Cosa ti manca di più in Portogallo?
Ultima attività 27 Ottobre 2021 di micolino5
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Buongiorno a tutti,
Vivendo in Portogallo, che sia per un lungo o un breve periodo, è normale avere nostalgia di casa. Vorremmo sapere cosa ti manca di più del tuo paese natale ora che abiti in Portogallo.
A livello culturale, cosa ti manca di più?
Ci sono feste o tradizioni del tuo paese d'origine che non si celebrano in Portogallo?
Ci sono degli alimenti che non riesci a trovare, o che pur essendo disponibili, non hanno lo stesso sapore? Se si, quali sono?
Nel tuo tempo libero in Portogallo riesci a praticare le stesse attività di prima oppure hai dovuto rinunciare per iniziare a praticarne delle altre?
Come fai per superare queste differenze e adattarti ai cambiamenti?
Grazie per il tuo contributo!
Francesca
Team Expat.com
Vedo che sono il primo. Ho esitato a rispondere perchè devo riconoscere che non mi manca proprio niente.
Vero che in IT sono sempre stato considerato molto riservato nella vita privata. Quindi feste, tradizioni, non fanno per mè.
In fatto di cibo. Premesso che il cibo dei portoghesi è buono. Poi se voglio prodotti tipici italiani basta andare a comperare che si trovano facilmente e non costano tanto di più, forse qualcosa di meno, che certi negozi blasonati .
E per tante situazioni (sicurezza, rispetto, clima ) in PT mi pare sia meglio.
I miei parenti e gli amici (quelli veri). Ecco ciò che mi manca di più. Anche perché qui in Portogallo non puoi sceglierti le persone da frequentare. Anche fra italiani . Le occasioni di contatto e le opportunità sociali ci sono ma è difficile entrare in sintonia in breve tempo e i rapporti sono più “formali” . Parlo da pensionato. Forse per chi ha una attività e per i più giovani è più semplice. Come più semplice per i più giovani imparare la lingua (fondamentale per le relazioni continuative con i locali).
Per il resto i comportamenti e gli interessi sono molto simili ai nostri in Italia: l aperitivo la sera, le passeggiate in centro, i fine settimana fuori porta, le serate al ristorante, gli spettacoli.
I prezzi e il livello di servizio, per la taglia medio-alta, hanno un buon rapporto e con qualità adeguate. Mi riferisco in particolare agli hotel , alle escursioni, ai vini e al cibo in generale, specialmente negli ultimi anni. Tutto ciò senza scendere nei particolari: l Algarve non è certo come il mare di LIGURIA e la valle del Douro o l Alentejo, se raffrontarti con Langhe e Tuscany, di strada ne devono ancora fare. Ma non dobbiamo sempre avere la puzza sotto il naso: ho fatto tour sull’ Atlantico e visite guidate in Cantine di cui ho un piacevole ricordo !
Le strutture sportive di ultima generazione per tennis, golf e canyoning - quelli di mio interesse - sono sicuramente moderne e con costi inferiori, riferite alle principali città portoghesi.
Quello che a mio avviso manca è una maggiore coesione tra noi connazionali : non riusciamo per varie ragioni a fare squadra e ci ritiriamo spesso negli individualismi e divisioni sociali. A differenza di francesi ed inglesi .
Cordialmente e con piacere leggervi su questo forum.
Paolo
condivido l'impressione di scarsa coesione tra connazionali.
Ritengo dipenda dalle motivazioni che hanno portato ciascuno a fare un passo stravolgente come l'espatrio. Siamo diventati diffidenti sopratutto ad una certa età. Dietro all'espatrio non c'è quasi mai la sola ed unica motivazione economica della tassazione. E' spesso una copertura di un vissuto che diventando vecchi non sempre si vuole condividere. Di politica non se vuole parlare, di donne non se ne può più parlare .
E fare squadra sembra una forzatura dopo che si è trovato uno spazio riservato al di fuori di tutte le complicazioni di vario genere ... di prima.
Per questo le amicizie che si costruiscono pino piano e poco poco sono più salde e piacevoli delle tante convenzionali che a volte mal si sopportavano.
Parlo a titolo personale, ovviamente.
