Come imparare la lingua dei segni vivendo all'estero

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Scritto da Asaël Häzaq il 30 luglio, 2024
Se sei sordo o ipoudente, mentre pianifichi il tuo trasferimento all'estero, potresti chiederti come comunicare con la lingua dei segni. Spesso si sottolinea che imparare la lingua locale è essenziale e per “lingua” si intendono sia le lingue parlate che quelle visive, come il linguaggio dei segni. Ecco una guida completa per aiutarti a impararle quando vivi all'estero.

Come imparare la lingua dei segni quando sei un espatriato

In quale Paese ti stai trasferendo? Esistono diverse famiglie di lingue dei segni. Se, ad esempio, conosci la lingua dei segni austriaca, ti sarà più facile capire e imparare quella tedesca. Lo stesso vale tra lingua dei segni olandese e tedesca. Se invece conosci quella italiana o australiana, potresti avere più difficoltà ad adattarti alla lingua dei segni austriaca, olandese e tedesca. Queste sono indicazioni generali e molto dipende dalle tue capacità linguistiche e dal tuo stile di apprendimento. Proprio come per le lingue parlate, esistono vari modi per imparare una nuova lingua dei segni.

Imparare a scuola

Esistono diverse opzioni a seconda della tua situazione (studente internazionale, dipendente, lavoratore autonomo, coniuge al seguito, ecc.). Se sei uno studente, la tua università potrebbe offrire corsi di gruppo per imparare la lingua dei segni del Paese di espatrio. Se lavori, se ti sei trasferito per seguire il tuo compagno/a, o se sei un pensionato, cerca associazioni per sordomuti o associazioni esperte nella lingua dei segni. In alternativa, puoi iscriverti a una scuola specializzata. Se preferisci le lezioni individuali, molti insegnanti danno corsi a distanza, consentendoti di iniziare a imparare già prima di trasferirti.

Formazione su YouTube

Che si tratti di lingua dei segni britannica (BSL), sudafricana (SASL), americana (ASL), tedesca (DGS), italiana (LIS) o coreana (KSL), esistono numerosi canali YouTube dove puoi impararla. L'apprendimento online è economico e flessibile e ti permette di imparare al tuo ritmo, certo manca la parte pratica che serve per avere un riscontro sui tuoi progressi. I corsi online sono comunque un ottimo punto di partenza.

Libri

Si potrebbe pensare che le lingue dei segni, essendo visive, non si prestino ad essere studiate sui libri di testo. Tuttavia, come tutte le lingue, anche quelle dei segni hanno i loro libri di testo. Acquista un manuale che presenti anche la storia e la cultura della lingua dei segni del Paese ospitante. L'ideale sarebbe avere un'anteprima del libro prima di acquistarlo, per assicurarsi che le illustrazioni siano chiare. Esistono ottimi libri sulla lingua dei segni che trasmettono efficacemente la complessità di questi linguaggi visivi. Ad ogni modo, i libri dovrebbero integrare, e non sostituire, le lezioni pratiche.

La lingua dei segni: come adattarsi al Paese ospitante?

Anche se conosci già le basi della lingua dei segni della destinazione di trasferimento, i primi giorni possono essere impegnativi. Spesso, tra la teoria e la pratica, c'è un divario. L'adattamento avverrà man mano che interagisci con la gente del posto. Ma come fare per comunicare con persone che non conoscono la tua lingua dei segni? Le situazioni quotidiane possono diventare complesse da gestire, che sia al bar, al supermercato o per strada.

Usare le tecniche orali

Per superare le incomprensioni, metti in uso le tecniche orali (la capacità di una persona sorda di parlare a voce). Queste tecniche sono state sviluppate soprattutto quando le lingue dei segni erano vietate o non riconosciute in alcuni Paesi. Il loro scopo è quello di facilitare il dialogo tra una persona sorda e un normoudente. L'oralizzazione rimane comunque un esercizio impegnativo e faticoso. Inoltre, comunicare in una nazione straniera presuppone che tu capisca la lingua parlata in quella destinazione. Ma se pratichi l'oralizzazione da molto tempo, è probabile che continuerai a usarla anche nel Paese ospitante.

Lettura labiale

Si tratta di leggere le labbra, partendo dal presupposto che tu capisca la lingua che si parla nella destinazione di espatrio. La lettura labiale ti aiuta a cogliere i punti salienti di una conversazione, ma può essere faticosa da seguire, soprattutto per periodi prolungati. Usare un taccuino, uno smartphone o un tablet potrebbe essere la tecnica più semplice per destreggiarsi nel quotidiano. Puoi farti capire rapidamente scrivendo o disegnando; il tuo interlocutore può rispondere. Questi dispositivi, unitamente ai segni, facilitano il dialogo. Sono ottimi strumenti da usare mentre ti adatti alla nuova vita.

Non esiste un'unica lingua dei segni

È comune riferirsi alla “lingua dei segni” come se fosse universale, ma non è così. Le lingue dei segni sono lingue a tutti gli effetti, ognuna riflette la storia e la cultura di un determinato Paese. Variano in modo significativo e ognuna ha espressioni e segni unici. Esistono anche lingue dei segni regionali, come lo spagnolo contrapposto al catalano in Spagna o il francofono verso il fiammingo in Belgio. Tutte le variazioni della lingua parlata - accenti, modelli discorsivi, vocabolario - hanno una corrispondenza nelle lingue dei segni che si differenziano per ampiezza, fluidità e l'irregolarità dei gesti. Come ogni lingua, anche quella dei segni si evolve nel tempo.

Non tutte le persone sorde usano la lingua dei segni

Contrariamente a quanto si pensi, essere non udenti non implica necessariamente l'uso della lingua dei segni. Molte persone sorde parlano oralmente, praticano la lettura labiale o utilizzano il linguaggio assistito (un sistema che rappresenta visivamente la fonetica di una lingua parlata). Il linguaggio assistito non è una lingua dei segni, in quanto si basa su una lingua parlata. 

Esiste una lingua dei segni internazionale?

La confusione che aleggia intorno alle lingue dei segni può derivare dall'esistenza di un sistema di comunicazione internazionale: la Lingua dei Segni Internazionale (ISL). Progettata per essere compresa da tutte le persone non udenti e con problemi di udito, l'ISL deriva da varie lingue dei segni, principalmente europee e americane. Viene utilizzata principalmente in occasione di incontri internazionali come la Giornata Internazionale delle Lingue dei Segni o le Deaflympics, i giochi olimpici per non udenti. L'ISL, tuttavia, non è una lingua in sé. Viene usata per comunicare, in situazioni molto specifiche, tra persone che non parlano la stessa lingua.