Ex funzionario pubblico, nato e cresciuto a Sassari, Antonio è espatriato in Tunisia dopo la pensione. Ha scelto Monastir perchè la trova una città a misura d'uomo e non troppo caotica. Amante del mare, le sue giornate sono sempre piene di impegni e trascorrono veloci. Grazie al suo carattere aperto e gioviale è riuscito a costruirsi una bella cerchia di amicizie.
Raccontaci di te: chi sei, da dove vieni e quanto tempo fa hai lasciato l'Italia?
Sono un ex funzionario tecnico di un ente pubblico locale.
Vengo dalla Sardegna, Sassari.
Ho 68 anni, in pensione da un anno.
Da un anno e quattro mesi sono stabilmente in Tunisia, dal 2019 avevo già trasferito qui la mia barca, ed andavo e venivo dall'Italia appena possibile.
Primo luogo di residenza El Kantoui-Hammam Sousse, in barca.
Poi a Monastir, prima in barca poi anche appartamento.
Da dove nasce la decisione di trasferirti in Tunisia dopo il pensionamento?
L'idea nasce da un attenta valutazione socio-economica dell'Italia e di quella tunisina.
Avendo viaggiato parecchio e spesso, ho identificato nella Tunisia, sia per cultura e democrazia oltre che per convenienza dal punto di vista delle imposte sul reddito, la Nazione migliore ove trascorrere la mia pensione.
Ovviamente ho letto tanto, ho studiacchiato le leggi locali, ho partecipato alle discussioni sull'ottimo portale EXPAT, ecc.
Con le lingue parlate mi arrangio abbastanza: francese, inglese, spagnolo, catalano, un po' greco e di arabo, ed ora anche un po' di tunsi, il dialetto locale che integra molte parole francesi ed italiane all'arabo.
Ma ho amici che parlano solo italiano e se la cavano più che bene.
Poi un anno prima del pensionamento ho organizzato un viaggio con la mia compagna, in barca a vela, dalla Sardegna alla Tunisia.
Ho così visitato tanti luoghi sulla costa e non solo:
Tabarka, con escursioni all'interno per conoscere la zona delle montagne, i siti archeologici viaggiando con pullman di linea, louage, taxi, auto a noleggio.
Bizerta, idem come sopra.
Tunisi, Cartagine, e cosi via.
Kelibia, Hammamet, El Kantoui, Monastir, Mahdia, Sfax, ecc. ecc.
Incide molto la voglia di conoscere una civiltà differente da quella europea, lo spirito d'avventura, la curiosità.
In che città vivi e in base a che criteri l'hai scelta?
La mia prima scelta è sempre stata per Monastir, cittadina non troppo grande ma capoluogo di Governatorato; c'è tutto senza dover fare grandi spostamenti.
E' vicina a Sousse, terza città più grande della Tunisia.
E' abbastanza pulita e ben tenuta.
Ci sono cliniche private molto affidabili e medici di ottima preparazione.
Il porto turistico è praticamente a 150 metri dal centro.
Il mercato del pesce è ben fornito.
C'è un ottimo centro per le immersioni.
Il principale Tennis Club ha molti campi ed è poco costoso.
Insomma è a misura d'uomo, non troppo caotica. Ne troppo “finta”.
Come giudichi il livello dei servizi al cittadino nella città di Monastir?
Buono, nella media della Tunisia, tenuto presente di un sistema di norme e leggi farraginoso come quello italiano.
Con pazienza ed attenzione ci si riesce a barcamenare abbastanza bene.
Hai avuto difficoltà ad adattarti alla nuova vita in Tunisia e come le hai superate?
Per quanto mi riguarda, e tenuto presente il mio carattere, non ho avuto nessuna difficoltà, se si presenta un problema si risolverà, insh'halla.
Sei riuscito a costruire una rete di amicizie in loco?
Certamente ed in poco tempo: italiani, tunisini, canadesi, inglesi, francesi ecc., quasi tutti del “popolo del mare” quindi particolarmente avvezzi a socializzare.
Com'è organizzata la tua giornata?
Questo è estremamente difficile da descrivere, ho mille impegni e cose da sbrigare, punto fisso colazione con caffè e croissant intorno alle 7-7,30, poi si inizia a correre tra impegni di ogni tipo che ogni giorno invece di diminuire aumentano; spesso, verso le 8, vado al mercato per la spesa, poi mi trovo con un gruppo di amici per il secondo caffè.
Uno spuntino veloce per pranzo e si prosegue fino a sera. Preparo la cena se resto a casa, principalmente a base di pesce o crostacei, verdure. Frutta a metà mattinata e nel pomeriggio.
La serata finisce con un film, un documentario o simili oppure a discutere con amici o leggendo un buon libro.
Quali sono le caratteristiche climatiche di Monastir?
Il microclima locale è molto buono, temperato mediterraneo, fatta esclusione di alcuni periodi estivi molto caldi per via dello scirocco.
Le escursioni termiche giorno-notte non sono rilevanti, c'è vento diversi giorni l'anno. In inverno quasi mai si scende sotto i 10 gradi, anche di notte, di media si sta benissimo. A volte è molto umido.
Le piogge di solito sono poche ma a volta torrenziali.
Ovviamente il clima è stabilizzato e mitigato dal mare.
Cosa ne pensi del livello di sicurezza personale a Monastir?
In genere la sicurezza della persona e dei beni è ottima, l'indice di criminalità è inferiore che in Italia, vedi Indice della Criminalità 2021.
La percezione di sicurezza reale è tangibile, mai avuto nessun problema in due anni, fatta esclusione di un piccolo evento a Tunisi, nella periferia industriale.
Potresti dare qualche consiglio, a chi sta per trasferirsi o è appena, vedi arrivato a Monastir, per affrontare al meglio la nuova esperienza di vita?
Dare consigli generici è estremamente difficile, quello che posso suggerire è di venire in Tunisia con mente aperta, spirito d'avventura, curiosità.
L'adattabilità è comunque necessaria in qualsiasi luogo si soggiorni a lungo, anche cambiando città nella medesima regione in Italia.
Ad alcuni sembrerà di essere fuori luogo perché strappati alle loro abitudini ma se si affronta un trasferimento con la mentalità aperta, l'esperienza può essere divertente.