Intervista a Maricla in Cambogia

Raccontaci di te, da dove vieni e quanto tempo fa hai lasciato l'Italia?

Ciao a tutti, mi chiamo Maricla e sono originaria di un paesino della Toscana. Ho lasciato l'Italia a luglio del 2022. Sono nata e cresciuta in contesti altamente soffocanti e disfunzionali, quindi, in Italia mi sentivo un pesce fuor d'acqua. Ho sempre saputo che la mia vera Casa era altrove.

Da dove nasce la decisione di trasferirti in Cambogia? In che città vivi e in base a che criteri l'hai scelta?

Il tutto è cominciato in maniera un po' “strana.” Come ho accennato nella risposta precedente, non mi sono mai trovata bene in Italia e, quando avevo circa 16 anni, mi sono imbattuta “per caso” in un film con l'attrice Angelina Jolie e qualcosa, in lei, “mi ha parlato.” Angelina è innamorata della Cambogia e, seguendola, ho scoperto di più su questo Paese. Da lì, ho poi fatto delle ricerche autonome ma, anche se non saprei dire per bene perchè, per anni ho sempre rimandato un viaggio in Cambogia. Quando il Paese ha ri-aperto i confini ai viaggiatori occidentali, dopo il Covid, ho deciso di cogliere la palla al balzo. Ho prenotato un biglietto aereo di andata, con ritorno dopo 10 giorni, ma, una volta giunta qui, ho sentito, a livello energetico, che questo era il posto per me. Ho stracciato il biglietto di rientro e sono rimasta.

Vivo a Siem Reap, la città più vicina al famoso complesso archeologico di Angkor Wat. L'ho scelta per il suo spirito comunitario, perché non è nè grandissima nè troppo confusionaria e perché è davvero bella. Qui c'è molto altro da fare e da vedere, oltre ai templi.

Di cosa ti occupi attualmente?

Sono copywriter e ghostwriter professionista. Sin da quando ero piccola, ho sempre avuto la passione per la scrittura e dicevo che, da grande, avrei viaggiato per il mondo mantenendomi grazie ai miei scritti. E così è stato. Ho anche pubblicato diversi libri a mio nome e sono sempre a disposizione per scrivere testi per conto di altri (romanzi, biografie, manuali, articoli ecc.).

Puoi darci delle indicazioni, in base alla tua esperienza, sul costo della vita nella zona dove abiti?

Comincio con il dire che il costo della vita è un qualcosa di molto personale, perché si basa sulle scelte e i gusti di una persona. In generale, la Cambogia è ancora meno costosa dei Paesi europei ma ho incontrato diversi turisti che l'hanno trovata più cara di quanto si aspettavano o di Paesi vicini, come il Vietnam.

Per un affitto, puoi pagare intorno ai 200 USD il mese (poi, come dicevo prima, si trova anche a meno o a molto di più). Essendo da sola, per me conviene di più mangiare fuori, nei ristorantini di cibo locale, dove un pasto può costare anche solo 2-3 USD, piuttosto che fare la spesa al supermercato ma, se una persona si trasferisce con la famiglia, credo sia più conveniente fare la spesa. La sanità è tutta a pagamento, quindi, è importante avere un'assicurazione sanitaria. Per i trasporti, a Siem Reap puoi prendere un tuc tuc e, solitamente, io lo faccio prenotando tramite app, così so già il costo della corsa. Altrimenti, è anche possibile acquistare o noleggiare un mezzo, come una moto o una bicicletta. In realtà, io vivo in una posizione comoda e, poiché Siem Reap è relativamente piccola, e i miei centri d'interesse sono tutti piuttosto vicini, mi sposto spesso a piedi.

Parli la lingua khmer? Se sì, come e dove l'hai imparata? In caso contrario, che lingua usi per comunicare con la gente del posto?

Siem Reap puoi prendere un tuc tuc e, solitamente, io lo faccio prenotando tramite app, così so già il costo della corsa. Altrimenti, è anche possibile acquistare o noleggiare un mezzo, come una moto o una bicicletta. In realtà, io vivo in una posizione comoda e, poiché Siem Reap è relativamente piccola, e i miei centri d'interesse sono tutti piuttosto vicini, mi sposto spesso a piedi.

Parlo pochissimo Khmer ma, a mia discolpa, devo dire che non l'ho ancora studiato. A gennaio conto d'iscrivermi a una scuola che organizza corsi per expats. Per ora so dire qualche frase, che ho imparato semplicemente interagendo con la gente del posto, come “ciao”, “come stai? Sto bene”, “Vivo in Cambogia” e “Mangio il riso”.

A Siem Reap, Phnom Penh e negli altri centri urbani/nelle località turistiche, quasi tutti parlano inglese, quindi, comunicare non è un problema, anche senza conoscere il Khmer. Nei villaggi, invece, in pochi lo parlano, soprattutto le generazioni più anziane.

Quali sono i tratti distintivi della cultura cambogiana, ce ne puoi parlare in base al tuo vissuto?

Forse un tratto distintivo della popolazione Khmer è la sua resilienza. Come ben sappiamo, il passato recente di questo popolo è stato tutt'altro che semplice o felice e, nonostante questo, i cambogiani cercano sempre di rialzarsi e andare avanti.

Che consigli puoi dare a chi volesse trasferirsi in Cambogia?

Io dico sempre che lasciare un Paese per andare altrove non vuol dire cambiare veramente, a meno che non si faccia un grosso, faticoso e lungo lavoro anche a livello spirituale e di mindset. Per i primi 4 mesi in cui ho vissuto qui, infatti, ero fisicamente in Cambogia ma, a livello mentale, ero ancora in Italia. Del resto, ho vissuto nel Bel Paese per 37 anni, è logico che ciò che mi è stato inculcato lì non era qualcosa che è sparito non appena ho messo piede qui.

In Cambogia si possono vivere vite diverse, come expats. Molto dipende da chi sei, da quello che vuoi e da come vivi o vorresti vivere la tua vita. Per quanto mi riguarda, mi piace passare del tempo qualitativo con me stessa, anche se apprezzo particolarmente Siem Reap per il suo spirito comunicatario. Trascorro tanto tempo nella natura, a passeggiare, leggere o a esplorare i templi. Il mio è uno stile di vita semplice, in cui "meno è più".

Per seguire Maricla:

Sito: www.mariclapannocchiascrive.it

Facebook: www.facebook.com/rebecca.domino.1

Instagram: @maryinviaggio