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Assistenza sanitaria ex Inpdap Aire/Aggiornamento

Nuova discussione

Alberto 2024

La cosa migliore è fare confronti tra le varie proposte. Io ho sottoscritto questa (mutuasicura.it) ma mi piacerebbe conoscerne altre. Aspetto altre indicazioni e suggerimenti.

AntoTunisia

Faccio questo esempio, sono venuto in Tunisia che avevo 54 anni e godevo di ottima salute, adesso ne ho 62 e contro tutti i menagrami la salute ancora va bene, se avessi sottoscritto un'assicurazione oltre 8 anni fa avrei pagato qualcosa come 1500/2000 euro circa, ora consideriamo 1500, in 8 anni fanno la bella somma di 12000 euro... e ancora sto bene :D sapete con 12000 euro quante cose ci si fa a livello sanitario? Ripeto che se si sta male conviene andare in Italia, farsi curare e tornare qui, in caso di malattie gravi la nostra sanità nazionale è all'avanguardia e di certo non vado a mettere la mia vita nelle mani di una clinica tunisina se posso evitarlo.

Alberto 2024

L'assicurazione si paga non per quanto mi renderà, ma per quanto può mettermi a disposizione in caso di bisogno. Io pago 1000 € l'anno e so che nella peggiore delle ipotesi darà ai miei 3000 € per riportare la salma a casa. Oppure devo mettere da parte 3000 €. ecc. ecc. ecc.

aniroksana10

1f605.svg   Se posso fornire un mio pensiero (scartabile, a seconda dei gusti) :


Siccome non si può prevedere né il se, né il cosa, né il come, né il quando, forse la cosa migliore è fare (o non fare) per come si sente eppoi stare tranquilli (anche perché giova alla salute).


Se ci si sente meglio stipulando un'assicurazione, e per giunta con incluso il rimpatrio post-mortem e pensando cosí che si facilita la vita alla famiglia o a/ecc.,  è adeguata la decisione a favore dell'assicurazione.


Se invece si hanno altre possibilità e si sente in altro modo, è altrettanto giusto seguire quello, di criterio.


Resta il fatto che avere a disposizione una informazione riguardo alle possibilità e condizioni di assicurazione, è positivo e gradito.

Luis58

Buonasera a tutti,

Sono in chat da poco e ho già fatto il mio viaggio esplorativo in Tunisia nel mese di febbraio.  Entro in questa discussione per due motivi. Innanzitutto mi ripresento. Sono un anestesista , anni 66, andato in pensione nel 2023, ho lavorato per 41 anni in uno dei più grandi ospedali romani. Vi chiedo gentilmente, c'è qualcuno di voi che ha avuto esperienza di ricovero in un ospedale tunisino o in clinica privata?

Presumere di rientrare in patria il più delle volte per curarsi o nell'eventualità di essere operati in urgenza è quasi sempre impossibile. La variabile tempo è fondamentale in medicina purtroppo. Se invece si è a conoscenza del propri stato di salute in anzitempo, molte volte  può rappresentare una via d'uscita.

Sono stato a Monastir e ho notato con i miei occhi che gli ospedali non sono messi male, dicasi anche per Hammamet ma faccio riferimento a cliniche private. Cercando informazioni i medici provengono da università francesi come formazione, ma la stessa Tunisia si sta adeguando come  servizi e professionalità.

Sul tema assicurazione non entro nel merito. Vorrei solo avere riscontro su informazioni che dipingono la sanità tunisina non attinente alle esigenze dei pazienti che vi ricorrono e le esperienze maturate se hanno messo in evidenza quali criticità.

In Italia non c'è la passiamo così bene, il pubblico dove ho sempre lavorato evidenzia carenze sempre più gravi sotto ogni profilo. Il privato non è alla portata di tutti.

Tirando le somme credo per quello che ho visto e capito nel mio viaggio in Tunisia un problema medico si può tranquillamente affrontare anche specialistico, uno chirurgico  nella routine anche. Per i grossi interventi non ho criteri per giudicare, in Italia bisogna stare comunque attenti in quale ospedale si approda. In urgenza non puoi scegliere, altrimenti lista di attesa. Che fare allora?

