Ciao Luisa, grazie per dedicarci un po' del tuo tempo... ci racconti un po' di te per conoscerci meglio?
Ciao e grazie per darmi questa opportunità. Io sono una persona che ha molto viaggiato per il mondo negli anni di una vita ormai lunga ... Ho sempre amato visitare nuovi Paesi e fermarmici abbastanza per conoscerne i popoli, le usanze e le abitudini. Ho vissuto parecchi anni all'estero e sempre in Paesi sottosviluppati o in via di sviluppo. Il Sud America è il posto dove mi sono fermata più a lungo e che quindi ho avuto modo di conoscere più a fondo, ma l'Africa è sempre stata nei miei pensieri.
C'è un motivo in particolare che ti ha spinto a trasferirti a Capo Verde?
Arrivata alla fine della mia vita lavorativa, mi sentivo super stressata da un lavoro interessante ma molto impegnativo e quindi il mio desiderio era di riuscire a trasferirmi in un posto dove mi sarei potuta rilassare. La mia scelta è caduta su Capo Verde perché si tratta di un Paese africano ma in parte europeizzato, ossia non tanto sottosviluppato come tanti paesi africani e con un governo stabile, senza pericoli di guerriglie o problemi vari.
In quale isola dell'arcipelago ti trovi?
Mi trovo sull'isola di São Nicolau, che è tra quelle meno sviluppate, molto tranquilla e fuori dalle mete del turismo di massa. E' un'isola splendida e molto varia, dal clima caldo ed asciutto, piacevolmente ventilata e dove si può godere sia di mare che di montagna.
Pianificare il trasferimento ti ha richiesto molto tempo? Ti sei affidata a qualche agenzia per l'organizzazione ed il disbrigo delle formalità burocratiche oppure ti sei organizzata da sola?
Non ho avuto problemi per trasferirmi; dopo aver fatto conoscenza con una famiglia italiana che già viveva qui e grazie al loro appoggio ed ai loro consigli, ho sbrigato da sola le pratiche necessarie, tramite l'ambasciata di Capo Verde a Roma. Non ci sono grandi difficoltà per il trasferimento, basta dimostrare che si ha un'entrata minima fissa o comunque che si è in grado di mantenersi, il resto sono solo i vari certificati e documenti.
Paese che vai, usanze che trovi: c'è un'abitudine locale che ti ha maggiormente colpito e della quale hai voglia di parlarci?
Forse nessuna abitudine in particolare. Mi hanno affascinata i ritmi lenti e l'eterno sorriso della gente, volti che risplendono di serenità malgrado le mille difficoltà che questo popolo affronta quotidianamente.
Com'è cambiata la tua vita da quando vivi a Capo Verde?
E' cambiata sicuramente in meglio. Questo posto e questa gente mi hanno fatto capire quali siano veramente le cose importanti ed ho imparato a vivere con più serenità e a distinguere tra essere ed avere.
Cosa ci puoi dire del costo della vita a Capo Verde: casa, cibo, trasporti...è caro vivere li?
Il costo della vita, se paragonato con l'Italia è decisamente inferiore. Diciamo che qui con 1000 euro al mese si può vivere bene. L'affitto di un appartamento si aggira intorno ai 200 euro, mangiare costa poco, a meno che non si comperi tutta roba importata ma ci si accontenti dei prodotti locali. Anche i ristoranti hanno prezzi contenuti, si può cenare fuori con 15 euro a testa. La benzina è abbastanza cara, costa quasi come in Italia ma in realtà qui la macchina non è una necessità assoluta, ci si può agevolmente spostare con i taxi collettivi che per pochissimi euro ti portano in ogni dove.
A livello lavorativo, com'è la situazione? Quali settori potrebbero secondo te offrire opportunità ad un Italiano che volesse cercare lavoro a Capo Verde e soprattutto quali sono i requisiti richiesti?
C'è un forte tasso di disoccupazione e praticamente non esiste industria. Il commercio è quasi totalmente in mano ai cinesi e non è pensabile per un italiano trovare un lavoro dipendente qui, anche perché gli stipendi sono bassissimi. Attività in proprio si possono certamente avviare e non è difficile farlo. Mancano molte cose, dai meccanici, ai lattonieri, alle sarte, ma anche attività nel campo dell'energia rinnovabile o dell'informatica, ci sono tante cose che si possono fare qui. L'importante è non improvvisarsi, ma fare qualcosa in cui si è esperti, perché di improvvisazione ce n'è fin troppa...
Scrivi un blog, Capo Verde tra sogno e realtà, nel quale dai consigli a quanti vogliano venire a visitare l'isola. Ti va di anticiparci qualcosa, cosa suggerisci di visitare e ci sono degli accorgimenti particolari da adottare?
Nessun accorgimento particolare, Capo Verde non richiede vaccinazioni di sorta non essendo colpita da nessun tipo di malattia tropicale o simili. E' un Paese molto sicuro dove il turista può circolare tranquillamente. Posti da vedere ce ne sono tantissimi ed ogni isola è diversa dall'altra, si va dalle isole con immense spiagge bianche, dune di sabbia e aspetto desertico, a quelle ricche di monti e vallate verdi con paesaggi mozzafiato, mare cristallino e possibilità di splendide escursioni.
La sanità come funziona? Ci si può affidare alle strutture pubbliche in caso di necessità o consigli di rivolgersi al privato e stipulare un'assicurazione sanitaria?
Sul territorio nazionale esistono buone strutture sanitarie sia pubbliche che private. La sanità funziona abbastanza bene se consideriamo che ci troviamo in un Paese in via di sviluppo. Non su tutte le isole si può contare su ospedali o cliniche attrezzate, ma può rendersi necessario recarsi su un'altra isola in caso di particolari patologie. Per disturbi normali, visite, analisi ecc. ogni isola conta su uno o più posti salute. Il costo di una visita anche specialistica è irrisorio, con una ventina di euro si può fare una visita cardiologica per esempio.
A tutte le persone che stanno progettando di partire e che magari hanno ancora dei dubbi, te la senti di dare qualche consiglio in particolare?
Il consiglio è quello di non essere avventati, prima è necessario prendersi un tempo per venire a conoscere almeno qualche isola per rendersi conto di come funziona il tutto e per essere sicuri che ci piacerebbe stabilirci. Non a tutti piacciono le stesse cose e come per tutti i paesi africani, che presentano caratteristiche piuttosto diverse dall'Europa e dalla vita cui si è abituati in Italia, o li si ama da subito, oppure li si odia. Dipende da ogni soggetto, da quanto ognuno è disposto a rinunciare ad un certo modo di vivere e da quanto forte sia in realtà la voglia di lasciare il nostro Paese.
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