I sistemi sanitari di tutto il mondo sono sotto la lente d'ingrandimento dall'inizio della pandemia. Politologi, economisti, scienziati, ricercatori… e, naturalmente, medici. Tutti parlano degli sconvolgimenti che stanno scuotendo la sanità a livello globale. Per gli espatriati, e per chi progetta di trasferirsi, la questione assume un significato del tutto particolare. Dovresti scegliere il paese ospitante in base alla qualità e al livello delle cure mediche che offre? Quanto è diventata importante la salute per gli espatriati?
Sistemi sanitari colpiti dalla pandemia
La pandemia – e tutte le conseguenze che essa comporta - ha puntato i riflettori su sistemi sanitari in tensione da anni. Il problema è globale. Pilastro che regola l'equilibrio di un Paese, la salute viene sacrificata a favore dell'economia. Il Covid è un punto di svolta? In Francia, lo scontento del personale infermieristico ha portato alla stipula degli accordi Ségur de santé, firmati lo scorso luglio. Ma "il conto non torna" tuona chi si sente "dimenticato" dal Ségur. Situazioni simili in Italia, Regno Unito, India, Nigeria, Corea del Sud.
Che impatto ha questa crisi sull'espatrio? "In passato, ammetto di essere partita senza assicurazione sanitaria e senza conoscere davvero il funzionamento del sistema sanitario del paese dove stavo andando. Mi interessava di più la "vita reale": stipendio, alloggio... Sono giovane, attiva e sto bene… Non ho mai avuto problemi fisici. Ma il Covid mi ha insegnato che anche la salute fa parte della quotidianità. Sono fortunata a non soffrire di nessuna malattia. È un'occasione che non devo sprecare”, ammette questa professionista che si prepara a espatriare. “Questa volta, studierò con cura il sistema sanitario del Paese che mi ospiterà. Anche in paesi come l'Australia o il Canada, non siamo al sicuro da nulla. »
Se l'immaginario collettivo divide ancora il mondo in due, con un emisfero nord che avanza e un emisfero sud in declino, la realtà è meno netta.
Il Global Health Security Index (GHS) 2021 ha valutato la solidità dei sistemi sanitari nel mondo.
I dati sono stati raccolti da agosto 2020 a giugno 2021. I punti analizzati sono stati: prevenzione (capacità degli Stati di anticipare il rischio sanitario), rilevamento (ruolo chiave della ricerca), risposta rapida (efficace piano di emergenza), sistema sanitario, politiche pubbliche, clima globale (tensioni internazionali, livello di fiducia nel sistema sanitario del Paese, ecc.).
Mettendo insieme tutti questi parametri, gli Stati Uniti si aggiudicano il primo posto, con 75,9 punti su 100, un leggerissimo calo rispetto al passato, ma che gli dà comunque un comodo vantaggio sugli altri Stati.
Seguono Australia (71,1), Finlandia (70,9), Canada (69,8) e Thailandia (68,2). La Slovenia è arrivata sesta, davanti a Corea del Sud (9), Francia (14), Giappone (18) e Italia (41). I Paesi dell'Africa, dell'Asia centrale e parte dell'Asia meridionale e occidentale (Penisola araba) occupano principalmente la metà e la coda della classifica. Il Qatar è al 49° posto, il Sudafrica al 56°, l'India al 66°. Gli Emirati Arabi Uniti si piazzano in 80° posizione. Il Kenya è 84°, la Somalia è ultima con 16 punti.
Lo studio valuta anche l'evoluzione in tempo dei vari sistemi sanitari. A metà classifica, il Qatar registra un dato complessivo in rialzo. Chiude la classifica il Kenya che registra il calo maggiore (-4,8 punti), legato principalmente alla crisi del Covid-19. È nel Liechtenstein (54°) che si registra l'incremento maggiore, con +14 punti.
Espatriare a seconda del livello del sistema sanitario?
Il Covid-19 ha decisamente cambiato le carte in tavola. Già prudenti prima della crisi sanitaria (soprattutto per chi si trasferiva in Paesi con un sistema sanitario precario), gli espatriati si fanno ancora più cauti. L'intero progetto viene ora organizzato intorno agli standard sanitari. Aspetto fondamentale, secondo l'OMS, che invita a riflettere su dati che tendiamo a sottovalutare.
A causa della mancanza di test, nel continente africano 6 contagi su 7 non vengono segnalati. La maggior parte dei Paesi africani ha aperto le porte agli stranieri vaccinati ma la situazione resta delicata, gli ospedali sono sovraffollati e poco attrezzati, i contagi aumentano. Classificata zona arancione, la Repubblica Democratica del Congo è passata al rosso dal 3 gennaio.
