a cami60 (e per chi gradisse... )
di certo non era mia intenzione, neppure inconsapevolmente, scoraggiare o frenare... Ma per averti prima aggiunto quel mio commento sulla differenza fra uno o l'altro possibile "tipo di impulso", vorrei precisare meglio, in quanto si tratta in fondo sempre (ossia per ogni essere umano) di ascoltarsi bene e di saper individuare se non si sia anche animati da quello di cui non sempre si é coscienti: la PAURA (con i timori che ne sono il sintomo).... Si tratta di una paura atavica, profonda. E si manifesta in tutte le varianti di possibili motivi: paura come insicurezza e quindi con il bisogno di avere o recuperare al più presto il controllo sulla propria vita, paura di non trovare una soluzione, un posto adatto...ecc.ecc.ecc...
Il bisogno di sicurezza e benessere sono comprensibili, spesso vitali, e sono parte naturale del nostro essere. Ma il tranello risiede nell'umana tendenza a volere subito, o al più presto, una risposta che vada a soddisfare quel bisogno e anelito....
Quello che poi si può scoprire lungo "il viaggio", è che il modo migliore per ricevere e, rispettivamente, per trovare risposta, è (af)fidarsi, fidarsi della vita e della saggezza in essa celata solo apparentemente. Confidando --con gli occhi bene aperti, questo sì-- nel senso del dipanarsi degli eventi che ci portino a saper allora cogliere determinate "coincidenze e sincronicità", si attivano le possibilità. Ed è questo, il segreto atto a sconfiggere in modo armonioso tutte le ombre, i timori e "i fantasmi".... É un modo di procedere che favorisce elementi e risposte a noi favorevoli ... Invece, non fare questo, non modificare le proprie "strategie", è altrimenti un modo di restare nell'ambito delle paure e quindi....di nutrirle e alimentarle.
Beh, m'è venuto di scrivere questo non certo con la presunzione di aver io da dire ad altri come fare, ma prima ero forse stata troppo lapidaria nel risponderti di getto; fatto sta che mentre accarezzavo il mio gattone, mi ha fatto pensare quello che tu hai scritto.... perché sono pure io nel mio, di "viaggio", e sto cercando sempre di capire, imparare e quindi pure a correggermi in quelli miei, di impulsi e necessità.
Questo porta spesso anche a (forse poi dover) rivedere quali siano le priorità... Ma tutto questo, a favore della flessibilità (e il senso del "viaggio" ed esperienze su questo pianeta...è fors'anche questo, con lo scopo di riuscire a mantenersi all'altezza delle sfide...)
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Le crisi, ora anche quelle accelerate e fatte emergere dal Covid, costituiscono pur sempre anche un buon motivo di ripensamento e rimessa in discussione di tanti aspetti e criteri...
Auguri a tutti noi