Piccoli spazi, grandi problemi: le insidie del mercato immobiliare internazionale

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Scritto da Asaël Häzaq il 08 novembre, 2024
Sia gli espatriati, che le persone in procinto di trasferirsi, devono fare i conti con la crisi del settore immobiliare. Alcuni locatori, per restare competitivi, rispondono alle tendenze del mercato offrendo alloggi molto piccoli a prezzi, in apparenza, convenienti. Approfondiamo la questione nel dettaglio in questo articolo.

In passato, i giovani espatriati potevano scegliere tra dormitori, ostelli della gioventù, case o appartamenti in condivisione. Queste tipologie di alloggio hanno in comune il fatto di offrire una soluzione abitativa, assieme ad altre persone, a prezzi ridotti. Un altro vantaggio è la possibilità di vivere in zone centrali, senza spendere una fortuna. La crisi immobiliare sta colpendo soprattutto i centri urbani. Per vivere in uno spazio ampio, senza sforare il budget, bisogna ora spostarsi in periferia. Questa scelta obbligata, però, prevede l'uso dei mezzi di trasporto o di un'auto propria, facendo lievitare le spese a fine mese.

Scegliere un appartamento dove non tutti gli spazi sono condivisi

Alle soluzioni di affitto sopra citate si sono aggiunte nuove tipologie di alloggi a prezzi accessibili. Si basano tutte sul principio dell'ultra personalizzazione. Prendiamo ad esempio la Repubblica Ceca, dove vanno di moda gli “appartamenti condivisi”. Quando affitti un appartamento, anche se a un prezzo ridotto, ti aspetti di trovare tutti i servizi di base: soggiorno, cucina, doccia e bagno. Gli appartamenti condivisi cechi sono strutturati in mini appartamenti dove ognuno dispone di alcuni servizi, tipo una camera da letto e un angolo cottura. La doccia e il bagno sono in comune. Nella Repubblica Ceca la crisi immobiliare è iniziata prima del COVID e sta mettendo a dura prova le finanze delle famiglie.

Ridurre l'isolamento e il comfort per risparmiare spazio

Altri Paesi colpiti dalla crisi immobiliare stanno adottando soluzioni simili. In Francia, sempre più persone abbandonano l'idea della casa in condivisione, per vivere da sole, e questo fa aumentare la richiesta di alloggi. Per guadagnare spazio, e ridurre i costi degli alloggi, le imprese edili giocano d'astuzia: sacrificano altre stanze per una camera da letto più ampia, eliminano i corridoi e gli armadi a muro, costruiscono soggiorno e cucina in un unico ambiente, utilizzano pareti divisorie più sottili (e quindi meno isolanti...).

Prova la micro abitazione

Un altro fenomeno con cui gli espatriati in cerca di alloggio devono confrontarsi è la micro abitazione. Conosciamo tutti le tiny houses, case mobili e minimaliste facili da trasportare, ora c'è anche la microabitazione. Conosciuta anche come appartamento tascabile, il concetto si basa su un'idea semplice. Vivere in città, ma in alloggi di dimensioni ridottissime. A Tokyo, questo concetto esiste da decenni e si è diffuso anche in altre megalopoli tra cui Hong Kong, Londra, Vancouver, Sydney e New York.

Gli espatriati a Tokyo conosceranno sicuramente i capsule hotel, camere di mini hotel dotate di pochissimi comfort dove è impossibile stare in piedi. Sebbene siano destinati solo a brevi soggiorni, i micro appartamenti di Tokyo sono progettati per ospitare anche inquilini, a basso reddito, per periodi prolungati.

Alcuni hanno una superficie di 11 m², con un'unica zona giorno che combina cucina, soggiorno e camera da letto. La doccia è ricavata in una stanza separata, ma compresa negli 11m². Alla luce di questa condizioni di vita (e la mancanza di isolamento), potresti aspettarti dei prezzi stracciati. Purtroppo la realtà è ben diversa perchè questo tipo di alloggio può costare circa 80.000 yen al mese (520€), utenze escluse.

Ovviamente esistono anche appartamenti “tascabili” più spaziosi, con una superficie media di circa 20 m².

Espatrio e alloggi economici: occhio alla legislazione

Micro alloggi, appartamenti condivisi o alloggi minimalisti non sono sinonimo di scarsa qualità, al contrario. Gli architetti fanno a gara per chi riesce a inglobare un appartamento di 30m² in uno spazio di 15m², nel modo più efficiente possibile. Ma cadere in mani sbagliate può succedere. Gli espatriati che cercano un alloggio economico raramente controllano se le dimensioni della loro casa sono legali. Ogni Paesi, infatti, stabilisce delle misure minime, anche per i micro alloggi.

Nel Regno Unito, un monolocale deve avere una superficie minima di 6,5m² (70 piedi quadrati). La legge francese richiede una superficie leggermente superiore (9m²). Meglio in Australia, dove la superficie minima di un monolocale deve essere di 35m². Il Canada parla di “dimensioni adeguate” a seconda (tra le altre cose) del numero di abitanti. Lo Stato di New York richiede un minimo di 13,9m² (150 piedi quadrati). A Tokyo, la maggior parte dei micro appartamenti è di circa 8,8m² (3 tatami). Di fronte all'aumento della domanda, le imprese edili stanno aumentando il numero di progetti di mini abitazioni. Il concetto si sta diffondendo anche in grandi città come San Francisco e Los Angeles. Queste mini abitazioni sono considerate una soluzione economica per chi ha un reddito basso.

Attenzione alle truffe. A Parigi, alcuni alloggi hanno una superficie inferiore a 9 m², costando oltre 600 euro al mese. Nei quartieri di lusso si possono trovare stanze di 7 m² che costano più di 700 euro al mese. Un altro aspetto da tenere d'occhio è l'isolamento. Se vivi in una destinazione calda, e affitti un micro alloggio mal isolato, spenderai un saccio di soldi per l'aria condizionata (se disponibile) o per il ventilatore. Alcuni Paesi, come il Giappone, impongono standard edilizi specifici contro i rischi sismici.

Cercare un alloggio economico all'estero: cosa devi aspettarti?

È difficile trovare un alloggio spazioso ed economico in centro città. Gli espatriati in cerca di spazio troveranno un'offerta migliore in zone periferiche, o addirittura in città vicine. L'emergere di nuove tipologie di alloggi a basso costo ha esacerbato un altro fenomeno: le truffe da parte di proprietari senza scrupoli. Gli espatriati sono bersagli più vulnerabili di altri, perché spesso non conoscono la legge. Agenzie poco serie potrebbero affittare alloggi non a norma a prezzi elevati, approfittando dei nuovi arrivati che cercano una sistemazione con urgenza. 

Per scongiurare inconvenienti, informati sulla situazione abitativa del quartiere dove stai per trasferirti. Parlare la lingua del Paese ospitante faciliterà la ricerca. Anche avere un contatto fidato sul posto è utile. Ti consigliamo di rivolgerti a un'agenzia immobiliare seria (contattane più di volta, per una visione più ampia). Naturalmente esistono molte offerte per alloggi a basso costo che sono del tutto legali. Agli espatriati la scelta di trovare quello più adatto in base alle loro finanze e necessità.

A proposito di Asaël Häzaq

Mikki è un'espatriata che vive in Giappone. Scrive contenuti per Expat.com ed è una blogger appassionata di lifestyle e cultura pop.