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Assistenza sanitaria d'emergenza

Nuova discussione

AntoTunisia

SIMO65 ha scritto :

Resta il dubbio se si può effettuare un'assicurazione di viaggio temporanea  quando si esce dalla tunisia  mi sapete dare una risposta?

Inoltre mi chiedo  se,  essendo molti  gli italiani in tunisia, non sia possibile,  unendo le forze , ottenere delle convenzioni in alcune strutture private.


Sapevo che c'erano delle assicurazioni di viaggio ma non ho mai approfondito, per le convenzioni se non sbaglio avevo letto che una clinica ad Hammamet aveva tirato giù una specie di convenzione ma in ogni caso non è nulla di particolare anche perchè cercherebbero di aderire chi ha già qualche patologia particolare e chi sta bene invece se ne guarderebbe da dare soldi a vuoto. Giorni fa sono stato a Tunisi all'ospedale oncologico per delle commissioni, nulla di così distruttivo anzi, una struttura abbastanza pulita e con personale disponibile e cordiale. Ripeto che esiste in Tunisia il pubblico e non è obbligatorio rivolgersi al privato.
Non dimenticare comunque che sei sempre una cittadina comunitaria e che quindi, anche se residente in Tunisia hai diritto a 90 giorni di cure d'urgenza che dovrebbero essere validi non solo in Italia ma anche nei paesi comunitari.

Matteo S

@Antonello
...."... quindi, anche se residente in Tunisia hai diritto a 90 giorni di cure d'urgenza che dovrebbero essere validi non solo in Italia ma anche nei paesi comunitari."""
dovrebbero? :/
come si fa a farla valere anche nei paesi comunitari!? Appena si entra al pronto soccorso ti chiedono la tessera sanitaria, specificandoti che le cure di primo soccorso sono gratuite ma che se richiedono esami e quant'altro bisogna pagarle :cheers:
E' capitato la scorsa estate in Grecia a Lefkada, la mia compagna ha rotto un unghia che sanguinava, giunti al pronto soccorso mentre continuava a sanguinare per loro era più importante la parte burocratica...con moduli da riempire,etc etc , tant'è che ho dovuto alzare la voce per far capire che si potevano fare le scatoffie anche mentre o dopo la cura del piede sanguinante. Per fortuna non sono stati necessari esami ulteriori, è bastata la rimozione e pulizia della ferita, altrimenti bisognava pagare ogni cosa, Quindi se si è in un Paese comunitario che non sia l'Italia si è praticamente senza alcuna copertura di assistenza sanitaria, al pari della Tunisia. Come attivare i famosi 90 gg di assistenza fuori dall'italia non saprei :huh:

Live in tunisia

No. non puoi farlo. Vale solo per le urgenze in Italia. Non comporta la riattivazione della tessera sanitaria europea.

Per i viaggi puoi fare un'assicurazione viaggi con una compagnia tunisina.

Se stai bene la migliore assicurazione è mettere da parte 2.000 Euro l'anno per gli imprevisti.

Per il resto aspetta di essere sul posto e valuterai direttamente la situazione, i costi e le possibilità.

Inoltre hai il 50% di probabilità che ti venga data la copertura sanitaria tunisina in convenzione; tutta la questione dipende dall'interpretazione che ciascuna ASL da alla stessa.

Matteo S

Mi pare chiaro :top:  :
1) come ex inpdap ,niente assistenza sanitaria in nessun luogo,tranne l'Italia per 90gg Punto e basta. :mad:
2) improbabile polizza sanitaria per viaggio, poichè, normalmente quelle polizze sono vendute da vettori o agenzie di viaggio che lo limitano per la durata dello stesso; provare si può, facendo un andata e ritorno distanti 5 mesi tra loro e indicando le nazioni di transito. :sick
3) Farsi un regalo utile,un bel salvadanaio in cui mettere 10 euro al giorno per spese eventuali non prevedibili; :par:
4) per la mia compagna invece, che ha la Cnam (mi pare si chiami cosi'), 2° salvadanaio per eventuali anticipazioni di spese mediche eventuali non prevedibili: :par:
5) tentativo simile per assicurazione viaggio :top:
6) ma per l'attivazione della copertura all'estero da parte della Asl ( che live dal come probabilità al 50%) a quali porte bisogna bussare? Italia o Tunisia? questo non mi è chiaro. :whistle::/

AntoTunisia

Matteo S ha scritto :

Quindi se si è in un Paese comunitario che non sia l'Italia si è praticamente senza alcuna copertura di assistenza sanitaria, al pari della Tunisia. Come attivare i famosi 90 gg di assistenza fuori dall'italia non saprei :huh:


Matteo lo suppongo magari sbagliando, il quesito andrebbe posto in Ambasciata, se sei residente in Italia la copertura vale in tutta Europa, da qui se in Italia hai la copertura d'urgenza di 90gg presumo (ma è solo una mia idea) che dovrebbe valere in tutta Europa, in caso contrario ci stanno sempre le assicurazioni di viaggio, sono operative anche in Tunisia, bisogna solo vedere le modalità e i costi.

