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Abituarsi alla lingua ufficiale del Paese ospitante necessita pazienza e tempo, le stesse qualità necessarie per un espatrio di successo. Quando parliamo di lingue, intendiamo tutte le loro declinazioni, i dialetti regionali, il gergo e il linguaggio del corpo. Come prepararsi a questo cambiamento? Cosa dovete aspettarvi come espatriati?
La lingua e la cultura del Paese ospitante
La lingua che si parla in un Paese è molto più di un insieme di regole ortografiche e grammaticali. È una storia viva, fatta di incontri tra popoli diversi. La lingua vive, e si evolve, con chi la parla. Una stessa parola può avere significati diversi a seconda del Paese in cui viene utilizzata. In giapponese, ad esempio, "ima" significa "ora", mentre in bateke, la lingua ufficiale del Congo Brazzaville, significa "cosa". La lingua viaggia e si nutre dell'incontro con altre culture. Lo stesso fa una persona che decide di espatriare.
Che le ragioni del vostro espatrio siano puramente professionali o familiari, che la città di trasferimento sia quella dei vostri sogni o un posto scelto a caso per il puro piacere di vivere un'avventura, dovrete comunicare. Anche se padroneggiate la lingua del Paese ospitante sarete sorpresi dal modo in cui si esprime la gente del posto. Potrebbero usare parole diverse rispetto a quelle che utilizzate voi, intonare le frasi in modo particolare, ed esprimersi attraverso una gestualità che non conoscete. Verrebbe quasi da dire che il contatto con la lingua del Paese ospitante è uno shock culturale continuo.
Gli espatriati vivono uno shock culturale costante?
Quando, vivendo all'estero, ci si immerge nella vita di tutti i giorni, è possibile avvertire uno shock culturale. Dopo le prime settimane in cui tutto è bello, iniziate a sentirvi disorientati. Sentite suoni che ancora non riuscite a decifrare chiaramente. Non riuscite a farvi capire quando chiedete informazioni stradali o volete fare il biglietto all'autobus. Faticate a trovare il modo giusto per chiedere le cose, rischiando di sembrare maleducati. Non capite le battute e vi sentite frustrati. Non tenete il passo, avete sempre la sensazione di rimanere indietro. Non comprendete tutti i registri linguistici utilizzati, i significati impliciti delle frasi, l'inflessione del vostro interlocutore.
Questo periodo "difficile" può essere più o meno lungo e può ripetersi nel tempo. A volte è molto spiacevole (a causa della frustrazione che genera), ma ci dovete passare. Grazie al contatto con varie persone, di diversa estrazione sociale, riuscirete gradualmente a decifrare le sfumature linguistiche. A fine giornata, avrete la sensazione che la testa stia per scoppiare, ma dite a voi stessi che il vostro cervello sta installando degli aggiornamenti per funzionare meglio il giorno successivo. E pazienza se continuerete a commettere errori anche dopo molti anni di permanenza in un Paese straniero, capire i diversi dialetti è una sfida continua. State facendo uno sforzo per adattarvi alla lingua nazionale, e questo vi fa onore.
Che tipo di inglese parlate?
Si dice spesso che l'inglese non è più una lingua straniera ma una delle lingue che tutti dovrebbero padroneggiare. In effetti, parlare inglese apre le porte del mondo professionale tuttavia, contrariamente a quanto si crede, non è l'idioma più parlato al mondo.
Inglese britannico, canadese, americano, nigeriano, ugandese, camerunese, sudafricano, australiano, neozelandese, filippino, indiano, ecc. Parlare semplicemente l'inglese non è sufficiente. È necessario anche comprendere, e sapersi esprimere, nella variante specifica dell'inglese usato nel Paese ospitante. Noterete quanto una parola possa cambiare da una nazione all'altra. La grammatica cambia. I costrutti sono diversi. L'inglese parlato in un singolo Paese attinge alle lingue locali, e si reinventa. In Australia, per chiedere a qualcuno come sta, si dice "How ya doing?". Gli inglesi in Gran Bretagna usano "How are you?", mentre i nigeriani dicono "How you dey?".
Questo è un semplice esempio e solo un'immersione totale potrà farvi capire quanto una stessa lingua vari a seconda del posto in cui la si parla. E cosa dire delle forme di cortesia, dei modi di dire e dei dialetti?
Le forme di cortesia e lo slang
Si dice spesso che il giapponese e il coreano siano tra le lingue più "cortesi" al mondo. Sono caratterizzate da diversi livelli di espressione. In queste lingue, non si può parlare al proprio capo nello stesso modo in cui ci si rivolge a un amico, o a un estraneo. Questo è un discorso che vale dappertutto, ma è ancora più evidente in Giappone o in Corea del Sud. In queste nazioni è possibile conoscere la posizione sociale delle persone solo ascoltando il modo in cui ci si rivolge a loro. Esistono anche dei modi colloquiali di esprimersi, e vengono usati a seconda del contesto.
Per quanto riguarda lo slang, ossia quell'insieme di espressioni usate in sostituzione del linguaggio comune, a scopo di maggiore espressività, il francese ne è ricco. Lo slang è sovversivo, alla moda, di tendenza, ed è molto usato nel mondo dell'arte (musica, letteratura, cinema...). Guardando Master of None, ad esempio, possiamo familiarizzare con i modi di dire americani che sono più in voga. Anche Orange is the New Black, o Top Boy, utilizzano molto slang.
Cosa dire e cosa non dire
Va da sé che alcune espressioni dovrebbero essere usate solo tra amici. Esiste un linguaggio quotidiano, un linguaggio professionale, un linguaggio usato solo tra familiari e amici, ecc. Ogni interazione richiede registri linguistici diversi. Il mal di testa sta tornando? È solo perché l'aggiornamento nel vostro cervello è andato a buon fine. Sarete inoltre sorpresi da quanto imparerete a livello inconscio. Si apprende molto per imitazione. Frequentare diversi ambienti sociali vi consentirà di cogliere le varie sfumature linguistiche.
Per quanto riguarda che cosa dire o non dire, anche in questo caso non c'è bisogno di farsi prendere dal panico. Dappertutto bisogna attenersi all'educazione di base, soprattutto in presenza di una persona che non si conosce. Meglio non baciare sulla guancia una persona che incontrate per la prima volta, ed evitare un contatto fisico eccessivo. Osservate come si comportano gli altri e seguite l'esempio. Immergetevi nel nuovo ambiente e sforzatevi di praticare il più possibile la lingua locale.