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Ultima attività 11 Aprile 2019 di GATTOMANNARO
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Salve a tutti, sono Glauco Bettega, sono un geometra, ma ho lavorato presso gli uffici d'igiene e agenzie per l'ambiente per quasi 40 anni. Da poco sono in pensione e mi rendo conto che non è possibile continuare a vivere, o meglio, sopravvivere qui in Italia. Sono genovese, ho la residenza sulle Dolomiti bellunesi, ma per ragioni familiari sono domiciliato a Genova, dove abito con mio fratello. Ho una figlia che vive anche lei nel bellunese, sono felicemente divorziato ed ho una compagna che però vive in Sardegna. Essendo ex inpdap, sono costretto a scegliere la Tunisia quale ancora di salvezza, avrei preferito le Canarie, ma mi sono precluse. Mi sto pesantemente documentando su questo paese nord-africano anche se ci sono stato in viaggio di nozze nel lontano 1975 (a Djerba), ma ho pochi ricordi. Non vi voglio stancare, quindi per il momento porgo un cordiale saluto a tutti. A presto.
Dicendo sono costretto a scegliere la Tunisia secondo me parti con il piede sbagliato ........ meglio rimanere in Italia allora
[b][i]Ciao Glauco,
lo stesso quesito mi posi nel 2016, anno del mio pensionamento ex-Inpdap..... Ed avrei preferito trasferirmi in portogallo.... Ma x ragioni di "sopravvivenza fiscale " e di vicinanza, nel novembre 2016 mi recai una settimana ad Hammamet in avan-scoperta ed il gennaio successivo avviai le pratiche definitive di residenza. Che dire ? Non sono divorziato, ma tale scelta mi provocò quasi .... l'evento, in quanto mia moglie avversava tale "Etnia" x vari motivi, che non stò quì a spiegare.... Debbo relazionarti del bel clima ambientale e sociale in cui mi sono trovato e continuo a viverci x circa 7 mesi all'anno (invernali ed autunnali/primaverili), mi iscrissi anche ad un'associazione di Italiani residenti, (vi sono circa 1.000 residenti in Hammamet) ..... facebook.com/groups/1806632266069952/ ..... assitamma.it/l-associazione_5105959.html .... E cmq. son riuscito ad invitare mia moglie x qlc. periodo in loco, e scoprire quanto la vita, l'etica e la popolazione, siano rapportabili ad un'Italia di circa 30 anni fa .....quando ancora non si era raggiunto questo "imbarbarimento" sociale ed economico odierno, che rendono il Ns/ bel paese invivibile x un ceto-medio di pensionati che oggi NON ESISTE più. Nel frattempo mi dilettai a scrivere/pubblicare degli art. su di un giornale On-line dei report sull'argomento, che potrai leggere se vuoi approfondire...... ( quando ti si apre la pag. scorrere tutti gli articoli sino agli ultimi 3/4, datati marzo-giugno 2017)... [/i [/b pensionioggi.it/tag/pensioniestere
Devo precisare che ho scritto "che sono costretto" unicamente perché essendo stato in Tunisia moltissimo tempo addietro, delle poche cose che ricordo, quella negativa era il caldo umido insopportabile che c'era nel periodo di luglio/agosto di quell'anno.
Sull'argomento "clima", in seguito chiederò delle informazioni più dettagliate; il mio trasferimento non è imminente, per il momento devo sistemare alcune cose qui in Italia, devo vendere un immobile e fare alcuni lavori per trasformare un terreno in un parcheggio in centro città. Ho letto molto circa lo spostamento in Tunisia del proprio veicolo e credo che dovrò trovare una soluzione "indolore", in quanto il mio vecchio Mitsubishi Pajero (anno 1990) è unico in Italia, avendolo trasformato in bifuel, infatti vado a gasolio e ad olio vegetale installando un serbatoio supplementare da 90 litri ed ho modificato l'impianto di alimentazione del carburante. Ovviamente tutto ciò non è scritto sul libretto in quanto non mi avrebbero mai omologato una simile trasformazione. Vi devo dire che sono anche presidente di una organizzazione ambientalista internazionale no profit che propaganda l'uso dell'olio vegetale al posto del gasolio per inquinare il 75 % di meno (ma a Roma questo non piace perché va contro gli interessi dei signori del petrolio). Mi è venuta un'idea, se vendessi la mia auto ad un tunisino in Italia, ma residente in Tunisia e la ricomprassi in TUNISIA da lui, riuscirei a riavere la mia auto senza tutti quei problemi burocratici che ci sono?
