Ex INPDAP
Ultima attività 25 Ottobre 2017 di SBERTAN
2673 Visite
33 risposte
Iscriviti a questa discussione
Nuova discussione
Ero già eccitato per la possibilità di avere la pensione lorda all'estero tramite le convenzioni esistenti fra Italia ed in particolare con il Portogallo quando mi sono accorto che queste convenzioni sono valide solo per i pensionati INPS e non per i pensionati INPS con gestione Ex INPDAP. Così mi sono rassegnato! Non c'é qualcuno che mi sa dire se c'è la possibilità di avere qualche sgravio fiscale per i pensionati ex INPDAP che desiderano risiedere in paesi che non siano Tunisia o Australia?
Buonasera andy53,
Ben arrivato su Expat.com!
Ti suggerisco di scorrere questo Forum Portogallo dove l'argomento pensioni Ex INPDAP è già in corso di discussione.
Cordialmente,
Francesca
Grazie ma nel simbolo della lente avevo scritto INPDAP ma non ho avuto risposta.
E' soddisfacente che vi sia un amministratore attento. Ancora grazie.
Buongiorno, riprovi a fare la ricerca scrivendo INPDAP in maiuscolo. L'ho appena fatta e mi risulta una lista di tutte le discussioni che contengono la parola.
Cordialmente,
Francesca
Purtroppo non è possibile.
Le trattenute irpef,regionali e comunali, vengono fatte alla fonte cioè dall'INPS.
Fino a quando le pensioni Statali etc. Non verranno parificate a quelle del settore privato. Non ci sarà possibilità di percepire la pensione all'estero al lordo.
A disposizione
Saluti
Auguro a tutti gli utenti del forum una Buona Pasqua e felicissima Pasquetta.
Beppe Levato
Anche io sono un dipendente ex INPDAP, a breve, in pensione. Quindi, anche se non dovessi avere reddito alcuno in Italia e volessi trasferirmi in Portogallo definitivamente, sarei soggetto ad aver il trattamento pensionistico al netto (e non al lordo)?? Qualcuno ferrato in materia potrebbe delucidarmi o darmi indicazioni su dove trovare normative di settore?
FONTE AGENZIA DELLE ENTRATE
Non basta la residenza devi avere anche la nazionalità
La fonte è Agenzia delle Entrate il punto in questione è il 2
Convenzione del 10/07/1982 n. 562 Italia-Portogallo
art.19
Funzioni pubbliche.
Testo: in vigore dal 15/01/1983 con effetto dal 01/01/1983
1. a) Le remunerazioni, diverse dalle pensioni, pagate da uno Stato
contraente o da una sua suddivisione politica o amministrativa o da un suo
ente locale a una persona fisica, in corrispettivo di servizi resi a detto
Stato o a detta suddivisione od ente locale, sono imponibili soltanto in
questo Stato;
b) tuttavia, tali remunerazioni sono imponibili soltanto nell'altro Stato
contraente qualora i servizi siano resi in detto Stato e la persona fisica
sia un residente di detto Stato che:
I) abbia la nazionalita' di detto Stato, o
II) non sia divenuto residente di detto Stato al solo scopo di rendervi
servizi.
2. a) Le pensioni corrisposte da uno Stato contraente o da una sua
suddivisione politica od amministrativa, o da un suo ente locale, si a
direttamente sia mediante prelevamento da fondi da essi costituiti, a una
persona fisica in corrispettivo di servizi resi a detto Stato od ente
locale, sono imponibili soltanto in questo Stato;
b) tuttavia, tali pensioni sono imponibili soltanto nell'altro Stato qualora
la persona fisica sia un residente di questo Stato e ne abbia la
nazionalita'.
3. Le disposizioni degli artt. 15, 16, 17 e 18 si applicano alle
remunerazioni e pensioni pagate in corrispettivo di servizi resi nell'ambito
di un'attivita' industriale o commerciale esercitata da uno Stato contraente
o da una sua suddivisione politica o amministrativa o da un suo ente locale.
