Per quanto riguarda i rapporti interculturali non ci sono grossi problemi, la Romania è pur sempre un paese neolatino scevro da grosse influenze anglosassoni (al contrario della Francia del nord) pertanto avere a che fare con persone rumene e/o moldave è piuttosto simile all’avere a che fare con italiani, spagnoli, portoghesi e francesi mediterranei, sotto molti aspetti sono simili agli italiani, soprattutto del sud; guardate ad esempio i loro matrimoni, o la passione che gran parte di loro ha per il manele (ok, non è tecnicamente musica rumena essendo tutti i manelisti di etnia rom, ma comunque è un genere particolarmente apprezzato e molto simile alla nostra neomelodica per quanto con sostanziali differenze come le influenze turche e balcaniche), sotto alcuni aspetti sono leggermente più arretrati, sopratutto su argomenti come l’omosessualità considerata ancora da molti una malattia (artisti dichiaratamente omosessuali come Mihai Traistariu, o che si sospetta che lo siano come Cezar Ouatu, vengono spesso ascoltati meno in quanto tali, ma c’è una lenta e progressiva apertura in merito), pertanto chi non ha conoscenti rumeni non si faccia problemi ad avere contatti con loro, le differenze con gli italiani sono perlopiù unicamente linguistiche