portogallo: le mie impressioni opinioni e constatazioni
Ultima attività 09 Gennaio 2020 di laviniavirginia
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salve a tutti, come scrissi in un post precedente, ho recentemente fatto un viaggio esplorativo e conoscitivo in portogallo, premetto che non sono un pensionato ma non sono neanche un giovane quindi, il mio viaggio è stato improntato principalmente sull'analisi a 360 gradi di questa nazione, o per lo meno ad una parte di essa, al fine di trarne delle mie conclusioni personali, che mi piace condividere in questo forum.
Premetto che non ero mai stato in portogallo, quindi, tutto mi era sconosciuto, se non per notizie e informazioni lette quà e là, principalmente da parte di pensionati o vacanzieri.
La regione che ho visitato e girato con una macchina in affitto è stata quella dell'algarve
punti analizzati:
carattere,modi, usi e costumi dei portoghesi
costo della vita
analisi del mercato immobiliare
livello di modernizzazione e sviluppo tecnologico delle città
livello della piccola imprenditoria portoghese
pressione fiscale generale
sicurezza
integrazione dei pensionati non portoghesi con la popolazione
Il primo impatto che ho avuto arrivando nella città di faro, è stato quasi traumatico, arrivato di sera, ma non troppo tardi, di domenica, ho avuto la possibilità di uscire per un giro nel centro storico, sembrava di essere in un piccolo paesino di provincia, poche persone in giro, alle 10 di sera, di domenica, locali vuoti, se non con qualche turista, eppure questa città ha quasi 300 mila abitanti, non parlo il portoghese, parlo spagnolo e inglese, ho notato quasi subito che gli sforzi per venirmi incontro per comunicare erano pochi, cmq, siccome non mi arrendo, tra inglese e spagnolo, riuscivo a farmi capire, poi col tempo ho imparato qualche parola, almeno quelle di prima necessità, e le cose sono migliorate notevolmente.
qualcuno qui ha scritto che i portoghesi hanno un brutto carattere, o per lo meno sono restii alla socializzazione, è vero in parte, anzi noi ci aspettiamo che essi siano come noi, propensi alla chiacchiera, alla comunicazione, a tutta una serie di comportamenti tipici italiani, bene, loro non hanno nulla di questo, ma non è vero che sono scontrosi o diffidenti, hanno solo un approccio diverso tra di loro e con gli stranieri, li ho definiti oltremodo "riservati" conoscendoli, scopri che hanno molto da dire, parlano volentieri, si aprono, non scendono mai sul personale, ne parlando di se stessi e neppure nei confronti dell'interlocutore, se riesci a conquistarti la loro "simpatia" si sforzano per farsi capire e fanno di tutto per metterti a tuo agio, ho notato anche che quando raggiungi un certo grado di confidenza mostrano un altruismo che stupisce, considerando il primo impatto con loro.
Ho notato , e si avverte molto , una reticenza sociale alla vita comune, al divertimento collettivo, avevo la sensazione che per loro " divertirsi" era come commettere un peccato, mi è stato spiegato che è una caratteristica della regione dell'algarve, e che in città come porto o lisbona, la vita sociale è molto più "europea" assomiglia cioè molto a quella delle grandi città come barcellona, londra, ecc.. li trovi ai ristoranti, ai bar, nei locali, tutti seduti, molto composti, con la tipica riservatezza di cui parlavo, poi, dopo il ristorante, non si va in giro, non si passeggia, si va a casa, punto.
Hanno scarsa mentalità imprenditoriale, salta subito all'occhio che le attività più attrattive e funzionanti sono quelle create e gestite da stranieri che si sono trasferiti e che hanno deciso di aprire delle attività, sono un pò " quelli del posto fisso" hanno scarsa inclinazione a fare dei lavori cosidetti "poco professionali" infatti, la maggioranza dei camerieri,muratori,pulizie locali, ecc.. sono quasi nella maggioranza occupati da brasiliani, capoverdiani, flippini, ecc...le vecchie generazioni, in genere non fanno altro che parlare di politica, tasse, governo, ecc. ecc., mentre i giovani sembrano in una fase di stallo come se fossero in attesa che qualcosa di grosso gli accada intorno e loro entrano a farne parte, hanno tutti un livello culturale medio alto compresi i giovani, questo, se rapportato con il nostro paese ci mette in un gradino più basso, noi siamo diventati un popolo di ignoranti, arroganti, irrispettosi e maleducati (sopratutto le nuove generazioni) in linea di massima, la convivenza per me è stata piacevole e costruttiva, dopo un rodaggio di due/tre giorni, segno che seppure nelle sue particolarità rispecchiano il carattere mediterraneo a cui in parte appartengono.
Vivere in portogallo costa meno che in italia, lo posso affermare con sicurezza, anzi, lo diceva il mio portafoglio, con mio grande stupore, ovviamente, in uno stato dove lo stipendio medio si aggira intorno ai 700 euro, la vita deve necessariamente costare meno, ma, questa informazione, ci da anche una risposta ad una domanda che spesso viene posta: conviene andare a cercare lavoro in portogallo? indubbiamente no se si parte con l'idea di fare un lavoro da dipendente, in questo caso si vivrebbe davvero al limite, considerando le abitudini che abbiamo, discorso diverso e se si parte con l'idea di iniziare un'attività, in questo caso ritengo che ci siano margini di successo ancora ampi, un po in tutti i settori.
Il mercato immobiliare portoghese è diventato un caso mondiale, attualmente in algarve è praticamente impossibile trovare un'abitazione ad un prezzo correlato al suo vero valore, le case hanno prezzi alle stelle, le agenzie immobiliari sono più dei ristoranti, comprare in questo momento è davvero una follia, nonostante questo, molte persone del nord europa, ma anche italiani, ecc. acquistano immobili per passare la loro terza età, in questo posto che effettivamente è un angolo di pace e tranquillità, cmq, la bolla speculativa immobiliare che attualmente c'e in portogallo, prima o dopo scoppierà, ed allora il mercato raggiungerà livelli più "umani" , una nota, basta spostarsi di 20/30 km all'interno per trovare prezzi di immobili notevolmente più bassi, ma spostarsi verso l'interno vuole dire vivere in paesini davvero sperduti e piccoli, un angolo di pace, ma anche una prigione dal quale è difficile uscire se non si è automuniti.
Il livello di sviluppo tecnologico e di modernizzazione della città che ho visitato è in fase di progresso, molte colonnine per auto elettriche, molta pulizia delle strade, verde molto curato, banche e servizi molto fruibili e alla portata di "pedone" stupisce la quantità di parcheggi presenti, molti dei quali gratuiti, e per quelli a pagamento, veramente a costo irrisorio, molto senso civico degli automobilisti, non trovi il folle che sfreccia per strada, rispettosissimi dei passaggi pedonali, cartellonistica stradale e turistica di buon livello, (parlo della citta di faro) una città a misura d'uomo.
La pressione fiscale in portogallo, se riferita a quella italiana, è ancora vantaggiosa, reputo, che chi ha intenzione di fare impresa in questa nazione, ha ancora un buon margine di successo, fermo restando che chi apre un'attività conosca bene il settore, se si pensa che il portogallo sia un'eldorado in cui si inizia un'attività senza i requisiti e l'esperienza del settore sbaglia di grosso, credo che questa sia una nazione che ha bisogno ancora di piccole realtà imprenditoriali specializzate, che a differenza dell'italia vedranno premiato il loro impegno.
Il livello di sicurezza generale e davvero alto, non ci si sente in pericolo mai sottolineo MAI non ho mai sentito la tranquillità e la sicurezza attorno a me come in questo posto, racconto una cosa solo per rendere l'idea di come ci si sente: dopo una settimana, ovviamente mangiando sempre nei ristoranti, ho la necessità di andare in bagno, con una naturalezza che inspiegabilmente mi pervade, mi alzo dal tavolo, lasciando telefonino bene in vista, giacca appesa con tutto quello che avevo all'interno, mi rendo conto della leggerezza commessa solo quando non posso tornare più indietro, torno e trovo tutto li..il cameriere mi spiega che non avevo nessun bisogno di preoccuparmi che è naturale lasciare tutto li, nessuno tocca niente....... ( cose dell'altro mondo.....) ma li è così..almeno lo è stato per me..
ultimo aspetto analizzato:i pensionati e la loro integrazione, bene, la sensazione che ho avuto è stata quella di una certa difficoltà ad integrarsi, poi, mi sono anche spiegato il perche...nella maggior parte dei casi, chi va in portogallo da pensionato, ci va per motivi economici, anzi, di convenienza economica, l'adattamento alla cultura locale, alle usanze, ai rapporti umani, è una cosa che viene affrontata dopo,sappiamo benissimo che chi ha vissuto una vita nello stesso posto, cresciuto con le stesse persone, le stesse abitudini, le stesse amicizie, e si trova in una fase della vita poco incline ai cambiamenti, ha difficoltà di integrazione altissime, noto, che qui, pochi fanno notare questo aspetto, ma vi assicuro che esiste, lo notavo nei visi delle coppie di pensionati che passeggiavano sui vari lungomare, sembravano pini secolari trapiantati in una nuova terra nella speranza di attecchire, sentivo le loro discussioni, principalmente improntate ai loro contatti nella loro terra di origine, sembravano anziani in gita , ma in realtà li ci restavano, a loro, va il mio augurio più sincero di vivere questa loro fase della vita il meglio possibile, di liberarsi da rancori e legami, ed integrarsi in questa realtà nuova.
questo è il mio contributo e le mie impressioni di viaggio, non come turista ma come futuro espatriato, forse sono stato prolisso, forse mi sarò dilungato, ma se sono riuscito a chiarire o spiegare qualcosa a qualcuno, penso di aver dato un contributo ..... accetto le critiche, le accetto sempre, mi aiutano a migliorarmi, ma vi ricordo sempre che sono "le mie impressioni" che ho voluto condividere
Ciao Wanderlust(iger)69,
molto interessanti le tue percezioni e bello il modo in cui hai riferito queste tue esperienze. Grazie. Mi è poi piaciuto, facendomi ridere di gusto per quanto sia azzeccato (anche riguardo agli altri stranieri in generale e trapiantati altrove, ossia fuori dal loro ambiente abituale... ) l'immagine-paragone dei "pini secolari trapiantati in una nuova terra con la speranza di attecchire" .
