Ciao Andrea, grazie per averci concesso quest'intervista. Ti va di parlarci un po' di te e della tua esperienza appena trascorsa in Martinica?
Sono un ragazzo pugliese di 23 anni e attualmente vivo sull'isola di St. Barthèlemy, ma prima ancora ho trascorso poco piú di 3 mesi in Martinica...ma andiamo in ordine...Prima di partire per i Caraibi, da due anni lavoravo per una struttura ricettiva a 12 km dal mio paese, nella provincia di Bari.
Il mio ruolo era quello di receptionist, molto spesso con turni notturni...insomma avevo un buon lavoro, in un posto di eccellenza e stavo accumulando via via esperienza...Tutte le volte peró che si presentavano stranieri, la mia non eccelsa conoscenza delle lingue mi dava fastidio...é cosí che ho iniziato a pensare seriamente di cercare lavoro all'estero, fondamentalmente per il solo scopo di perfezionare le lingue. E cosi avendo 23 anni, abbastanza giovane, ho pensato che la soluzione migliore potesse essere quella del ragazzo alla pari.
Dopo ricerche varie, contatti con famiglie, la proposta che mi attirava di piú, veniva da una famiglia della Martinica. L'idea dei Caraibi, del sole, del mare, del caldo tutto l'anno era troppo forte. Il tempo di organizzare il tutto, il 28 Giugno salgo sull'aereo destinazione Fort de France - Martinica. Ad accogliermi all'aereoporto una splendida famiglia con 3 bambini meravigliosi.
Le formalità burocratiche per poter soggiornare in Martinica sono complesse?
Non ci sono formalitá burocratiche particolari, se si é cittadini Europei, basta una carta di identitá valida per l'espatrio ed é tutto.Consiglio comunque di portare ugualmente anche il passaporto e la tessera sanitaria, puó servire.
I tre aspetti di questo Paese che più ti hanno affascinato...
Sicuramente la gentilezza, la cordialitá e la simpatia delle persone, pronte a riservarti un sorriso, un "buonjour", anche se non li conosci, o un consiglio se ne hai bisogno, insomma molto disponibili.E poi la musica, la "zouka", tipica della Martinica...una bachata un po piú dolce e sentimentale...É suonata ovunque, si balla a tutte le feste e non è difficile da imparare;);)...ascoltarla ti ricorda di essere ai Caraibi!!!
E poi sicuramente il fatto che é un'isola a cui non manca veramente nulla, intendo dire che trovi tutto quello di cui hai bisogno, tutto un po piú caro naturalmente, ma tutto!!!
E quello che ti é piaciuto meno?
Allora, le troppe auto sicuramente...in Martinica tutti usano l'auto! non avercela diventa veramente problematico per spostarsi. I bus ci sono, sono tanti, abbastanza buoni, ma non affidabili, molto spesso sono in sciopero e dunque consiglio di pensare subito a cercarsi un mezzo.
Poi c'é il fatto che la Martinica, nonostante abbia tanto da offrire, non ha un flusso turistico adeguato alle sue potenzialitá; parlo di strutture importanti, ce ne sono forse solo 3 in tutta l'isola, per il resto sono hotel business di livello medio-basso.
E poi esiste una povertá tangibile, in contrasto ad una maggioranza di persone benestanti.
Ci sono quartieri a Fort de France, completamente abbandonati a se stessi, quasi favelas, con una forte criminalitá e prostituzione. Voglio dire quindi che troverete un centrocittá, a Fort de France, vivibile, sprizzante, movimentato di giorno e...aimé, completamente "spento" dopo le 17.00, quando tutte le boutique, gli uffici e i ristoranti chiundono.
Che mi dici dei Martinicani, sono accoglienti? Sei riuscito a farti delle amicizie tra la gente locale?
Non avrete difficoltá a fare amicizie con la gente del posto, sono molto aperti, simpatici e poi se siete Italiani, naturalmente è tutto piú facile, all'estero ci amano!!
Ho fatto tanti incontri, positivi per la maggior parte, ho conosciuto Italiani, sull'isola ormai da parecchi anni che hanno aperto attivitá di ogni genere. Tre di questi li ricorderó con molto piacere: al primo posto sicuramente Gino, un romano simpaticissimo, che da ben 18 anni gestisce un ristorante a Fort de France, quartiere Didier, una persona alla quale devo molto, mi ha accolto nella sua famiglia come un figlio...
Poi c'é Ida, una simpatica romagnola, anche lei da diverso tempo sull'isola e anche lei proprietaria di un ristorante a Schoelcher...
E poi Luca, romagnolo anche lui, persona positiva, vibrante...lui ha una impresa edile, insieme ad altri due soci, costruisce, vende o fitta tipiche abitazioni in stile creolo, a Fort de France.
Ora ti sei spostato a St. Barth, le prime impressioni a caldo sull'isola...
In Italia, credo di non aver mai sentito parlare di St. Barth ma forse per mia ignoranza personale.
