Mentre iniziano a delinearsi le tendenze di espatrio per il 2025, diamo un'occhiata più da vicino alle destinazioni preferite dagli espatriati. Accoglienza, cultura, situazione economica, legislazione... Stiamo assistendo a dei cambiamenti che influenzano le tendenze dell'espatrio?
I Paesi preferiti dagli espatriati
Secondo uno studio di William Russell (esperto nel campo delle assicurazioni per gli espatriati) pubblicato il 2 ottobre, l'Australia è la destinazione preferita dai futuri espatriati, seguita da Canada e Nuova Zelanda. Per stilare la classifica, lo studio, condotto tra l'agosto del 2023 e il luglio del 2024, ha esaminato i dati delle ricerche su Google relative ai progetti di trasferimento all'estero.
L'Australia ha ricevuto il maggior numero di ricerche (132.500), il Canada 127.800 e la Nuova Zelanda 83.700. La classifica non sorprende più di tanto: queste tre nazioni (soprattutto Canada e Australia) sono, da sempre, tra le più gettonate tra gli espatriati. Il recente inasprimento delle politiche di immigrazione non sembra aver intaccato la loro popolarità.
La Spagna si aggiudica 75.400 ricerche. Il Portogallo si piazza al quinto posto (66.700 ricerche). Seguono Svizzera (64.400 ricerche) e Irlanda (62.200). A sorpresa, la prima potenza mondiale si trova in fondo alla classifica. Sebbene siano considerati come uno dei Paesi più popolari tra gli espatriati, gli Stati Uniti sono stati oggetto di appena 60.800 ricerche nel periodo 2023-2024. Il Regno Unito, un'altra destinazione molto popolare, si è piazzato al 9° posto, con “appena” 58.000 ricerche. Il Giappone, l'unico dei Paesi asiatici presenti nella classifica, si piazza in decima posizione (56.000 ricerche).
Ospitalità, cultura, situazione economica... quali sono i punti di forza delle destinazioni preferite dagli espatriati?
Studenti, lavoratori, turisti, pensionati... l'Australia piace a tutti. Gli studenti apprezzano l'eccellenza delle sue università, che costano meno di quelle americane e britanniche. I lavoratori approfittano della mancanza di manodopera e del basso tasso di disoccupazione (4,2%). Sempre più persone utilizzano i visti a disposizione per esplorare il territorio. Di recente l'Australia ha aperto il permesso di vacanza-lavoro (WHP) a cittadini indiani, vietnamiti e cinesi. Gli espatriati apprezzano anche l'ambiente di vita e l'accoglienza calorosa e rilassata della popolazione locale.
Questi vantaggi sono sufficienti a compensare le misure restrittive adottate dal governo? L'Australia, conosciuta per la sua rigida politica d'immigrazione, dal 2023 sta dando un ulteriore giro di vite: quote per gli studenti stranieri, requisiti di reddito più elevati, test di lingua più severi, ecc. Anche il Canada, da quest'anno, ha iniziato a ridurre il numero di residenti temporanei. Gli studenti stranieri sono scesi in piazza a protestare ma la destinazione resta ambita.
Spagna e Portogallo continuano ad attirare l'attenzione dei futuri espatriati. Questi due Paesi, a vocazione turistica, sono tuttora alla ricerca della formula giusta per combinare le politiche a favore degli espatriati con la tutela dell'ambiente. Molto popolari tra i nomadi digitali, i lavoratori stranieri e i pensionati, entrambi giocano sui loro punti di forza: clima soleggiato, cultura e arte del vivere, prospettive di lavoro...
Le opportunità non mancano nemmeno in Irlanda, che nel 2023 ha lanciato un nuovo piano per assumere più stranieri qualificati. La presenza di colossi della tecnologia (Google, Apple, Facebook, ecc.) attira un gran numero di espatriati. A settembre di quest'anno il Paese ha introdotto nuove regole atte a rendere più flessibili i permessi di lavoro, per semplificarne l'ottenimento.