Live in tunisia

Matteo S ha scritto :

Mi pare chiaro :top:  :
1) come ex inpdap ,niente assistenza sanitaria in nessun luogo,tranne l'Italia per 90gg Punto e basta. :mad:
2) improbabile polizza sanitaria per viaggio, poichè, normalmente quelle polizze sono vendute da vettori o agenzie di viaggio che lo limitano per la durata dello stesso; provare si può, facendo un andata e ritorno distanti 5 mesi tra loro e indicando le nazioni di transito. :sick
3) Farsi un regalo utile,un bel salvadanaio in cui mettere 10 euro al giorno per spese eventuali non prevedibili; :par:
4) per la mia compagna invece, che ha la Cnam (mi pare si chiami cosi'), 2° salvadanaio per eventuali anticipazioni di spese mediche eventuali non prevedibili: :par:
5) tentativo simile per assicurazione viaggio :top:
6) ma per l'attivazione della copertura all'estero da parte della Asl ( che live dal come probabilità al 50%) a quali porte bisogna bussare? Italia o Tunisia? questo non mi è chiaro. :whistle::/


1) È a questo che si riferiva il mio 50%. Non mi sono dilungato in quanto tema ampiamente trattato in altre discussione.

2) No. La fai con compagnia assicurativa direttamente. Si possono fare fino a 11 mesi e 29 giorni.

5) Vedi 2.

6) Vedi 1.

Per attivazione urgenze in Italia la procedura varia da regione a regione. In alcune lo fai direttamente al pronto soccorso. In altre devi prima andare alla ASL e dichiarare che la vuoi attivare (che poi se è un'urgenza voglio vedere se hai tempo di andare prima all'ASL.....vabbeh.....all'italiana maniera.....)

AntoTunisia

Tornando alla struttura sanitaria d'emergenza tunisina, dopo aver visitato a Tunisi l'ospedale oncologico ed aver trovato medici ed infermieri estremamente cordiali e disponibili sono stato all'ospedale Fahrat Hashed di Sousse.
Finora ero stato unicamente al pronto soccorso e l'avevo trovato squallido ma poi, analizzando tanti ospedali nazionali è normale che un pronto soccorso sia squallido, è realmente un posto di sofferenza immediata.
Tornando a noi ho finalmente capito la differenza che hanno in Tunisia tra gli ospedali e i policlinici, gli ospedali sono strutture pubbliche e i policlinici sono private ma, a differenza di come accade da noi la maggior parte degli ospedali sono realizzati esattamente come i nostri policlinici (es. Umberto I di Roma).
Il Fahrat Hashed quindi non è un ospedale nuovo ma i reparti sono ben tenuti, curati e puliti, il personale come a Tunisi è collaborativo ed attento, forse ho visto troppa disciplina specie verso i tirocinanti (li fanno trottare), nessuno sta con le mani in mano per più di 5 minuti. Serviva una visita specialistica ed il primario del reparto era disponibile subito, una persona serena, dai modi pacati, sorridente che spiegava tutto ciò che era la patologia riscontrata e cosa bisognava fare. Insomma sfatiamo il mito del privato in Tunisia e analizziamo anche il pubblico.

Matteo S

L'augurio per tutti è di non averne mai bisogno,pubblico o privato che sia :gloria

AntoTunisia

Matteo S ha scritto :

L'augurio per tutti è di non averne mai bisogno,pubblico o privato che sia :gloria


Vero Matteo ma purtroppo si verificano tanti casi e sto vedendo con vero stupore che gli ospedali pubblici tunisini non sono per niente ciò che veniva descritto anche su questo forum consigliando di andare tutti al privato con grande esborso di capitali, addirittura ho potuto constatare che le persone in attesa nelle accettazioni del pubblico sono di un livello superiore a quelle in attesa nel privato, almeno come abbigliamento e modi di fare, si è tutti convinti di ricevere cure migliori solo perchè si paga ma analizzando bene si notano tante piccole sottigliezze anche nel pubblico che fanno piacere, ad esempio oggi notavo come le camere di degenza del reparto dove mi trovavo erano tutte differenti, il colore interno era abbinato al colore della porta, al colore del numero della camera e perfino al secchietto dell'immondizia... sono cavolate certo, piccolezze ma che denotano una voglia di fare qualcosa di particolare in un luogo anche per dargli un minimo di colore.

franzii

Sono d’accordo con Te Antonio non sempre il privato e’ meglio del pubblico. Per quanto riguarda il reparto che hai visto con stanze aventi colori diversi non è proprio una cosa fatta tanto per farla, anzi,  sono tecniche utilizzate , a dire di esperti , al fine di dare psicologicamente un aiuto ai pazienti. Nel senso che già è triste il fatto che uno si trovi ricoverato e quindi ii colori, vari, delle pareti/stanze sembra che diano una sorta di sollievo. In Italia in particolare e’ stato utilizzato all’interno di alcune  residenze per anziani, differenziano i vari piani e sale ritrovo. Alle volte anche la Tunisia, nonostante le scarse risorse economiche, stupisce in positivo!!