Aspetto i vostri commenti. La Tunisia comunque ha rispettato le mie aspettative. Grazie buona serata

AntoTunisia

@Luis58 Salve Luis ti parlo delle mie esperienze:

1) un amico mi contatta per un problema cardiaco, lo carico in macchina e gli chiedo dove volesse essere portato (nel privato devi prima presentare o i soldi o la carta di credito), lui mi dice di voler andare al pubblico, lo porto al pronto soccorso dell'ospedale Farat Hached di Sousse, premetto che la zona urgenze è una bolgia infernale ma i medici si sono prodigati, alla fine è stato ricoverato per 5 giorni in una cameretta singola un po' appartata e dimesso con il problema risolto e tutte le analisi di verifica programmate;

2) un conoscente (poi deceduto - era malato terminale ma non lo sapevamo) mi contatta per essere portato in ospedale, lo porto sempre allo stesso, viene chiamato un infermiere e un medico che parlavano italiano, lo tengono in osservazione al pronto soccorso, lui non ha detto di avere un tumore al pancreas all'ultimo stadio quindi loro in base alle analisi lo tenevano in osservazione, il giorno dopo firma ed esce senza dire nulla a nessuno, purtroppo dopo una settimana circa è deceduto;

3) una coppia la porto sempre nello stesso ospedale per un tentato suicidio e choc emotivo, visitati da psicologi e dimessi dopo alcuni test cardiaci al marito;

4) una persona cara la porto in ematologia per valori altissimi dei globuli bianchi, il reparto è stupendo e pulito, purtroppo pieno di bambini malati di leucemia, viene diagnosticata con precisione il tipo di leucemia e viene avviata immediatamente la cura con prodotti specifici (il primario è in contatto con tante strutture nel mondo compresa l'Italia), la cura è perfetta e i valori sono nei range;

  • ne avrei altre ma alla fine sono tutte uguali, alla struttura pubblica benchè ci sono problemi dati dalla carenza di finanziamenti i medici si barcamenano con ciò che possono cercando di dare sempre il massimo

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Privato

1) clinica les olivier - Sousse, porto una persona per un intervento di emorroidi, l'infermiera nello scrivere ciò che bisognava fare scoppia a ridere, passo in cassa e lascio 700 dinari altrimenti la camera non si apre, viene fatto l'intervento con peridurale, la persona viene riportata in camera, dovendo andare in bagno viene portata ma cade per terra, vomita e urina sul pavimento, viene chiamata una generica a pulire e lo fa con disgusto, passano i vari medici a battere cassa e escono fuori altri 600 dinari, la persona viene dimessa ancora sotto gli effetti dell'anestesia senza una terapia antidolorifica, la notte la passa vomitando e urinando dove riusciva ad arrivare;

2) un intervento di stent ad altre persone viene a costare circa 12000 dinari;

3) interventi di rimozione carcinoma eseguiti sempre dietro esborso prima, durante e dopo.

  • nelle camere manca il telecomando del televisore

4) nota clinica di altra località in Tunisia, ad una persona a me cara viene somministrata la prima chemio... dopo due giorni è deceduta e ancora sono sotto choc.

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Le cliniche private sono belle, a volte sono superiori a tante strutture italiane.

Se dovessi affidare la mia vita lo farei con un medico della pubblica.


Queste sono le mie esperienze

Luis58

Salve Anto, hai pienamente ragione anche per me il pubblico rappresenta la prima scelta, pur con le sue carenze. Li assolvi al tuo dovere di medico e penso che sei pagato solo dalla riconoscenza dei pazienti. Il privato ha una pecca all 'origine nel rapporto medico paziente, il denaro. Volevo concentrarmi su aspetti che hai sottolineato e che mi sembrano interessanti.  Il sistema sanitario pubblico di Sousse e Monastir  da quello che sto sentendo non ha grosse falle, salvo i soliti casini infernali al p.s. In Italia a Roma non c'è la passiamo.meglio, purtroppo il grosso limite immagino per noi italiani è rappresentato dalla lingua e dalla paura di trovarsi in un paese ospite. Il privato per sentito dire è il luogo dove prestano servizio i medici che lavorano anche nel pubblico, perché a tuo avviso le vicende che racconti hanno avuto risvolti negativi?  Eppure si paga anticipatamente e si spera in un'assistenza migliore. Se dovessi trovarmi in una situazione dove è necessario un ricovero capendo che la situazione è grave mi farei trasportare in un ospedale pubblico, se la mia patologia invece  è trattabile per complessità anche nel privato mi farei prima delle domande. Mi dirai che in ciò sono agevolato, hai ragione,  anche se continuo a chiedermi se un'ambulanza arriva in tempi brevi.  Le domande che vi rivolgo nascono dal fatto che mio fratello in chemio può vivere in una realtà così strutturata senza avere me al suo fianco nell'eventualità che decidesse anche lui di trasferirsi? Personalmente avevo concentrato la mia attenzione su Monastir perché meno caotica, cosa mi dite sui servizi che offre? Hammamet ha un pregio per i rientri veloci, ma poi è così idilliaca. Ci auguriamo sempre di stare bene, ma dietro l'angolo la sorpresa può esserci. Per quanto riguarda il caso del paziente co tumore al pancreas mi permetto di osservare meglio così, chance pochissime. Per il signore caduto in clinica mi sono veramente spaventato, qualche superficialità forse era presente. Scusate il lungo commento. Un abbraccio a tutti. Tornerò ad Aprile e farò uno screening più accurato. Fine anno deciderò.

