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Lo scorso novembre Expat.com ha condotto un sondaggio tra i suoi iscritti per conoscere la tendenza degli espatriati a rientrare nel paese d’origine. Particolare attenzione è stata posta sui pensionati che vivono all’estero.
Quando progettano un espatrio, lo fanno con l'intenzione di installarsi oltre confine definitivamente oppure per un periodo di tempo determinato? Cambiano piani una volta che si sono trasferiti? Il nostro sondaggio evidenzia che un pensionato su tre non porta a termine l'espatrio.
28%. Questa è la percentuale di pensionati espatriati che accorciano il loro soggiorno all'estero. Sui 1.200 pensionati espatriati intervistati, quasi uno su tre ha dichiarato di aver abbreviato il proprio espatrio una volta all'estero. Perché? In testa figurano i problemi di salute. Anche la lingua, le procedure amministrative, il clima e la famiglia rientrano tra i motivi per cui i pensionati espatriati scelgono di porre fine all'esperienza estera.
Va notato che solo il 22% dei pensionati si trasferisce temporaneamente all'estero, il restante 78% conta di lasciare il paese nativo in via definitiva. Il motivo del trasferimento è prettamente legato al vantaggio economico nel paese ospitante. Il Portogallo è la destinazione più gettonata tra i pensionati, in virtù dei vantaggi fiscali offerti e della qualità della vita.
I tre paesi più popolari tra i pensionati sono il Portogallo, la Tailandia e la Spagna. Tuttavia, sembra che gli espatriati che si trasferiscono in Spagna tendano a fare rientro a casa dopo un certo periodo di tempo. Il motivo di questa tendenza non è stato studiato.
Di contro, il 72% dei pensionati espatriati è soddisfatto della scelta presa e non intende rimpatriare. Tra le ragioni troviamo lo stile e la qualità di vita del paese ospitante, le agevolazioni fiscali e la situazione generale in cui versa il paese di precedente residenza.
Demografia:
- Il 70% degli intervistati pensionati erano uomini e il 30% donne
- I pensionati espatriati che hanno risposto al sondaggio avevano principalmente tra i 65 e 74 anni (59%), una piccola percentuale aveva tra 55 e 64 anni (29%), più di 75 (9%) e tra 45 e 54 anni (3%).
- Il 46% degli intervistati era francese e il 19% americano. I reestanti erano in maggior numero canadesi, australiani, svizzeri e sudafricani.
Articolo tradotto da Enquête Expat.com : Un tiers des retraités ne vont pas au bout de leur expatriation