Buonasera Lori,
Spero non ti dispiaccia se rispondo alla tua domanda con un preambolo circa l’operato dei medici in Tunisia, premettendo che essendo opinioni personali sono ovviamente suscettibili di pareri discostanti.
Soffro da un paio d’anni circa di artrosi dell’anca in combinazione con un paio di ernie discali che mi conferiscono un’andatura molto approssimativa, con intervalli piuttosto frequenti per la difficoltà di proseguire un percorso senza soste.
Per questo sono seguito da un luminare di Reumatologia dell’Ospedale Bourguiba di Monastir.
Dalle mie frequentazioni di camici bianchi mi sono fatto un’idea approssimativa ma verosimile del loro operato e l’ho voluta condividere direttamente con gli interessati, mettendo già in conto la possibilità di non sollevare da parte loro entusiastiche approvazioni.
Ho detto loro che è mio parere che abbiano dei punti di merito nella diagnosi precisa e puntuta, ineccepibili nell’individuazione delle problematiche salvo poi, e qui cade l’asino, proporre una terapia che risente di limiti lapalissiani che non so ancora se da addebitare ad una congenita sudditanza all’immobilismo o ad una cronica pigrizia mentale.
Il paracetamolo è onnipresente, la sua presenza aleggia greve sia per la cura dell’artrosi che dell’alluce valgo, prescrivono per la stragrande maggioranza medicinali blandi ed insulsi, con posologie pediatriche per tutti senza distinzione di ceto, età e religione. Tutti accumunati in una giocosa allegoria della Perdita di Tempo e dell’inefficienza a livello cosmico.
Per la mia congenita insonnia mi indicano farmaci che sono pari pari alla tisana di mia zia Oresta, che se non fosse stato per l’aggiunta generosa di grappa avrebbe trascorso la notte vispa come un fringuello.
Al mio persistente mal di gola con irradiamento pungente ai bronchi con che cosa avrei dovuto contrastarlo? Con le caramelline al miele, ma con una puntina di miele per carità, c’è il rischio diabete.
Non una parola per trattamenti di sostegno alla cura; osteopatia, chiropratica e kinesiterapia hanno preso significato solo per mia iniziativa, conoscendone solo vagamente i loro eventuali benefici e cercando a Monastir se esistevano centri di rieducazione.
E qui termino questo mio sfogo per me validamente terapeutico, questa volta.
Ho frequentato un centro fisioterapico di kinesiterapia a Monastir attrezzato per la decompressione meccanica dei dischi lombari, un trattamento sempre meccanico per favorire la circolazione periferica e poi manipolazione della colonna vertebrale eseguita dal fisioterapista, Il tutto per 2 h circa a seduta e al costo 20 dt.
Dopo quattro sedute ho notato la ripresa dell’attività motoria e una riduzione importante del dolore.
Solamente ieri tramite internet ho scoperto che in Tunisia esistono delle terapie antalgiche, collaudate da tempo in Europa, come la radiofrequenza per la diminuzione significativa del dolore per artrosi ed ernie per sei mesi o addirittura un anno e infiltrazioni epidurali di cui i benefici sono ben conosciuti.
Lo farà presente al luminare venerdì prossimo alla visita di controllo ed anche questa volta non mi aspetto un battimani a scena aperta e in prospettiva mi attendo la solita ricetta con paracetamolo accluso, una compressa al dì naturalmente