Espatriare con famiglia in Turchia
Ultima attività 04 Aprile 2016 di Paolo Maguolo
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Buongiorno a tutti,
Andare a vivere all'estero con la famiglia richiede una notevole preparazione.
Parlaci della tua esperienza: quali sono le cose da organizzare quando si pianifica un trasferimento con famiglia in Turchia ? Quali sono le sfide da affrontare ? I tuoi ragazzi si sono adattati facilmente alla nuova realtà ?
Pensi che la Turchia sia un buon paese dove far crescere i figli e creare una famiglia ?
Grazie in anticipo per il tuo contributo,
Francesca
Ciao Francesca,
vivo con la mia famiglia da poco più di due anni a Cekmeköy, nella parte asiatica di İstanbul. İl trasferimento di per sè, inteso come viaggio e logistica, non é stato traumatico perché io mi sono spostato da solo 3 mesi prima, cercato la location (che ad İstanbul é fondamentale per il problema del traffico), scelto l’appartamento, comprato l’arredamento (trovare ammobiliato, almeno da questa parte é stato impossibile) e trovato la scuola per la bambina.
Provenendo dalla Cina dove ho conosciuto mia moglie, avuto due bimbi e vissuto per 5 anni, l'inizio é stato molto duro, soprattutto per lei. Differenze linguistiche, di cultura, tradizioni e religione ancora maggiori che per un italiano.
İo sono molto preso dal lavoro e con i miei contatti parlo prevalentemente İnglese quindi imparare il turco non mi é stato necessario.
Ma per mia moglie, dovendosi confrontare con le cose di tutti i giorni, imparare il turco é stata una necessità perché poca gente parla inglese.
La bambina ha 4 anni e mezzo e frequenta un asilo con insegnanti madrelingua inglesi anche perché a casa l’inglese é la prima lingua. E’ praticamente l’unica con entrambi i genitori non turchi e comunicare con gli altri bambini é molto difficile in quanto preferiscono il turco durante i giochi mentre usano l’inglese con la maestra o durante le lezioni. Questo vale anche nel compound dove abitiamo e perciò non ha amici e si trova a giocare da sola o con noi. Adesso andrà in una scuola per soli stranieri ma anche questo comporterà spostamenti più difficili. E questo é una peculiarità di İstanbul: quelli che possono permetterselo mandano i bambini alle scuole private che, in un paese in crescita economica come la Turchia, spuntano come funghi....E cosi decine di migliaia di Okul Taşiti, piccoli scuola bus, ogni giorno portano i bambini da una parte all’altra della città contrıbuendo ad aumentare il traffico che é già caotico.
Altra nota dolente la sanità.....quella statale viene considerata malissimo e tutti cercano di farsi l’assicurazione per gli ospedali privati che sono un po’ come le scuole, quindi bellissimi e nuovi ma con personale spesso giovane e senza molta esperienza.
Per ultimo devo dire che rispetto a quando siamo arrivati la sensazione di sicurezza e, di conseguenza, il nostro modo di vivere é cambiato e purtroppo in peggio.....İ luoghi storici e più affollati é meglio tenerli alla lontana, da europeo cerco di tenere un profilo basso e sicuramente vivere in un compound ti fa sentire come a Fort Apache....sicuro ma anche un po’ prigioniero.
Ciao Paolo
Ciao Paolo,
Grazie mille per la preziosa testimonianza
Mi pare di capire che sia consigliabile che un membro della famiglia si sposti prima per organizzare le cose per l'arrivo della famiglia.
Trovare la scuola per la bimba ti ha richiesto molto tempo, il processo di ricerca è stato complesso?
Un saluto e a risentirci,
Francesca
Ciao Francesca,
trovare la scuola (Utopya - Small Hands http://utopyaokullari.k12.tr/index.php/en/) non é stato molto difficile perché avevo dei contatti in Turchia nell'ambito dell'insegnamento dell'inglese e mi hanno indirizzato ad alcune strutture tra le quali quella che poi ho scelto dopo averla visitata e parlato con il direttore e alcuni insegnanti. İn effetti ci sono altre scuole, nel lato asiatico di İstanbul, con insegnanti madre lingua inglese e riservate ai soli figli di expat (entrambi i genitori e il bambino devono essere stranieri), ma accettano solo dai 5 anni, e cioé l'ultimo dell!asilo ed é qui che ci orienteremo per l'anno prossimo in modo che possa comunicare in inglese anche fuori dallambito scolastico.
Cercare in internet o altre fonti senza l'aiuto di qualcuno bene informato in loco é molto difficile per l'enorme offerta di scuole private e una decisione a priori, prima di espatriare, quasi impossibile. İn questo caso il passaparola é quello che funziona meglio quando cominci ad avere dei contatti con gli expat locali.
Un saluto
Paolo