Gentili utenti del forum,
mi sono iscritto perché ho un quesito da sottoporvi: dal 2007 sono residente in Germania (Anmeldung), ma fino al 2014 non ho effettuato la registrazione all'AIRE perché essendo iscritto prima a un corso di laurea e poi a un master in Italia disponevo di una copertura sanitaria italiana che in Germania valeva per le emergenze: potevo andare al pronto soccorso, ma anche dal medico di base purché dichiarassi ufficialmente di non essermi recato in Germania con lo scopo di usufruire di prestazioni sanitarie. A quei tempi ero lavoratore autonomo e, se mi fossi iscritto all'AIRE, avrei perso la copertura sanitaria italiana e sarei stato costretto a pagare ogni mese qualche centinaia di euro per un'assicurazione sanitaria (e non solo sanitaria) in Germania. Per tutto questo periodo ho dichiarato in Germania i miei redditi da lavoro tedeschi e in Italia i redditi legati al possesso di immobili in Italia.
Nel 2014, con la fine della mia condizione di studente e l'inizio di un lavoro di dipendente statale presso un'università, mi sono iscritto all'AIRE. Ho perso la copertura sanitaria italiana, ma ho avuto l'assicurazione sanitaria tedesca pagata dal datore di lavoro, valida per le emergenze anche in Italia.
Dal 2014 a oggi sono rimasto iscritto all'AIRE, ho continuato a lavorare all'università e a presentare due diverse dichiarazioni dei redditi: in Germania per i redditi lavorativi e in Italia per gli immobili.
A partire dal 2021 sono stato costretto a passare lunghi periodi in Italia per gravi motivi familiari (malattia di mia madre e poi malattia e morte di mio padre), la mia facoltà e il mio dipartimento tedeschi mi hanno concesso lo smart working, ma gli uffici amministrativi della stessa università hanno contestato ex post questa decisione per un vizio di forma (mancato rilascio del modulo A1), minacciandomi di farmi ripagare tutti i contributi versati dall'università per ogni giorno trascorso all'estero. Il problema, secondo gli uffici amministrativi, è il rischio di mancata copertura assicurativa in caso di INFORTUNIO.
Se mi iscrivessi di nuovo nelle liste dell'anagrafe italiana, pur continuando ad essere "angemeldet" in Germania e a lavorare in Germania come lavoratore dipendente, non perderei la copertura assicurativa tedesca perché il mio datore di lavoro continuerebbe a pagarmela in Germania, ma riacquisterei quella italiana e, in caso di infortunio durante un soggiorno in Italia, l'assicurazione sanitaria tedesca non sarebbe informata e anche gli uffici amministrativi dell'università non verrebbero a saperlo. La mia domanda è questa: rischierei qualche sanzione da parte dello stato italiano se riprendessi la residenza in Italia senza trasferirmi in Italia, considerando che io comunque continuo a pagare le tasse in Italia per i miei redditi da immobili?
Grazie in anticipo e un cordiale saluto,
Drigos