Vancouver o Toronto..un sogno..
Ultima attività 22 Novembre 2023 di Zippo Maker30
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13 risposte
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salve a tutti! per caso,facendo ricerche sul Canada, ed in particolare su Vancouver,mi sono imbattuta in questo forum..avrei così tante domande che..non so da dove cominciare..mi presento, il mio nick è Joely,ho 50 anni, e spero un giorno,tra qualche anno,quando mio marito sarà in pensione,di poter andare a vivere a Vancouver..al momento...sogno!Mi piacerebbe tantissimo fare amicizia con qualcuno che mi aiuti ad imparare la lingua inglese chiedo troppo?(un "minimo bagaglio" della lingua ce l'ho,ma ..poca roba)
Buongiorno Joely,
benvenuta e grazie per la presentazione
Hai provato a contattare gli italiani iscritti al sito che vivono in Canada? Li trovi a Italian Expatriates in Canada
Spero ti possano dare informazioni utili alla tua ricerca!
Francesca
Francesca,
Sono arrivato a Toronto da 6 mesi dopo aver vissuto a Bergamo per 40 anni. Se hai bisogno di informazioni sulla citta' e sulla vita canadese, fammi sapere.
Luca
Buongiorno Luca74 ,guarda..ho così tante domande che non saprei da dove iniziare!!! Ma se ti va di raccontarmi la tua avventura,di come è iniziata e di come mai hai lasciato Bergamo(che io trovo bellissima),sarà un piacere rileggerti! E grazie per aver risposto al mio appello inserito molti mesi fa...
Ciao Joely,
Ti racconto un po' di me per farti capire come sono arrivato alla decisione di trasferirmi a Toronto.
Sono nato a Bergamo, sono cresciuto in centro città (zona di via Tasso) e ci ho vissuto per 39 anni. Dal 2002 ho iniziato un lavoro che mi richiedeva di viaggiare spesso in Nord America (Canada, Stati Uniti e Messico), praticamente ogni due mesi passavo due settimane in viaggio. Il Canada l'ho conosciuto così, visitandolo per lavoro, ma nel frattempo facendomi anche amici in loco. Venivo in Canada tre/quattro volte l'anno e ci rimanevo per 15 gg ogni volta. Sono stato spesso a Toronto, Vancouver (a mio avviso la città più bella del Nord America), Calgary, Edmonton, Winnipeg, Montreal e Québec City. Anno dopo anno mi sono innamorato della mentalità canadese (molto diversa da quella degli Stati Uniti) e della multietnicità presente in Canada anche se accompagnata dal rispetto delle regole locali. Negli ultimi anni, qualche volta, lasciando il Canada per ritornare in Italia, mi veniva un senso di tristezza nel lasciare quell'ambiente dove la gente faceva la fila per salire sull'autobus, dove la natura la puoi ancora toccare con mano e dove c'è maggiore rispetto di quello che è considerato il bene comune.
Come ho detto, per 12 anni ho venduto prodotti made in Italy in Nord America. Oltre ai prodotti che proponevo ho sempre cercato di dare un'immagine positiva e fresca di quello che tutt'oggi considero il mio Paese: l'Italia. Per questo e per altri motivi penso proprio di considerarmi un nazionalista. Posso dire che amo l'Italia e penso che l'amerò per sempre. Ciò nonostante un paio di anni fa ho iniziato a considerare l'idea di trasferirmi in Canada.
Sono sposato ed ho due bambini. Come ho detto l'idea è nata un paio di anni fa quando io e mia moglie, alla luce di quanto stava succedendo in Italia, abbiamo iniziato a domandarci che futuro avrebbero avuto i nostri figli. Sia io che mia moglie avevamo due lavori ben retribuiti e sicuri (lei lavorava part-time in un'azienda conosciutissima nell'ambito della curia bergamasca), tuttavia il rischio era che quando i nostri figli sarebbero cresciuti abbastanza per cercare un lavoro, si sarebbero trovati a dovere considerare di trasferirsi lontano. Purtroppo infatti non vedevamo alcuno sforzo da parte della classe politica ed imprenditoriale italiana per creare delle riforme che avrebbero dato i loro frutti nell'arco di 15-20 anni permettendo alle generazioni future di potere continuare a pianificare le loro vite in Italia. A questo punto la scelta era una sola: avremmo dovuto considerare noi di fare quel passo. Giorno dopo giorno io e mia moglie siamo arrivati alla decisione di trasferirci in Canada. Abbiamo passato un anno intero ad informarci su tutto, dalle tasse ai contributi, dalla sanità al costo della vita per potere fare un passo dopo avere valutato i pro e i contro. Io forte del fatto di avere lavorato bene in Canada e di avere dimostrato una seria professionalità, durante un mio viaggio di lavoro di due settimane, ho fatto girare la voce che mi sarebbe piaciuto di trasferirmi in Canada. In quelle due settimane ho ricevuto due proposte, una per trasferirmi a Calgary ed una per Toronto. Abbiamo scelto Toronto per la vicinanza di fuso orario con l'Italia, per le numerose opportunità culturali e sportive che la città offre e per le migliori opportunità di lavoro che mi si sarebbero aperte. Un anno prima di trasferirci, mia moglie mi ha raggiunto a Toronto ed abbiamo passato una settimana girando la città, i supermercati, le bellezze della natura fuori città per permetterle di capire le possibilità di questa terra. A fine primavera dell'anno scorso ci siamo entrambi dimessi dai nostri rispettivi lavori ed ad inizio luglio io ho iniziato il mio nuovo lavoro a Toronto. Mia moglie sta tutt'oggi ambientandosi a questo "nuovo mondo", mentre i nostri due bambini sono già parte del sistema Canada a tal punto che ogni tanto anche in famiglia tra di loro parlano qualche parola di inglese. Mia moglie ha iniziato a frequentare un gruppo di donne che sono arrivate a Oakville (la città dove viviamo) ed a breve parteciperà a degli incontri di conversazione in inglese. Mio figlio più grande frequenta la seconda elementare e tutti i giorni insieme ai suoi compagni ed alla maestra canta l'inno canadese prima di iniziare le lezioni. La scelta che abbiamo fatto non è stata facile perché abbiamo dovuto fare delle rinunce notevoli: abbiamo rinunciato alla bellissima Bergamo che ho sempre nel cuore, abbiamo lasciato i genitori anziani e i nipotini/cuginetti che hanno la stessa età dei miei figli, abbiamo rinunciato alla varietà del cibo italiano ed alle ns. tradizioni. Di contro abbiamo trovato altre bellezze e molte altre le stiamo scoprendo giorno dopo giorno. Penso che solo il tempo darà una risposta alla scelta che abbiamo preso, in ogni caso questa rimarrà sempre un'esperienza fantastica.