Poi, come tu stesso hai ben voluto sottolineare, si tratta delle tue "impressioni". Infatti, le stesse sono eventualmente condivisibili MA pure molto dipendendo -oltre che dai singoli protagonisti dell'avventura...- dalle circostanze, dalle zone, dalle esperienze di diverso tipo e quindi, inevitabilmente, determinate realtà emergono poi soltanto con il tempo, quando lí si vive o si permane a lungo, magari interagendo per questioni che rendono inevitabile, lo si voglia o no, sperimentare anche ben (e) tutt'altro.
Non aggiungo altro perché non vi è nulla da mettere in discussione: Da considerare è come ogni esperienza sia inerente la singolarità di ognuna di esse e ... di ciascun individuo, come dunque... del suo destino e modo di viverlo.
Sta di fatto che vivere fuori dal proprio ambiente costituisce una sfida di notevole portata.
Eppoi, per quanto riguarda appunto la natura e/o carattere del "portoghese-tipo", solo mi limiterei a dire di essere molto cauti perché -per esempio- il loro grande rispetto (anche delle leggi) è quanto ci colpisce positivamente ma poi... vi sono molte zone d'ombra; una sorta di seconda natura e che toccherà eventualmente conoscere a seconda appunto del tipo e GRADO (a volte inevitabile) di interazione. No..., loro non sono appunto di natura mediterranea ... E se hai scelto questo tuo pseudonimo di Wanderlust, posso dirtelo con un detto tedesco che forse ti è noto: "Stille Wasser gründen tief" (tradotto, fa più o meno cosí: "le acque tranquille hanno profondi fondali")...
Auguri a tutti e per tutto: Buon Anno !
beh, ti confesso di avere poca dimestichezza con la lingua tedesca..come sai la parola wanderlust è una parola tedesca, prestata alla lingua anglosassone, intraducibile, infatti esprime un concetto, sulla "mediterraneità" dei portoghesi, almeno nella regione dell'algarve, qualcosa la percepisci, non di primo acchito, ma dopo si, certo, sembra strano che a 70 km la gente sia profondamente diversa, parlo dei vicini spagnoli, se dovessi esprimere in termini elementari direi che ho avuto la sensazione di essere stato teletrasportato di 30 anni indietro per alcuni aspetti, sia positivi che negativi, e proiettato 10 anni avanti su altre cose che proprio in italia non ci riesce di realizzare, la cosa che trovo più strana è che questa nazione non è dall'altra parte del mondo, ma in europa, tuttavia sembra che sia stata dimenticata da sempre, e solo ora stia iniziando a farsi conoscere, stranamente, non per merito dei portoghesi...
wanderlust69 ha scritto :salve a tutti, come scrissi in un post precedente, ho recentemente fatto un viaggio esplorativo e conoscitivo in portogallo, .........
Grazie per la condivisione
wanderlust69 ha scritto :beh, ti confesso di avere poca dimestichezza con la lingua tedesca..come sai la parola wanderlust è una parola tedesca, prestata alla lingua anglosassone, intraducibile, infatti esprime un concetto, sulla "mediterraneità" dei portoghesi, almeno nella regione dell'algarve, qualcosa la percepisci, non di primo acchito, ma dopo si, certo, sembra strano che a 70 km la gente sia profondamente diversa, parlo dei vicini spagnoli, se dovessi esprimere in termini elementari direi che ho avuto la sensazione di essere stato teletrasportato di 30 anni indietro per alcuni aspetti, sia positivi che negativi, e proiettato 10 anni avanti su altre cose che proprio in italia non ci riesce di realizzare, la cosa che trovo più strana è che questa nazione non è dall'altra parte del mondo, ma in europa, tuttavia sembra che sia stata dimenticata da sempre, e solo ora stia iniziando a farsi conoscere, stranamente, non per merito dei portoghesi...
Intanto, se già siamo ricorsi a espressioni tedesche, mi permetto di precisare....:
Auswandern = emigrare. Tu quindi saresti o diverresti semmai un Auswanderer. Wandern invece lo si impiega per dire delle vere e proprie camminate, da intendere come escursioni a piedi. Soprattutto gli svizzero-tedeschi, i tedeschi e gli austriaci hanno questa sana abitudine (beh... oggi con la pigrizia indotta da videogiochi e cose varie con Internet..., non ci giurerei; non lo so in quanto assente dal mio paese da 30 anni....), abitudine specie per i weekend e le ferie, di farsi lunghi giri in montagna, con tanto di sacco sulle spalle e ... scarpe grosse con i calzettoni
Spazieren è invece passeggiare (in senso super-rilassato); invece Wandern implica proprio dei tours a cavallo di .... St.Antonio (piedi ...) Pertanto, Wanderlust significa avere voglia di farsi delle escursioni o scampagnate a piedi.
Riguardo alla differenza fra Spagna e Portogallo, se già parlavi dell'Algarve, vero è che ci sta anche un pezzo di mare in comune con i vicini e un influsso diverso. Ma quella parte della Spagna è pure, in un certo senso, una Spagna a parte, tanto caratterizzata dal lungo influsso della presenza degli arabi e tutto quello che vi hanno apportato (sia di bello e di utile -come il sistema di irrigazione, fra tante altre cose- con caratteristiche di vita che ancora sono in vigore, tanto radicate nella tradizione e nel sentire della gente -.... chiaramente facendo eccezione per la Semana Santa... con tutte i rivoli su cui preferibile è qui glissare ) .
Ora però mi scuso per dover un tantino precisare riguardo al sembrare che il Portogallo sembrerebbe essere stato dimenticato da sempre. Giusto il tuo "sembrare", perché nei fatti è stato esattamente l'opposto. Il Portogallo è sempre vissuto con la schiena (confine con la Spagna) rivolta verso tutto il resto, semmai ... Nazione pertanto chiusa alle spalle; e aperta verso l'oceano, quindi espandendovisi. Quella, la loro direzione e apertura...
Poi, con la Expo già conveniva stare in Europa e... ricevere i sussidi -parliamoci chiaro- (cosa che del resto ha riguardato pure la Spagna e .... non solo la Spagna...) e, come ben sapete, entrare a far parte della UE non comporta soltanto vantaggi (i sussidi appunto e qualche altra cosetta), MA ci sono regole e regolette (anche assurde) da ossequiare - e il peggio è poi venuto, come ben sappiamo, con l'Euro, i prestiti apparentemente a prezzo regalato (basso costo del denaro) eppoi invece l'indebitamento salato, le bolle, i crack a domino a partire dalla UUEE; eppoi tutto il corollario di accordi stipulati sulle teste dei contribuenti, a favore di quello che invece interessava maggiormente (non di certo a favori di tutti )....
A questo punto del cappio al collo, la Spagna si è regolata in un modo che preferisco non descrivere (né sarebbe qui il caso di farlo, ci mancherebbe) e dal quale sono pure io stata pesantemente colpita (come tanti). E tanto ha esagerato (vi è qualcosa che si chiama furto legalizzato) che se da un lato Bruxelles ha dovuto esprimere avvertimenti ed inviare moniti d'altro tenore, poi addirittura ci sono taluni di qualche Ministero che dovranno comparire davanti al Tribunale Internazionale... (ma questo non cambia più la vita, né a me, né agli altri danneggiati). ****
Il Portogallo, invece, intelligentemente ha escogitato questo sistema della NHR (Non Habitual Resident -specifico perché a me non viene di scrivere la sigla in altro modo). Dapprima tutto bene... finché non si sono poi cominciati a manifestare -dapprima velatamente e quasi impercettibilmente (già nel 2016)- i primi grugniti (:mi si passi l'espressione) dapprima della Francia eppoi ... si veda riguardo alla storia recente e tuttora in corso ....
Beh, scusatemi per la disgressione, ma forse valeva la pena anche per un appunto o accenno al trasfondo della tutto sommato davvero grande differenza fra il Portogallo e il resto d'Europa.
Ma (:****) anche per rendere presente agli italiani che non sono loro (e i loro politici) e le loro realtà, le uniche o addirittura peggior messe - in Europa... (Grecia rammenta, ma ben altre realtà -veri colpi di scure- sono accadute senza fare rumore e all'insaputa dei più .... ) - ....
con la consapevolezza, tra l'altro dichiarata della mia quasi totale ignoranza sulla lingua tedesca, uso questo nick (wanderlust) perche, (ma sicuramente tu ne sai più di me) viene usato per descrivere un impulso irrefrenabile a viaggiare, il concetto tra l'altro, è più profondo del semplice viaggio fine a se stesso, esso, comprende pure la voglia quasi patologica di fare propri gli usi, i costumi, e le caratteristiche di ciò che si incontra in questi viaggi, il tutto al fine di arricchire se stessi e cercare di trasmettere agli altri tutto ciò che è possibile, ho usato apposta il termine "viaggio" che spesso viene confuso con il termine "vacanza".
noto con piacere la concretezza delle tue risposte, oltre ad una eccellente capacità di analisi generale delle cose.
hai ragione, quando dici che il portogallo è sempre stato proiettato verso l'oceano e ha dato le spalle all'europa, confesso, di non aver mai preso in considerazione questa parte di terra, nonostante abbia viaggiato parecchio, e scegliendo a volte mete meno interessanti sotto certi aspetti, ma per uno che ama viaggiare non è mai troppo tardi...
La verità , a livello personale, è che ho scelto il portogallo come posto dove rilasciare le mie ultime energie, non avrei mai pensato di decidere di lasciare la mia terra natia per cercare un posto che mi accolga e che mi lasci vivere in pace.
