Trasferirsi in Tunisia senza il coniuge
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Buongiorno, la mia domanda è la seguente: se ci si trasferisce in Tunisia senza il coniuge, ovvero mantenendo gli interessi affettivi in Italia, può essere questo un motivo di contestazione da parte delle autorità competenti per contestare il diritto alla defiscalizzazione della pensione? Gradirei, possibilmente, risposte con riferimenti certi e non per sentito dire. Grazie e buona giornata a tutti
Buongiorno Alexsardo,
Ho iniziato una nuova discussione con il tuo messaggio per maggiore visibililtà.
Non vorrei risultare troppo franca, se cerchi risposte con riferimenti certi al 100% è consigliabile che tu ti rivolga ad un'agenzia di servizi.
Posto che gli utenti di questo forum sono competenti e le informazioni che mettono a disposizione sono valide, ma questo resta sempre un forum gratuito di discussione che non vuole, ne può, sostituirsi ai servizi ai pagamento che ti offre un'agenzia specializzata.
Saluti,
Francesca
Team Expat.com
Qui le Autorita' Competenti se ne fregano se vieni con ka moglie o senza.. A loro interessa tu faccia tutto cio' che devi x prendere la residenza.... Per il Resto.. Tu ti Organizzi come meglio ritieni..
Non so cosa intendi x Elementi Certi... Bohhhjj... Se non ti basta.. Chiedi alle Autorita' stesse....
Puoi prendere tranquillamente la residenza da solo, la pensione è un titolo personale
Si, se ci si trasferisce in Tunisia senza il coniuge, ovvero mantenendo gli interessi affettivi in Italia, può essere questo un motivo di rilievo da parte delle autorità competenti per contestare il diritto alla defiscalizzazione della pensione. Puó trovare la circolare all’ade. Forse, se il coniuge ha la residenza fuori dall’Italia, anche se non in Tunisia...
Quindi se il coniuge rimane in Italia si è a forte rischio accertamento?
esperienze dirette ce ne sono?
Ma quali Autorita' Competenti... Di quale Paese... Qui non ci pensano neppure.. Inps non guarda la Posizione della moglie se non e' a carico... La Pensione e' un fatto Singolo.... Che centra la consorte... Uno va dove vuole. COn chi vuole.... Importante sia In Regola Lui.. X Residenza e defiscalizzazione...
Io sono residente da 10 anni.. Separato da 25...nemmeno Divorziato... Non ho mai avuto problemi di nessuna sorte ne da Italia ne Da Tunisie....
Ci sono stati casi nei quali la famiglia (non il coniuge soltanto) erano rimasti in Italia e l'Agenzia delle Entrate e l'INPS hanno obiettato al trasferimento, poi è stata cura dell'interessato intraprendere le proprie rimostranze in via legale, Se ce ne sta qualcuno presente nel forum di queste persone, se legge la discussione e soprattutto se vuole mettere in piazza i fatti suoi… questo non te lo so dire, Ogni caso è a sé stante e soprattutto ognuno si guarda le proprie corna nel senso che in tante situazioni border line non è stata mai raccontata tutta la verità e la realtà di cosa sia avvenuto… La norma è che tu ti trasferisci e defiscalizzi… per altri casi vanno valutati man mano che si verificano.
Le autorità competenti, oltre la recette è l’agenzia delle entrate. E di questa seconda che si parla.
Nella valutazione sulla Residenza Fiscale di una persona fisica prevalgono gli interessi familiari su quelli economici e patrimoniali. Questa è la conclusione a cui è arrivata l’Agenzia delle Entrate nella risposta ad interpello n 294 del 2019.
L’Agenzia delle Entrate torna a parlare della Residenza Fiscale dei contribuenti e lo fa con un interessante interpretazione.
Nella valutazione della residenza fiscale delle persone fisiche prevalgono gli interessi personali su quelli patrimoniali. Questa è la massima che racchiude la risposta ad interpello n 294/2019. La si può tranquillamente scaricare da internet
Le autorità competenti, oltre la recette è l’agenzia delle entrate.
Nella valutazione sulla Residenza Fiscale di una persona fisica prevalgono gli interessi familiari su quelli economici e patrimoniali. Questa è la conclusione a cui è arrivata l’Agenzia delle Entrate nella risposta ad interpello n 294 del 2019.
