Chiara a Aix en Provence, ragazza alla pari senza perdere di vista gli studi!

Interviste agli espatriati
  • Chiara a Aix en Provence
Scritto da Expat.com team il 18 luglio, 2013
Chiara: "Aix è una cittadina squisita, dicono che sia la Parigi del Sud. È relativamente piccola e può essere girata in una giornata, ma è sempre piena di sorprese"

Ciao Chiara, vivi in Francia al momento, dove sei di preciso?

Attualmente mi trovo ad Aix-en-Provence, nel sud della Francia. Per capirci bene sono a mezz'ora a nord di Marsiglia.

Lavori come ragazza alla pari, è la tua prima esperienza di questo tipo? Come hai fatto per trovare questo lavoro?

Ebbene si è la mia primissima esperienza come ragazza alla pari. Ho trovato questo "lavoro" grazie ad un sito internet dove le famiglie che sono in cerca di ragazze alla pari, e le ragazze stesse che cercando un contratto di tale genere, possono pubblicare i loro annunci e mettere qualche foto di se. Tutto è nato da una conversazione con un paio di amiche che un po' per scherzo ed un po' come incoraggiamento mi hanno suggerito di ritornare in Francia tramite quest'esperienza dato che era praticamente impossibile trovare un lavoro/Master dall'Italia per via dei colloqui che ovviamente sono richiesti.

All'inizio, è stato difficile adattarsi alla nuova realtà oppure ti sei sentita a tuo agio da subito?

All'inizio si, non lo nego. Tutto è nuovo e questo vale sia per te , sia per la famiglia che ti accoglie. Nel mio caso è stato anche un po' più complesso dato che uno dei due bambini di cui mi occupo è autistico. Inizialmente non mi parlava e sembrava che gli desse quasi fastidio la mia presenza, ma poi tutto si è risolto in quanto anche la mamma stessa mi ha detto che era più che normale perchè per lui ogni minimo cambiamento è uno sconvolgimento della sua routine. Ora va tutto benissimo, sia con i bambini (che non per vantarmi ma mi adorano) sia con la mamma, una persona gentilissima e super disponibile.

Com'è una tua giornata tipo?

La mia giornata tipo devo dire che è un po diversa da quella di tante (quasi tutte) ragazze alla pari perchè io non devo portare i bambini a scuola o andare a prenderli perchè c'è chi lo fa per me, o meglio : il bambino con problemi viene passato a prendere e riportato a casa il pomeriggio dopo scuola dai servizi per disabili comunali ed il piccolino viene portato dalla mamma, che fa l'insegnante nella sua scuola. Quando mi alzo devo rifare i letti dei bambini, andare a fare la spesa e le commissioni quando ci sono. Normalmente nelle brutte giornate la mamma ed il piccolino tornano a casa per pranzo e così io cucino, ecco, l'unica cosa che faccio regolarmente è cucinare e lavare i piatti... Una volta che i bambini tornano da scuola sono incaricata di fargli fare merenda e farli giocare mezz'oretta prima di iniziare a fare i compiti e studiare con loro (o meglio, solo con il più piccolo). Verso le 18.30 è l'ora del bagno ed io aiuto il più grande (quello autisitco) a lavarsi il corpo ed i capelli, e questo è forse il momento che preferisco da passare con lui perchè giochiamo un po mentre lui è nella vasca, inventiamo qualche storia con i suoi pupazzetti e ridiamo un pochino. La sera mi occupo della cena e quando questa è terminata faccio lavare i denti ai bambini e verso le 9.30 li mando a dormire.

Se non sbaglio ti stai attivando anche per fare un Master, in cosa nello specifico? Sempre in Francia?

Il Master che voglio intraprendere è un Master in "Coordinazione della Produzione e controllo della qualità industriale", ovvero dopo questo Master dovrei essere in grado di programmare la produzione in catena essendo allo stesso tempo attenta ed informata sulle norme qualitative richieste alle industrie (sul prodotto e sui luoghi di lavoro si intende).. so che non è di facile comprensione, soprattutto per chi non ha esperienza o non se ne intende. Io mi sono appassionata a questo campo grazi ad un CDD che ho svolto l'anno scorso in Italia.. e così ho cercato una formazione in Francia (per via dei costi molto più contenuti di un Master e per avere un profilo il più internazionale ed appetibile possibile). Ho fatto un colloquio in un'Università che mi interessa moltissimo, ovvero il distaccamento dell'IAE di Lyon a Bourg-en-Bresse e sono stata ammessa.. adesso vorrei solo aspettare una risposta dall'Università madre dove ho depositato una candidatura per lo stesso Master, ma se non riceverò risposta entro un paio di giorni prenderò il posto offertomi perchè non voglio rischiare di rimanere a piedi.. Insomma.. diciamo che va tutto alla grande sotto questo punto di vista.