Per il momento è tutto, prossimamente avrò bisogno di molte altre notizie, per cui ringrazio chi me ne ha fornito oggi e saluto tutti.
Enrico E
salve, avrei voluto aprire il Link di "pensionioggi..." ma esce una info di errore e dicendo non essere più disponibile questa pagina (neppure inserendo manualmente, tranne che per il giornale)
No, non puoi.
Benvenuto Glauco, la scelta della Tunisia rispetto alle Canarie o al Portogallo è da preferirla per il cambio di valuta, mentre nei due paesi europei continueresti a spendere euro con affitti in quella valuta e non più convenienti in Tunisia si paga in Dinari Tunisini con un grandissimo incremento di capitale e di disponibilità finanziaria e con prezzi di affitto ancora molto bassi per la qualità della vita che richiediamo.
Noi scegliemmo la città partendo da google maps ed essendoci trasferiti post attentati a Sousse trovammo parecchia desolazione ed abbandono. Ora questa situazione va migliorando anche se essendo appena rientrati a Messina (per le vacanze) da un viaggio per l'Italia di oltre 2000 km posso dire che la spesa per il cibo in questi giorni è stata davvero bassa, nella nostra cara Italia ancora si riesce ad andare in rosticceria e mangiare qualcosa di buono spendendo poco, diverso discorso va per le spese di carburante, bollette e affitto/condominio. Proprio su quelle avviene il "grande dramma" dello spreco.
Lavinia,
mi spiace x l'inconveniente...... prova ad entrare, semplicemente come "lettrice" pensionioggi.it e dalla Home, nei sottotitoli clicca su: ITALIANI ALL'ESTERO
Ciao.
Grazie, Enrico !
Riguardo la possibilità di importare permanentemente in Tunisia il tuo vetusto (benché fidato) veicolo, alla laconica, ma esatta risposta di Live in Tunisia, mi permetto di aggiungere che, se anche riuscissi ad aggirare con qualsiasi altro stratagemma la rigida normativa amministrativa tunisina, non riusciresti, comunque, a superare la verifica tecnica alla quale ogni veicolo deve essere sottoposto ad ogni passaggio di proprietà. Ciò perché , da quanto riferisci, il tuo veicolo ha subito delle trasformazioni non omologate (né omologabili) nel Paese in cui è stato immatricolato originariamente.
Quanto, poi, alla tua militanza in associazioni ambientaliste, è bene che tu sappia in anticipo che, a mio parere, sono soltanto due gli aspetti negativi della quotidanietà in Tunisia: il primo riguarda i relativamente scarsi standard igienici (pubblici e privati) se rapportati a quelli europei e segnatamente italiani ed il secondo riguarda l'alto tasso di inquinamento ambientale determinato dalla frenetica circolazione di un parco veicolare mediamente più vetusto di quello nostrano.
Tutti gli altri aspetti della vita quotidiana in Tunisia, invece, dal buon livello dei servizi sanitari, alla pressoché totale assenza di fenomeni di "microcriminalità" in cittadine quali Hammamet, per citare anche l'efficiente erogazione di gas, energia elettrica e acqua la cui erogazione è assicurata senza interruzioni e, per finire, l'efficienza con cui gli uffici pubblici espletano le pratiche dei residenti, fanno della Tunisia un Paese in cui lo stress diminuisce notevolmente, al punto che, quasi tutti gli italiani che vi si son trasferiti, riferiscono un sensibile miglioramento delle patologie di cui erano affetti (quasi tutte di origine psico-somatica).
Ciao, grazie per le informazioni. Scusa, quando parli di condizioni igieniche scadenti potresti specificare meglio? Io mi becco facilmente la dissenteria in viaggio fuori dall'occidente. Non vorrei fare la principessa sul pisello. Non è colpa mia...Ma è così.
mangiabuco ha scritto :Riguardo la possibilità di importare permanentemente in Tunisia il tuo vetusto (benché fidato) veicolo, alla laconica, ma esatta risposta di Live in Tunisia, mi permetto di aggiungere che, se anche riuscissi ad aggirare con qualsiasi altro stratagemma la rigida normativa amministrativa tunisina, non riusciresti, comunque, a superare la verifica tecnica alla quale ogni veicolo deve essere sottoposto ad ogni passaggio di proprietà. Ciò perché , da quanto riferisci, il tuo veicolo ha subito delle trasformazioni non omologate (né omologabili) nel Paese in cui è stato immatricolato originariamente.
