Sempre più persone scelgono di trascorrere il pensionamento all'estero, attratte da un migliore potere d'acquisto, da un clima piacevole o da uno stile di vita diverso. Ma questo espatrio dorato può, a volte, trasformarsi in un incubo con l'avanzare dell'età e l'insorgere di una condizione di vulnerabilità. Segue una testimonianza che parla dei rischi e dell'importanza di proteggersi adeguatamente.
Il caso di un pensionato francese novantenne, che vive in un Paese europeo, è l'esempio perfetto dei rischi che si corrono quando si vive lontano da casa. Come raccontano le sue due sorelle: "La situazione è peggiorata a poco a poco e quando ci siamo rese conto della condizione di nostro fratello era troppo tardi. Segnali quali dimenticanza, confusione, perdita di orientamento sono stati riconosciuti in ritardo, complicando qualsiasi intervento".
Quando la distanza ti rende vulnerabile
Trattenendo l'emozione, le due sorelle condividono la loro esperienza nel tentativo di aiutare altri a salvaguardare un familiare anziano, vittima di sfruttamento all'estero. La loro storia evidenzia la vulnerabilità degli anziani che vivono all'estero e le difficoltà che le famiglie devono affrontare a causa di ostacoli amministrativi e geografici.
"All'inizio andava tutto bene", dicono e ricordano quando il fratello novantenne viveva una vita tranquilla all'estero con la sua compagna. "Ma a poco a poco le cose hanno iniziato a non funzionare, e quando ce ne siamo accorte era troppo tardi".
Sono stati gli amici in loco del pensionato a rendersi conto che qualcosa non andava. "Ha cominciato a perdere le sue facoltà in modo quasi impercettibile”, racconta una delle sorelle. “Durante le nostre visite, non abbiamo capito la gravità della situazione". I segni del declino erano lenti ma costanti: PIN bancari dimenticati, confusione sull'ammontare della pensione e calcolo errato delle spese quotidiane.
Scoperte inquietanti
Una visita recente ha rivelato una situazione preoccupante: le sorelle hanno scoperto un sistema di sorveglianza nascosto in casa, installato senza il consenso dell'anziano. "Era all'oscuro di tutto", raccontano scosse.
Come se non bastasse, le dinamiche relazionali con la sua compagna si sono drasticamente deteriorate. Dopo anni insieme, lei ha iniziato a pretendere una grossa somma di denaro per il tempo trascorso insieme, considerando il rapporto più come un lavoro che come una relazione sentimentale. "È stato straziante vedere una relazione, che un tempo era basata sull'amore, ridursi in questo modo".
A questo punto l'anziano è stato isolato dal mondo esterno. Difficile comunicare con lui, lo smartphone che aveva in dotazione è stato sostituito con un vecchio telefono e il numero cambiato. "Non poter parlare con lui allargava ancora di più le distanze. Nostro fratello subiva pressioni psicologiche, gli facevano credere che fossimo delle cattive persone e noi eravamo assolutamente impotenti di fronte alla situazione".
Gli ostacoli legali si sono rivelati un muro insormontabile. "La legislazione locale non ci dava alcun diritto di visita come familiari e le autorità avevano le mano legate, senza una richiesta da parte di nostro fratello, cosa impossibile date le sue condizioni”, spiegano, e ai nostri tentativi di avere la tutela legale, la compagna ha opposto resistenza”.
Oggi, i contatti con nostro fratello sono ridotti al minimo. "Chiamiamo regolarmente per sapere come sta, per assicurarci che vada tutto bene, ma temiamo che, in caso di problemi, nessuno ci informi".
Nonostante le segnalazioni fatte alle autorità consolari e alla banca, le opzioni restano disperatamente limitate. "La nostra unica speranza è che le cure quotidiane continuino a essere garantite", dice l'altra sorella, rassegnata.
Imparare la lezione
Questa esperienza dolorosa ha trasformato profondamente la loro visione del pensionamento all'estero. Sottolineano l'importanza di partire preparati, considerando anche la vulnerabilità che accompagna la vecchiaia.
Le sorelle evidenziano un problema sociale più ampio. "Con l'allungarsi delle aspettative di vita e le famiglie sparse per il mondo, questo tipo di problemi è destinato ad aumentare", osservano con lungimiranza. "La società deve prepararsi a queste sfide".
*A protezione della privacy delle persone coinvolte, le loro generalità non sono state pubblicate.
Misure di prevenzione indispensabili
Gli esperti di diritto internazionale e di protezione degli anziani raccomandano l'adozione di alcune misure fondamentali prima di trasferirsi all'estero. Dal punto di vista legale, è essenziale predisporre una protezione solida che includa dare procura a una persona che possa agire per conto dell'interessato in caso di necessità. Occorre anche dare in anticipo delle istruzioni nel caso in cui, in futuro, si fosse impossibilitati a comunicare. Infine, mantenere un conto bancario nel Paese d'origine potrebbe risultare utile.
È altrettanto importante garantirsi una buona condizione di vita nella destinazione di trasferimento. Gli espatriati devono informarsi sulle strutture sanitarie locali e su come fare per accedervi. Instaurare un legame di amicizia con altri espatriati può fornire supporto in caso di necessità. Lo stesso dicasi per quanto concerne entrare in contatto con le autorità consolari in loco, cui chiedere aiuto al bisogno.
E' fondamentale creare una rete di supporto di persone fidate, per evitare di sentirsi isolati.
Mantenere i contatti è fondamentale
L'esperienza raccolta sottolinea la necessità di mantenere una comunicazione costante: "I metodi di comunicazione sono stati progressivamente limitati: dallo smartphone a un telefono di vecchia generazione, passando per il cambio del numero di contatto". Di fronte al rischio di isolamento, gli esperti suggeriscono una serie di strategie preventive che possono fare la differenza.
Innanzitutto, è importante stabilire una routine che preveda una comunicazione regolare attraverso canali di facile utilizzo, adatti a tutti. Prevedere inoltre un sistema di allerta in caso di mancata risposta per garantire un intervento rapido qualora le comunicazioni si interrompessero bruscamente.
Ove possibile, organizzare delle visite di persona, con regolarità, per rafforzare i legami familiari e monitorare direttamente lo stato della persona cara, riducendo il rischio di isolamento.
I servizi consolari consigliano di prestare attenzione a segnali specifici che possono indicare difficoltà o vulnerabilità, come cambiamenti nelle modalità di comunicazione, somme di denaro che spariscono dal conto corrente, conversazioni incoerenti o confuse e improvvisi cambiamenti di amicizie.
Per affrontare queste problematiche, esistono diversi strumenti di supporto. I consolati offrono servizi dedicati alla protezione dei cittadini all'estero, e in molti Paesi ci sono agenzie dedicate alla tutela degli anziani. Anche i trattati internazionali possono aiutare a far rispettare le misure di protezione.
"È essenziale affrontare queste problematiche quando la persona è ancora lucida", sottolineano i familiari della vittima. "Trasferendosi all'estero bisogna essere coscienti del fatto che, più si va avanti con l'età, più si diventa vulnerabili".
La nostra checklist prima della partenza:
- Predisporre deleghe bancarie e amministrative;
- Definire un mandato di protezione per il futuro;
- Identificare le strutture mediche locali;
- Unirsi ad associazioni di espatriati;
- Impostare strumenti di comunicazione adeguati;
- Mantenere aggiornati i documenti amministrativi;
- Mantenere i legami con il Paese d'origine (conto bancario ecc.).