Scrivi un blog intitolato France je t'aime, ti va parlarci un po' dei motivi che all'inizio ti hanno spinto a scriverlo e di quelli che tutt'ora di motivano a farlo?

Inizialmente ho voluto scrivere questo blog (che devo aggiornare mannaggia a me) per documentare un po' la mia esperienza come ragazza alla pari in Francia perchè prima di partire avevo cercato in lungo ed in largo su internet delle testimonianze italiane in Francia ma senza risultati positivi.. quindi mi sono detta "Bhe io vado a fare quest'esperienza.. perchè non dare la possibilità ad una ragazza a cui piacerebbe fare questo percorso di vedere in realtà di cosa si tratta?" E da lì è nato tutto... Ora scrivo molto anche della mia vita quotidiana, mescolando un po il lavoro alla vita personale perchè questa è la mia realtà.. non vivo per la famiglia per la quale lavoro e quindi gli altri devono capire che ci volesse fare un'esperienza del genere non sarà segregato in casa o cose del genere.

Ho letto dal tuo blog che hai fatto amicizia con ragazzi e ragazze stranieri con i quali ti trovi molto bene, come li hai conosciuti?

Questa forse è la parte divertente del fatto di essere fuori casa ed essere all'estero. Mi sono iscritta ad un sito web "Couchsurfing", il cui concetto base è di offrire un posto letto ai viaggiatori che passano per la propria città. Dietro a questo sito ci sono milioni di ragazzi e ragazze di tutto il mondo ed in base alla città in cui ci si trova ci sono degli incontri settimanali per fare conoscenza con i ragazzi che fanno parte di questo sito (che poi è come se fosse un'associazione).. è così che ho conosciuto i miei amici e le mie amiche straniere, soprattutto americani e francesi devo dire.

Aix en Provence è una bella città? Ci si vive bene?

Aix è una cittadina squisita, dicono che sia la Parigi del Sud e forse è vero. Gli edifici sono magnifici e con i miei amici italiani che ho conosciuto qui (ma non tramite couchsurfing) ci sia accorti che a molti di noi ricorda il Sud Italia. È una città relativamente piccola, che può essere girata in una giornata, ma è sempre piena di sorprese.. feste, manifestazioni, eventi culturali, insomma ce n'è per tutti i gusti qui e poi grazie al fatto che quest'anno Marsiglia è stata nominata "Capitale culturale europea" gli eventi si sono moltiplicati in maniera esponenziale. Quindi si.. ci si vive molto bene e la consiglio a chi ama le città di media grandezza.

Nel tempo libero a tua disposizione, che cosa ti piace fare?

Nel mio tempo libero fino a poco tempo fa ero presa dallo studio dato che ho dovuto passare un paio di test per un paio di università a cui ho mandato la mia candidatura. Normalmente leggo molto ed in questi mesi ho letto più libri di quanti non ne avessi letti negli ultimi due anni.. Ho iniziato a fare yoga e quando ci sono le belle giornate mi piace prendere l'autobus ed andare in città a fare un giretto e stendermi nel parco a prendere il sole ed ascoltare musica.

Ad altri giovani che come te volessero tentare un'avventura all'estero alla pari, ti senti di dare qualche consiglio per preparsi al meglio a questa esperienza?

Prima di tutto non bisogna farsi grandi illusioni: non è sempre facile, ci sono molti momenti di sconforto in quanto si può arrivare a pensare (ed io ci sono passata) che si sta perdendo tempo perchè non è un'esperienza di rilievo nel proprio curriculum, ma tutto ciò non è vero.. il fatto di voler partire denota una grande disponibilità ed apertura di spirito e ciò viene apprezzato tantissimo dai datori di lavoro. Prima di partire io consiglio di documentarsi un po' sullo Stato in cui si vorrebbe andare e nel momento della ricerca di non fermarsi alla prima famiglia che ci offre questo tipo di lavoro, ma essere propositivi e contattare più famiglie possibile, in modo da avere una scelta più ampia. Sapere la lingua del posto credo sia una prerogativa, almeno avere una minima base, per poter comunicare con i bambini e con la famiglia. Io consiglio inoltre di andare in un paese insolito, come per esempio in Svezia, Norvegia, Finlandia o Portogallo.. Insomma in posti che non ci vengono subito in mente nel momento in cui decidiamo di andare a fare una vacanza perchè questo è un buonissimo metodo per scoprire un altro paese.. Io mi sono buttata sulla Francia perchè avevo altri motivi che mi spingevano qui.. sennò avrei cercato per un paese nordico perchè dopo aver vissuto un'esperienza erasmus in Svezia ne sono rimasta colpita.

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