Oltre ad essere un viaggiatore, ho anche "purtroppo" la vocazione all'imprenditoria, che ci posso fare, quando arrivo in un posto, osservo sempre il modo di lavorare che hanno le persone, il loro livello di professionalità, ecc. ecc. cerco di capire di cosa c'e bisogno in quel posto e quanto ci vuole per farlo, e che probabilità di successo può avere, voglio lavorare fino all'ultimo giorno della mia vita, e allo stesso tempo voglio godere dei frutti del mio lavoro, purtroppo in italia questo modo di pensare è diventato da qualche tempo impraticabile, ed anche a livello sociale non siamo messi proprio bene, e mi fermo...
wanderlust69 e Laviniavirginia, leggere i vostri ragionamenti mi fa molto piacere (laviniavirginia da sempre ). Condivido molto se non tutto quello che avete scritto. Aspettando altre vostre "incursioni" su EXPAT auguro a voi e a tutti gli iscritti un felice e prospero 2020.
Franco
Caro Wanderlust69, con quel che qui per cosí dire confessi... riguardo alla tua "vocazione" e dunque soprattutto alla tua tendenza... già mi par di sentir ... (e persino vedendone la scena...) ... fragore di cristalli o di qualche martello (non fosse che simbolicamente parlando) volando per arie portoghesi-issai Hai scatenato la mia già fervida immaginazione e credo di dovermi preparare una tisana, nonostante si sia di primo meriggio. Ti raccomando soltanto di già, in questo caso, sí fasciarti la testa già prima di lanciarti in imprese. Ma naturalmente sto scherzando (sebbene non poi cosí tanto) e quindi prendilo come mio fervido augurio di buon'avventura con tanta Lust (voglia e piacere) di quello che ti possa davvero soddisfare
(In famiglia venivo invece definita perennemente inquieta perenne, quella insomma con sempre le valigie di mezzo... )
E... ciao a te "Mezza" e/ma Franco per intero (così spero) - Certo che mi intriga e mi piacerebbe sapere su quali punti non concordi ... Dai, esponiti un pochino. Tanto, come bene ha detto il "nostro Wanderlustiger" qui si tratta di opinioni, di impressioni e -aggiungo io- di esperienze personalissime e pertanto tutte rispettabili. Sappiamo bene che visto da una formica, un elefante non è mai fatto allo stesso modo per tutti gli INDIVIDUI e neppure per il clan delle citate formiche che qui dunque si disgregherebbero, arrivando a distruggere la loro tana-città comune, specie per chi vede la proboscide rispetto a chi vede soltanto .... beh, ecco... non specifico oltre.
Auguri quindi a tutti di Buon Elefante per tutto il 2020 possibilmente (che non abbassi la proboscide, porterebbe male -dicono-)
Sono d'accordo con Wanderlust in molte cose, ma per il cibo non ci siamo: senza fantasia, poche materie prime autoctone (quasi tutto importato), molto ripetitivo e molto copiato da altre culture. Per i prezzi, in media, un pasto semplicissimo costa in media 13-14 €, ma in piccoli locali con delusione inclusa.
Visto che ormai è di moda parlare di ecologia, stendiamo un velo pietoso;
in mare viene scaricato di tutto, soprattutto dai turisti direttamente da barche e yachts, ma la raccolta dei rifiuti urbani funziona abbastanza bene, anche se costa non poco.
Per quanto riguarda la sicurezza, si nota come quasi tutte le case hanno il servizio di sicurezza privato, assolutamente tassativo per le attività commerciali. Alla faccia della sicurezza, e visto che "l'importazione" di immigrati è in forte crescita, aspettiamoci il peggio!
Comunque molte cose stanno cambiando...in peggio.
AUGURONI a TUTTI!
mi farebbe piacere, se vuoi e quando troverai il tempo, in forma pubblica o privata di chiarirmi, non fosse altro che per cogliere un'analisi, magari superficiale da parte mia, la scena dei vetri, del martello, e della testa fasciata....che per quanto ampio come spettro interpretativo , porta sempre a "cure mediche", o denunce, comunque a nulla di allegro
quando incrocio una persona che mi fa riflettere, che mi crea dei dubbi, che mi mostra aspetti di qualcosa che non avevo visto, e che argomenta validamente le sue tesi, so già che sarà interessante e costruttivo...
Tinko ha scritto :Sono d'accordo con Wanderlust in molte cose, ma per il cibo non ci siamo: senza fantasia, poche materie prime autoctone (quasi tutto importato), molto ripetitivo e molto copiato da altre culture. Per i prezzi, in media, un pasto semplicissimo costa in media 13-14 €, ma in piccoli locali con delusione inclusa.
Visto che ormai è di moda parlare di ecologia, stendiamo un velo pietoso;
in mare viene scaricato di tutto, soprattutto dai turisti direttamente da barche e yachts, ma la raccolta dei rifiuti urbani funziona abbastanza bene, anche se costa non poco.
Per quanto riguarda la sicurezza, si nota come quasi tutte le case hanno il servizio di sicurezza privato, assolutamente tassativo per le attività commerciali. Alla faccia della sicurezza, e visto che "l'importazione" di immigrati è in forte crescita, aspettiamoci il peggio!
Comunque molte cose stanno cambiando...in peggio.
AUGURONI a TUTTI!
Caro Tinko, ognuno di noi è un'universo a se stante...parli del cibo..si, è vero, ma quella è la loro cucina, lo è sempre stata e sempre lo sarà, ben vengano coloro, che apportano (non impongano) novità, fantasia, ecc. ecc.. per le materie prime...non vedo cosa possano fare se non importarle non avendone a disposizione, ma capisco e comprendo la tua difficoltà a cambiare modo di nutrirsi, ognuno di noi, come ti dicevo, ha un livello di adattabilità e trasformazione che varia dal rigido inflessibile, al liquido che prende la forma del recipiente...per tutte le altre cose che citi, ecologia, sicurezza, e immigrati...mi basta fare il paragone con l'italia per poter dire che il portogallo e un'eden...ovviamente non lo è se paragonato alla norvegia o alla svezia, ma...se vogliamo proprio essere pignoli, se tu hai viaggiato e non sei uno di quelli che va nei resort..ti chiedo: sei mai stato nei quartieri di new york dove non si fermano neppure i taxi? o nelle viuzze della ramblas principale di barcellona dove non sai se ne esci vivo? o da solo di notte per le vie di una qualche città colombiana? persino nella civilissima parigi rischi la vita in certi quartieri..bene, io giravo sempre da solo, e molto spesso di notte, e spesso a piedi, a parte la onnipresenza dei cani di cui non ho nessuna paura, e dei loro padroni che passeggiavano insieme, non mi sono mai sentito in pericolo, posso dirti, che anche i barboni sono più gentili che altrove..ma sempre, queste sono e rimangono le mie "impressioni"
X Wanderlust69. Ciao, hai fatto una bella analisi. Ti dico dove non sono d’accordo o ho considerazioni diverse. Gli abitanti di Faro sono circa 60.000 e non 300.000 , pertanto poche persone per strada alle 22,00, è normale d’inverno, mentre in estate trovi molta gente, anche gente che balla vicino alla Marina, dove in estate si esibiscono anche gruppi musicali molto bravi ( e con iniziative spontanee). I giovani non sono tutti seduti e in attesa, tutti quelli che ho conosciuto ( in 3 anni di mia permanenza in Algarve) li ho trovati molto intraprendenti e motivati ( non hanno molte occasioni, ma quelle che ci sono le utilizzano), non ho conosciuto giovani senza lavoro ( se non studenti), tutti con lavori , molti con lavori occasionali. Per il livello culturale, non so in quali posti sei stato, ma io, nella vita quotidiana , incontro quasi sempre solo persone (anziani e giovani) di livello medio-basso. Poca università e lavoro appena possono. Per la verità anche i pensionati che vengono qui , per lo più, sono dello stesso livello ))). Fare l’impresa in Portogallo , per chi ha un’idea e esperienza, può essere un’ottima cosa, ma bisogna tenere conto degli introiti rapportato ai soldi disponibili della popolazione locale. Un falegname mi ha cambiato la serratura della porta e mi ha fatto pagare 30 euro ( scontrino del negozio) e 20 di manodopera per 1 ora e 15 minuti di lavoro. Ho altre considerazioni minori che ti risparmio. Il Portogallo, in questo momento, ha politici e amministratori locali intelligenti che stanno sfruttando bene le poche risorse ( principalmente turismo ) che hanno a disposizione. Luigi
ciao wanderlust69 e Tinko, nel mio soggiorno in Algarve mangio spesso "fuori casa" per non far lavorare mia moglie che comunque e' molto brava in cucina.
Fino alla mia andata in pensione definitiva svolgevo un lavoro che mi portava spessissimo a mangiare fuori casa e ho frequentato "cucine" di tutti i tipi, dalla peggiore trattoria ai ristoranti con molte stelle e mi sono trovato bene e/o male in ognuno di loro. In Portogallo ho avuto esperienze paragonabili a quelle vissute in Italia ma a prezzi del 30/40% in meno. Mi aspettavo piatti meravigliosi di baccala' ma non ho trovato le favolose ricette che mi aspettavo...pazienza, ma il resto era all'altezza delle aspettative e spesso nei posti piu' impensabili abbiamo mangiato magnificamente. Riguardo alla sicurezza la mia impressione e' che si viva con meno timore che non in Italia e soprattutto che non in Spagna dove davvero ci sono guardie private davanti a molti portoni e tutte le finestre a piano terra sono protette da sbarre di ferro.
Questa e' la mia impressione.
Franco
Ciao Franco (autodefinentesi qui in situ... Mezza ) e ciao a tutti quelli che non scappano (al solo vedere che sono io a scrivere )
Non so dove passassi o stessi, in Spagna... Fatto sta che davanti ai portoni della regione dove risiedevo io (durante quasi 30 anni) e in talune città dove mi recavo, ci stanno -o stavano...- i Portinai (Guardianes-conserjes). E davanti ad altre entrate, di appostato... anche nessuno.