La Nigeria sta vivendo una situazione simile: solo 4 medici ogni 10.000 abitanti, una disperata mancanza di fondi e personale sanitario sottopagato... Un cocktail esplosivo, che ha spinto la popolazione a dichiarare uno sciopero a tempo indeterminato da aprile del 2021. La situazione purtroppo non è cambiata. Solo il 2,2% degli abitanti è completamente vaccinato e nel frattempo è arriva la variante Omicron. A ciò si aggiunge un contesto politico ed economico teso, un aumento nei casi di rapimento di minori e un PIL appesantito dall'inflazione. La Nigeria sta lottando per uscire dalla crisi.
E anche nei Paesi dove il tasso di vaccinazione è più alto, la cautela è ancora d'obbligo. Come deve muoversi un espatriato, che si ammala nel paese ospitante e che non ha un'assicurazione?
È l'esperienza da incubo di un francese partito per il Messico lo scorso dicembre per visitare una persona cara in periodo di vita (motivo che ha permesso l'ingresso). "Non è antivax, ma essendo giovane (45 anni) e in buona salute non si è fatto tanti problemi", dice Marie, sua moglie, che sta passando al setaccio tutti i siti web e sta contattando tutte le organizzazioni possibili per trovare una soluzione. “Ha preso il Covid poco dopo il suo arrivo e sono iniziati i problemi. Gli ospedali pubblici sono al collasso e le cliniche private sono troppo costose. Non ha stipulato un'assicurazione Covid perché pensava di poter fare affidamento sull'assicurazione della carte bleue (carta Visa). Ma a quanto pare non ha diritto al rimpatrio. E d'altra parte, quale compagnia aerea imbarcherebbe una persona non vaccinata, che si è messa volontariamente in viaggio, mentre imperversa la variante Omicron?".
In Messico, l'assistenza sanitaria è costosa, ancor di più dopo lo scoppio della pandemia. Convivono due sistemi: gli ospedali pubblici, che offrono prezzi accessibili, ma mancano di risorse. Saturi, non possono garantire cure di qualità. Le cliniche private hanno i mezzi ma i costi sono elevati. Per gli espatriati, la soluzione è stipulare un'assicurazione sanitaria privata.
Anche gli Stati con sistemi sanitari più efficienti stanno crollando sotto il continuo aumento dei contagi. Al giorno d'oggi, prima di trasferirsi all'estero, è cruciale valutare le condizioni del sistema sanitario del Paese ospitante. Infrastrutture e attrezzature sono fattori importanti da considerare ma anche la barriera linguistica non va sottovalutata. Bisogna essere in grado di comunicare per ricevere le cure più appropriate.
Aspetti da considerare prima di trasferirti all'estero
Fatti le domande giuste
Ogni situazione è unica e merita un'attenzione speciale. Soffri di qualche patologia o allergia? Il clima potrebbe minare la tua salute? Stai seguendo un ciclo di cure? Usi una sedia a rotelle o un bastone? Indossi protesi o un apparecchio acustico? Hai bisogno di controlli frequenti ai denti, agli occhi ecc...?
Cosa fare prima di partire?
Fai un controllo medico e assicurati di fare i vaccini previsti per l'ingresso. Attualmente, il vaccino anti- Covid è obbligatorio per tutti i viaggiatori.
Informarti se l'acqua del rubinetto è potabile e se ci sono zanzare. Se necessario, procurati delle zanzariere e delle pastiglie per disinfettare l'acqua.
Se hai bisogno di cure specifiche, contatta il tuo dottore e fatti prescrivere tutti i medicinali che ti servono (informati sulle regole per il loro trasporto presso la compagnia aerea). Porta con te la ricetta originale; contatta l'ambasciata o il consolato nel tuo paese ospitante e chiedi un elenco dei medici specialisti. Dato che le tariffe per i consulti possono essere elevate, assicurati di avere una buona copertura internet così potrai chiamare il tuo medico a casa per un teleconsulto.
Da ultimo, studia da vicino il sistema sanitario del tuo paese ospitante per anticipare meglio i cambiamenti futuri e stipula la migliore assicurazione in base alla tua situazione e alle tue esigenze.
In questo articolo abbiamo parlato del ruolo dei sistemi sanitari quando si pianifica un espatrio ma ciò non significa che la scelta dipenderà solo da questo. Altrettanto importanti sono la situazione generale, la crescita economica, il clima politico-sociale, le prospettive di carriera, il sistema educativo, ecc.