Quanto, poi, alla tua militanza in associazioni ambientaliste, è bene che tu sappia in anticipo che, a mio parere, sono soltanto due gli aspetti negativi della quotidanietà in Tunisia: il primo riguarda i relativamente scarsi standard igienici (pubblici e privati) se rapportati a quelli europei e segnatamente italiani ed il secondo riguarda l'alto tasso di inquinamento ambientale determinato dalla frenetica circolazione di un parco veicolare mediamente più vetusto di quello nostrano.
Tutti gli altri aspetti della vita quotidiana in Tunisia, invece, dal buon livello dei servizi sanitari, alla pressoché totale assenza di fenomeni di "microcriminalità" in cittadine quali Hammamet, per citare anche l'efficiente erogazione di gas, energia elettrica e acqua la cui erogazione è assicurata senza interruzioni e, per finire, l'efficienza con cui gli uffici pubblici espletano le pratiche dei residenti, fanno della Tunisia un Paese in cui lo stress diminuisce notevolmente, al punto che, quasi tutti gli italiani che vi si son trasferiti, riferiscono un sensibile miglioramento delle patologie di cui erano affetti (quasi tutte di origine psico-somatica).
Quando sostengo che la situazione igienica generale, a mio giudizio, è al di sotto degli standard europei ai quali siamo abituati, intendo dire che la cura degli spazi pubblici e privati (al di là di qualche lodevole eccezione) presenta carenze che, prima di essere materiali, sono culturali. Qualche banale esempio? Nei bar e caffè frequentati dagli indigeni, le zuccheriere contenenti le zollette sono lasciate aperte alla mercè degli insetti. Sempre negli stessi locali, le bevande (spesso ottime, soprattutto le spremute d'arance) vengono servite senza essere accompagnate da salviette, né di si trovano i dispenser sui tavolini. E quest'assenza si registra anche nei locali frequentati dagli stranieri.
A Hammamet ci sono, poi, molti panifici, ma in uno solo (di fronte à la gare) chi prende il pane non maneggia il denaro. In tutti gli altri, con grande disinvoltura, il cassiere maneggia pure le baguette. Potrei continuare, ma credo di aver meglio spiegato le mie sensazioni.
Lina Matera:
ognuno avrà la sua da dire e la propria da raccontare. Intanto ti dico del mio modo di vedere la situazione - per quello che appunto riguarda "le condizioni igieniche". Forse non sei mai stata in Tunisia, o forse in qualche buon albergo che impedisce di rendersi forse conto, già da subito, della cosa...
Per farla breve, differenziando pubblico e, invece, privato, inizio dal secondo e ti dico che la pulizia è qualcosa di approssimativo, dove si consuma sì molta acqua, ma quasi nulla di detersivi in molte case. Nei posti in cui ci si reca a consumare qualcosa, i tavoli lasciano perlopiù a desiderare ed anche le sedie. Per cui basta andare dove si vede che non è cosí...ma anche senza esagerare perché a volte ci sono posti molto gradevoli all'aria libera e per prendersi una bibita o un thé, se il tavolo sta così così, pazienza. Certo, altrove non lo si accetterebbe... Ma qui siamo appunto in tutt'altro altrove ! Poi, riguardo le cucine di un ristorante, è come ovunque nel mondo.... Ve ne sono di a posto e di quelle meno a posto non sempre si sa. Si tratta di fare attenzione a cosa si sceglie e ben cotto. E di andare in posti che si vedono solitamente molto ben frequentati, per cui il cibo è perlomento fresco o freschissimo. Poi c'è la situazione dei cassonetti... Ma non per questo a uno viene la gastro-enterite. Ci vuole insomma parecchio buon senso e dopo un po' di tempo si saprà anche benissimo se e dove mangiarsi un buon gelato, oppure lasciando perdere (chi sta già in una località da tempo, può anche dire e consigliare). Io ho i miei posti preferiti e il resto lo lascio da parte. Posso soltanto dirti che sono molto delicata di salute e pure dal profilo gastro-intestinale, fegato ecc., ma davvero non ho mai avuto nessun problema. E come si sa, giammai consumare acqua del rubinetto. Ma per lavare l'insalata eppoi asciugandola un po', non ci sono problemi