Fammi sapere come posso esserti utile per aiutarti a capire come è il Canada.
Un saluto
Luca
claloga81 ha scritto :Ciao ma per trasferìrsi bisogna farsi aiutare?
Perché su internet vieni Indirizzato a delle agenzie che a pagamento ti seguono nel trasferimento.
È corretto?
Grazie
Ciao claloga81, forse sei capitato su siti di agenzie che seguono le procedure per l'ottenimento del visto. Ma non è indispensabile passare tramite agenzia.
Per iniziare, la cosa importante da sapere è che per vivere in Canada, dato che sei straniero, ti serve un visto.
Esistono diversi tipi di visti a seconda per motivo per cui ti trasferisci ossia lavoro, studio, pensione.
Quale dei tre è il tuo caso?
Sul nostro Magazine abbiamo inoltre pubblicato questo articolo che ti consiglio di leggere: Il Canada riapre le frontiere: le ripercussioni sugli espatriati
claloga81 ha scritto :Intanto grazie per la risposta.
A me interesserebbe andarci a vivere
Prego figurati. Quello che cercavo di spiegarti è che non puoi fare la valigie, partire e trasferirti in Canada. Per andare a vivere li devi ricevere un'offerta di lavoro.
Grazie a questa offerta di lavoro, otterrai un visto e grazie a questo documento puoi trasferirti per andare a vivere li.
Il visto ha una durata di tempo per cui, devi rinnovarlo se vuoi continuare a rimanere in Canada.
Per poter lavorare a Vancouver, devi ottenere un Labour Market Impact Assessment (LMIA) dal futuro datore di lavoro: si tratta di un documento che attesta la necessità di impiegare un lavoratore straniero per ricoprire una carica per la quale non ci sono lavoratori Canadesi idonei.
Per informazioni approfondite, leggi Trovare lavoro a Vancouver
Mi spiace ma non vivo li.
Per il visto di lavoro, il costo dovrebbe partire dai 155$.
Sulle procedure da svolgere per il rilascio del visto, trovi tutte le informazioni che ti servono sul sito dell'Immigrazione canadese attraverso questo link canada.ca/en/immigration-refugees-citizenship/services/work-canada/permit/temporary/work-permit.html (da copiare e incollare sul tuo motore di ricerca).
Per le offerte di lavoro puoi consultare i seguenti siti:
workopolis.com
emplois.ca.indeed.com
neuvoo.ca
Ce ne sono anche tanti altri ovviamente... a seconda della tipologia di lavoro che cerchi, ce ne sono di specializzati.
@Luca74
Ciao Luca,
cercando informazioni su un possibile trasferimento in Canada, ho trovato questo tuo post.
Ti scrivo proprio perchè io e mio marito ci troviamo nella vostra stessa condizione al momento della decisione di lasciare l'Italia. Da mamma (italiana aggiungerei ) la mia preoccupazione più grande è proprio l'impatto che potrebbe avere una scelta come questa sui miei figli. La paura di sbagliare e invece di garantirgli un futuro migliore, peggiorare le cose.
Voi a distanza di tempo siete soddisfatti della vostra scelta? I vostri figli hanno avuto difficoltà ad inserirsi a scuola? Potresti darmi qualche suggerimento sulle zone in cui vivere e le scuole?
Ti ringrazio anticipatamente per la tua disponibilità nel rispondermi.
Grazie
Arianna
@Luca74 Ciao Luca, sto facendo ora qualche colloqui a distanza per avere una sponsorship e trasferirmi a Vancouver dove già vive mio fratello, se riuscissi a trasferirmi lo step successivo sarebbe portare con me i miei genitori (pensionati), tu hai mai preso in considerazione questa cosa? sarebbe possibile far trasferire 2 pensionati come "ricongiugimento familiare"?
grazie
Riccardo
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