La mia esperienza è positiva, nel senso che ora sono un architetto registrato e quindi posso firmare progetti senza utilizzare dei professionisti locali.
Non è stato per nulla facile.
Arrivato al dipartimento delle Costruzioni di HCMC allo sportello (dove si parla rigorosamente solo il vietnamita) mi sono sentito respingere subito, "perchè non è possibile". Tradotto dal mio interprete.
Con le pive nel sacco mi guardo attorno in città e vedo un progetto firmato da una delle più grandi engineering del mondo... Galvanizzato con l'interprete torno alla carica dopo qualche giorno. Allo sportello ricevo la stessa risposta e stessa traduzione: "non si può. Devo fare 5 anni di esperienza in Vietnam!". Questa volta obietto in maniera decisa allo sportellista ed al mio interprete che MAI una società come quella vista operare in città abbia atteso 5 anni per firmare progetti in VN.
Ne segue un conciliabolo frenetico a cui partecipano TUTTI! Sportellisti, colleghi e gli omini della security!
Alla fine si decide di chiamare qualcuno.
Scende una signora, che credo responsabile dell'ufficio, Le spiego il tutto (lei parla anche inglese ma ogni tanto chiede l'intervento dell'interprete) e mi dice che... SI PUO' FARE!
Ma non è bastata la traduzione dell'ambasciata, ho dovuto portare la traduzione legalizzata in Italia e poi tradotta qui della mia iscrizione all'abo degli architetti. Ma non bastava nemmeno quella perché secondo il dipartimento non c'era scritto che l'albo degli architetti era il registro ufficiale. Secondo loro era come una associazione... Quindi ho dovuto portare le traduzioni relative all'albo degli architetti da cui risulta che è un organo ufficiale, ma non bastava...
Allora mi hanno fatto redigere un documento standard loro, da dove si evincesse la mia esperienza lavorativa di almeno 5 anni. Fatto il compitino, migliorando il loro schema alla consegna li ho visti sbiancare perché avevo "osato" ruotare il foglio A4 in senso orizzontale pur mantenendo perfettamente tutto il loro contenuto.... Non lo sapevo ma ho commesso una eresia... Così re-impaginato il modulo...
Torno ma ancora i documenti non sono perfetti, richiamo il mio ufficio in Italia, ri-preparano altri documenti e li facciamo tradurre a Roma dall'Ambasciata Vietnamita.
Riconsegno il tutto e mi dicono di tornare il 1 di aprile, una commissione giudicherà quanto presentato e se accettato bene altrimenti devo fare l'esame di stato in Vietnam ed ovviamente in vietnamita...
Ritorno il 1 di aprile, convinto di trovarmi un grande pesce d'aprile... lo sportellista ritira la mia ricevuta ed io attendevo la lettera di diniego.... lui scartabella un poco si gira ritorna verso di me mi allunga un foglio scritto con la mia foto.. era il tesserino di iscrizione come architetto!
Debbo dire un grazie enorme alla direttrice dell'ufficio, senza di lei sarebbe stata dura!
Al contrario di quanto credevo, MAI mi è stato chiesto qualcosa... sotto banco. Correttezza e forse una certa rigidità nel leggere i documenti, una virgola fuori posto li manda in tilt. Ma ripeto grande correttezza!
Ho dei limiti, ad esempio sulla progettazione urbana ecc, che invece in Italia non ho, non posso firmare strutture cos che in Italia posso fare. Ma per il resto sono abilitato.
Sono stato prolisso pur avendo tagliato circa 80% della storia. Tempo impiegato? 10 mesi! A loro dire ero il primo caso fossi capitato loro, probabilmente altri erano abilitati in altre città.
Costo dell'operazione come burocrazia circa 6 euro... In tempo qualcosa di più...