Cosa implica questa decisione?
Tra le destinazioni di espatrio più popolari al mondo, soprattutto tra i pensionati, la Thailandia sta attraversando un periodo di recessione economica causata dalla crisi sanitaria globale. Come se non bastasse, le autorità thailandesi hanno appena annunciato la decima proroga dello stato di emergenza nazionale fino alla fine di marzo 2021. La campagna vaccinale contro il COVID-19 è iniziata e, nelle aree più colpite, i casi di contagio sono in discesa. Se ne contano meno di un centinaio al giorno.
L'economia thailandese, che dipende fortemente dal settore ricettivo, è stata seriamente colpita in questo ultimo anno. Nel 2019, il turismo ha contribuito per quasi l'11% al prodotto interno lordo (PIL) del Paese, grazie a circa 40 milioni di turisti e 64 miliardi di dollari incassati. L'anno scorso, la perdita di introiti si è aggirata intorno al miliardo di dollari.
Per correre ai ripari, lo scorso ottobre la Thailandia ha lanciato un nuovo programma che prevede il rilascio di un visto turistico per stranieri della durata di 9 mesi. Purtroppo non ha riscosso grande favore di pubblico, visto il costo elevato della quarantena obbligatoria. I passeggeri in arrivo devono infatti soggiornare in un hotel o in una struttura ricettiva a loro scelta, pagando cifre che si aggirano tra 1.240$ e 10.000$.
Che misure attuerà per attrarre gli stranieri?
Gli sforzi del governo si concentrano su Phuket, una tra le località balneari più famose della Thailandia. L'isola dovrebbe accogliere i primi viaggiatori internazionali in ottobre 2021, grazie al programma “Phuket First October”. Il Paese punta a vaccinare almeno il 70% dei 400.000 residenti entro il 1 settembre 2021, per raggiungere l'immunità di gregge. L'esito del programma è strettamente correlato a quello della campagna vaccinale. Per Phuket, il governo ha ordinato un primo lotto di vaccini alla casa farmaceutica cinese Sinovac Biotech, che sono arrivati a Bangkok il 24 febbraio. L'efficacia di questo vaccino è stimata intorno al 50.4%.
Nel resto del Paese, dove la campagna di vaccinazione è in corso da metà febbraio, viene somministrato il vaccino AstraZeneca, efficace all'82%. La Thailandia prevede di vaccinare almeno 33 milioni di abitanti entro la fine di quest'anno, dando priorità alle persone vulnerabili e a quelle che lavorano in prima linea, compresi gli impiegati nel settore turistico. Si prevede di vaccinare questa fetta di popolazione entro maggio, e il resto tra giugno e settembre.
Un'altra misura prevede l'abolizione della quarantena obbligatoria per i viaggiatori in arrivo a Phuket. Quelli tra loro che si saranno vaccinati, e che soddisferanno i requisiti per il visto, potranno entrare nel paese a partire da ottobre 2021. Oltre a Phuket, le autorità stanno lavorando anche al rilancio di Pattaya e Koh Samui attraverso il programma "Welcome back to Thailand".
Se tutto andrà secondo i piani, la Thailandia potrebbe essere il primo Paese asiatico a riaprire le frontiere agli stranieri. Probabilmente adotterà il sistema del passaporto sanitario in ingresso, sul quale i viaggiatori inseriscono i dettagli del test PCR e della vaccinazione anti covid-19.
Motivi per trasferirsi in Thailandia durante la crisi
Anche se le restrizioni sanitarie, compreso l'uso di mascherine negli spazi chiusi e all'aperto, sono ancora in vigore, le ragioni per trasferirsi in Thailandia sono diverse. Il paese vanta un'immensa ricchezza storica, naturale e culturale, cosi come spiagge idilliache
Vivendo in Thailandia puoi godere di un clima tropicale, di infrastrutture sviluppate -nelle grandi città- e di una vivace vita notturna. Allo stato attuale bar e discoteche possono operare dopo le 23:00. A Chiang Mai, regione meno colpita dal virus, la maggior parte dei palazzetti dello sport, dei musei, dei parchi nazionali e dei parchi a tema sono aperti.
La Thailandia attira gli espatriati anche per il suo basso costo della vita. Per fare un esempio, i prodotti di consumo e gli affitti costano circa il 32% meno che in Italia. Se mastichi un po' di inglese, non avrai difficoltà ad ambientarti a Bangkok, la capitale o a Hua Hin, dato il gran numero di espatriati che ci vive. Anche Chiang Mai, Pattaya e Phuket sono destinazioni da considerare.
La Thailandia è anche il luogo ideale per un investimento immobiliare. Gli agenti locali parlano di un calo dei prezzi fino al 30%, anche per appartamenti situati nel centro di Bangkok. Dall'inizio della crisi sono scesi anche i costi delle ville e delle proprietà di seconda mano. Se hai sempre sognato di possedere una seconda casa all'estero, questo potrebbe essere il momento giusto per investire.