Vivete all'estero e siete stati vaccinati contro il covid-19 nel paese di residenza? Il vaccino che vi è stato somministrato è considerato come prova di immunizzazione nei paesi dell'Unione Europea? Leggete questo articolo per scoprirlo.
L'Agenzia Europea del Farmaco (European Medicines Agency), che è l'organismo preposto alla valutazione e al monitoraggio dei medicinali, allo stato attuale autorizza questi vaccini anti covid-19: Vaxzevria (prima AstraZeneca), Comirnaty Pfizer-BioNTech, Janssen (Johnson & Johnson), Spikevax (prima Moderna). Per informazioni più dettagliate su questi vaccini, potete consultare questa pagina dell'EMA.
Ogni paese dell'Unione Europea ha messo in campo delle normative diverse per quel che riguarda la vaccinazione anti covid-19 ma la totalità degli Stati riconosce tutti e quattro i vaccini sopra citati come prova di immunizzazione.
Le persone che hanno completato il ciclo vaccinale con AstraZeneca, Pfizer-BioNTech, Johnson & Johnson o Moderna hanno diritto di accesso in: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria.
Secondo il sito VISAGUIDE.world alcuni tra questi paesi riconoscono anche altri tre vaccini appovati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità: Covishield, Sinopharm, and Sinovac.
Il Covishield, prodotto dalla casa farmaceutica AstraZeneca in India, è quello più largamente riconosciuto nell'Unione Europea. Ecco la lista dettagliata dei paesi:
- Austria
- Belgio
- Bulgaria
- Croazia
- Finlandia
- Francia
- Germania
- Grecia
- Irlanda
- Islanda
- Lettonia
- Olanda
- Slovenia
- Spagna
- Svezia
- Svizzera
- Ungheria
Il Sinopharm e il Sinovac, prodotti in Cina rispettivamente dal Gruppo Biotech e dalla compagnia Sinovac, sono invece riconosciuti solo da alcuni paesi.
Nel caso di Sinopharm:
- Austria
- Cipro
- Grecia
- Islanda
- Malta
- Spagna
- Svezia
- Ungheria
Per quel che riguarda il Sinovac:
- Austria
- Cipro
- Finlandia
- Grecia
- Islanda
- Olanda
- Spagna
- Svezia
Ingresso in Italia da un altro Paese dell'UE
Se siete espatriati in uno Stato dell'Unione Europea e volete fare rientro in Italia, questo è il regolamento generale in vigore al momento della stesura di questo articolo. Potrebbero verificarsi delle modifiche.
In base alla normativa italiana in vigore fino al 25 ottobre 2021, che proroga l'Ordinanza del 29 luglio 2021, per entrare in Italia devi:
- Compilare il formulario digitale di localizzazione o digital Passenger Locator Form (dPLF). Il documento si può scaricare sullo smartphone oppure stampare. Andrà presentato ai controlli, in caso fosse richiesto.
- Essere in possesso della Certificazione verde Covid, o documento equivalente - rilasciato o riconosciuto ai sensi dell'articolo 9, comma 2, lett. c), del decreto legge 22 aprile 2021, n. 52, che attesti:
- l'avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2, con relativa attestazione del completamento del ciclo vaccinale da almeno quattordici giorni
- l'avvenuta guarigione dal Covid-19, con contestuale cessazione del periodo di isolamento prescritto in seguito all'infezione
'avvenuta> - l'effettuazione del test antigenico rapido o molecolare con esito negativo al virus nelle quarantotto ore che precedono l'ingresso in Italia
Nel caso in cui non fossi in possesso della Cerficazione verde Covid e del dPLF devi sopporti a un periodo di isolamento di 5 giorni presso la tua abitazione. Devi inoltre entrare in contatto con l'azienda sanitaria presente nel territorio di residenza per attestare la tua presenza. Terminato l'isolamento devi sottoporti a un test molecolare o antigenico.
Per informazioni aggiornate, in base al paese di origine del viaggio, compila il questionario disponibile sul sito della Farnesina - Viaggiare Sicuri.