La maggior parte dei gitani dai quali era/è bene riguardarsi era... rumena. Scomparivano regolarmente quando dovevano lasciare il territorio per forza (forza di mancanza di permesso di soggiorno), con il denaro racimolato e con quello che dava loro la Spagna perché non soltanto uscissero, ma neppure rientrassero, rassettavano casa loro, o comperavano una mucca o qualche capra ai familiari rimasti in Rumania e... per poi rientrare lo stesso in Spagna per un altro po' di affari passato qualche tempo dalla fuoriuscita.... E cosí via....
Poi c'erano anche falsi poliziotti cui ignari turisti o passanti chiedevano informazioni e cosí avevano modo, di essere alleggeriti di qualcosa. Magari qualche gendarme da te individuato, Franco, era uno di questi solerti piantoni (scherzo).
Di solito ve n'é uno per ogni immobile, di custode... In quanto ai gendarmi, in questi ultimi 3 anni e poco più, ormai a Barcellona ci devono stare per forza e inevitabilmente, purtroppo (ne conosciamo i motivi).
E pure a Madrid, per tutta una serie di motivi che poco o anzi nulla hanno a che vedere con la presenza di ladri....
Per il resto, girano bande di bulgari e altre sui generis. E da altri paesi europei si erano -fra altri normalissimi individui- venuti a stabilire anche coloro che, avessero voluto rientrare in Patria, lo avrebbero fatto solo per essere bene accolti onde essere ficcati in quel posto sotto chiave e a sbarre belle grosse.... I russi ora stanno un po' ovunque. Ma da tempo vi erano mafie russe ben insediate in certe zone della Spagna. Si tratta pur sempre -a volte...- di integrazione pure quella
In quanto ai ladri, pure io avevo avuto l'onore di venire svaligiata da una di queste bande Allenati perché ex-militari, avevano saputo arrampicarsi su per le pareti ed entrando come solevano fare: nei modi più impensabili, poi lasciando tutto in modo che neppure ce se ne accorgesse per un po' (fino all'apertura di qualche cassetto o armadio....). Questo, per cosí poter usufruire di un margine di tempo a loro vantaggio ... per una comoda fuga in sordina. Per onorarmi della loro visita, si erano appostati, in attesa che uscissi per il mio giro serale e loro facendo poi il lavoretto con tanto di guanti- spazzolando tutto accuratamente in una ventina di minuti. L'unico segno strano al mio rientro era stato quello dell'agitazione del mio gatto che esitava a voler entrare in casa...... Oltre a una cicca di sigaretta davanti all'entrata (erano poi usciti dalla porta d'ingresso... da brava gente ordinata e soprattutto organizzata); la cicca l'ho poi offerta, come unico trofeo rimastomi, alla polizia. Una settimana dopo sono stati reperiti i malandrini e pure parte del bottino. A quel punto, invece di emigrare magari in ... Portogallo, sono finiti al fresco offerto in premio dalla Spagna .
Tutto ciò a parte, la Spagna -non quella del nord... più a nord (meno interessante climaticamente e... pure finanziariamente parlando) era proprio (fino al peggio della crisi) una destinazione per gente da tutto il mondo (visto che oltretutto ricevevano cure gratuite -ovvero pagate da noi residenti- ) Forse ancora lo è -non lo so, visto che manco da 3 anni...- La Spagna è di notevoli dimensioni e a suo confronto... di dosso, il Portogallo parrebbe (almeno a me...) simile a un francobollo... Certo, come francobollo è di grandi dimensioni, ma non abbastanza né dunque cosí appetibile per gli interessi dei malandrini che, si sa, amano potersi espandere e per poi confondersi "nella macchia". Qualcuno però "lavorava bene" in Spagna per poi andare a riprendere forze..., andando a dormire nel tranquillo Portogallo... (dove poi qualche volta venivano ripescati dalla polizia... spagnola).
Tranne specialmente i francesi che per le ferie giá avevano simpatie per il Portogallo in tempi andati (e qualche belga, oltre a qualche po' di inglesi -come ovunque-), era parecchio ... ehm... dimenticato, abbastanza chiuso su sé stesso rispetto al resto dell'Europa, tanto che fatta eccezione per i tanti brasiliani che vi risiedono e bene inseriti, i rifugiati lí non sanno neppure di che colore sono, visto che da questi vengono prese di mira altre zone/paesi...più a tiro - eppoi di lí, semmai o di certo, preferiti i paesi più ricchi da raggiungere in un secondo tempo (o invitati come furono poi ancora di recente dalla Merkel.... ).
Certo che la realtà in Algarve, già per il clima, è alquanto diversa e da parecchi anni. E prima dell'invenzione eppoi introduzione della NHR, per un certo tempo aleggiava un progetto , proprio da insediare nell'Algarve, per strutture (residenze con personale formato) adatte alle persone della 3a età, con l'idea che poi vi accorressero a frotte. Ne avevo letto su diverse riviste (estere, ovviamente). Enunciato come Eldorado per la terza etá, non mi pare che se ne sia più sentito parlare... (ma forse sbaglio; non ho più seguito). Forse finora è bastata la formula NHR a migliorare la situazione. Eppoi i turisti costano meno.... Per il resto, velo pietoso e... buonanotte (leggasi: non mi espongo oltre). Sí, buonanotte davvero e ... Buon risorgere di future albe per tutti
P.S. "precisativo"
-- Il francobollone... potrebbe pure fungere da berretto basco, ohibó
-- E per dirla tutta, la polizia spagnola arriva a volte a mettere le manette ai manigoldi rifugiatisi nel placido sonno ricercato in Portogallo, anche grazie alla collaborazione di ricerca (quale sveglia improvvisa ) in tandem con i "cugini" poliziotti portoghesi ...
-- Ci sono imprenditori, o datori di lavoro portoghesi che siano, dotati di un particolare senso dello humour (ma non so fino a che punto venga poi apprezzato dai concittadini ) Fatto sta che un bel giorno di primavera in quel della bella Cascais, avevo letto di una ricerca di personale con specificato questo particolare; "preferibilmente brasiliani perché più allegri. Il personale portoghese essendo di natura melancolica." (Di fado ... non a caso, ma insomma ! ) A Franco e a chi poi voglia leggermi, riguardo alla (ev.) mancanza di sbarre alle finestre delle case in Portogallo, direi che tale mancanza potrebbe trarre in inganno perché ---per esempio--- come addetto a qualche mestiere, basta guadagnarsi la fiducia di qualcuno che sta di casa e, in tal caso dentro casa, farsi ancor più strada dentro tale casa e ... by the way... anche facendosi gradualmente strada un pochino, suvvia, dentro il cuore grato di chi riceve il servizio e paga ... rilassato - eppoi, per tanta simpatia e attenzione ed educazione e rispetto e chi più ne ha, più ne metta - passando per l'appunto da persone per bene e cosí fidate, in tranquillità e tattica, operare lasciando ben bene di stucco il destinatario di tali servizi e ... trattandosi qui di stucco ma.... io ora non intendendo quello al soffitto soltanto .... Beh, era solo un esempio (vissuto), ma altri ne conoscono di altre varianti, di trucchi patiti. E dove allora si vede che salpando da casa propria, ossia dal proprio paese, poi invece di poter avere soltanto, o soprattutto, risolto questioni varie lasciate più o meno alle spalle, eccoti le sorpresine, le grane d'altro stampo e colore, o insomma, le novità inattese e non tutte esilaranti.
Detto come barzelletta (ti tipo sardonico) si potrebbe dire che ci sono persone che non amano rischiare e neppure stancarsi troppo. Allora si dicono: e chi mai vuole rischiare (nel duplice rischio di magari cadere e rompersi una caviglia, e/oppure di essere colti sul fatto) di entrare dalla finestra, se io posso far sí che mi si apra di cuore la porta grande di casa ? Già, appunto, chi glielo fa fare?
Insomma, tutto il mondo è o può essere paese... appunto. Variano le forme, variano le astuzie, i modi..., cosí come variano gli idiomi e i costumi, ma se e quando poi capita la rogna, ci si resta poi male non soltanto tale e quale "a casa" (nel proprio paese), bensí peggio e... e proprio perché quando si arriva da qualche parte con tanta positività, apertura, ottimismo e buoni propositi (anche magari di relax e quant'altro) e con alle spalle "situazioni problematiche" (espressione sui generis che calza per ogni tipo di misura e tipologia), situazioni insomma che si è cercato accuratamente di lasciare un po' dietro di sé, allora brucia anche maggiormente che non a casa propria, dove perlomeno si sa sempre come gestire, di cosa si tratta, eppoi dove o a chi rivolgersi ecc.ecc. e, last but not least... potendosi intendere sia a voce che per iscritto! (Poi, ok...: le lingue straniere possono servire semmai da sfogo: almeno per sfogarti puoi pur sempre insultare a insaputa del destinatario, facendo capo al migliore inventario di improperi ... altrimenti improponibili e impronunciabili).
Tutto insomma va' bene e anche meglio, finché non capita qualcosa fra capo e collo e allora, in un paese straniero e pure parecchio diverso, se prima le diversità le si vedevano in positivo, poi ecco che se ne scoprono lati e altarini diversi. Ehhhh !
Davvero tutto può andare liscio e pure bene, ma io raccomanderei perlomeno quella regoletta classica e internazionale del: Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Non dico di girare per la vita da diffidenti (antipatici), ma vale il non rilassarsi troppo sulle apparenze - e LA regola è ESSERE CAUTI. Rilassarsi e godere di tutto il possibile, ma non rilassarsi (mai troppo quando si ha da entrare in dettagli. E... visto che si dice pure "cane che abbaia, non morde", allora pensiamoci e... se "non abbaiano molto e sono rispettosi ed educati" vale curarsi preventivamente da sorprese, tanto per non finire "cornuti e azzannati" (il cornuti l'ho messo soltanto per fare rima )
(Ed ora mi si metta pure sul rogo, tanto sono appunto una strega ... per cui lo scampo ) Sono la befana che non conosce il giorno di 6... perché tutto l'anno io impazzo a go-go e spazzando i venti senza andare a cavallo di scopa io m'en vo' ,.. lasciandovi carbone o quanto voi troverete a vostro gusto: sarà il vostro! Amen.