per niente. Per i problemi che tu hai nominato e con la tua tendenza, meglio fare attenzione con il piccante (Harissa e peperoncini sciolti), ma questa è un'altra questione. Nota invece interessante: in quanto ai panni e agli abiti, la macchina da lavare è sempre in movimento ovunque. Se si vedono persone non proprio vestite in modo pulito, è per le condizioni di vita se sono particolarmente povere o poverissime o proveniendo da qualche sperduto posto della campagna (dove assolutamente non tutti sono "sporchi" !) Quello invece che fa male alla propria vista e non soltanto... è che quando si va' in giro a cercare appartamento o casa da affittare, beh... ecco.... non so come dire... Insomma, qui -fatte sempre salve le nobilissime e apprezzate eccezioni ! - non si ha cura né di tener pulito il fornello, nè dunque di un forno, né della cucina dunque per quello che sono gli armadi e il frigo che si vedono pieni di manate eccetera, né dei vari oggetti circolanti e spesso arrugginiti o dell'epoca pre-romana...., nè i sofà per quanto tocca ai poveri e vissutissimi tessuti ... Il bagno ... dipende da come si trova il resto, ma peggio delle cucine no.... Ecco, mi pare di avere detto tutto quello che so in merito alla questione, ma lo ripeto: facendo salve le nobili eccezioni e il fatto che c'è gente del posto pulitissima e che ci tiene e che pure è infastidita dalla sporcizia. Ah, sì, un'altra cosa è che qui non si insegna ai bambini a non buttare le carte, le bottiglie e bottigliette, il tovagliolino e il sacchetto vuoto dei dolci ecc.ecc.ecc.ecc. per terra.... Quindi, tali i bambini e tali i giovani e (perché) tali appunto gli adulti che ne sono alla base ....
Nel frattempo, vedo che l'utente da te interpellato ha ben risposto e assolutamente ha ragione. Io non te ne ho parlato per neppure più essermene ricordata in quanto....il pane lo compero in confezioni chiuse, nel supermercato e... di zucchero non ne vedo in quanto ho sempre ricevuto zucchero in bustina e in posti che davvero somigliano molto ai normali caffé europei (e vivo pure io ad Hammamet). E per es. quando acquisto del formaggio, vedo che prima infilano il sacchetto sulla mano in modo da afferrarlo con il sacchetto eppoi rovesciandolo come un guanto. Insomma, ci si può salvare.... Ma a questo punto farei un'osservazione un po' parallelo-alternativa: Qui l'aria è inquinata, contaminati siamo e del resto vivere oggigiorno equivale a dover subire contaminazioni di ogni tipo, ci piaccia, ci si pensi, oppure no. QUINDI, che poi il panettiere afferri il pane ed anche le monete -verisssssimo !!!- ho visto che le poche volte che ho preso il loro pane sono rimasta indenne e mi dico che anche tante altre cose in Europa vengono "malmenate" e soltanto con la differenza che noi non lo si sa... Per qui, è più una questione di "Occhio non vede, cuore non duole" e siamo ancora qui lo stesso a dirne e pazienza... I microbi di ogni sorta impazzano in ogni caso e sempre ovunque e in ogni cosa.... In tal senso non esistono frontiere !
mangiabuco ha scritto :Quando sostengo che la situazione igienica generale, a mio giudizio, è al di sotto degli standard europei ai quali siamo abituati, intendo dire che la cura degli spazi pubblici e privati (al di là di qualche lodevole eccezione) presenta carenze che, prima di essere materiali, sono culturali. Qualche banale esempio? Nei bar e caffè frequentati dagli indigeni, le zuccheriere contenenti le zollette sono lasciate aperte alla mercè degli insetti. Sempre negli stessi locali, le bevande (spesso ottime, soprattutto le spremute d'arance) vengono servite senza essere accompagnate da salviette, né di si trovano i dispenser sui tavolini. E quest'assenza si registra anche nei locali frequentati dagli stranieri.
A Hammamet ci sono, poi, molti panifici, ma in uno solo (di fronte à la gare) chi prende il pane non maneggia il denaro. In tutti gli altri, con grande disinvoltura, il cassiere maneggia pure le baguette. Potrei continuare, ma credo di aver meglio spiegato le mie sensazioni.