SIMO65

Scusatemi  ma è la prima volta  che scrivo nel forum e non ho compreso come evidenziare i paragrafi. Intervengo sui vari punti trattati da tutti voi.
Se ho ben capito si può fare un assicurazione di viaggio con compagnia tunisina o internazionale come  in italia. Normalmente se resto in europa faccio una assicurazione multiviaggio annuale che  mi assicura solo 60 giorni a viaggio, se faccio altri tipi di vacanza  dove non c'è copertura ,assicuro solo il viaggio con costi maggiori ma sono coperta per tutto.
Per quanto ruguarda le urgenze, io non mi porrei molti problemi,  avete idea di quanti soldi non riescono ad incassare le Asl dai cittadini extra europei?  Dubbito che mi mandino il conto a casa o non mi assistano!
Differenze tra pubblico e privato?  Ho trovato interessante l'intervento  di  AntoTunisia, è la prima comparazione tra pubblico e privato che trovo.   Nei Form la sanità pubblica tunisina viene descritta da 3° mondo e igiene ospedaliera  scarsa," tant'è che anche i tunisini se possono si rivolgono al privato" ho citato un affermazine ricorrente nel web. In fondo gli esempi che ho fatto e che hanno scaturito questa discussione sono avvenuti in strutture convenzionate,  mia madre è stata dirottata dal 118 nella struttura convenzionata perchè  a novembre 2020 l'ospedale pubblico era  quasi tutto covid, ed io mi sono recata al Ps dell'Ospedale ortopedico convenzionato  per la stessa ragione. Il privato è una macchina per fare soldi e tutto il mondo è paese. Pensavo che come ex inpdap non si potesse andare nel pubblico anche pagando.
I 90 giorni di assistenza fuori dell'Italia è un rebus, e da quanto ho capito interessa a molti,  se posso essere d'aiuto visto che sto in italia,   devo capire bene cosa chiedere. Penso che qualche indicazione la possa dare l'ufficio sanitario  dove molti anni fa ci recavamo ogni volta che andavamo all'estero per farci rilasciare la copertura per quel paese e che oggi per alcuni paesi  convenzionati dove la tessera sanitaria non è valida si può andare per farsi riconoscere la convenzione .

AntoTunisia

SIMO65 ha scritto :

Differenze tra pubblico e privato?  Ho trovato interessante l'intervento  di  AntoTunisia, è la prima comparazione tra pubblico e privato che trovo.   Nei Form la sanità pubblica tunisina viene descritta da 3° mondo e igiene ospedaliera  scarsa," tant'è che anche i tunisini se possono si rivolgono al privato" ho citato un affermazine ricorrente nel web. In fondo gli esempi che ho fatto e che hanno scaturito questa discussione sono avvenuti in strutture convenzionate,  mia madre è stata dirottata dal 118 nella struttura convenzionata perchè  a novembre 2020 l'ospedale pubblico era  quasi tutto covid, ed io mi sono recata al Ps dell'Ospedale ortopedico convenzionato  per la stessa ragione. Il privato è una macchina per fare soldi e tutto il mondo è paese. Pensavo che come ex inpdap non si potesse andare nel pubblico anche pagando.


Ciao Simo, ti rispondo a questa parte anche perchè è l'argomento della discussione, le altre invece la portano fuori tema e ce ne sono altre già attive. Vero, leggevo anche io la frase "servizio da terzo mondo", "igiene scarsa" e "bolgia infernale", poi ho pensato ai tanti ospedali italiani, solo la città di Roma con i suoi dintorni ne conta 238, di questi sono tutti eccellenza o per lo più sono fatiscenti? Se penso a Civitavecchia o a quello che è stato chiuso a Bracciano insomma, meglio lasciar perdere. Penso quindi che sia normale che il pronto soccorso sia una piccola bolgia infernale e un po' tutti gli ospedali lo sono, chi piange, chi si dispera, chi soffre e chi aspetta con impazienza che il suo codice verde gli permetta di entrare. Lo stesso avviene qui solo che sono più rapidi, più rapidi nelle analisi, nella disponibilità e in molte occasioni nel servizio. I medici sono preparati, i reparti (perchè gli ospedali non sono fatti solo di pronto soccorso) sono dignitosi e proprio oggi ho scoperto che ci sono anche le camere singole. Parlavo con il primario di ematologia del Fahrat Hached di Sousse, una persona umile, che non fa le finocchiate di tanti nostri primari ma che se gli serve qualcosa di  necessario si alza e se la va a prendere da solo, il personale ascolta in silenzio quando parla lui e gli specializzandi trottano come cavalli da corsa per il reparto, lo stesso vale per le infermiere. In un laboratorio di analisi dell'ospedale ho chiesto un'informazione a un'infermiera, era giovanissima e veramente non sapeva la risposta, è diventata scema ad informarsi cercando di non farmi capire che si stava informando per darmela corretta, poi è arrivata la capo sala e tutto si è appianato. Personalmente se dovessi malauguratamente avere un problema preferirei pagare al pubblico e non al privato dove invece la mia esperienza è stata veramente deludente.
1) porto la mattina una persona per un intervento di emorroidi (l'infermiera all'accettazione sghignazza sul tipo di intervento - inaudito);
2) prima di qualsiasi cosa bisogna andare a pagare la camera (quasi 800 dinari di acconto);
3) si va in reparto, camera bella e pulita, bagno interno (ormai sono così in tutti gli ospedali), tv lcd attaccata al muro ma... senza telecomando quindi inservibile;
4) la persona viene vestita e portata in sala operatoria;
5) passa mezza giornata finchè ancora sotto anestesia (peridurale) la riportano in camera;
6) iniziano  le reazioni negative all'anestesia, la persona va in bagno, vomita e si fa la pipì addosso (l'infermiera guarda);
7) le dico di non guardare ma di chiamare qualcuno, lei chiama la donna delle pulizie e fa pulire il bagno;
8) verso le 17 dicono che la persona operata deve uscire, viene il medico che l'ha operata e si prende 400 dinari, viene l'anestesista e se ne prende 200;
9) alle 18 mi dicono che devo andare in cassa per saldare il conto, per fortuna mi restituiscono circa 120 dinari, insistono che la persona deve liberare la camera;
10) ancora sotto gli effetti dell'anestesia la fanno uscire, la accompagno a casa, vomita di nuovo e si rifà la pipì addosso;
11) finisce l'effetto dell'anestesia e... nessun antidolorifico prescritto!
Parlo di una clinica privata rinomata dove vengono tutti anche dalla Libia e Algeria.
Quello che manca nel privato è la sensibilità verso il dolore del paziente che invece ho visto nel pubblico.
P.S. per evidenziare quello che ha scritto una persona usa il pulsante "citare"