P.S. del p.s : intanto la mia etá di ... quiescenza ( ) mi conviene invertirla nell'esercizio di "calibro di giusto/adeguato tiro d'intenzione favorevole" tramite conoscenze di fisica quantistica, in modo da riuscire, magari ancora durante questa stessa vita, ad attirare, ossia a favorire con l'impostazione adeguata, eventi e accadimenti meno travolgenti di quelli occorsimi dacché ho dovuto risolvere guai precedenti i guai precedenti i ... precedenti guai che precedevano i guai precedenti. Ma come si dice:.... "quello che non ammazza rafforza"; chissá che allora io non riesca ancora a persino superare Ercole ..... /// Buon Anno !
wanderlust69 ha scritto :mi farebbe piacere, se vuoi e quando troverai il tempo, in forma pubblica o privata di chiarirmi, non fosse altro che per cogliere un'analisi, magari superficiale da parte mia, la scena dei vetri, del martello, e della testa fasciata....che per quanto ampio come spettro interpretativo , porta sempre a "cure mediche", o denunce, comunque a nulla di allegro
quando incrocio una persona che mi fa riflettere, che mi crea dei dubbi, che mi mostra aspetti di qualcosa che non avevo visto, e che argomenta validamente le sue tesi, so già che sarà interessante e costruttivo...
sorry, scopro soltanto ora questo tuo "Intermezzo" . Mi era totalmente sfuggito causa gli interventi successivi altri e, nel frattempo, presumo tu possa però forse già trovare qualche altro "elemento indicativo", come tale non esaustivo, lo so, ma pur sempre ai sensi del tuo ben giustificato "interrogatorio" o interrogativo ben stratificato (interpellanza no - non essendo io qui un membro di...parlamento )... in riferimento alla questione di simili enigmi in corso e...tali per non volere qui io più essere troppo specifica in aperto, per evitare inutili, anzi distruttive e pertanto nefaste polemiche. (e... ...per questo trovi un mio riferimento a "strega, rogo, befana e/ma al mio scampare )
Per il momento troverai dunque qui sopra i miei ultimi e recentissimi post. In seguito, non appena possibile, su MP ti potro' dire meglio delle mie analisi e... su quali basi ...
N.B. nel frattempo però non ti preoccupare. Tantopiù che per questa tua prossima avventura, ancora non hai corso rischio alcuno; rischi dunque per ora soltanto di stare a salvo e di poterti organizzare riguardo al paracadute e al libretto Routard in esclusiva ... 🕊🦄
Cara Laviniavirginia, è quasi impossibile starti dietro tanti sono gli argomenti dei quali scrivi. Ho trascorso (corso per) tre settimane in Agosto in Spagna nei lontani anni novanta. Le ferie estive le passavamo in Croazia nell’isola di Pag ma quell’anno la Serbia aveva deciso che la propria dignità razziale era in pericolo per la presenza delle altre regioni vicine che Tito aveva voluto unite creando un minestrone di genti diverse. La barca (piccola) era in una darsena dell’isola è il timore che una granata o un colpo serbo arrivasse dove eravamo era alto. Erano colpi inviati per dispetto dall’alto del Velebit ma tanto bastava a renderci inquieti. Abbiamo deciso di utilizzare il camper (piccolo) e di fare un giro nella ridente terra spagnola. Dopo un lento passaggio nella costa sud francese piena di romanticismo, gioia di vivere e lavanda, abbiamo passato il confine spagnolo e abbiamo constatato che era impossibile trovare una strada per il mare, avevano costruito una quantità enorme di palazzi nuovi. Erano per la maggior parte vuoti o sfitti e così vicini da impedire l’accesso al mare. Guardie armate ad ogni angolo di strada (i portinai non portano armi ) sbarre di ferro a tutte le finestre dei primi piani e recinzioni altissime che, se erano di mattoni, avevano pezzi di vetro in cima. Abbiamo viaggiato 15 giorni fermandoci per la notte senza trovare un posto dove fermarci più a lungo. Abbiamo visitato Toledo dove abbiamo comperato in centro un set di coltelli di incredibile qualità e prezzo per poi trovare lo stesso set in periferia a metà prezzo. A Madrid siamo riusciti a fermarci lasciando una persona di guardia ai camper per visitare la cattedrale e scoprire che i gitani chiedevano insistentemente l’elemosina dentro la chiesa dove erano letteralmente accampati. Siamo ripartiti interrompendo le vacanze con il proposito di non tornare più. Ultimamente la attraversiamo per recarci in Portogallo ma ci fermiamo in campeggi sicuri. Non faccio che un accenno a quanto sia più pericoloso attraversare il sud della Francia che tanto ci era piaciuto quasi trenta anni fa. Tutti i nostri timori spariscono attraversando il confine portoghese ma, credimi, i sensi sono sempre svegli e resto convinto che è un bel paese per viverci ma con giusta attenzione e prudenza.
Un abbraccio
Franco
Ciao Franco,
Grazie per il tuo resoconto.... illustrativo. Davvero un'esperienza demotivante; leggendoti ho visto le scene come in quel color marrone delle vecchie fotografie di una volta.... fatta eccezione per il bel color lavanda nel sud della Francia.
Certo che le prime impressioni di un posto, sono quelle che rimangono...
Decisamente, ti dev'essere toccato il peggio di un simile percorso, fors'anche, non stando sulla vertente mediterranea. E neppure toccando le migliori zone del nord... Ma meno male, così almeno ti è piaciuto il Portogallo!
In quanto ai gitani; vero! Specie a Madrid (dove vivono in una specie di bidonville fuori città) e a Barcellona... Tanti vanno in bus "al lavoro" (di questua) in centro, ma taluni li vengono poi a prendere ... a orario di ...ehm... lavoro terminato .... in Mercedes
(Al sud poi abbondano in tante zone...Ovvio; ma tanti sono pure artisti e...assolutamente di casa a tutti gli effetti, non sono della stessa stirpe né del genere malfamato...)
DUNQUE, per le impressioni e considerazioni di ognuno di noi, ci sono pure i personali ...tragitti (anche translitteralmente parlando) e i confronti fra le varie impressioni ed esperienze vissute lungo un gia' lungo percorso...
Auguri dunque, perché siano favorevoli i venti di questo nuovo tragitto e fase della vita
Abbiamo perso il tema Portogallo ( che era il titolo iniziale ) e avete parlato della Spagna e delle interessantissime Vostre esperienze .... mah ( forse potevate scrivervi in privato ).
Vero. Tutta colpa mia.
(Gli è che ci stanno già tante questioni su permessi e frontiere... che a volte vien fatto di scavalcarne un po' ... Anche per vedere da che lato e parte sta, il vicino dall'erba più verde...)
Signore e signori, io vi ringrazio tutti per i vostri contributi, mi piacerebbe,così come faccio io che le vostre considerazioni fossero con riferimenti chiari e ben definiti, cmq, capisco che a volte non si vuole diventare bersaglio di critiche e giudizi....
Non vi ho detto una cosa, che ritengo sia importante...io sono siciliano...con questo non voglio dire che sono simpatizzante o peggio di uno stile di vita o di certi comportamenti che naturalmente ci vengono affibbiati, dico semplicemente che in certe realtà io ci sono cresciuto, non che ne abbia fatto parte, dove vivo io é tutto più difficile da realizzare, parto sempre con una predisposizione al peggio che mi fa da scudo, mi rendo conto benissimo che chi è nato e cresciuto in posti o città che offrono tutti quei servizi e altro, che dovrebbero essere uguali per tutti ma che in realtà non lo sono, si trovi spiazzato nel vedere atteggiamenti o "usanze" che io vedo da 50 anni, con le quali ho imparato a convivere, resto cmq in attesa che mi si chiarisca in merito ( ma so che saró accontentato) una cosa però voglio dirla, nel mio viaggio sempre prendendo come riferimento la città di faro, e solo perché era il mio "campo base" ho conosciuto alcuni "imprenditori" tra i quali alcuni italiani, quasi tutti nel settore della ristorazione / bar/ pub parlando con loro non ho notato nessun rimpianto ad aver iniziato questa avventura, anzi, li ho trovati carichi di entusiasmo, nessuno di loro rimpiangeva l'italia sotto l'aspetto economico e degli utili e quando gli comunicavo che anche io ero in procinto di iniziare questo percorso imprenditoriale e che mi trovavo li in veste di osservatore, nessuno mi ha messo in guardia da nulla, se non dalla tirannia italiana che cerca di tirarti via soldi, anche quando apri un'attività all'estero...pensavo, almeno da questo punto di vista di essere al sicuro...poi, arrivate voi, che mi mettete in guardia da qualcosa che non é ben definita,ma che a quanto ho capito ha a che fare con la sicurezza, furti, ecc.ecc., eppure,mi pare di aver letto che il portogallo é uno tra i paesi più sicuri....non so se truccano le classifiche...ma da qualche parte l'ho letto....
Da buon siciliano, il mio ingresso "imprenditoriale" in portogallo lo sto facendo in punta di piedi, proprio come quando ci si immerge in una vasca da bagno e si "assaggia" la temperatura, tutte le mie analisi accessorie, le ritengo valide e giuste, fino a prova (fatta da me) contraria, ovviamente leggo e ascolto con piacere chi con valide argomentazioni mi mostra aspetti a cui io non ho fatto caso,o che ho sottovalutato.