Complimenti e assegnando il primo posto sul podio: non come me che sono prolissa e mi dilungo....
Molto chiaro! Grazie.
mangiabuco ha scritto :Quando sostengo che la situazione igienica generale, a mio giudizio, è al di sotto degli standard europei ai quali siamo abituati, intendo dire che la cura degli spazi pubblici e privati (al di là di qualche lodevole eccezione) presenta carenze che, prima di essere materiali, sono culturali. Qualche banale esempio? Nei bar e caffè frequentati dagli indigeni, le zuccheriere contenenti le zollette sono lasciate aperte alla mercè degli insetti. Sempre negli stessi locali, le bevande (spesso ottime, soprattutto le spremute d'arance) vengono servite senza essere accompagnate da salviette, né di si trovano i dispenser sui tavolini. E quest'assenza si registra anche nei locali frequentati dagli stranieri.
A Hammamet ci sono, poi, molti panifici, ma in uno solo (di fronte à la gare) chi prende il pane non maneggia il denaro. In tutti gli altri, con grande disinvoltura, il cassiere maneggia pure le baguette. Potrei continuare, ma credo di aver meglio spiegato le mie sensazioni.
Anche a Sousse troviamo panifici dove i dipendenti prima di toccare il pane indossano guanti usa e getta facendo attenzione quando maneggiano il denaro, alla fine sono quelli che preferiamo e dove andiamo evitando i supermercati dove il pane è toccato da tutti i passanti (manco che fosse la pila dell'acqua santa), poi alla fine le condizioni igieniche una volta stabilite e valorizzate siamo noi stessi a gestirle in base al nostro modo di vivere.
Grazie Lavinia, insomma, ci si adatterà. Vedo che tu hai trovato le tue vie di fuga (pane confezionato, zucchero in bustine). Quello che mi turba è la descrizione dello stato delle case (visto comunque anche in paese oltremanica molto titolato---). Se si è deciso di trasferirsi si userà detersivo e olio di gomito. Ad ogni modo grazie davvero. Meglio arrivare preparati.
laviniavirginia ha scritto :Lina Matera:
ognuno avrà la sua da dire e la propria da raccontare. Intanto ti dico del mio modo di vedere la situazione - per quello che appunto riguarda "le condizioni igieniche". Forse non sei mai stata in Tunisia, o forse in qualche buon albergo che impedisce di rendersi forse conto, già da subito, della cosa...
Per farla breve, differenziando pubblico e, invece, privato, inizio dal secondo e ti dico che la pulizia è qualcosa di approssimativo, dove si consuma sì molta acqua, ma quasi nulla di detersivi in molte case. Nei posti in cui ci si reca a consumare qualcosa, i tavoli lasciano perlopiù a desiderare ed anche le sedie. Per cui basta andare dove si vede che non è cosí...ma anche senza esagerare perché a volte ci sono posti molto gradevoli all'aria libera e per prendersi una bibita o un thé, se il tavolo sta così così, pazienza. Certo, altrove non lo si accetterebbe... Ma qui siamo appunto in tutt'altro altrove ! Poi, riguardo le cucine di un ristorante, è come ovunque nel mondo.... Ve ne sono di a posto e di quelle meno a posto non sempre si sa. Si tratta di fare attenzione a cosa si sceglie e ben cotto. E di andare in posti che si vedono solitamente molto ben frequentati, per cui il cibo è perlomento fresco o freschissimo. Poi c'è la situazione dei cassonetti... Ma non per questo a uno viene la gastro-enterite. Ci vuole insomma parecchio buon senso e dopo un po' di tempo si saprà anche benissimo se e dove mangiarsi un buon gelato, oppure lasciando perdere (chi sta già in una località da tempo, può anche dire e consigliare). Io ho i miei posti preferiti e il resto lo lascio da parte. Posso soltanto dirti che sono molto delicata di salute e pure dal profilo gastro-intestinale, fegato ecc., ma davvero non ho mai avuto nessun problema. E come si sa, giammai consumare acqua del rubinetto. Ma per lavare l'insalata eppoi asciugandola un po', non ci sono problemi per niente. Per i problemi che tu hai nominato e con la tua tendenza, meglio fare attenzione con il piccante (Harissa e peperoncini sciolti), ma questa è un'altra questione. Nota invece interessante: in quanto ai