Giappone: il ritorno degli espatriati
Dopo un periodo di impopolarità legato alla gestione della crisi sanitaria, durante la quale molti stranieri sono stati bloccati fuori dal Paese, costretti a seguire corsi online o ad attendere senza alcuna certezza di poter tornare a lavorare in Giappone, la situazione è cambiata. Oggi, il Giappone sta tornando ad essere una meta ambita non solo tra turisti e studenti, ma anche tra i professionisti stranieri. La crisi demografica e la crescente carenza di manodopera stanno spingendo il Paese ad aprirsi maggiormente all'immigrazione. Nel 2023, per la prima volta, il Giappone ha superato la soglia dei 2 milioni di lavoratori stranieri.
Nonostante la stagnazione degli stipendi (il nuovo Primo Ministro, Shigeru Ishiba, ha annunciato l'intenzione di aumentarli del 40% nei prossimi dieci anni), il Giappone continua ad attrarre gli espatriati che ne apprezzano l'ospitalità, la gastronomia, i paesaggi e l'arte.
Gli Stati Uniti e il Regno Unito perdono il loro fascino
Dati recenti suggeriscono che il "sogno italiano" ha perso fascino. Nonostante un'economia che resiste, con una crescita del 2,5% nel 2023 e un'accelerazione al 2,8% nel secondo trimestre del 2024, unita a un basso tasso di disoccupazione e a una persistente carenza di manodopera, la destinazione non attira più come prima. Nel biennio 2022-2023, il settore della tecnologia è stato travolto da licenziamenti di massa, anche se le assunzioni non si sono fermate.
Anche la complessità di ottenere un visto per gli Stati Uniti continua a rappresentare una sfida importante.
Nel Regno Unito, il calo di popolarità può essere ricondotto alle severe politiche di immigrazione introdotte dal governo dell'ex primo ministro Sunak, in seguito agli aggiustamenti post-Brexit. Tra queste figurano un sistema di permessi a punti e l'aumento delle tasse universitarie per gli studenti internazionali, con particolare impatto sugli europei ora classificati come cittadini di Paesi terzi, oltre ad altre misure volte a ridurre l'immigrazione netta.
È interessante notare che, nonostante l'intenzione della Brexit di limitare l'immigrazione, il Regno Unito ha registrato livelli di immigrazione senza precedenti dalla sua uscita dall'UE, con +745.000 arrivi da dicembre 2021 a dicembre 2022 e +682.000 da giugno 2022 a giugno 2023. La maggior parte di questi nuovi arrivi risiede legalmente nel Regno Unito e svolge un ruolo chiave nel colmare la carenza di manodopera.
Tendenze della mobilità globale per il 2025: come scegliere la destinazione giusta
La scelta di dove espatriare varia molto a seconda che si tratti di studenti, lavoratori o pensionati.
In Giappone, il Working Holiday Visa (WHV) è particolarmente popolare tra i giovani stranieri perchè permette loro di esplorare il territorio per un anno. Parallelamente, Australia e Canada continuano ad attrarre studenti e giovani professionisti giapponesi, che lasciano il loro Paese a causa della stagnazione degli stipendi. Sono anche scettici nei confronti delle proposte del Primo Ministro e dell'ambiente culturale che definiscono troppo rigido.
L'Australia rimane una delle principali destinazioni per gli espatriati nel 2025, mentre Lussemburgo, Paesi Bassi e Belgio stanno emergendo come opzioni interessanti per gli investitori stranieri e i lavoratori qualificati.
Inaspettatamente, l'Arabia Saudita sta guadagnando terreno come destinazione favorevole all'espatrio nel 2025, in particolare tra i professionisti altamente qualificati che trovano condizioni di lavoro paragonabili a quelle della Danimarca. Riyadh è in competizione con Dubai e sta lanciando iniziative per attirare talenti stranieri tra cui un'esenzione fiscale di 30 anni per le multinazionali che trasferiscono la propria sede nella capitale. Nel maggio del 2023, inoltre, l'Arabia Saudita ha proposto aumenti salariali dal 10 al 20% per attirare i banchieri, sottolineando la sua ambizione di diventare un fulcro internazionale per i lavoratori espatriati.
Nel frattempo, i pensionati continuano a preferire località tradizionali come la Spagna, il Portogallo e la Thailandia, attratti dai loro climi piacevoli, dai costi di vita accessibili e dalle loro culture.