Caro Luited,
mi scuso se ti sono sembrato fuori tema ma ritenevo che se isoli dal contesto generale il Portogallo non puoi apprezzare i vantaggi che offre. La tua tirata di orecchi mi sprona anzi a scrivere che la mia esperienza in Portogallo e' estremamente positiva. E' ovvio che ognuno di noi ha sensibilita' differenti ed esperienze differenti che ne condizionano il giudizio. Ho sentito italiani a Tavira che vi si erano stabiliti perche' la citta' era a loro giudizio piu' sicura e c'era meno o nulla delinquenza rispetto a Vila Real de Santo Antonio, Olhao. Io stesso ho assistito ad un furto con inseguimento in un supermercato a Olhao, cose di poco conto per fortuna. In paragone con la Spagna e la Francia del sud il Portogallo non teme confronti. Quando ho valutato anche le Canarie come "buon ritiro" ho scoperto che anche li c'era un grado di delinquenza percepita molto alto e dovevi guardarti dai connazionali piu' che dai nativi. Lo stesso in forma minore vale per il Portogallo a mio giudizio e credo si debba prestare attenzione alle improvvisate agenzie che curano i trasferimenti, ad agenzie immobiliari che sono una delle ragioni dei prezzi esagerati degli immobili. Ho esperienza di agenzie che trattavano appartamenti in affitto al prezzo ormai standard di minimo 700 euro ma che ai veri proprietari davano poco piu' della meta'. Basta non avere fretta e stare con gli occhi aperti. Del cibo e del clima ho gia' scritto. Fare impresa in Portogallo non e' piu' facile che in altri paesi ma nemmeno piu' difficile. Credo che la regola d'oro sia avere ben chiaro quali clienti voglio e cosa posso offrire loro che sia all'altezza delle loro aspettative.
Franco
Ebbene, Signor Wanderlust, visto che ti dirigi a un plurale e tanto per non fare riferimenti diretti -quando in realtà sono stata proprio io a immettere qualche riferimento per immagini- ho deciso di esimermi e liberarmi dal delicato impegno dapprima preso -anzi accettato- nei tuoi confronti, riguardo al fornirti qualche elemento in più e sul quale basare un'analisi più approfondita. SE tu vai a leggere cose che ho scritto qualche mese fa, coglierai benissimo e senza veli, il motivo del mio ritegno (del non più entrare in dettagli o questioni che provochino reazioni ... di vario genere). Orbene, un conto era che io mi sentissi disponibile a corrispondere fornendo ulteriori spunti di riflessione (senza pretesa di avere in tasca il metro e misura perfetti, per carità), tutt'altra questione è peró che invece si torni poi qui a dire se e fino a che punto valga dire di più o di meno, addirittura poi praticamente "pretendendo" si dettaglino le spiegazioni (che non sono quindi più disposta a fornire).
Poi, per l'appunto ...
...Che ognuno decida assumendo le sue proprie responsabilità, sperimentando di persona, tirando le sue proprie conclusioni che -come già abbiamo tutti ampiamente o reiteratamente sottolineato- non possono che essere personalissime e legittime.
A me nessuno ha tolto qualche pietra o sassolino dal cammino. Ma proprio per questo sono sensibile al tema e a det. situazioni - e per natura ben disposta alla solidarietà, alla collaborazione, alla comprensione e a dare un aiuto quando possibile e... sensato -. Ebbene, adesso, di io protrarre oltre questo intento, non lo trovo più affatto sensato... soprattutto nei miei propri confronti...
D'altronde, chi cerca ragguagli può benissimo leggersi tutti i post e/o un po' di cose sotto i vari o tanti argomenti di questo forum. Siamo tutti in chiaro sul fatto che ognuno viene da situazioni diverse, con percezioni e necessità o bisogni diversi, che va' incontro a situazioni che non sono fatte con lo stampino, e che gli tocca vivere la sua porzione e parte di "vita nuova" dove poi decida di mettere le tende. Concludo quindi questo capitolo e... anno finalmente agli sgoccioli (ok, il "finalmente" lo tengo per me) e decido di occuparmi di qualcosa che giovi meglio al mio, di benessere -proprio come va' fatto per restare in salute e bene affrontare le sfide "in terra straniera" (anzi, per quanto mi riguarda: "per terre straniere").
laviniavirginia ha scritto :Ebbene, Signor Wanderlust, visto che ti dirigi a un plurale e tanto per non fare riferimenti diretti -quando in realtà sono stata proprio io a immettere qualche riferimento per immagini- ho deciso di esimermi e liberarmi dal delicato impegno dapprima preso -anzi accettato- nei tuoi confronti, riguardo al fornirti qualche elemento in più e sul quale basare un'analisi più approfondita. SE tu vai a leggere cose che ho scritto qualche mese fa, coglierai benissimo e senza veli, il motivo del mio ritegno (del non più entrare in dettagli o questioni che provochino reazioni ... di vario genere). Orbene, un conto era che io mi sentissi disponibile a corrispondere fornendo ulteriori spunti di riflessione (senza pretesa di avere in tasca il metro e misura perfetti, per carità), tutt'altra questione è peró che invece si torni poi qui a dire se e fino a che punto valga dire di più o di meno, addirittura poi praticamente "pretendendo" si dettaglino le spiegazioni (che non sono quindi più disposta a fornire).
Poi, per l'appunto ...
...Che ognuno decida assumendo le sue proprie responsabilità, sperimentando di persona, tirando le sue proprie conclusioni che -come già abbiamo tutti ampiamente o reiteratamente sottolineato- non possono che essere personalissime e legittime.
A me nessuno ha tolto qualche pietra o sassolino dal cammino. Ma proprio per questo sono sensibile al tema e a det. situazioni - e per natura ben disposta alla solidarietà, alla collaborazione, alla comprensione e a dare un aiuto quando possibile e... sensato -. Ebbene, adesso, di io protrarre oltre questo intento, non lo trovo più affatto sensato... soprattutto nei miei propri confronti...
D'altronde, chi cerca ragguagli può benissimo leggersi tutti i post e/o un po' di cose sotto i vari o tanti argomenti di questo forum. Siamo tutti in chiaro sul fatto che ognuno viene da situazioni diverse, con percezioni e necessità o bisogni diversi, che va' incontro a situazioni che non sono fatte con lo stampino, e che gli tocca vivere la sua porzione e parte di "vita nuova" dove poi decida di mettere le tende. Concludo quindi questo capitolo e... anno finalmente agli sgoccioli (ok, il "finalmente" lo tengo per me) e decido di occuparmi di qualcosa che giovi meglio al mio, di benessere -proprio come va' fatto per restare in salute e bene affrontare le sfide "in terra straniera" (anzi, per quanto mi riguarda: "per terre straniere").
Qualunque sia la tua decisione, o le tue conclusioni, ti ringrazio comunque,
luited ha scritto :X Wanderlust69. Ciao, hai fatto una bella analisi. Ti dico dove non sono d’accordo o ho considerazioni diverse. Gli abitanti di Faro sono circa 60.000 e non 300.000 , pertanto poche persone per strada alle 22,00, è normale d’inverno, mentre in estate trovi molta gente, anche gente che balla vicino alla Marina, dove in estate si esibiscono anche gruppi musicali molto bravi ( e con iniziative spontanee). I giovani non sono tutti seduti e in attesa, tutti quelli che ho conosciuto ( in 3 anni di mia permanenza in Algarve) li ho trovati molto intraprendenti e motivati ( non hanno molte occasioni, ma quelle che ci sono le utilizzano), non ho conosciuto giovani senza lavoro ( se non studenti), tutti con lavori , molti con lavori occasionali. Per il livello culturale, non so in quali posti sei stato, ma io, nella vita quotidiana , incontro quasi sempre solo persone (anziani e giovani) di livello medio-basso. Poca università e lavoro appena possono. Per la verità anche i pensionati che vengono qui , per lo più, sono dello stesso livello ))). Fare l’impresa in Portogallo , per chi ha un’idea e esperienza, può essere un’ottima cosa, ma bisogna tenere conto degli introiti rapportato ai soldi disponibili della popolazione locale. Un falegname mi ha cambiato la serratura della porta e mi ha fatto pagare 30 euro ( scontrino del negozio) e 20 di manodopera per 1 ora e 15 minuti di lavoro. Ho altre considerazioni minori che ti risparmio. Il Portogallo, in questo momento, ha politici e amministratori locali intelligenti che stanno sfruttando bene le poche risorse ( principalmente turismo ) che hanno a disposizione. Luigi
Si , hai ragione, il numero di abitanti è notevolmente più basso di quanto ho scritto, forse ho fatto confusione con la città di porto, concordo con quello che dici, non sono d'accordo in parte sull'atteggiamento e il livello socio culturale dei giovani, che ho trovato ben più educati e civili e culturalmente ricchi dei nostri giovani italiani... ormai alla deriva...in linea di massima, le info generali che i media danno del portogallo corrispondono..disoccupazione ai minimi..livello di sicurezza alto, molta voglia di crescere da parte delle istituzioni, per il resto, è palesemente un paese che ha bisogno di crescere sotto certi aspetti...e che forse ha bisogno di "iniezioni" esterne...
X wanderlust69. Un conto è parlare del senso civico di un popolo e dei giovani del Portogallo e un altro è parlare di cultura... ))) . Senso civico alto ( quasi) , perché poi io che frequento spesso la palestra vedo comportamenti che da noi ( Milano) non sarebbero mai accettati ( attrezzi lasciati bagnati di sudore e allacciarsi le scarpe ( negli spogliatoi), poggiando i piedi sulla panca dove si siedono tutti). Comunque diciamo che c’e rispetto del prossimo e delle regole sociali. Mentre il livello culturale ( conoscenza e istruzione e lingue) è molto basso ( tipo sud Italia ). Luigi
Buonasera
nel condividere parzialmente la sua disamina sul Portogallo/Algarve, ben articolata e particolareggiata, devo invece invitarla a visitare il centro / nord del paese, dove tra l'altro io vivo da due anni, per avere impressioni, opinioni e constatazioni più complete; in particolare la STORIA e la vera vita del Portogallo si possono constatare in questa parte, diciamo da Lisbona in su, perché l'Algarve, da me più volte visitato, ormai è considerato come luogo prettamente turistico e climaticamente invitante, anche se splendido, ma limitativo nel dare un giudizio su questa meravigliosa nazione.
Comunque ben vengano persone come Lei che, da turista/esploratore, esprimano queste interessanti valutazioni.
Felgiam
Caro Wanderlust 69
Rispondo al tuo bell'articolo :trovo molto corretto quanto descrivi (a parte la piccola svista di mettere l'accento nel "un'eldorado ") e sono perfettamente d'accordo con te soprattutto quando confronti il livello culturale dei giovani Portoghesi con quello ahimè piu basso dei nostri giovani
I Portoghesi aggiungo fra l'altro parlano tutti un ottimo inglese.