AntoTunisia

@Luis58 scusa Luigi una piccola precisazione, forse una volta i medici del pubblico andavano anche nel privato ora la situazione è cambiata, purtroppo c'è stata in Tunisia la fuga dei medici verso Europa e Canada, è diventato quasi impossibile nel pubblico trovare medici dai 40 ai 55 anni (eccetto casi limite), troviamo o i giovani specializzati da poco o in fase di specializzazione o i primari anziani che sono medici favolosi, non si agitano mai, sempre calmi e sorridenti, gli paghi comunque la visita ma ti sembra di essere tornato ai tempi del medico condotto dove c'era questo medico tipo gufo dotto che ti esaminava e dava un verdetto che era sempre corretto. In tutti i casi d'urgenza non ho mai visto un primario pubblico schizzare ma tutti si rivolgono con umiltà ai sottoposti e li fanno lavorare (più o meno dipende sempre dai reparti).

L'alternativa è data dal privato dove i medici hanno comprato o preso in affitto studi e fanno tra di loro una bella concorrenza per accaparrarsi il cliente, l'ospedale mette loro a disposizione la struttura (che poi paga il paziente), le tariffe per le visite specialistiche tra primario privato e primario pubblico sono bene o male simili, nel privato paghi 80 dinari, nel pubblico 60 dinari, nel privato trovi anche medici della fascia di età scomparsa negli ospedali, il problema sarà quando questi primari andranno in pensione e forse non lasceranno sostituti omologhi.

Confermo che i PS sono tutti uguali con poche eccezioni anche in Italia, aggiungo che qui vanno alla grande dentisti e chirurghi plastici (sempre privati).

Buona l'idea di Monastir, per la chemio però mi rivolgerei all'ospedale oncologico di Tunisi, che è peggio di una bolgia infernale ma sono veramente preparati e umani.

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Dimenticavo, sfatiamo il mito che i medici del pubblico lavorano anche nel privato e che hanno studiato in Francia, tutti parlano francese perchè dal liceo si parla francese in tutte le scuole, come da noi anche gli infermieri hanno un diploma universitario, poi ci sta chi ha studiato in Francia e chi in Tunisia ma gli insegnanti universitari se sono più anziani hanno studiato tutti in Francia, i medici del pubblico si dividono tra corsia, ambulatorio, sala operatoria e consulto, poi se ne vanno a casa che saranno anche stanchi, quelli del privato tra clinica, sala operatoria privata, ambulatorio privato e poi vanno a casa anche loro. Forse ancora ci sarà qualche caso di medici con due piedi in una scarpa ma per lo più sono divisi.

Luis58

Anto grazie per le risposte e la fotografia esaustiva sulla sanità tunisina. Ora mi resta di capire  bene la metà del mio eventuale trasferimento. Mi barcamenò tra due possibilità: Monastir o Hammamet con un fratello affetto da una patologia leucemica. Aprile forse sarà la risposta ai miei dubbi. Un saluto a tutti.

AntoTunisia

@Luis58 se si tratta di LMC ti informo che l'eccellenza è all'ospedale civile Farhat Ashed di Sousse, il primario di ematologia è una persona fantastica. La cura con Imatinib 400 è miracolosa ed è italiana, i farmaci in Tunisia costano 220 dinari e sono sufficienti per un mese di cura.

primouom205

@AntoTunisia allora io mi sono informato e mi hanno mandato tutte le informazioni e mi dovete credere non è assolutamente conveniente ci sono moltissimi cavilli e cavillini del tipo decorre dal terzo mese o addirittura sei mesi dopo se no come per le cure dentistiche dodici mesi dopo aver pagato e le coperture delle malattie regresse in base all'età e a quanto paghi (tantissimo) ed io aggiungo a volte assurdo si va dai due anni ai tre anni dopo aver pagato sempre a cosa decide l'assicurazione e non sempre copertura al.100% quindi ogniuno tragga le sue idee

Luis58

Salve a tutti,

le coperture assicurative in ambito sanitario sono uno specchietto per le allodole , specialmente se le sedi non sono in Tunisia, ma europee. Chi le propone in Tunisia sono agenti mandatari, ma le regole restano quelle dei paesi dove viene emessa la polizza. Resto dell'avviso come ebbero a dire in molti tempo addietro, quando ti capita il guaio paghi di tasca tua, e all'occorrenza se puoi rientrare in Italia prendi un volo e il SSN ti riabbraccia. Da anestesista il mio pensiero è il seguente: pericolo di vita ospedale pubblico in Tunisia, pericolo medio grave chi può.  permetterselo cliniche private. Le polizze tunisine se sono alte coprono, se no sono ricche di cavilli. Del resto come in Italia. Un saluto

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