Vi assicuro peró che é conosciuta in tutto il mondo, come la "St. Tropez delle Antille", ed é vero.Giá quando ero in Martinica in tanti mi avevano parlato di quest'isola e tanti soprattutto me l'avevano consigliata per cercare lavoro nel settore turistico.Cosí eccomi qui, sull'isola da qualche mese e sempre piú convinto della scelta che ho fatto.
Da dove cominciare...
Intanto col dire che é un meta privilegiata, riservata ad una clientela di alto livello, con una forte presenza di Americani; difatti sull'isola é tranquillamente possibile pagare anche in dollari.É un isola piccolina, legata alla Francia, ma non rientra nella categoria dei DOM TOM, difatti dal 2007 St. Barth é una collettivitá d'oltre mare, autonoma per certi aspetti e dipendente dalla Francia per altri.Si arriva sull'isola o dall'areoporto di Pointe a Pintre, in Guadalupa, o dall'areoporto internazionale Juliana di St. Marteen.
Si arriva con un piccolo veivolo di una decina di posti, con un atterraggio emozionante di poco sopra la testa dei bagnanti, in un piccolo areoporto, ma molto accogliente.
Prima indicazione, fittare un mezzo di locomozione, scooter, quad o auto, avrete l'imbarazzo della scelta.
Arriverete a St. Jean, piccolo centro ma che vi offrirá diversi servizi, stazione di benzina, nolegggio auto, supermercato, banche e ristoranti.A Gustavia, la capitale, potrete divertirvi a fare shopping, o semplicemente a guardare le vetrine, delle più importanti boutique di moda internazionale.
Avrete l'imbarzzo della scelta in quanto a ristoranti, tutti di ottimo livello, tra cui anche uno italiano, di raffinata cucina francese e non so solo.Anche per la vita notturna è la capitale, Gustavia, a farla da padrona, in base alle vostre esigenze, dai lounge bar alle discoteche non avrete che da scegliere...a St Barth il divertimento è garantito!!!
Stesso discorso per le spiagge, tutte molto interessanti e adatte alle vostre esigenze...
I prezzi sull'isola sono comparabili a quelli di tutte le isole dei Caraibi, quindi discretmente alti.
Le sigarette qui a St. Barth vi costeranno pochi euro, una cartuccia in media 12 -13 euro...quindi se siete fumatori incalliti è l'isola che fa per voi.
Per alloggiare, in base alle vostre tasche potrete scegliere se un lussuoso resort 5 stelle, con tutti i servizi immaginabili, ville o appartamenti.
Io naturalmente vi consiglio l'hotel per cui lavoro, Le Sereno, adagiato su una delle dieci spiagge più belle al mondo, secondo una rivista americana,vi potrá offrire tutto quello che una vacanza puó significare: diverse tipologie di alloggio, spa, ristorante e attivitá di ogni tipo.
Hai trovato impiego nel settore alberghiero, come hai fatto per cercare questo lavoro?
Ho inviato semplicemente il mio CV, in lingua francese con una breve lettera di presentazione a tutte le strutture di St.Barth ed ecco tutto. Sono stato contattato da un responsabile con il quale ho avuto un colloquio telefonico, mi hanno offerto un posto come receptionist notturno, un alloggio e una buona paga e non potevo che accettare.
Avevo ricevuto altre proposte a St Marteen, nello stesso ruolo ma alla fine ho optato per St Barth.
Consiglio un sito su tutti per chi cerca un occupazione nel settore hotellerie, lhotellerie-restauration.fr, troverete ogni giorno una vasta scelta di offerte di lavoro, in Francia in particolare, in molti casi cercano espressamente personale italiano; insomma non vi sará difficile trovare l'offerta più adatta a voi...
Qual è stato l'aspetto più difficile da sormontare legato al trasferimento dalla Martinica a St. Barth?
La differenza sostanziale che ha St. Barth rispetto alla Martinica è la totale assenza di gente di colore, davvero minima...
Chi lavora qui a St Barth nella maggior parte dei casi è gente francese che viene sull'isola per lavorare stagionalmente, da ottobre sino a Luglio/Agosto.
Sei ancora molto giovane: progetti per il futuro...ti piacerebbe magari fare un'esperienza in qualche altro Paese estero?
Progetti per il futuro? Bella domanda...Per il momento dico St. Barth almeno sino alla durata del mio contratto in agosto poi sicuramente ancora all'estero da qualche altra parte nel mondo. Mi piacerebbe Miami, per esempio, oppure Dubai...vedremo.
Di sicuro so per certo che ho ancora tanta voglia di viaggiare, di accumulare esperienza, di vedere posti e gente nuova, fino a quando ne avró l'occasione.
A fronte dell'esperienza acquisita fin'ora, ti senti di dare qualche consiglio ai tuoi coetanei che stanno per affrontare un trasferimento in un Paese estero?
Il mio consiglio per chi ha voglia di fare un'esperienza all'estero è quella di farla innanzitutto e non semplicemente pensarla. Naturalmente progettare prima, vedere, informarsi...internet aiuta molto in questo, vedi il blog per espempio, infine metterci tutta la determinazione possibile, la voglia e la passione in quello che si andrá a fare...prepararsi ad affrontare da soli imprevisti che inevitabilmente si presenteranno...credo basti questo!