AntoTunisia

Situazione d'emergenza, un connazionale mio vicino di casa mi contatta la mattina di qualche giorno fa, sta male!!! Problemi cardiaci!
Mi precipito insieme ad un altro amico a casa sua e i segni di problemi al cuore sono chiari, dolore forte al petto, mani viola nella parte superiore con dita bianchissime, lo facciamo salire in macchina e partiamo. Intanto chiedo se ha un'idea di dove vuole essere portato, purtroppo tanti nostri connazionali sono letteralmente disidratati dagli alimenti che pagano alle ex quindi decidiamo per l'ospedale civile "Farhat Hached". Intanto per telefono contatto la nostra dottoressa che ascoltati i sintomi conferma di portarlo d'urgenza in un ospedale.
Come dicevo i pronti soccorsi non sono mai luoghi sereni ma subito mi danno una lettiga, lo faccio sdraiare, con il passaporto vado all'accettazione, fanno la scheda e ci fanno entrare subito in area protetta. La dottoressa all'accettazione fa la prima scheda quindi ci fanno andare all'interno di una sala, lo lascio per andare in cassa a pagare i 14 dinari di accettazione quindi torno e lo trovo circondato da medici e infermieri, mi danno altre prescrizioni di analisi e torno a pagare circa 80 dinari, ritorno da lui ed è sempre circondato e attaccato ai macchinari per monitorarlo. Chiedono se ha fatto il vaccino, dico di no loro contrariati continuano a visitarlo. Mi richiedono ulteriori analisi, torno in cassa altri 20 dinari. In tutto avrò speso al pronto soccorso circa 120 dinari al massimo.
Lo trattengono quindi prendono i nostri recapiti e noi possiamo tornare a casa.
La notte gliela fanno passare in terapia intensiva, la mattina lo portano in reparto. Certo non è l'Hilton, la camera ha due letti ma lui sta solo, certo non è un buon posto per morire ma l'importante è che lo curano, continuano le analisi, lo tengono in osservazione per altri due giorni, oggi lo dimettono. Per l'uscita abbiamo pagato 380 dinari che sono la degenza di quei 3 giorni. Tutto senza avere la CNAM. Viene prescritta una nuova visita a maggio e ulteriori analisi da fare prima della visita. Non era l'Hilton, l'ho già detto ma tutti gli infermieri e i medici sono stati gentilissimi, mai negativi, insomma, devi portarti tutto da casa ma alla fine le cure comunque le ottieni ugualmente. Al privato se andava bene avrebbe speso almeno 3000 dinari.
Preciso che il giorno seguente per sicurezza abbiamo portato un test rapido ma gli avevano appena fatto anche il PCR.

tulliomarc

AntoTunisia ha scritto :

Situazione d'emergenza, un connazionale mio vicino di casa mi contatta la mattina di qualche giorno fa, sta male!!! Problemi cardiaci!
Mi precipito insieme ad un altro amico a casa sua e i segni di problemi al cuore sono chiari, dolore forte al petto, mani viola nella parte superiore con dita bianchissime, lo facciamo salire in macchina e partiamo. Intanto chiedo se ha un'idea di dove vuole essere portato, purtroppo tanti nostri connazionali sono letteralmente disidratati dagli alimenti che pagano alle ex quindi decidiamo per l'ospedale civile "Farhat Hached". Intanto per telefono contatto la nostra dottoressa che ascoltati i sintomi conferma di portarlo d'urgenza in un ospedale.
Come dicevo i pronti soccorsi non sono mai luoghi sereni ma subito mi danno una lettiga, lo faccio sdraiare, con il passaporto vado all'accettazione, fanno la scheda e ci fanno entrare subito in area protetta. La dottoressa all'accettazione fa la prima scheda quindi ci fanno andare all'interno di una sala, lo lascio per andare in cassa a pagare i 14 dinari di accettazione quindi torno e lo trovo circondato da medici e infermieri, mi danno altre prescrizioni di analisi e torno a pagare circa 80 dinari, ritorno da lui ed è sempre circondato e attaccato ai macchinari per monitorarlo. Chiedono se ha fatto il vaccino, dico di no loro contrariati continuano a visitarlo. Mi richiedono ulteriori analisi, torno in cassa altri 20 dinari. In tutto avrò speso al pronto soccorso circa 120 dinari al massimo.
Lo trattengono quindi prendono i nostri recapiti e noi possiamo tornare a casa.
La notte gliela fanno passare in terapia intensiva, la mattina lo portano in reparto. Certo non è l'Hilton, la camera ha due letti ma lui sta solo, certo non è un buon posto per morire ma l'importante è che lo curano, continuano le analisi, lo tengono in osservazione per altri due giorni, oggi lo dimettono. Per l'uscita abbiamo pagato 380 dinari che sono la degenza di quei 3 giorni. Tutto senza avere la CNAM. Viene prescritta una nuova visita a maggio e ulteriori analisi da fare prima della visita. Non era l'Hilton, l'ho già detto ma tutti gli infermieri e i medici sono stati gentilissimi, mai negativi, insomma, devi portarti tutto da casa ma alla fine le cure comunque le ottieni ugualmente. Al privato se andava bene avrebbe speso almeno 3000 dinari.
Preciso che il giorno seguente per sicurezza abbiamo portato un test rapido ma gli avevano appena fatto anche il PCR.


Salute a tutti,felice delle informazioni economiche,FELICISSIMO per la fine positivissima e per la tua abnegazione.