Non sono molto d'accordo quando affermi che sarebbero pronti a socializzare ma siamo noi pensionati,sono fra quelli ,poco restii a volerlo.
I Portoghesi come dici sono molto riservati e lo sono anche nei confronti degli stranieri ,con i quali probabilmente non vogliono avere a che :fare almeno questa è la mia impressione magari sbagliata .
Se posso aggiungere qualcosa per chi e se ci leggono ,dovremmo essere noi italiani ad organizzarci meglio magari in una associazione ed aprirla poi ai Portoghesi .
Senza per questo isolarci in una nostra comunità : i Francesi lo fanno con la loro ALLIANCE FRANCAISE, ma per creare prima di tutto un legame fra noi e poi aprirlo agli altri .
Ho scritto piu di quanto avessi intenzione di fare e me ne scuso .
Ti rinnovo i miei complimenti per il bell'articolo e chissà che non ci si incontri in Portogallo
Roberto
felgiam ha scritto :Buonasera
nel condividere parzialmente la sua disamina sul Portogallo/Algarve, ben articolata e particolareggiata, devo invece invitarla a visitare il centro / nord del paese, dove tra l'altro io vivo da due anni, per avere impressioni, opinioni e constatazioni più complete; in particolare la STORIA e la vera vita del Portogallo si possono constatare in questa parte, diciamo da Lisbona in su, perché l'Algarve, da me più volte visitato, ormai è considerato come luogo prettamente turistico e climaticamente invitante, anche se splendido, ma limitativo nel dare un giudizio su questa meravigliosa nazione.
Comunque ben vengano persone come Lei che, da turista/esploratore, esprimano queste interessanti valutazioni.
Felgiam
mi ripropongo di visitarlo in un secondo viaggio, tuttavia l'attività che mi accingo ad iniziare è legata al mare (pesca e nautica) non so nella parte nord del paese come funziona..mi indagherò...
Roberto Cappellano ha scritto :Caro Wanderlust 69
Rispondo al tuo bell'articolo :trovo molto corretto quanto descrivi (a parte la piccola svista di mettere l'accento nel "un'eldorado ") e sono perfettamente d'accordo con te soprattutto quando confronti il livello culturale dei giovani Portoghesi con quello ahimè piu basso dei nostri giovani
I Portoghesi aggiungo fra l'altro parlano tutti un ottimo inglese.
Non sono molto d'accordo quando affermi che sarebbero pronti a socializzare ma siamo noi pensionati,sono fra quelli ,poco restii a volerlo.
I Portoghesi come dici sono molto riservati e lo sono anche nei confronti degli stranieri ,con i quali probabilmente non vogliono avere a che :fare almeno questa è la mia impressione magari sbagliata .
Se posso aggiungere qualcosa per chi e se ci leggono ,dovremmo essere noi italiani ad organizzarci meglio magari in una associazione ed aprirla poi ai Portoghesi .
Senza per questo isolarci in una nostra comunità : i Francesi lo fanno con la loro ALLIANCE FRANCAISE, ma per creare prima di tutto un legame fra noi e poi aprirlo agli altri .
Ho scritto piu di quanto avessi intenzione di fare e me ne scuso .
Ti rinnovo i miei complimenti per il bell'articolo e chissà che non ci si incontri in Portogallo
Roberto
ho solo evidenziato, la mia impressione (ma qui nessuno parla di questa cosa) come se trasferirsi nella terza età sia una cosa semplice....quando invece non lo è, in genere, noi italiani siamo amanti del gossip, anche a livello "condominiale" almeno qui al sud...quindi, scontrarsi con una popolazione educata, ma eccessivamente riservata, può creare qualche delusione....diverso sarebbe se per esempio un pensionato decidesse di trasferirsi in costa brava, in spagna..allora si che li ne analogie con gli italiani sarebbero tante...cmq..ritengo che avere a che fare con i portoghesi sia sempre meglio che avere a che fare che ne so...con i norvegesi!!! (non me ne vogliano per carità) mi riferivo solamente alla riservatezza...
X tutti. I portoghesi non sono riservati, sono solo educati. Se vivete o vivrete in un condominio, tutto dipenderà da come siete voi e da come sono loro, in termini di carattere e comportamento. Stabilire relazioni significa anche avere cose in comune ( qualche compatibilità o interesse).I miei vicini di casa sono gentili, premurosi e disponibili. Non ho mai chiesto nulla e mi hanno aiutato in tutto, trovato donna per lavori domestici, falegname, passaggio in aeroporto al mattino presto. Sono una coppia giovanile di nonni con nipoti. Sui giovani continuo a vedere commenti entusiastici sul loro alto livello culturale .... Comincio a nutrire seri dubbi sul livello culturale di chi scrive questi commenti ( non sarà per caso che dal basso si vede sempre tutto alto ? ))). Luigi
Ognuno ha le proprie impressioni che dipendono dalle personali esperienze, dal tipo di zona in cui ci si trova, ma pure dalla zona del paese da cui si proviene...
Tanto per dire, non mi pare vi sia granché di simile, fra Milano e Palermo, o Catania, o anche Napoli ecc. Ma neppure con Roma.
Cadono pertanto anche le analogie fra "gli italiani" e gli spagnoli in Costa Brava...
(Così come poco in comune si trova fra Santander e Alicante oppure Granada ecc.)
Invece, ho trovato parecchi punti in comune fra ...parecchie o... alcune specifiche caratteristiche portoghesi di molte zone (in Algarve NB. non ci sono stata).
Ci sono pure differenze apparenti; oppure, dove sembrerebbe esserci qualcosa di "familare" o di diverso, capita poi di rendersi conto che, di fatto, si tratta/va di atteggiamenti puramente formali.
Amano anche compiacere ma ... spesso ho notato che ci sta poi appunto la famosa differenza fra il dire e il fare. Inoltre, può essere un caso, ma ho dovuto constatare molta inaffidabilità, faciloneria e superficialità. Premia la cortesia, con i bei modi e l'educazione, ma...........
Mancano, a parer mio, di spessore. Per dirla in altro modo: di primo acchito sono incantevoli ...
A Wanderlust direi, in riferimento a quello che ha appena scritto, che con i suoi 50 anni non può assimilarsi ai pensionati delle terza età Poi pero', prescindendo dall'età, conta il tipo di vita condotto fino al momento dell'espatrio; conta se già prima del pensionamento si coltivavano interessi che poi aiutano a sentirsi a proprio agio ... anche a prescindere...
Infine, conta effettivamente ben più il tipo di approccio che si ha e come pure però, altrettanto, il tipo di persona che ci si ritrova davanti e ... i rispettivi caratteri
buongiorno, scusatemi, ma mi sento di dover dire qualcosa .... intanto, vorrei ulteriormente sottolineare, che in origine, il mio post, non faceva altro che riportare le mie impressioni...possono essere giuste o sbagliate, dipende poi, da chi le legge, e dal tipo di esperienze che ha vissuto, riferendosi sempre alla sua esperienza in portogallo, non mi sembra di aver scritto che non sarei pronto a cambiare idea, anche su tutto...ma devo prima esserne convinto, altrimenti mi tengo la mia opinione.
un 10 e lode a laviniavirginia, che ha sintetizzato riferendosi a me, le varianti che hanno forte influenza nell'adattabilità di un individuo, cioè il carattere, le esperienze fatte nel corso della vita, l'apertura mentale, la cultura, ecc....
A Luited, che già in un post precedente aveva portato come esempio di arretratezza culturale il "sud" italia paragonandolo ai portoghesi, e che usa come metro la stuoia sudata in palestra, e che successivamente, dall'alto della sua "longobarda" cultura nutre dei dubbi sul livello culturale di chi scrive e non solo riferendosi al sottoscritto, asserendo, che dal basso, sembra tutto più alto mi sento di dire che personalmente non ho nessun bisogno di "difendere" la mia cultura, o dimostrarla in alcun modo, e aggiungo, a conferma della mia tesi riferita ai giovani italiani, che non ho mai "purtroppo" trovato tanta ignoranza come nei nostri giovani, da sud a nord.
In qualsiasi posto sia andato, la conoscenza delle lingue straniere, e l'educazione dimostrata da parte dei giovani e delle persone con i quali mi sono approcciato è sempre stata ad un livello più alto, giro e viaggio da quando avevo 18 anni qualche "popolazione" differente da quella italiana l'ho vista, quindi, mi sento di poterlo affermare, ovviamente, nei miei viaggi non mi iscrivevo in palestra, piuttosto , interagivo con i miei coetanei, facevo amicizie, il tutto rapportato all'età che avevo, quindi, anche da adulto, e con moglie e figli.
ovviamente, esistono "per fortuna" anche in italia una larga fetta di persone giovani e meno giovani, che hanno un livello culturale e di educazione sociale che è eccellente, ricordiamoci/vi sempre che in tempi remoti, mentre in una certa fascia del mediterraneo nascevano e si studiavano filosofia,matematica, fisica, astronomia ecc.... nella fascia "più alta" non avevano ancora imparato a parlare e andavano in giro con gli elmetti forniti di corna.....
Non me ne voglia nessuno, se difendo le mie origini, ma ne vado orgoglioso, Purtroppo, oggi devo ammettere che la "nazione" che mi ha visto nascere e crescere, non mi rappresenta più, quindi, il mio obbiettivo è quello di trovare un posto dove il mio carattere, la mia cultura, le mie esperienze, la mia professionalità, e tutto quanto io possa ancora "dare" come contributo, vengano riconosciute e non denigrate.