panni e agli abiti, la macchina da lavare è sempre in movimento ovunque. Se si vedono persone non proprio vestite in modo pulito, è per le condizioni di vita se sono particolarmente povere o poverissime o proveniendo da qualche sperduto posto della campagna (dove assolutamente non tutti sono "sporchi" !) Quello invece che fa male alla propria vista e non soltanto... è che quando si va' in giro a cercare appartamento o casa da affittare, beh... ecco.... non so come dire... Insomma, qui -fatte sempre salve le nobilissime e apprezzate eccezioni ! - non si ha cura né di tener pulito il fornello, nè dunque di un forno, né della cucina dunque per quello che sono gli armadi e il frigo che si vedono pieni di manate eccetera, né dei vari oggetti circolanti e spesso arrugginiti o dell'epoca pre-romana...., nè i sofà per quanto tocca ai poveri e vissutissimi tessuti ... Il bagno ... dipende da come si trova il resto, ma peggio delle cucine no.... Ecco, mi pare di avere detto tutto quello che so in merito alla questione, ma lo ripeto: facendo salve le nobili eccezioni e il fatto che c'è gente del posto pulitissima e che ci tiene e che pure è infastidita dalla sporcizia. Ah, sì, un'altra cosa è che qui non si insegna ai bambini a non buttare le carte, le bottiglie e bottigliette, il tovagliolino e il sacchetto vuoto dei dolci ecc.ecc.ecc.ecc. per terra.... Quindi, tali i bambini e tali i giovani e (perché) tali appunto gli adulti che ne sono alla base ....
Nel frattempo, vedo che l'utente da te interpellato ha ben risposto e assolutamente ha ragione. Io non te ne ho parlato per neppure più essermene ricordata in quanto....il pane lo compero in confezioni chiuse, nel supermercato e... di zucchero non ne vedo in quanto ho sempre ricevuto zucchero in bustina e in posti che davvero somigliano molto ai normali caffé europei (e vivo pure io ad Hammamet). E per es. quando acquisto del formaggio, vedo che prima infilano il sacchetto sulla mano in modo da afferrarlo con il sacchetto eppoi rovesciandolo come un guanto. Insomma, ci si può salvare.... Ma a questo punto farei un'osservazione un po' parallelo-alternativa: Qui l'aria è inquinata, contaminati siamo e del resto vivere oggigiorno equivale a dover subire contaminazioni di ogni tipo, ci piaccia, ci si pensi, oppure no. QUINDI, che poi il panettiere afferri il pane ed anche le monete -verisssssimo !!!- ho visto che le poche volte che ho preso il loro pane sono rimasta indenne e mi dico che anche tante altre cose in Europa vengono "malmenate" e soltanto con la differenza che noi non lo si sa... Per qui, è più una questione di "Occhio non vede, cuore non duole" e siamo ancora qui lo stesso a dirne e pazienza... I microbi di ogni sorta impazzano in ogni caso e sempre ovunque e in ogni cosa.... In tal senso non esistono frontiere !
Lina Matera,
Oltre all'olio di gomito... meno male non manca mai, oltre ai prodotti di pulizia normali, la varichina che qui si trova ovunque con la denominazione di Eau de Javel . E nemmeno la pagliuzza per raschiare manca. Ah, conviene portarsi qualcosa tipo "Mocio Vileda" che qui è sconosciuto, loro lavano i pavimenti con secchio normale e straccio messo sopra la raclette (aggeggio come quello che usano i parrucchieri, o quello in formato più ridotto che in Europa si userebbe per pulire i vetri ) .
Ci sono però cose/oggetti inaccettabili ... Io li avevo messi in un sacco e alla visita seguente del padrone di casa gliele avevo consegnate..........
Ad ogni modo, con qualche fortuna, potresti poi trovare qualcosa in un immobile di data recente e quindi con maggiore confort anche riguardo l'arredo... Magari un appartamento piano terra con giardino o terrazzo, oppure una casa, visto che avresti, mi pare, qualche animale da compagnia con te.
Continuo a leggere di descrizioni di alloggi che fanno schifo.
Giusto per mettere le cose nella giusta luce: certamente vi sono alloggi improponibili per lo standard europeo/italiano. Ma vi somo appartamenti e case in perfette condizioni di manutenzione e pulizia. Spesso nouve o quasi e con apparecchiature nuove o quasi.