Anch'io sono piu' o meno sulla stessa lunghezza d'onda dei messaggi precedenti,
Nonostante sia in Algarve da ormai quasi 6 anni ,la mancanza che sento di piu e'
la lontananza dei parenti ,ma principalmente quella dei miei 4 nipotini.
Per quanto riguarda Le amicizie con i portoghesi qui a Portimao ,
non ho grossi problemi . Mentre per quanto riguarda il cibo non ho nessun problema
avendo viaggiato per lavoro attorno al globo mi sono sempre adeguato al cibo locale.
Cio' che secondo me manca qui e' un centro ricreativo di italiani espatriati in Algarve.
Ho notato in tutti questi anni che con gli italiani e' difficile legare ,specialmente con i pensionati.
Comunque qui si sta benissimo sia come clima ,cibo , prezzi nei negozi,
tranne che in estate i prezzi lievitano a causa del turismo .
un saluto Giuseppe
io vivo all'estero da piu di trent'anni e posso dire che negli altri venti ne ho passati piu della metà in viaggio o in soggiorni piu o meno lunghi
ho vissuto a Londra, Parigi, Monaco (principato), New York, Vietnam, Bangkok ecc...
cosa mi manca dell'Italia?
fino a vent'anni fa mi mancava la pasta, nessun ristorante italiano all'estero riusciva a cucinare una pasta "al dente". Poi fortunatamente i gusti sono cambiati ed anche all'estero (perfino mia moglie che é francese) apprezza la pasta "non scotta"
Quindi per venire alla domanda e non perdermi in arzigogoli
cosa mi manca dell'Italia???
niente ma veramente proprio niente
é un paese che adoro visitare da turista, cerco di andare a Venezia almeno una volta all'anno e restarci piu' che posso, per me resta un luogo magico, unico al mondo
vado a volte nella mia Torino, di cui mi manca la mole lo stadio dove gioca il Toro, la vista delle montagne, il caval d'brûnz, il Cambio e i caffé
ma sempre come se fossi un turista
mi mancano ancora meno gli italiani e i non invitati che continuano a invadere la penisola indisturbati distruggendola e creando insicurezza, presto come in Francia si sparerà per il controllo della droga (qui c'é un morto per kalashnikof al giorno) e ci saranno quartieri islamici off limits
forse mi sono male abituato: l'ordine, la pulizia, l'educazione, il rispetto, la gentilezza dei portoghesi mi hanno messo ancora di piu' in evidenza i difetti del popolo che noi piemontesi abbiamo voluto unificare ( )
sono di trieste e ho vissuto da ragazzo e non vedo l ora d tornarci quandro andro in pensione e non posso che concordare in tutto e pertutto con quel che asserigle il sig valle via dall'italia subito prima che sia tatdi
saluti giulio torres
Una cosa che mi manca? Il pane. Quando torno in toscana mangio pane solo per giorni.
Il pane del supermercato qua, lo mangio, ma, ma, ma. In generale, per me, in PT non si mangia molto bene, almeno sempre per i miei gusti, eccetto alcuni piatti come il cuzido alla portoghese, il leitao al forno, il secreto do porco preto, qualche tipo di baccalà, le sardine, la sopa e i pastel de nata e altro che ora non mi viene in mente. Comunque si contano su una mano, forse due. Allora come fai? Direte voi... cucino io e risolvo il problema, ma il pane, quello non riesco a farlo e quello mi manca.
alexmarti ha scritto :Una cosa che mi manca? Il pane. Quando torno in toscana mangio pane solo per giorni.
Il pane del supermercato qua, lo mangio, ma, ma, ma. In generale, per me, in PT non si mangia molto bene, almeno sempre per i miei gusti, eccetto alcuni piatti come il cuzido alla portoghese, il leitao al forno, il secreto do porco preto, qualche tipo di baccalà, le sardine, la sopa e i pastel de nata e altro che ora non mi viene in mente. Comunque si contano su una mano, forse due. Allora come fai? Direte voi... cucino io e risolvo il problema, ma il pane, quello non riesco a farlo e quello mi manca.
Concordo, la cucina in Portogallo non è il massimo. Quindi sondare !