X Wanderlust. Buongiorno, mi dispiace ma hai interpretato in modo sbagliato il mio messaggio. 1- non mi riferivo a te o a un tuo post, 2- io sono di origini meridionali come te ( pugliese), e quindi non offendevo i meridionali, anche se qualche lacuna ce l’hanno )))). 3- probabilmente ho girato il mondo più di te , viaggio e lavoro all’estero ( nel senso vero, da residente) da quando avevo 17 anni. In conclusione nel mio intervento precedente non ho commentato il tuo messaggio ma altri messaggi. La tua cultura è lampante dal modo in cui scrivi, la tua esperienza vissuta all’estero , invece, mi lascia dei dubbi. Ma ognuno ha le sue opinioni e ragioni. Luigi
Lo slalom è umanamente possibile anche senza neve. Anche sdrucciolare. Fatto sta che l'evidenza, un po' come La bellezza, s'impone da se'.
Pur se con effetti dissimili, o diversi...
Siamo dunque tutti e ovunque, un po' simili e un po' diversi. E tutti vulnerabili. E ... siamo pure la specie più pericolosa al mondo.
Che questo 2020 non ci colga troppo di sorpresa...
Come? Che sarei off topic ?
Non tanto, visto che l'argomento riguardava impressioni e constatazioni ...
Auguri quindi a noi tutti. (E specialmente a me che compio gli anni toccatimi in sorte - e tocca reggerli... sì o sì --NB.: auguri non consentiti--.
Ok, peggio -per lazzi- sarebbe forse stato nascere il 6 e venir proprio irrimediabilmente assimilata a quella a cavallo di scopa Io invece la scopa la meno, non la cavalco. Beh, ora qui l'ho detto da furbetta, per vedere di essere lasciata in pace ) .
X tutti. Gli ultimi interventi ( incluso l’ultimo di Lavinia su slalom o altre acrobazie) mi porta a scrivere questo messaggio piuttosto netto. Se il riferimento di Lavinia era diretto a me (?), devo rispondere che so sciare ( sulla neve) ma qui non ho fatto slalom , ho scritto ciò che penso realmente. I giovani in Portogallo ( come la maggior parte delle altre persone) ,sono per lo più ignoranti e disinteressati alla cultura, no mostre, no teatri, no rappresentazioni culturali, no storia,no cultura generale. Poi esistono le eccezioni ( come in ogni cosa). E questa ignoranza la paragono al sud Italia ( dove sono nato, ho vissuto e ci torno ancora spesso per la bellezza del mare e del cibo). Anche nel nostro sud ci sono persone interessate alla cultura, ma non sono la maggioranza ))). Ma in Portogallo i giovani e gli altri sono più educati e civili di noi italiani tutti ( al solito salvo eccezioni). Conoscere i giovani e gli altri significa vivere con loro ogni giorno, non una vacanza di pochi giorni o di 1 mese. Capisco che si possano scrivere impressioni avute ( positive o negative) e le rispetto, ma ciò non toglie che per avere una contezza della realtà bisogna viverla. Io in Portogallo ci sono da 3 anni e nella vita di tutti i giorni incontro molte persone e ci parlo . Quindi le mie considerazioni sono basate sulla conoscenza di centinaia di persone e di giovani. Sono osservazioni soggettive , ovviamente, ma sono misurate con il mio metro, altri giudizi , di altre persone, potranno essere diversi e basati sul loro metro ( e livello culturale). Spero di aver chiarito ( nel bene e nel male ) ciò che penso sulle persone portoghesi e sugli ultimi messaggi. Luigi
luited ha scritto :X tutti. Gli ultimi interventi ( incluso l’ultimo di Lavinia su slalom o altre acrobazie) mi porta a scrivere questo messaggio piuttosto netto. Se il riferimento di Lavinia era diretto a me (?), devo rispondere che so sciare ( sulla neve) ma qui non ho fatto slalom , ho scritto ciò che penso realmente. I giovani in Portogallo ( come la maggior parte delle altre persone) ,sono per lo più ignoranti e disinteressati alla cultura, no mostre, no teatri, no rappresentazioni culturali, no storia,no cultura generale. Poi esistono le eccezioni ( come in ogni cosa). E questa ignoranza la paragono al sud Italia ( dove sono nato, ho vissuto e ci torno ancora spesso per la bellezza del mare e del cibo). Anche nel nostro sud ci sono persone interessate alla cultura, ma non sono la maggioranza ))). Ma in Portogallo i giovani e gli altri sono più educati e civili di noi italiani tutti ( al solito salvo eccezioni). Conoscere i giovani e gli altri significa vivere con loro ogni giorno, non una vacanza di pochi giorni o di 1 mese. Capisco che si possano scrivere impressioni avute ( positive o negative) e le rispetto, ma ciò non toglie che per avere una contezza della realtà bisogna viverla. Io in Portogallo ci sono da 3 anni e nella vita di tutti i giorni incontro molte persone e ci parlo . Quindi le mie considerazioni sono basate sulla conoscenza di centinaia di persone e di giovani. Sono osservazioni soggettive , ovviamente, ma sono misurate con il mio metro, altri giudizi , di altre persone, potranno essere diversi e basati sul loro metro ( e livello culturale). Spero di aver chiarito ( nel bene e nel male ) ciò che penso sulle persone portoghesi e sugli ultimi messaggi. Luigi
Caro luigi, se ho travisato, ti chiedo scusa, ma come hai potuto leggere "tra le righe" in qualche altro intervento, la supposizione ci stava eccome, cmq, tranquillo, non sarebbe la prima volta che mi si riversa addosso un certo modo di pensare o di preconcetti, che si hanno su noi (te compreso) meridionali, l'unica cosa, ti prego, (e non capisco perchè tu lo faccia) non è bello indicare certi comportamenti o abitudini, o gesti incivili, o tutto quanto ci può essere di negativo , indicando una parte di una nazione o parte della sua popolazione, ne tantomeno, supporre che il nostro interlocutore sia un gradino più in basso, probabilmente, quando ti accingi a scrivere, non ti rendi conto di fare questo, però, scrivere palesemente che i miei viaggi siano stati più superficiali dei tuoi o che le mie impressioni debbano essere poco valide perchè tu in portogallo ci vivi da tre anni, sempre dando per scontata la tua buona fede, capisci bene che mi fa pensare di avere dall'altra parte una persona un pò ...ok..non trovo l'aggettivo giusto .
Del resto non posso che prendere atto, che anche tu, come me, ti sei prodigato a smorzare gli animi, e questo mi fa piacere..tutto qui
Per non restare off topic...e a semplice esempio di quanto affermo sui giovani (sempre mie impressioni) vorrei vedere quanti "giovani" italiani sarebbero disposti a lavorare per uno stipendio come quello medio portoghese, rinunciando,a tutto quello che di superfluo circonda la loro vita (il 90%) mi riferisco a telefonini a 1200 euro, a capi firmati comprati in reseller anche a 2000 euro, all'auto nuova, alla serata in discoteca con sballo alcolico e stupefacente compreso, e ad avere costantemente i loro bei centoni in tasca.......adesso qualcuno venga a dirmi che questo non è un segno di civiltà ed educazione civica....
X Wanderlust. Noto che continui a polemizzare. Io nei miei interventi non mi sono mai riferito a te. Ho cercato di inserire nella discussione paletti oggettivi come la conoscenza più profonda del luogo in cui vivi( e il numero di persone che incontri). Senza sminuire altre esperienze seppur di durata limitata. Invece voglio farti notare che tu confondi “cultura e educazione civica”. In un post precedente ho cercato di spiegare perché per me sono 2 cose diverse. Si può essere acculturati e maleducati e viceversa. Tu scrivi di giovani disposti a lavorare , l’ho scritto nel mio primo intervento su questo tema, ma questo non c’entra con il livello culturale. Luigi
X Wanderlust. Per quanto riguarda i consigli che mi scrivi: “ non scrivere questo o quello , non è bello dire questo o quello. Voglio dare io a te un consiglio : non sentirti un meridionale perseguitato. I meridionali hanno aspetti positivi e negativi, come i nordici e come tutti. Non conoscendoti, l’augurio che ti faccio è quello di conservare gli aspetti positivi e di perdere quelli meno positivi ( ad esempio una certa dose di vittimismo di cui si lamentano sempre). A me nel corso della vita non è mai successo di notare discriminazioni o preconcetti. Alle volte certi aspetti negativi delle persone ( meridionali e non) sono così palesi e insopportabili che mi sembra normale non piacciano a tutti. Luigi
luited ha scritto :X Wanderlust. Buongiorno, mi dispiace ma hai interpretato in modo sbagliato il mio messaggio. 1- non mi riferivo a te o a un tuo post, 2- io sono di origini meridionali come te ( pugliese), e quindi non offendevo i meridionali, anche se qualche lacuna ce l’hanno )))). 3- probabilmente ho girato il mondo più di te , viaggio e lavoro all’estero ( nel senso vero, da residente) da quando avevo 17 anni. In conclusione nel mio intervento precedente non ho commentato il tuo messaggio ma altri messaggi. La tua cultura è lampante dal modo in cui scrivi, la tua esperienza vissuta all’estero , invece, mi lascia dei dubbi. Ma ognuno ha le sue opinioni e ragioni. Luigi
Tanto per non polemizzare, ma ad onor del vero, divento dunque piu' esplicita, dopo essermi dapprima espressa in modo light e con riguardo. Ma visto che insiste e...polemizza, tanto vale dunque premiare la famosa obiettività:
L'unica persona che qui aveva manifestato l'impressione di un migliore o maggior interesse alla cultura da parte dei giovani portoghesi, era stato Wanderlust.
Per il resto, tutti siamo stati d'accordo con la sua premessa di "impressioni e considerazioni personali" -e come tali anche inevitabilmente soggettive, ossia in relazione ai vari elementi di esperienza personale ecc. ecc. che abbiamo poi enumerato e almeno in parte condiviso.
Pertanto, risulta in tutta evidenza che Wanderlust si sarebbe riconosciuto come destinatario ... in un messaggio ... forse poi modificato o tagliato....E da dove non lo si evince più.
Sia poi come sia; tanto poco cosi da parte mia basti, altrettanto... e risultando più netta pure io riguardo ai miei precedenti riferimenti "sportivi".
Poi, vediamo di fermarci...
... che sennò verrà giustamente Francesca a darci un colpo di mannaia.
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