Super ricchi: motivi che spingono i miliardari a trasferirsi all'estero nel 2024

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Scritto da Asaël Häzaq il 02 settembre, 2024
Il 2024 è un anno ricco di eventi politici importanti, tra cui le elezioni europee, le elezioni generali britanniche, le elezioni anticipate in Francia e le prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Tutto questo fermento preoccupa i super ricchi, molti dei quali si stanno trasferendo in destinazioni più favorevoli agli affari.

Il numero di persone facoltose che si trasferisce all'estero è in aumento

L'incertezza politica legata alle elezioni europee preoccupa i più facoltosi. Alcuni hanno preferito spostare i capitali all'estero, privilegiando la Svizzera e il Lussemburgo, due nazioni prese spesso di mira dalla Commissione Europea. Nel 2021, un gruppo di giornalisti ha scoperto un grosso accordo fiscale tra il Lussemburgo e miliardari, milionari e altri personaggi facoltosi (tra cui politici, atleti e artisti). Il Lussemburgo ha negato le accuse, ma le rivelazioni hanno suscitato un certo imbarazzo. Nel 2024, il Granducato è stato nuovamente esposto per i suoi “favoritismi fiscali” (caso LuxLeaks). Il recente scandalo OpenLux ha rivelato che, tra il 2018 e il 2019, sono stati depositati 6.500 miliardi di euro in società "offshore".

In questo momento, i super ricchi stanno tornando in Lussemburgo e in Svizzera. La Commissione Europea ha rimosso la Svizzera dall'elenco dei paradisi fiscali nel 2019, ma nonostante le riforme, il Paese ha ancora questa nomea. Nel 2021, la Svizzera si è classificata al quinto posto nel Corporate Tax Haven Index, una classifica dei Paesi più tolleranti nei confronti degli abusi fiscali, realizzata da un gruppo di ricercatori universitari. I Paesi Bassi sono un posto avanti alla Svizzera in questa classifica. Diversi Stati europei sono riconosciuti come paradisi fiscali dalle ONG (Lussemburgo, Paesi Bassi, Malta, Cipro e Irlanda) ma non dalla Commissione Europea.

Motivi della partenza

Uno dei principali motivi che li spingono ad andarsene è l'incertezza. L'ascesa dell'estrema destra è motivo di preoccupazione. Spaventati da un clima politico infuocato, e preoccupati per l'ascesa dell'estrema destra e del trumpismo, alcuni ricchi americani preferiscono espatriare. Un sentimento simile si riscontra tra i ricchi europei, anch'essi allarmati dall'ascesa dell'estrema destra. Un'altra fonte di preoccupazione sono le tasse. Nel Regno Unito, la vittoria del partito laburista fa presagire un aumento delle tasse. Lo stesso in Francia, dopo la vittoria della sinistra.

Se i super ricchi cercano destinazioni con regimi fiscali più favorevoli è perché offrono imposte societarie ridotte, benefici fiscali senza essere residenti, opacità fiscale e una legislazione che favorisce la segretezza. Questo assetto è sempre più in contrasto con la spinta globale verso regole fiscali più severe e mirate alla trasparenza.

La lotta alla frode fiscale si sta intensificando dagli Stati Uniti al Giappone che, nello specifico, sta soffrendo per le accuse di frode fiscale all'interno del Partito Liberal Democratico (LDP), attualmente al governo. Lo scandalo ha portato alle dimissioni di diversi ministri. Anche il Primo Ministro Fumio Kishida, in carica dal 2021, ha annunciato le sue dimissioni il 14 agosto scorso.

Sarebbe comunque azzardato associare tutti i miliardari espatriati alla frode fiscale e al riciclaggio di denaro. Mentre alcuni multimilionari sono avezzi a queste pratiche, altri seguono la via dell'ottimizzazione fiscale, una pratica legale incoraggiata da studi specializzati. L'ottimizzazione fiscale consiste nel ridurre al minimo i propri obblighi fiscali, con pratiche lecite.

La fine dei Golden Visa sta rimescolando le carte in tavola per i ricchi espatriati

Un'altra ragione per cui i super ricchi si trasferiscono sempre più all'estero è la fine dei programmi Golden Visa in Portogallo, Irlanda, Regno Unito e Australia. La Spagna ha ridotto significativamente il suo programma. Si tratta di un duro colpo per i ricchi investitori, ma di una vittoria per i residenti.

I super ricchi possono comunque orientarsi verso Grecia, Italia, Austria e Malta, che continuano a resistere alle pressioni dell'Unione Europea (UE). L'Ungheria ha persino ripristinato il suo controverso programma per attrarre investitori facoltosi. Al di fuori dell'UE, gli investitori facoltosi hanno l'imbarazzo della scelta: Svizzera, Emirati Arabi Uniti (UAE), Nuova Zelanda, Canada, Turchia, Antigua e Barbuda, Isole Cayman, Vanuatu e Stati Uniti...

Le destinazioni preferite dagli espatriati miliardari

Gli specialisti dell'immigrazione che trattano con clienti miliardari fanno sapere quanto segue. Il Portogallo ha annunciato la fine del Golden Visa, ma è ancora accessibile tramite investimenti. Antigua e Barbuda esenta gli stranieri dall'imposta sul reddito. Cipro, Monaco, Ungheria, Panama, Italia e Singapore sono altre destinazioni popolari. I grandi investitori possono ancora puntare sugli Stati Uniti, nonostante le imminenti elezioni.

Anche se la scelta si basa, in ultima analisi, sul profilo del cliente, gli Emirati Arabi Uniti sembrano attrarre tutte le categorie di individui facoltosi tra cui imprenditori, investitori, nuovi ricchi ed ereditieri. La maggior parte di loro sceglie Dubai, che si pregia di attrarre grandi patrimoni internazionali e punta a diventare la nuova città degli ultra-ricchi.