Ronaldregan

Sono contenta per il tuo amico a cui auguro ogni bene 🥰 è una persona molto fortunata perché ha come recita il detto “ chi trova un amico ha trovato un tesoro “ con i vostri post ci aiutate sempre a capire molto della quotidianità qui in Tunisia grazie e grazie ancora 🙏🏻

AntoTunisia

Torno ora dall'assicurazione e purtroppo non con buone notizie, la formula non è idonea agli europei, ad esempio copre fino a 64 anni, senza riportare tutti i parametri la formula tutto compreso per una persona di 60 anni costa circa 930 dinari tunisini che per uno di 64 anni arriva a 1230 dinari tunisini. il problema sono i plafond, dico solo che nella tutto compreso il massimo rimborsabile per anno è di 3500 dinari tunisini quindi non credo sia valido, se siete interessati a maggiori informazioni le posto su richiesta. :)

Gisar

Ciao a tutti ciao Anto. Qui ad Hammamet mi hanno parlato bene di Europe assistance io resto scettico qualcuno di voi ne sa qualcosa in piu'? Saluti.

Live in tunisia

Europe Assistance non mi pare la faccia a residenti in Tunisia, ma vado a memoria.

Di certo però la questione si risolve egregiamente con una assicurazione tunisina equivalente.

Per quanto riguarda la sanità, anni fa facemmo un'indagine molto approfondita, incontrando presso le sedi centrali a Tunisi i responsabili commerciali di alcune delle più importanti compagnie.

Per quanto riguarda la copertura in Tunisia ottenemmo diversi preventivi per fasce di età di 5 anni dai 65 gli 85 anni e per single e coppie (marito/moglie) basati su specifiche richieste di modifica delle aree di copertura (ad esempio eliminando la maternità) e variando sia il plafond globale, sia quelli per singola area i copertura.

La migliore offerta che ottenemmo fu uno schema che prevedeva due livelli di plafond globale: 7.000 e 10.000 Dinari (a fronte dello standard di 3.500 Dinari). Per ciascuno schema i plafond per area erano gli stessi, modificati rispetto alla standard sulla base delle nostre indicazioni di cui sopra (ad esempio portando da 200 a 1.000 Dinari quello per i medicinali, piuttosto che da 150 a 500 quello per gli occhiali e da 1.000 a 4.000 Dinari quello per le ospedalizzazioni).

A fronte di tutto questo il premio partiva da 2.280 Dinari a persona per una coppia nella prima fascia di età (65-70) e per lo schema con massimale globale di 7.000 Dinari fino a 3.480 Dinari per un single tra gli 80 e gli 85 anni e per l'opzione con plafond di 10.000 Dinari.

Unico vantaggio: nessuna esclusione su patologie già esistenti.

Considerata l'età media, spendere certamente ogni anno attorno ai 2.500 Dinari per sapere di essere coperti per soli 4.000 in caso, ad esempio, di ospedalizzazione rende la cosa assolutamente non interessante. Un accantonamento di 1.500 Euro l'anno in pochi anni consentirebbe di gestire qualsiasi imprevisto.

Il fatto è che in quelle fasce di età le compagnie si troverebbero rapidamente in perdita nello specifico settore di mercato e quindi non hanno alcun interesse ad offrire condizioni più vantaggiose. Si tratta pur sempre di assicurazioni complementari, mutuate su quelle offerte ai tunisini in affiancamento alla CNAM, e di compagnie private, che hanno lo scopo primario di fare profitti.

Gisar

Grazie per la risposta siete sempre perfetti!!!! Saluti.

Redcomet
Ciao,

premetto un grazie a tutti i risiedenti per le utili informazioni profuse, sebbene non vi nascondo che la lettura di un thread lungo come questo e così pieno di osservazioni di interesse per me (ma penso anche per gli altri "novizi" che studiano per un potenziale trasferimento), comporti uno sforzo notevole per giungere ad una sintesi di tutte le notizie utili. Ovviamente ciò non è colpa di nessuno e nemmeno dei webmasters perchè tutti i forum funzionano così. Per cui l'inevitabile dispersività delle informazioni nei post comporta il fatto che nonostante l'impegno nella lettura qualche dettaglio possa sfuggire, perciò vi prego di portare pazienza se qui o in altre discussioni dovessi riproporre quesiti a cui è già stata data risposta.

Vi riporto alcune domande che mi sto facendo a cui non ho trovato una risposta chiara o l'indicazione di dove reperirla:

  • cosa copre la CNAM, o per differenza cosa non copre (ho cercato sul sito CNAM qualcosa tipo una tabella ma non mi pare di aver visto un simile livello di dettaglio);
  • i pagamenti per prestazioni in struttura sanitaria pubblica e/o privata sono entrambi NON detraibili dalla dichiarazione dei redditi (come invece è in Italia). Ho capito bene? Ovvero, in caso affermativo significa che non si riesce a recuperare niente sulla spesa sanitaria in Tunisia?
  • essendo iscritti AIRE con residenza fiscale all'estero eventuali prestazioni non d'urgenza e a pagamento in Italia (dal medicinale in farmacia alla visita da uno specialista) non sono detraibili nè recuperabili visto che il reddito si dichiara in un altro paese. Ho capito bene?

Valerio

AntoTunisia

  • cosa copre la CNAM, o per differenza cosa non copre (ho cercato sul sito CNAM qualcosa tipo una tabella ma non mi pare di aver visto un simile livello di dettaglio);
  • i pagamenti per prestazioni in struttura sanitaria pubblica e/o privata sono entrambi NON detraibili dalla dichiarazione dei redditi (come invece è in Italia). Ho capito bene? Ovvero, in caso affermativo significa che non si riesce a recuperare niente sulla spesa sanitaria in Tunisia?
  • essendo iscritti AIRE con residenza fiscale all'estero eventuali prestazioni non d'urgenza e a pagamento in Italia (dal medicinale in farmacia alla visita da uno specialista) non sono detraibili nè recuperabili visto che il reddito si dichiara in un altro paese. Ho capito bene?