Evidentemente tutto è anche legato al canone che si è disposti a pagare per l'affitto. Quando diciamo che si parte dai 6/800 dinari, si tratta di una base media minima per un'alloggio di rispettivamente una/due camere, soggiorno e servizi di standing adeguato alle aspettative di un italiano.
Al di sotto, a meno di "botte di fortuna" occorre prevedere vari livelli di compromesso. Salendo anche solo di 200 dinari gli standard salgono, spesso di molto.
Quello che è vero è che, trattamdosi di seconde case date in locazione spesso,per uso turistico, occorre il più delle volte prevedere una bella pulizia iniziale fatta da personale fidato e ben istruito sulle nostre esigenze.
Per la ricerca di appartamenti
Beh, veda poi ognuno da sé. Non si possono raccontare le cose se non che in base alle esperienze fatte. Poi pure ascoltando i resoconti degli altri... Per esempio io, di certo non mi riferivo ad appartamenti di basso costo.
Eppoi si tratta della disponibilità degli stessi che, logico, va' in senso inversamente proporzionale all'aumento di afflusso di nuovi interessati.
Grarzie Lavinia per i consigli concreti ed esaurienti. Ne sto prendendo nota e mi torneranno utili quando entrerò finalmente in una casa, Per ora devo ancora attuare la fase di ricognizione città e poi casa. Prevedo per ottobre, in modo da effettuare scelta definitva e pratiche in loco a fine anno (perchè no Natale?) e iniziare vita in Tunisia i primi di gennaio. Ma non voglio allargarmi troppo per non finire nell'OFF TOPIC.
lina matera ha scritto :Grarzie Lavinia per i consigli concreti ed esaurienti. Ne sto prendendo nota e mi torneranno utili quando entrerò finalmente in una casa, Per ora devo ancora attuare la fase di ricognizione città e poi casa. Prevedo per ottobre, in modo da effettuare scelta definitva e pratiche in loco a fine anno (perchè no Natale?) e iniziare vita in Tunisia i primi di gennaio. Ma non voglio allargarmi troppo per non finire nell'OFF TOPIC.
Grazie a te per il riscontro. Ben contenta se le mie considerazioni possono essere di qualche utilità !
Ti auguro buon successo nella ricerca posto/località e casa .
Enrico E. ha scritto :[b][i]Ciao Glauco,
lo stesso quesito mi posi nel 2016, anno del mio pensionamento ex-Inpdap..... Ed avrei preferito trasferirmi in portogallo.... Ma x ragioni di "sopravvivenza fiscale " e di vicinanza, nel novembre 2016 mi recai una settimana ad Hammamet in avan-scoperta ed il gennaio successivo avviai le pratiche definitive di residenza. Che dire ? Non sono divorziato, ma tale scelta mi provocò quasi .... l'evento, in quanto mia moglie avversava tale "Etnia" x vari motivi, che non stò quì a spiegare.... Debbo relazionarti del bel clima ambientale e sociale in cui mi sono trovato e continuo a viverci x circa 7 mesi all'anno (invernali ed autunnali/primaverili), mi iscrissi anche ad un'associazione di Italiani residenti, (vi sono circa 1.000 residenti in Hammamet) ..... facebook.com/groups/1806632266069952/ ..... assitamma.it/l-associazione_5105959.html .... E cmq. son riuscito ad invitare mia moglie x qlc. periodo in loco, e scoprire quanto la vita, l'etica e la popolazione, siano rapportabili ad un'Italia di circa 30 anni fa .....quando ancora non si era raggiunto questo "imbarbarimento" sociale ed economico odierno, che rendono il Ns/ bel paese invivibile x un ceto-medio di pensionati che oggi NON ESISTE più. Nel frattempo mi dilettai a scrivere/pubblicare degli art. su di un giornale On-line dei report sull'argomento, che potrai leggere se vuoi approfondire...... ( quando ti si apre la pag. scorrere tutti gli articoli sino agli ultimi 3/4, datati marzo-giugno 2017)... [/i [/b pensionioggi.it/tag/pensioniestere
Buongiorno Enrico,
sto valutando la Tunisia come meta pensionistica, dovrei andare in pensione il prossimo anno, allo stato dell'arte ho gli stessi problemi di etnia che avevi tu, proprio gli stessi. Li hai poi risolti positivamente? Quali sono stati gli argomenti vincenti ?
Un saluto, Claudio Carpanese.
P.S. sono in expat (sezione portogallo, per ora)
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