederci per la grigliata che abbiamo messo in programma appena riusciamo a ritornare a casa. Vi sembrerà strano ma io dico "tornare a casa" riferendomi alla casa portoghese anche se per il momento purtroppo è solo una casa per le vacanze.
Ma la cosa più bella è stato l'incontro coi proprietari di quella che poi è diventata la nostra casa, il rapporto fin da subito è diventato qualcosa oltre " io vendo tu compri ", empatia immediata, disponibilità a venirsi incontro …., pomeriggio trascorsi insieme chiacchierando, scambiando battute, parlando anche di cose serie e personali. Tutto questo penso sia stato facilitato dal fatto che parlo abbastanza bene il portoghese per cui è stato più facile evitare fraintendimenti. I due uomini, addirittura hanno deciso che le due case la nostra e la loro futura nuova, avranno una scaletta che permetterà loro, senza passare per la strada, di ritrovarsi per bere una birra, quando noi donne "romperemo" troppo.
Noi siamo tornati in Italia, lasciando loro le chiavi di casa (battuta della ex proprietaria: "XXX che bello abbiamo venduto casa, abbiamo incassato i soldi e abbiamo ancora la casa") , e meno male che le abbiamo lasciate, perché nonostante i contatori elettronici la ditta fornitrice della luce, mi ha mandato un messaggio dicendo che avrebbero fatto un sopralluogo che necessitava della nostra presenza, problema risolto grazie alla disponibilità della Signora che ha preso accordi per essere sul posto quando serviva.
Siamo stati molto fortunati, indubbiamente, ma è stato bello tornare dopo due mesi al bar dove a volte facevamo colazione e anche pranzi veloci e sentirci dire: siamo felici perché abbiamo saputo che avete comprato casa, siete i primi italiani che hanno scelto di venire ad abitare qui, se avete bisogno di qualsiasi cosa vi aiutiamo.
Il tutto però senza invadenza, rispettando gli spazi reciproci, stessa cosa è successa nei negozi, se chiedevo dove posso trovare " XXXXX" si affrettavano a dire: "deve andare nel tal posto o in quel tal altro…, guardi se va lì trova ma è un po' caro, se fa qualche km in più costa meno".
Io penso che l'approccio giusto sia gentilezza, cordialità, disponibilità e rispetto, partendo dal semplice " ola, bom dia " con le persone che incroci per strada, e saranno loro ad aprirti le porte di casa, ad offrirsi spontaneamente quando percepiscono che sei in difficoltà, da lì poi vengono le battute, l'ironia, il prendersi bonariamente in giro.
Vi è mai capitato in Italia di vedervi offrire un giro di birra al bar da sconosciuti? a noi è successo con persone che non avevamo mai incontrato prima, come si fa a non essere disponibili?
No, non sono un'ingenua, so che prima o poi incontrerò la persona maleducata, invadente, impossibile che non succeda, ma per adesso mi godo i miei nuovi conoscenti, quasi amici portoghesi e mi diverto con le loro battute, con il loro bicchiere mezzo pieno.
Francesca, ho risposto volutamente, molto molto parzialmente alle tue domande, il celare nasconde un invito a conoscere le persone del posto in cui vai ad abitare, a non far "comunella" solo con gli italiani, ma ad aprirsi a nuove realtà che diventeranno esperienza, conoscenza e cultura.
Poi se qualcuno ama il calcio, sappiate che tantissimi portoghesi sono pazzi per il Benfica, gli altri tifano Sporting e lì le battute si sprecano, gli ex proprietari della casa tifano lei Benfica e lui Sporting e sono riusciti a coinvolgerci, né io né mio marito seguiamo il calcio, ma era impossibile resistere e mi sono goduta la partita di fine campionato del Benfica, con relativa pazza festa finale per tutta la cittadina (confesso che la parte migliore era la porchetta allo spiedo e i fiumi di birra che scorrevano).
Buon Portogallo a tutti.