Valerio

- @Redcomet

Ti rispondo così Valerio in modo da non dimenticare nulla :)

1) La CNAM ti copre terapie croniche che ti porti dietro dall'Italia e segnalate sul modulo IT/N-9 che ti compilerà la ASL (o come si chiama da te che mo ogni tanto esce un nome nuovo) e l'INPS, Tutte le spese d'urgenza (pronto soccorso, ospedalizzazione e analisi) vengono pagate ma ad un prezzo inferiore a quello che pagheresti se non hai la CNAM (ti sto parlando della sanità pubblica non della privata);

2) le spese sostenute nella privata sono rimborsabili dalla CNAM solo in piccola parte, un conoscente per problemi cardiaci aveva speso circa 9000 dinari con un rimborso di poco meno di 350 dinari, il rimborso da parte della CNAM avviene circa in un mese, ma ricorda che è solo una piccola parte se vai in struttura privata ed è invece già diminuito alla fonte se vai in pubblica. Nuove patologie che possono insorgere vengono garantite dalla CNAM e le malattie gravi danno l'accesso alla CNSS che a scadenza periodica fornisce gratuitamente le medicine per la patologia grave insorta (se non è chiaro dimmelo che te lo specifico meglio);

3) Perdi tutta la sanità italiana e tutti i rimborsi che sei abituato a prendere perchè non fai più il modello Unico o derivati, in Tunisia i rimborsi come ho scritto su non vengono dati sulle tasse ma direttamente dopo circa un mese con assegno bancario (credo perchè non l'ho mai preso).

Se ti servono altre info chiedi pure
Redcomet
Grazie Antonello, adesso il quadro sanitario tunisino mi è abbastanza chiaro in relazione all'analisi a priori che sto facendo.

Dal mio punto di vista la questione sanitaria pur non volendola considerare rilevante sul piano delle strutture e del trattamento per le quali mi fiderei di quel che fin qui ho letto e sentito da voi che là ci vivete, ahimè, non è certamente da sottovalutare per il potenziale impatto economico e funzionale che deriverebbe dalla sommatoria di ciò che può accadere durante le permanenze "alternate" in Tunisia e in Italia (non dimenticando che in quest'ultima il livello di esposizione è maggiore perchè non avremmo assistenza se non d'urgenza e per max 90 gg all'anno).

Per essere più esplicito: io sono un monoreddito che percepirebbe ad oggi una pensione lorda sui 33.000 euro circa all'anno. Come già detto il trasferimento in Tunisia dovrebbe riguardare solo me e mia moglie e dovrebbe essere come minimo per i famosi "183 giorni all'anno", tale da poter fruire della defiscalizzazione della pensione. Non sarebbe un trasferimento definitivo e riteniamo che non potrà mai esserlo per una serie di ragioni.

Questo comporterà evidentemente due residenze "fisiche" da gestire / mantenere, composte da una casa di proprietà in Italia e una ammobiliata in affitto in Tunisia. Alla doppia gestione si aggiungono poi le spese di viaggio andata-ritorno da un paese all'altro minimo due volte l'anno (ma che senz'altro sarebbero di più).

Al momento incrociando le dita a parte i normali acciacchi dell'età, io e mia moglie non abbiamo nulla di grave da segnalare ma piaccia o non piaccia, va tenuto conto che qui si sta andando verso il crepuscolo e non verso l'alba (non vogliatemene se vi sembro più "realista" che sognatore, forse sarà perchè sto scrivendo a quest'ora del mattino). Ad ogni modo noi continuiamo a fare le nostre valutazioni anche col vostro prezioso aiuto, sperando nella salute e che ci venga l'ispirazione giusta al momento giusto.

Valerio
AntoTunisia

@Redcomet ti consiglio Valerio essendo monoreddito chi defiscalizza sei tu quindi l'iscrizione AIRE falla soltanto tu, richiedi alla ASL competente che ti forniscano il facsimile da compilare del modello IT/N-9, se sei ex inpdap non lo dire, di che hai una pensione inps che tanto ormai non viene più evidenziato, compila la tua parte poi vai all'INPS e fai compilare e timbrare la loro parte, quindi torna al servizio estero della tua ASL e fai compilare la loro parte, prendi il tutto e portalo con te per ottenere la CNAM. Tua moglie continuerà ad essere residente italiana e quindi a percepire l'assistenza italiana.

Guest78664
Valerio

I consigli vengono dati ma si perdono in tanti rivoli.

Nel tuo caso, prima di prendere una decisione, fai un soggiorno di tre settimane ad Hammamet, perché la zita , come dicono in Sicilia, bisogna prima conoscerla.

Ci sono prezzi stracciati in hotel 4 stelle, 11 notti 120 euro.

Poi un altro consiglio, la preparazione al trasferimento, perché da quando decidi a quando parti possono passare diversi mesi.

Salut
AntoTunisia
@Giovannibattista è bellissimo leggere i tuoi consigli specie quando dici che passano mesi dalla presa delle informazioni al trasferimento eppure tu ancora non sei venuto in Tunisia e continui ad elargirne come se ci vivessi da 20 anni... Niente, inizio a capire che sei proprio così, non è tua la colpa...