Mi consigliate altri piatti oltre a quelli menzionati da Alex che meritano di essere considerati. Forse questo nn è propriamente il forum per parlare di cucina … Mrs Francesca mi bacchetterà?!?!
Attendo vostre con … l’acquolina in bocca !
Un caro saluto , Paolo
albarea ha scritto :alexmarti ha scritto :Una cosa che mi manca? Il pane. Quando torno in toscana mangio pane solo per giorni.
Il pane del supermercato qua, lo mangio, ma, ma, ma. In generale, per me, in PT non si mangia molto bene, almeno sempre per i miei gusti, eccetto alcuni piatti come il cuzido alla portoghese, il leitao al forno, il secreto do porco preto, qualche tipo di baccalà, le sardine, la sopa e i pastel de nata e altro che ora non mi viene in mente. Comunque si contano su una mano, forse due. Allora come fai? Direte voi... cucino io e risolvo il problema, ma il pane, quello non riesco a farlo e quello mi manca.
Concordo, la cucina in Portogallo non è il massimo. Quindi sondare !
Mi consigliate altri piatti oltre a quelli menzionati da Alex che meritano di essere considerati. Forse questo nn è propriamente il forum per parlare di cucina … Mrs Francesca mi bacchetterà?!?!
Attendo vostre con … l’acquolina in bocca !
Un caro saluto , Paolo
Apri una nuova discussione: Parliamo di cucina in Portogallo.
Ti lascio anche il link per aprire direttamente la discussione, cosi non hai scuse: https://www.expat.com/forum
A tutti gli amanti del pane: basta andare al mercatino rionale dell'angolo ( a Quarteira il Mercoledi', a Loule' il Sabato) e a qualche bancarella sgarrupata trovate il pane che cercate, molto simile al Pugliese o il Toscano ( simile, NON uguale ). Fate qualche prova prima di comprare la pagnotta che costa... 1€
Ciao Morcal, qui vanno pazzi per la Broa, pane che usano anche per un piatto di baccala. (Baccala alla broa). Credo sia quello che maggiormente si incontra ai nercatini, cotto al forno. Ha un aspetto invitante, sembra croccante ma quando lo tagli (ahimé) sembra gomma.
Credo che il concetto di croccante non sia proprio uguale al nostro (soprattutto noi lombardi cresciuti con la ... micheta ).
Trovo abbastanza simile al nostro pane della domenica (la pagnotta grossa) il pan casero. Dipende poi da chi lo fà. Come sempre e come anche da noi.
Così come il soffice nei dolci. Usando molto miele escono dei dolci che a volte serve la sega circolare. Soprattutto per chi ha denti non proprio più ... di latte.
ma si dice non a caso paese che vai ........ trovi.
strano perchè qui ad Aveiro il pane nelle pastellerie è buonissimo, proprio i panini quelli piccoli, infatti ho iniziato a mangiare pane da quando sono in Portogallo e appena viene qualcuno a trovarmi lo presento come pane tipico...comunque aprire una discussione sui cibi e piatti tipici portoghesi mi pare una buonissima idea!
A furia di provare vari tipi di pane io a Tavira ne trovo di buono, anche al supermercato.
Quello che mi manca sono le Alpi e la bellezza architettonica multi culturale che in Italia rappresenta una magnifica possibilità di visita sempre diversa sempre da scoprire. Il Portogallo offre degli scenari naturali della csta meravigliosi e il clima dell'Algarve è insostituibile. Ma dopo molti mesi sento la mancanza di andare in alto sotto le rocce dolomitche nelle valli e nei fiumi. Il cibo facendo un Mix con quello casalingo italiano è un ottimo compormesso e una bella scoperta. Se ci si da da fare si trovano delle chicche per acquistare prodotti biologici di altissima qualità, almeno nell'Algarve dell'Est. Nostra figlia ha aperto l'unica Bottega-Bar a Cabanas De Tavira di vino naturale portoghese ed europeo nella zona SudEst portoghese e questo ci permette poter godere del vino che, da tradizione veneta di mia moglie, deve essere di ottima qualità.
Ovviamente ogni nuova ipotesi di "discussione" che lancia Francesca, complimenti, va interpretata e sviluppata a 360° nella sua completezza di risposta.