Ciao, sono Isa, sono libero professionista (architetto) ma anche pensionata ex-inpdap e quindi interessata alla discussione. Mi sembra un po' obsoleto il riferimento alle leggi dell'82... Forse c'è qualcuno che può aggiornarci sulle ultime richieste fatte all'INPS/ex-Inpdap da codesto Forum, in difesa della detassazione sulle pensioni degli ex dipendenti Inpdap ? Sarebbe davvero un ausilio grande ed una interessante discussione. Potremmo magari renderci utili a trasmettere un qualche segnale a chi di ragione, per contribuire a questo annoso e ingiusto problema, per cui : proprio dallo stato e proprio le categorie come la mia - gli insegnanti - i laureati più mal pagati in Italia, debbano essere "torturati" economicamente anche nell' età più vulnerabile. Vi ringrazio.
Buonasera sig.Isa MIchelli,
l'accordo non è obsoleto è quello vigente e lo può trovare sul sito dell'agenzia delle entrate
Non era una critica, non è difficile consultare un Codice... Il problema ora è il come creare una crepa nel sistema cercando di insinuarsi nel diritto ad una pensione decente, per certe categorie, magari semplicemente decretandone un buon indice di detassazione. Non è " lunare...anzi marziana" questa proposta. Certo si tratta di lavorare insieme al forum verso e contro e incontro, alle forze istituzionali, fruendo delle forze politiche.
Ma se è troppo mi scuso... però, personalmente non demordo. Il pensionato è quel personaggio che, ad un certo punto del suo lungo percorso, può decidere di "aiutare il risollevarsi della propria patria" lavorando la fuori" ; lavorando perché lo si può fare... avendo miglior accessibilità al diritto di sopravvivenza dignitosa, alla vita quotidiana, alla meritata calma e benessere, senza dover correre per magazzini a cercare gli sconti maggiori o i prodotti a breve scadenza... per poter mangiare ma anche pagare tasse, multe e bollette. Dignità Signore caro, lavoriamo per la dignità, non sono solo soldi e, in molti crediamo che : si può fare. Non saremmo i primi...!
Buona serata.
Buonasera ,
ognuno deve battersi per le cose in cui crede...ma la domanda era riferita agli accordi bilaterali Italia-Portogallo per la doppia tassazione e quelli non sono cambiati.
Dobbiamo farle cambiare, per qualunque credo, anche semplicemente per aggravarsi da tante spese e tanto malessere... basta accendere la tele... siamo nella melma fino alle orecchie e chiunque può truffare e derubare e schiacciare chiunque.
E allora di che, in effetti, stiamo parlando ?
Della necessità di modificare le leggi, di cambiarle.! Non è possibile non capire che si deve solo trovare il modo di uscire da un pessimismo che prevede che NON PUÒ CAMBIARE NIENTE. In quest'ottica non serve nemmeno vivere, è così ? E allora pensiamo pure a questa "bilateralià" con un po' di spirito combattivo, con la speranza di iniziare una battaglia e vincerla.
Buongiorno,
secondo il mio parere non si dovrebbe puntare a modificare l'accordo bilaterale in quanto varrebbe solo per quello stato ma eccepire la disparità o l'incostituzionalità del trattamento pensionistico fra emigrati/residenti in Tunisia e Australia ed altri stati .
Poi magari succederà che allo stato converrà togliere i privilegi a Tunisia e Australia e non a estenderli a tutti.
Ed è quello che penso anch'io... Non è questione di Portogallo o di qualunque altro posto in cui uno voglia scegliere di stabilirsi per questi prossimi cento anni che ci toccherà di vivere (ah...ah...ah... e perché no.?? Chi può ipotecare il futuro e la Provvidenza???)