Qui parliamo di Assistenza sanitaria d'emergenza... mi spieghi cosa vuol dire il tuo post in questa discussione?
Live in tunisia
Ciao,

premetto un grazie a tutti i risiedenti per le utili informazioni profuse, sebbene non vi nascondo che la lettura di un thread lungo come questo e così pieno di osservazioni di interesse per me (ma penso anche per gli altri "novizi" che studiano per un potenziale trasferimento), comporti uno sforzo notevole per giungere ad una sintesi di tutte le notizie utili. Ovviamente ciò non è colpa di nessuno e nemmeno dei webmasters perchè tutti i forum funzionano così. Per cui l'inevitabile dispersività delle informazioni nei post comporta il fatto che nonostante l'impegno nella lettura qualche dettaglio possa sfuggire, perciò vi prego di portare pazienza se qui o in altre discussioni dovessi riproporre quesiti a cui è già stata data risposta.

Vi riporto alcune domande che mi sto facendo a cui non ho trovato una risposta chiara o l'indicazione di dove reperirla:

  • cosa copre la CNAM, o per differenza cosa non copre (ho cercato sul sito CNAM qualcosa tipo una tabella ma non mi pare di aver visto un simile livello di dettaglio);
  • i pagamenti per prestazioni in struttura sanitaria pubblica e/o privata sono entrambi NON detraibili dalla dichiarazione dei redditi (come invece è in Italia). Ho capito bene? Ovvero, in caso affermativo significa che non si riesce a recuperare niente sulla spesa sanitaria in Tunisia?
  • essendo iscritti AIRE con residenza fiscale all'estero eventuali prestazioni non d'urgenza e a pagamento in Italia (dal medicinale in farmacia alla visita da uno specialista) non sono detraibili nè recuperabili visto che il reddito si dichiara in un altro paese. Ho capito bene?

Valerio

- @Redcomet



Hai proprio ragione......difficile sintetizzare....soprattutto sul tema assistenza sanitaria e CNAM......riproviamoci...


1) la CNAM, se la ottieni, ti copre 25 patologie croniche e 18 tipologie di interventi chirurgico (le cui liste aggiornate sono sul sito CNAM) in maniera integrale, tramite la cosiddetta "prise en charge". Indipendentemente che si tratti di patologie pregresse o meno. Questo è l'essenziale (anche se non è tutto qui) e l'unico vero interesse ad avere tale copertura. Non sei coperto per gli infortuni.

La copertura è per visite, esami e cure e avviene alle tariffe convenzionate. Ovvero se per una visita specialistica la tariffa convenzionata è di 60 Dt, ottenuta la "prise en charge" per la patologia cui essa si riferisce, vengono rimborsati 60 Dt. C'è libera scelta di medici e strutture (anche private). Chiaro che se si sceglie il medico che pratica una tariffa maggiore, la differenza resta a tuo carico. Ma quasi tutti si allineano alle tariffe convenzionate.

Quindi si paga la prestazione e si richiede il rimborso che arriva a stretto giro (ripeto: sempre per quanto è stata preventivamente ottenuta la presa in carico).

2) Corretto. Ma per questi aspetti sentire sempre il commercialista tunisino al momento della dichiarazione in quanto ogni finanziaria introduce tanti nuovi cambiamenti e quel che vale oggi potrebbe non valere domani.

3) Corretto.
Redcomet

@Redcomet ti consiglio Valerio essendo monoreddito chi defiscalizza sei tu quindi l'iscrizione AIRE falla soltanto tu, richiedi alla ASL competente che ti forniscano il facsimile da compilare del modello IT/N-9, se sei ex inpdap non lo dire, di che hai una pensione inps che tanto ormai non viene più evidenziato, compila la tua parte poi vai all'INPS e fai compilare e timbrare la loro parte, quindi torna al servizio estero della tua ASL e fai compilare la loro parte, prendi il tutto e portalo con te per ottenere la CNAM. Tua moglie continuerà ad essere residente italiana e quindi a percepire l'assistenza italiana.

- @AntoTunisia
Grazie per l’ottimo suggerimento Antonello, non avevo pensato alla possibilità di iscrivermi solo io all’AIRE ma effettivamente sarebbe perfettamente logico e utilissimo, così almeno uno di noi due continuerebbe a godere del SSN italiano.

Per le questioni burocratiche riguardo l’I/TN9 non vedo problemi non risolvibili e in ogni caso, io sono un dipendente privato, quindi Inps a tutti gli effetti.

Mi viene solo una domanda probabilmente stupida ma te la faccio lo stesso: non iscrivendosi mia moglie all’Aire, se non ho capito male non potrebbe prendere la cittadinanza tunisina. In tal caso potrebbero esserci problemi collegati a questo aspetto durante i nostri periodi di permanenza in Tunisia?

AntoTunisia

Mi viene solo una domanda probabilmente stupida ma te la faccio lo stesso: non iscrivendosi mia moglie all’Aire, se non ho capito male non potrebbe prendere la cittadinanza tunisina. In tal caso potrebbero esserci problemi collegati a questo aspetto durante i nostri periodi di permanenza in Tunisia?

- @Redcomet

:) la cittadinanza tunisina non la prenderebbe comunque forse intendi residenza :D no la prenderebbe comunque, ma il nome corretto da usare è che otterrebbe comunque il permesso di soggiorno, avrebbe tutti i vincoli che hai tu (bollo sul passaporto quando esce) e privilegi (possibilità di rimanere in Tunisia il tempo che desidera) ma non perderebbe la residenza in Italia.