L’Agenzia delle Entrate torna a parlare della Residenza Fiscale dei contribuenti e lo fa con un interessante interpretazione.
Nella valutazione della residenza fiscale delle persone fisiche prevalgono gli interessi personali su quelli patrimoniali. Questa è la massima che racchiude la risposta ad interpello n 294/2019. La circolare la si può scaricare da internet
Se può essere utile: La residenza fiscale delle persone fisiche - ordinanza della Corte di cassazione 20 dicembre 2018, n. 32992
Alexsardo ha scritto :Buongiorno, la mia domanda è la seguente: se ci si trasferisce in Tunisia senza il coniuge, ovvero mantenendo gli interessi affettivi in Italia, può essere questo un motivo di contestazione da parte delle autorità competenti per contestare il diritto alla defiscalizzazione della pensione? Gradirei, possibilmente, risposte con riferimenti certi e non per sentito dire. Grazie e buona giornata a tutti
Ciao, no, non può esserlo.
Da tempo ormai i coniugi possono avere residenza separata.
La residenza della moglie in Italia non comporta di per se che il coniuge vi abbia mantenuto gli interessi affettivi.
Questi peraltro da soli non bastano a considerare l'interessato fiscalmente residente in Italia e quindi soggetto imponibile. Vi devono essere vari elementi concorrenti.
Quand'anche, questi sarebbe considerato imponibile anche in Tunisia, in base alle proprie leggi.
La situazione sarebbe in tal caso risolta dall'art. 4 par. 2 della Convenzione (per evitare le doppie imposizioni).
Interpelli e sentenze citate non sono applicabili al pensionato che si trasferisce (salvo per il fatto che nella risposta all'interpello si dice esattamente che occorre riferirsi alla convenzione).
Quando preparerai la domanda di esonero dall'imposizione italiana dovrai semplicemente dichiarare di aver preso la residenza in Tunisia e far attestare per verità tale dichiarazione dall'autorità fiscale tunisina. Nulla ti verrà chiesto circa il coniuge.
INPS e gli altri enti pensionistici, in quanto sostituti di imposta, sulla base di chiare indicazioni dell'AdE, quando decidono di applicare direttamente la convenzione, hanno solo il compito di valutare il requisito formale della iscrizione AIRE. La eventuale raccolta e valutazione di ulteriori elementi probanti fatti differenti da quelli dichiarati dal contribuente sono in capo esclusivo dell'AdE stessa, l'unica che può avviare accertamenti e richiedere indagini atte a dimostrare che il soggetto, anche ai sensi convenzionali, è residente fiscale italiano.
Di fatto è quindi impossibile una valutazione preventiva della residenza fiscale da parte dell’Agenzia, che solo a seguito di indagine potrà effettuare una valutazione d’assieme degli elementi riconducibili al singolo caso concreto.
Live in Tunisia: il tuo ragionamento non fa una grinza. Ho voluto fare l’”avvocato del diavolo” perchè, oltre a altri, la questione potrà interessare anche a me un giorno. Grazie 😊
Franco Andolfi ha scritto :Se può essere utile: La residenza fiscale delle persone fisiche - ordinanza della Corte di cassazione 20 dicembre 2018, n. 32992
Leggendo bene la conclusione di questa ordinanza della Corte di cassazione....... Ha pienamente ragione Live in Tunisia, ciò che Ade italiana poteva contestare in passato, sugli interessi Affettivi preminenti, (la residenza 🇮🇹na della moglie), viene a CADERE...... QUINDI, TRANQUILLI, a meno che ci siano anche figli minori di 18 anni.
Franco Andolfi ha scritto :Se può essere utile: La residenza fiscale delle persone fisiche - ordinanza della Corte di cassazione 20 dicembre 2018, n. 32992
Leggendo bene la conclusione di questa ordinanza della Corte di cassazione....... Ha pienamente ragione Live in Tunisia, ciò che Ade italiana poteva contestare in passato, sugli interessi Affettivi preminenti, (la residenza 🇮🇹na della moglie), viene a CADERE...... QUINDI, TRANQUILLI, a meno che ci siano anche figli minori di 18 anni.