A parte le battute, amici cari, la speranza è che il nostro paese cominci un po' a "mollare l'osso" con i pensionati che si defilano dalle difficoltà di vivere in patria e ci lascino almeno una sopravvivenza dignitosa altrove. Mettano le mani in tasca a tutti quegli enti e quei pozzi scuri senza fondo e quasi sempre anonimi che hanno già risucchiato ogni risorsa, avvelenato il pianeta e distrutto la speranza con egoismo e avidita' e smania di potere.
State bene, Buon Natale e buona vita a tutti : a chi deve, come me, ancora prendere il volo e a chi l'ha già preso, spero felicemente. Isa.
Per notizia su Facebook sul sito Pensionati Uniti all' Estero il Presidente dell' Associazione Pensionati italiani e Connazionali all' estero, Giuseppe Bucceri, ex appartenente all' Arma, ha promossob adesioni ad un primo ricorso che gia' dovrebbe essere stato presentato dall' avv. Michela Scafetta alla Corte dei Conti per rimuovere la nota disparita' di trattamento tra INPS puri e INPS ex Inpdap. L' intento e' quello - nel caso - di arrivare alla Corte Costituzionale e/o alla Corte di giustizia europea. Mi risulta che altri ricorsi dovranno essere presentati.
A me risulta che gli EX inpdap possano prendere la pensione al lordo in Australia e Tunisia perchè sono frutto di accordi bilaterali e mi domando come potrebbe l'unione Europea metter naso in un accordo bilaterale magari con un paese extraUe?
Qui si tratta di risolvere una problematica di probabile anticostituzionalita' della norma che ha recepito l'accordo. Il punto e' - in soldoni - il seguente: due fratelli, uno impiegato di banca e uno carabiniere. Dopo la pensione il primo va in Portogallo e avra' la pensione al lordo, l'altro, il carabiniere, pur andando anch'egli in Portogallo, avra' ancora la pensione tassata dall'Italia. Appare giusto, lecito e costituzionalmente legittimo tutto cio' ?
Secondo me la domanda da porsi sarebbe?
Il montante accumulato presso INPS gestioni separate(privati-exinpdap) affinchè ti venga erogata la pensione sotto forma di vitalizio è paritetico?
La risposta è ovvio che no.
E che colpa ne hanno i dipendenti pubblici? Mi puoi spiegare per favore?
Nessuna ovviamente.
Il problema è lo stato come datore di lavoro anzichè versare i contributi all'Inps al tuo fondo pensione se li è tenuti iscrivendo a bilancio un debito vs.inps per cui la differenza sostanziale è che il montate accumulato dai privati deriva dai contributi realmente versati(1/3 dal privato +2/3 dall'impresa) mentre quello statale è in parte debito pubblico ed il montante maturato chiaramente non deriva da contributi realmente versati ma calcolati come se lo fossero.
Quello che penso io è che lo stato non voglia permettere ad altri stati con miglior tassazione di interferire con il proprio debito perchè si darebbe la zappa sui piedi.
Esatto. E' colpa dello Stato. E quindi questa odiosa discriminazione deve essere posta nel nulla, a mio avviso.
per info INPDAP
vedi sito ASSOCIAZIONE PENSIONATI ITALIANI E CONNAZIONALI ALL'ESTERO (APICE) CHE PORTANO AVANTI UNA BATTAGIA LEGALE GIà DA TEMPO vedi pure pagina FaceBOOK.com associazione italiani.estero
Purtroppo, noi ex INPDAP, siamo penalizzati. Anche se ho sentito di un ricorso portato avanti... dubito che riusciranno a far cambiare qualcosa... e sopratutto in tempi brevi. L’alternativa: dopo 5 anni rinunciare alla cittadinanza italiana per quella portoghese, la pensione arriverà lorda è tassata in loco. Non ho idea delle aliquote, sicuramente inferiori alle nostre (ci vuole poco). 😊
Mas Dog ha scritto :Purtroppo, noi ex INPDAP, siamo penalizzati. Anche se ho sentito di un ricorso portato avanti... dubito che riusciranno a far cambiare qualcosa... e sopratutto in tempi brevi. L’alternativa: dopo 5 anni rinunciare alla cittadinanza italiana per quella portoghese, la pensione arriverà lorda è tassata in loco. Non ho idea delle aliquote, sicuramente inferiori alle nostre (ci vuole poco). 😊
anche in Portogallo i pensionati pagano le tasse sulla pensione e quando si va su una pensione lorda di 25/30 mila euro le tasse sono leggermente superiori a quelle italiane ...
