Bullismo a scuola durante l'espatrio: come aiutare tuo figlio

Vita quotidiana
  • bullied child
    Shutterstock.com
Scritto da Natallia Slimani il 29 agosto, 2024
Trasferirsi in un nuovo Paese può essere un'avventura emozionante per un bambino. Ma questa transizione si accompagna a degli ostacoli che potrebbero condizionare la sua quotidianità. I bambini espatriati devono affrontare una realtà completamente diversa da quella a cui erano abituati. Oltre alle complessità della crescita, devono adattarsi a nuove situazioni sociali.

Secondo il National Center for Educational Statistics, “uno studente su cinque riferisce di essere stato vittima di bullismo”. E un bambino espatriato che si trova a frequentare una nuova scuola, circondato da persone che non conosce e da norme sociali diverse, potrebbe essere ancora più a rischio.

Il bullismo nel contesto dell'espatrio

Il bullismo è, purtroppo, un problema universale. Detto questo, però, alcuni bambini possono essere più a rischio rispetto ad altri.
Gelya Bend, educatrice, psicologa e arte-terapeuta residente a Hong Kong, spiega: "I bambini con capacità di leadership non hanno bisogno di fare nulla per diventare popolari. Un bullo di solito vuole stabilire una sorta di potere, o di autorità, e nella maggior parte dei casi è spinto dalla ricerca di attenzione da parte dei coetanei. Alcuni bambini cercano di attirare l'attenzione dei genitori causando problemi a scuola. Parallelamente, ironia della sorte, nella maggior parte dei casi i bambini vittime di bullismo si distinguono dalla massa e si fanno notare facilmente. Potrebbero essere diversi nell'aspetto, nel modo di parlare e di vestire, oppure il loro status sociale o culturale potrebbe essere diverso. Attirano maggiormente l'attenzione e a volte diventano il bersaglio di scherzi o dispetti".

Le difficoltà che devono affrontare i bambini espatriati

Una delle sfide più immediate con cui si scontra un bambino all'estero è la barriera linguistica. Non conoscere bene la lingua locale può impedire la comunicazione di base, limitando notevolmente le interazioni sociali. Anche seguire le lezioni a scuola può essere difficile. In questo contesto, è dura già per un adulto - immagina di essere un bambino circondato da un ambiente nuovo che non gli permette di esprimersi e di capire gli altri. 

Le differenze culturali complicano ulteriormente la situazione. Ogni nazione e cultura hanno delle regole non scritte. Può trattarsi di come ci si veste, di ciò che è considerato appropriato, di come esprimere le proprie emozioni e altro ancora. Agli occhi dei più piccoli, superare queste differenze è un macigno insormontabile. Inoltre, le loro reazioni e risposte naturali a determinate situazioni possono essere percepite come strane o addirittura inappropriate dai loro coetanei.

Molti bambini espatriati si sentono isolati o diversi. Ed è proprio “l'essere diversi” che spesso rende le interazioni sociali molto difficili per i bambini che vivono all'estero. Anche avere un aspetto diverso da quello dei compagni di classe può renderli vittima di bullismo, o relegarli in un angolo. Il senso di non appartenenza può lentamente intaccare la loro autostima e renderli poco propensi alla socializzazione. Con il passare del tempo, l'isolamento può diventare più profondo e influire sulla loro salute emotiva e mentale.

Come riconoscere se vostro figlio è vittima di bullismo

Il bullismo può insidiarsi in modo subdolo nella vita di un bambino. E i segnali, soprattutto all'inizio, possono essere impercettibili. Detto questo, ci sono diversi segnali che i genitori dovrebbero tenere d'occhio:

Cambiamenti nelle abitudini: Se un bambino, che prima era estroverso e vivace, diventa improvvisamente timido e insicuro, questo potrebbe essere un segnale di allarme. Sta succedendo qualcosa.

"Fai attenzione ai suoi cambiamenti d'umore. Se il tuo bambino, di base allegro e loquace, diventa scontroso e silenzioso senza ragioni evidenti, è il momento giusto per chiedergli della scuola. Se si rifiuta di parlare, o evita di rispondere, potrebbe essere una buona idea contattare l'insegnante. Alcuni bambini vogliono risolvere il problema da soli o si sentono umiliati a parlarne con i genitori. Un colloquio con l'insegnante potrebbe aiutare a capire meglio la situazione”, afferma la psicologa Gelya Bend.

Voti bassi: Se noti che tuo figlio, un tempo diligente, si interessa poco allo studio, non fa i compiti e fatica a concentrarsi, questo potrebbe essere un altro segno di bullismo.

Sintomi fisici: Tuo figlio potrebbe iniziare a lamentare mal di testa, mal di stomaco o altri disturbi inspiegabili. Potrebbe usarli come scusa per non andare a scuola, o per affrontare un bullo. Oppure potrebbero essere sintomi psicosomatici che segnalano uno stress emotivo.