..anche se il pensionato trasferito ha detrazioni per moglie a carico..?
Certo.
Defiscalizzando le detrazioni si azzerano, in quanto non vi è più nulla da cui detrarre, essendo la pensione corrisposta al lordo dell'IRPEF.
E già come già correttamente avevi detto!
@mauro biazzi
io mi sa che mi prendo il sicuro ... Ho prospettato a mia moglie ( sono ancora purtroppo sposato ) l'idea di trasferirci insieme alla mia pensione in Tunisia ma non ne vuol sentire. Le ho detto che occorrera' allora separarci per non incorrere in disguidi fiscali ma se vorrà venire in vacanza la ospito volentieri.
Grazie per le Vostre risposte.
francesco
@Francesco PI vedi, venire in Tunisia per tanti italiani è come andare in vacanza a Ibiza o Cuba... come dicevamo tra colleghi "E che, ce vai co la mojie?"
Mo tua moglie la conosci tu meglio di tutti, dille questo e vedi, o viene pure lei o te spezza le gambe
@Francesco PI
Non è affatto necessario separarsi: la legge consente ai due coniugi di risiedere dove vogliono, non necessariamente insieme.
Questa è la mia situazione. Mia moglie non vuole venire, quindi io sto ad Hammamet e lei in Italia. Ogni tanto rientro, lei sarà la benvenuta se vorrà venire, a passare una settimana, o un mese o per sempre, ma senza forzature (non posso costringerla qui e non può costringermi lassù).
@Francesco PI corretto quanto ti ha detto Alberto, ma chi lo dice che devi separarti, tu devi stare in Tunisia anzi... fuori dai confini nazionali per essere defiscalizzato 183 giorni e ci stai dove ti pare solo o accompagnato dalla moglie, poi s'intende ti possono contestare dove sia il tuo centro degli interessi e quindi devi anche presentargli contratto di affitto e bollette pagate o qualsiasi cosa che dimostri la tua permanenza in Tunisia ma di certo non ti viene contestato il centro di interessi per la moglie che resta in Italia.
Grazie Alberto e Anto
Vi ringrazio per le Vostre sempre gradite e precise risposte e se puo' essere utile anche ad altri utenti vorrei portare questo ulteriore aggiornaento a questo tema:
sono un funzionario regionale e ieri ho chiamato un consulente sia dell'INPS sia della AdE regione Sardegna prospettando proprio la scelta del titolare di pensione a trasferire la propria residenza sia anagrafica che fiscale (non sono la stessa cosa e l'una non include l'altra) in un paese a fiscalità agevolata ( e attivare così il procedimento di defiscalizzione della pensione).
Ho incontrato persone estremamente preparate ( sopratutto all'Agenzia delle Entrate) che mi hanno rassicurato sul fatto che la condizione per cui il coniuge residente in Italia puo' attrarre residenza fiscale italiana in quei casi in cui il beneficiario protragga interessi economici, attività, movimentazioni economiche in italia con tanto di CC bancario su banca italiana, auto circolanti intestate, utenze domestiche intestate attive nei consumi, e in ultimo il coniuge residente in italia. Diciamo che la Commissione tributaria viene interessata dalle "manovre" economiche dell'espatriato per lo scopo di sottrarre " materia imponibile " al fisco italiano. Se, come intendo io fare in futuro, il pensionato si disimpegna in italia da affari e attività ( eliminando tutte le aderenze che ho citato prima in esempio e quant'altro non ho citato in similitudine ) e sceglie la Tunisia per riposare e godersi un suo pezzo di vita in avventura questo non dovrebbe attivare procedimento di accertamento fiscale.
Ad ogni buon conto per un trasferimento sereno di chiunque suggerirei di consultare attentamente un fiscalista italiano esperto in materia internazionale così da ricevere tutte le indicazioni necessarie per la propria condizione patrimoniale.
Mi piacerebbe essere d'accordo con voi, ma ho un dubbio che si chiama Decreto Legislativo 209/2023
art.1, laddove si parla di nuovi criteri per l'individuazione della residenza fiscale attraverso una nuova definizione del concetto di domicilio.
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