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Espatrio nelle destinazioni più gettonate: a quali condizioni?

etranger et local
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Scritto daAsaël Häzaqil 01 Febbraio 2022

Hai mai desiderato di vivere e lavorare vicino alle splendide spiagge di Phuket, o di concederti una serata elegante con vista su Dubai cenando all'Atmosphere, il ristorante più alto del mondo? Sei in buona compagnia, perchè in molti abbiamo il desiderio di andare a vivere all'estero e di godere dei benefici che questo comporta. Sappi però, che prima di espatriare in queste destinazioni da sogno, devi fare delle considerazioni. 

Quali sono le migliori destinazioni per gli espatriati?

Nel 2021, le destinazioni più popolari tra gli espatriati avevano molti punti in comune: ampi spazi aperti e paesaggi lussureggianti (Canada, Nuova Zelanda, Australia, Thailandia), equilibrio tra uno stile di vita frenetico (tipico della città) e quartieri tranquilli (Svizzera, Giappone), una vasta gamma di opportunità (Singapore, Taiwan, Dubai). Vivere in queste parti di mondo, è un lusso destinato a pochi? In parte sì, a giudicare dalla selezione a cui sono sottoposti tutti i richiedenti del permesso di vacanza-lavoro per il Canada. Tra i pochi paesi ad aver istituito un sistema di lotteria, il Canada resta una delle destinazioni preferite degli espatriati, indipendentemente dalla pandemia. Simbolo del multiculturalismo, è apprezzato per la qualità della vita che offre. Ma si riesce ad ambientarsi fino in fondo? La domanda non si pone per Dubai e gli Emirati Arabi, dove il 90% circa dei residenti sono stranieri. In Giappone, invece, è il contrario. Gli immigrati sono pochi, e gli espatriati testimoniano che: "dopo più di dieci anni qui, ci sentiamo ancora come degli stranieri".

E' difficile vivere nelle destinazioni cosiddette "da sogno"? Dipende dal tuo concetto di "difficoltà". Queste destinazioni sono conosciute per l'alto costo della vita e i ritmi frenetici; va infatti da sé che vivere a Dubai non è come vivere a Roma e che lavorare in Corea del Sud è diverso rispetto alla Germania. Secondo la classifica 2021 del Mercer, Tokyo è la quarta città più costosa al mondo. Seguono Zurigo, Shanghai e Singapore. Ginevra è 7a, prima di Pechino e Berna. Seoul è all'11° posto. Le città svizzere e asiatiche occupano i primi posti della classifica. Ma questi numeri non rappresentano una realtà assoluta e queste destinazioni possono essere considerate anche da altri punti di vista.

Tutta la verità sulle destinazioni popolari

La maggior parte di noi ha dei preconcetti sulla vita all'estero ma gli ostacoli legati al trasferimento non sono così difficili da sormontare. La chiave per un espatrio di successo è ​vivere adattandosi ai costumi locali. Avrai già sentito dire che la Svizzera, Tokyo e Dubai sono destinazione care, e questo è vero, ma i prezzi vanno di pari passo con gli stipendi. Non paragonare i prezzi con quelli italiani ma rapportali a quello che guadagni. Inoltre prendi in considerazione anche il livello dei servizi offerti dal paese ospitante: servizio sanitario, efficacia dei trasporti, accessibilità ai luoghi per le persone con disabilità, disponibilità di cose da fare nel tempo libero, spazi verdi, qualità del cibo... Tutti questi aspetti non hanno prezzo!

Trasferirsi all'estero è un passo che richiede un'adeguata pianificazione. Quindi, prima di partire, assicurati di raccogliere tutte le informazioni necessarie. Impara la lingua e familiarizza con la cultura locale. Considera anche quello che potrebbe andare storto e pensa a delle alternative. Questo ti eviterà delusioni una volta sul posto. Ogni destinazione ha le sue peculiarità. Se integrarsi in Canada può essere relativamente semplice, lo stesso non vale per Giappone o Corea del Sud. C'è da dire anche che ognuno di noi è diverso e, per alcuni, vivere all'estero è un privilegio che va ben oltre l'integrazione. Per altri invece, l'impossibilità di integrarsi è un fallimento che pregiudica l'espatrio. 

In paesi con tradizioni radicate, come il Giappone e la Corea del Sud, l'immigrazione è un fenomeno recente per cui, anche il semplice fatto di poter comunicare, di sapersi muovere per la città, o di conoscere dove si svolge il mercato rionale, può essere sinonimo di integrazione. Uno straniero ben integrato entra in sintonia con la cultura del posto e la accetta senza volerla cambiare. A volte, una città piccola può facilitare l'adattamento. Invece di trasferirti a Tokyo, per fare un esempio, puoi optare per Osaka, Nagoya, Fukuoka o per realtà ancora più ridotte come  Otaru o Shibukawa.

Quando si espatria, lo scotto da pagare è più legato al cambio di ambiente piuttosto che al costo della vita in sé e per sé. Per cominciare, evita di fare continui paragoni con il tuo paese d'origine. Cerca, invece, di capire come si muove la gente del posto e fai come loro. Accetta i fallimenti, vieni a patti con le differenze, e non sentirti superiore. Impara la lingua del posto e familiarizza con usi e costumi tipici. Questo è il modo migliore per adattarsi nel paese che ti ospita, che si tratti di Nuova Zelanda, Australia, Svizzera, Giappone, Thailandia o qualsiasi altra destinazione.

Vita quotidiana
A proposito di

Ho una laurea magistrale in Giurisprudenza - Scienze Politiche e un diploma del Japanese Language Proficiency Test (JLPT) N2. Ho lavorato come addetta alla comunicazione. Ho oltre 10 anni di esperienza come web copywriter.

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