Noi siamo italiani non tunisini quindi la residenza ci viene data dagli enti della Repubblica Italiana, Comune o Ambasciata con iscrizione AIRE, se non la fa rimane residente in Italia :)

Un solo appunto, qui stanno facendo storie per le coppie di fatto, se ho capito non siete sposati quindi ci potrebbero essere problemi per la presa in carico di tua moglie anche in presenza di stato di famiglia nel quale si evince che siete conviventi. In questo caso si parla di "certificato di concubinaggio" ma l'ordinamento italiano non  lo prevede quindi non è ottenibile, pertanto dovreste fare contratto della casa entrambi, conto corrente cointestato e così via.
Redcomet

smile.png la cittadinanza tunisina non la prenderebbe comunque forse intendi residenza big_smile.png no la prenderebbe comunque, ma il nome corretto da usare è che otterrebbe comunque il permesso di soggiorno, avrebbe tutti i vincoli che hai tu (bollo sul passaporto quando esce) e privilegi (possibilità di rimanere in Tunisia il tempo che desidera) ma non perderebbe la residenza in Italia.

Noi siamo italiani non tunisini quindi la residenza ci viene data dagli enti della Repubblica Italiana, Comune o Ambasciata con iscrizione AIRE, se non la fa rimane residente in Italia smile.png

Un solo appunto, qui stanno facendo storie per le coppie di fatto, se ho capito non siete sposati quindi ci potrebbero essere problemi per la presa in carico di tua moglie anche in presenza di stato di famiglia nel quale si evince che siete conviventi. In questo caso si parla di "certificato di concubinaggio" ma l'ordinamento italiano non  lo prevede quindi non è ottenibile, pertanto dovreste fare contratto della casa entrambi, conto corrente cointestato e così via.
- @AntoTunisia

No Anto c’è un malinteso: io e mia moglie siamo regolarmente e felicemente sposati dal 1993.

Chiedo venia per l’equivoco involontario!
AntoTunisia

@Redcomet allora tranquillo, nessun problema :D

Ernesto Mangiacavalli
@AntoTunisia

Sei sempre preziosissimo...

Mi sorge un dubbio,  se la moglie del nostro amico non acquisisce la residenza fiscale in Tunisia, potrebbe avere problemi con il visto di ingresso per quanto riguarda la durata dello stesso? E' il caso che nel contratto di affitto in Tunisia compaia anche la moglie?
AntoTunisia
@AntoTunisia

Sei sempre preziosissimo...

Mi sorge un dubbio,  se la moglie del nostro amico non acquisisce la residenza fiscale in Tunisia, potrebbe avere problemi con il visto di ingresso per quanto riguarda la durata dello stesso? E' il caso che nel contratto di affitto in Tunisia compaia anche la moglie?
- @Ernesto Mangiacavalli

No lei acquisirebbe la residenza fiscale per lo Stato tunisino ed essendo sullo stato di famiglia del marito non deve dichiarare nulla, semplicemente non facendo l'iscrizione AIRE non perderebbe la residenza italiana.

Il ragionamento diventa più lungo a scriverlo che a farlo, noi siamo italiani e ciò che fa fede per la nostra collocazione geografica è ciò che dichiariamo allo Stato Italiano. Il cambio di residenza avviene con l'iscrizione AIRE dove tu passi da residente nella tua città italiana a "iscritto nelle liste AIRE della tua città italiana" e quindi residente all'estero per il tramite dell'Ambasciata di riferimento.

Insomma tu non dichiari la residenza quindi senza commettere alcun illecito rimani residente nella tua città, questo per lo Stato Italiano.

Per la Tunisia invece tu acquisisci il permesso di soggiorno che ti consente di rimanere nel paese quanto lo desideri (ci sono tantissime persone che fanno così). La dichiarazione fiscale è una autodichiarazione ed il pagamento è sempre presunto, se si vuole avere la prova definitiva del pagamento bisogna andare al bureau de finance e farsi fare la quittuse fiscal che avviene con la comparazione tra attestazione bancaria, tasse pagate e modello CU italiano (normalmente sono poche persone che lo chiedono anche perchè finora non ho avuto sentore che serva).

Ci sono persone che per via di una pensione minima o per pensioni di invalidità non possono dichiarare il cambio residenza altrimenti la perderebbero, questi non fanno neanche il permesso di soggiorno, ogni 3 mesi vanno in Italia e rientrano tutto come turisti senza dichiarare nulla.

A quel punto diventa relativo che la moglie compaia sul contratto di affitto invece è utile nel conto bancario per una gestione del conto stesso, tornando invece al tema della discussione che è Assistenza Sanitaria d'Emergenza, la moglie conserverebbe l'assistenza italiana quindi in Tunisia potrebbe rivolgersi a chiunque per le cure ma non credo che possa ottenere rimborsi medici non effettuando dichiarazione italiana.
mcm54
appena iscritto pongo subito alcuni quesiti relativi al sistema sanitario tunisino ed al suo funzionamento....
in Italia ,oltre al SSN, sono coperto dal FASDAC (Fondo Assistenza Sanitaria Dirigenti Aziende Commerciali) che supporta qualsiasi tipo di esigenza sia in maniera diretta sia in maniera indiretta( paghi la prestazione e vieni poi rimborsato) oltre ad avere una polizza "integrazione Fasdac" che copre in maniera totale qualsiasi spesa non coperta dal fondo stesso.....la domanda principale e se qualcuno degli expat presenti ha la mia stessa situazione e sapere, di conseguenza, se Fasdac copre anche all'estero e, se si, con quali modalita e procedure.....
p.s. il discorso vale anche per coloro che sono coperti dal FASI( dirigenti aziende industriali)
grazie in anticipo
Marco

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