per gli ex Inpdap scegliere il Portogallo oggi come oggi è scegliere un paese che ti offre ambiente di vita più sereno, ordine e pulizia, criminalità molto inferiore, zone climatiche ottime, costo della vita generalmente leggermente inferiore, in alcune zone verso il nord ed all'interno addirittura del 30% ...
Infatti, nonostante tutto... sarà la mia meta... d vi solo “studiare” e fare qualche sopralluogo... 😊
Ma è vero che “noi” ex inpdap finiamo per pagare le tasse sia in Italia che in Portogallo?
( per esempio se si compra lì una casa...)
Dopo 5 anni, puoi rinunciare alla cittadinanza italiana per quella portoghese... così ti arriva la pensione lorda, e te la tassano nel nuovo paese.
ciao Giuliana,
C'è molta confusione con gli obblighi verso lo stato Italiano .
Proviamo a diradare la nebbia ...
Gli ex.inpdap possono rimanere in PT fino a 180gg e così facendo rimarranno CONTRIBUENTI ITALIANI.
Nessun obbligo di sanità, patente, auto ecc.
Se acquistano casa pagheranno LATO PORTUGAL:
costo casa una tantum
IMT imposta di pass. di proprietà una tantum
Imp.Selo bolli una tantum
Poi annualmente la IMI (la nostra IMU) e le bollette .
LATO ITALIA
indicazione in dichiarazione redditi del valore dell'immobile acquistato
su detto importo dovranno pagare la IVIE cioè la IMU italiana per gli immobili detenuti all'estero.
Il valore di questa è in percentuale stabilita da stato Italiano e viene scontata una eventuale pariu tassa pagata nello stato di presenza dell'immobile, quindi se risultano 700 eur annui di IVIE per un T1 a Faro ed allo stato PT hai già pagato la IMI di 400eur la sconterai dai 700 da pagare.
Altro non mi viene in mente, anche perchè un trasferimento ex.INPDAP di residenza fiscale in PT ha senso solo se si abbandona definitivamente l' ITALIA... ed è il caso di pochi ... forse chi in Ita è in affitto.
Spero di essere stato utile.
Un saluto
Articoli per aiutarti nel tuo espatrio in Portogallo
- Il sistema fiscale in Portogallo
In Portogallo si vive bene. Vanta un clima favorevole, una splendida costa, infrastrutture sviluppate e una buona ...
- Residenza anagrafica e residenza fiscale
Trasferimento della residenza all’estero: la guida (Tratto da fiscomania )
- Telefonia e internet in Portogallo
Che tu sia o meno un esperto di tecnologia, al giorno d'oggi è diventata una parte integrante della ...
- Mezzi di trasporto a Porto
La rete della metropolitana di Porto è piuttosto recente, abbastanza efficiente e serve la ...
- Studi universitari in Portogallo
Il Portogallo attira ogni anno migliaia di studenti internazionali. Le università locali offrono ...
- I quartieri di Porto
La quasi totalità delle persone che visita Porto per la prima volta trascorre la maggior parte del ...
- Studiare all'università a Lisbona
Volete trasferirvi in Portogallo per proseguire gli studi? A Lisbona ci sono 27 università, sia private che ...
- Vita universitaria a Lisbona
Hai trovato l'università adatta alle tue esigenze di studio a Lisbona e ti sei iscritto. ...