Questi aspetti folkloristici, culinari e territoriali lasciano il tempo che trovano rispetto alla fondamentale motivazione per cui una persona raggiunta la meritata pensione compie la scelta di abbandonare terra, abitudini, amicizie, casa e parenti.
Al di sopra di tutto c'è la DEFISCALIZZAZIONE della propria pensione....poi il resto lo digeriamo, lo condividiamo, lo interpretiamo e lo anche apprezziamo in quanto diventano componenti della nuova forma di vita che ci siamo ridisegnati.
Per diversi e personalissimi sentimenti ognuno poi nell'ambito del pezzo di territorio in cui si è stabilito, quasi per forza di cose e di vita subisce e partecipa alle tradizioni locali, alle feste, alle particolarità della cucina che però occorre dirlo, non sempre è sinonimo di condivisione nella digeribilità o nei diversissimi gusti e condimenti....ma ci si adatta ed in alcuni casi si corre il serio rischio di esaltarli.....
La tristezza più profonda, e su questo sono convinto, é per chi lo nega, in quanto mente a se stesso, è quella sensazione in cui sei quasi costretto ad esaltare le particolarità territoriali in cui vivi, pur sapendo che sono completamente diverse ed incomparabili rispetto alle tradizioni del tuo paese natio, perchè in quel luogo hai scelto di vivere la parabola del tramonto della tua vita e questo paese si immedesima esattamente...con le grandi distese di mare al tramonto....di grandi deserti di falesie sferzate dal vento oceanico....e noi lo scambiamo per bellezza e serenità del luogo in cui ci troviamo....ovviamente a chi manca il pane...a chi manca un'altra pietanza....a chi manca qualcos'altro e via di questo passo.....ma nessuno è pienamente soddisfatto...ma stà li.....
Brindisino ha scritto :Ovviamente ogni nuova ipotesi di "discussione" che lancia Francesca, complimenti, va interpretata e sviluppata a 360° nella sua completezza di risposta.
Questi aspetti folkloristici, culinari e territoriali lasciano il tempo che trovano rispetto alla fondamentale motivazione per cui una persona raggiunta la meritata pensione compie la scelta di abbandonare terra, abitudini, amicizie, casa e parenti.
Al di sopra di tutto c'è la DEFISCALIZZAZIONE della propria pensione....poi il resto lo digeriamo, lo condividiamo, lo interpretiamo e lo anche apprezziamo in quanto diventano componenti della nuova forma di vita che ci siamo ridisegnati.
Per diversi e personalissimi sentimenti ognuno poi nell'ambito del pezzo di territorio in cui si è stabilito, quasi per forza di cose e di vita subisce e partecipa alle tradizioni locali, alle feste, alle particolarità della cucina che però occorre dirlo, non sempre è sinonimo di condivisione nella digeribilità o nei diversissimi gusti e condimenti....ma ci si adatta ed in alcuni casi si corre il serio rischio di esaltarli.....
La tristezza più profonda, e su questo sono convinto, é per chi lo nega, in quanto mente a se stesso, è quella sensazione in cui sei quasi costretto ad esaltare le particolarità territoriali in cui vivi, pur sapendo che sono completamente diverse ed incomparabili rispetto alle tradizioni del tuo paese natio, perchè in quel luogo hai scelto di vivere la parabola del tramonto della tua vita e questo paese si immedesima esattamente...con le grandi distese di mare al tramonto....di grandi deserti di falesie sferzate dal vento oceanico....e noi lo scambiamo per bellezza e serenità del luogo in cui ci troviamo....ovviamente a chi manca il pane...a chi manca un'altra pietanza....a chi manca qualcos'altro e via di questo passo.....ma nessuno è pienamente soddisfatto...ma stà li.....
Messa così sembra quasi una prigione forzata da denaro!!! Io trovo invece il Portogallo talmente un Paese civile con persone educate, con un forte senso di sicurezza , che a me il pane e il resto dell Itália non mancano per niente ahahah
Io non voglio proprio tornare “ nella mia terra” con la paira di camminare per strada anche di giorno , le strade rotte, i muri sporchi, immondizia ovunque etc etc . Grazie no. Mi va bene la sopa e la orada grelhada
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