Perdita di oggetti personali: Se tuo figlio inizia improvvisamente a perdere giocattoli, vestiti o denaro, questo potrebbe essere un altro indicatore di bullismo.

Ferite inspiegabili: Infine, se il bullismo diventa fisico, potresti notare che tuo figlio torna a casa con lesioni inspiegabili, come lividi e graffi. Molto probabilmente il bambino non vorrà spiegare come si è procurato le ferite e cercherà di cambiare discorso.

Come aiutare un bambino espatriato che subisce, o potrebbe subire, atti di bullismo

Sapere, o anche solo sospettare, che tuo figlio sia vittima di bullismo è difficile per qualsiasi genitore. Ciò che può aiutare è essere preparati. Conoscere come muoversi aiuterà i genitori a sentirsi più padroni della situazione.

La psicologa ed educatrice Gelya Bend spiega che ci sono diverse cose che i genitori possono fare per evitare che i loro figli subiscano atti di bullismo, e per gestire i casi di bullismo che si fossero già verificati.

Cosa dovrebbero prendere in considerazione i genitori:

A scuola: "Informatevi sulla cultura scolastica e sull'aria che tira in classe. Vostro figlio potrà integrarsi? Le vostre aspettative e valori sono in linea con la politica della scuola? Il bambino sarà a suo agio in questa scuola? Il preside è una persona disponibile?".

Dopo la scuola: “Fate amicizia con gli altri genitori e organizzate dei pomeriggi di gioco tra compagni di classe, in modo che abbiano la possibilità di conoscersi meglio. Essere diversi può essere difficile, ma quando le persone (adulti o bambini) guardano più da vicino, si rendono conto che ci sono più somiglianze che differenze. Unirsi a un gruppo di genitori potrebbe essere una buona occasione per conoscere altre famiglie e farvi conoscere meglio".

A casa: “I bambini sono più propensi a condividere ciò che accade a scuola se vengono ascoltati. Accertatevi di avere abbastanza tempo e spazio per ascoltare ciò che il bambino ha da dire e non sminuite il suo stato d'animo o il suo problema. La loro esperienza di vita è limitata; molte cose sono nuove per loro e stanno imparando a gestire le frustrazioni e le diverse situazioni sociali. È importante che il bambino vi identifichi come il suo porto sicuro e che sappia che può chiedervi aiuto, in caso di bisogno".

E se il bullo fosse vostro figlio?

"Se vostro figlio ha un comportamento da bullo, prendetevi il tempo per analizzare quanto tempo gli dedicate ogni giorno. Passate abbastanza tempo di qualità insieme? Gli raccontate la vostra giornata e gli chiedete della sua? Un altro motivo che potrebbe indurre un bambino ad avere un comportamento aggressivo è la violenza domestica (compresa la violenza verbale e lo stile di comunicazione passivo-aggressivo). Oppure potrebbe essere un bambino trascurato. In alcuni casi è necessario l'aiuto di un professionista per esaminare i modelli familiari e trovare una soluzione al problema”.

Quando cercare l'aiuto di un professionista

“In alcuni casi, quando un bambino è vittima di bullismo per un lungo periodo di tempo, il suo comportamento e i tratti della sua personalità potrebbero cambiare. Se diventa ansioso, evita le interazioni sociali, fa incubi, si rifiuta di andare a scuola, diventa aggressivo nei confronti dei fratelli, o degli animali domestici, e sembra diverso da come era prima, bisogna cercare l'aiuto di un professionista".

L'aiuto di un professionista può assumere diverse forme e dipende soprattutto dal luogo in cui ci si trova. In alcuni Paesi esistono organizzazioni dedicate alla lotta contro il bullismo che offrono risorse, linee telefoniche dedicate e consigli per i genitori e i bambini che hanno a che fare con il bullismo. Ad esempio, se vivete negli Stati Uniti, potete visitare il sito StopBullying.gov (USA) e, nel Regno Unito, Kidscape.
In alcune nazioni esistono centri dedicati ai giovani oppure organizzazioni non governative (ONG) che si occupano dei diritti e del benessere dei bambini. Qui potrete ottenere una consulenza e altre forme di supporto per il vostro bambino.

Il bullismo è un problema complesso. Aiutare vostro figlio a superarlo può essere un'impresa davvero impegnativa, soprattutto se sia voi, che il bambino, vi muovete in un ambiente nuovo ed estraneo. Per questo motivo è molto importante non sottrarsi a un aiuto in qualsiasi forma esso si presenti: supporto della comunità, rete di espatriati, scuola, altri genitori e così via.

A proposito di Natallia Slimani