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Chez moi à Bordeaux

Chez moi ? Bordeaux
Pubblicato 28 Febbraio 2013
Modificato 28 Febbraio 2013
Il blog di Chez moi à Bordeaux nasce dalle penne di Annalisa, designer milanese, che da più di due anni pendola tra Italia e Francia, e dalla mia, Valerio, economista, suo fidanzato, adottato dalla città di Bordeaux dallo stesso periodo di tempo.

Quando e per quale motivo hai deciso di trasferirti a Bordeaux? Hai trovato difficoltà nell'adattarti alla nuova realtà?

Mi sono trasferito a Bordeaux nel settembre del 2010. All'epoca avevo 30 anni e lavoravo a contratto a Milano presso l'Università Bocconi. Non avendo ancora un lavoro "serio", ma avendo invece dovuto affrontare i primi concorsi truccati e soprattutto avendo ancor voglia di fare esperienze fuori dall'Italia, ho fatto domanda in università e in centri di ricerca che avessero un requisito particolare per me importantissimo: qualità della vita intesa come un mix tra clima, social welfare, cultura e stipendio. 4 università in altrettante 4 città avevano superato la mia personale selezione: Barcellona, Siviglia, Madrid e Bordeaux. All'inizio non conoscendo nessuno e non sapendo bene il francese è stata un po' dura adattarmi alla nuova realtà. Ora le cose sono cambiate e più passa il tempo e più mi piace.

Avevi mai vissuto all'estero prima? Se si, dove?

Si, la prima volta per un breve periodo a Londra, non ancora maggiorenne, come lavapiatti in un ristorante italiano, poi tre mesi a New York per uno stage in banca dopo essermi laureato, e, infine, a Barcellona per un anno di master.

Quali sono gli aspetti che ti affascinano di più di Bordeaux o della Francia in generale e quali invece quelli ai quali hai fatto fatica ad abituarti?

Della Francia in generale mi affascina il rispetto per il lavoro e della persona. In ambito lavorativo non esiste la parola “volontariato”, cosa che invece, soprattutto nelle università italiane, è purtroppo la consuetudine. Invece il rispetto della persona si evince semplicemente passeggiando: strade e mezzi pubblici facilmente utilizzabili da disabili.

C'è qualcosa in particolare che ti manca dell'Italia?

Amici, famiglia, e cibo!

Definiresti i Francesi un popolo accogliente? Ti sei facilmente integrato nella comunità?

Si e no. È un popolo accogliente in quanto mette a disposizione a tutti i cittadini, indifferentemente dalla nazionalità, una serie di infrastrutture che facilitano l'integrazione, cito per esempio la CAF, il Pole Emploi e altre iniziative in favore dei meno abbienti. Non è un popolo accogliente in quanto molto, forse troppo, riservato.

Qualche aneddotto simpatico della tua nuova vita che hai voglia di raccontarci?

Nel primo anno ho capito l'importanza del dossier per i francesi: come in Italia tra il cittadino e la burocrazia è una guerra dichiarata.

Com'è la vita di tutti i giorni a Bordeaux? Più frenetica o più rilassata rispetto ai ritmi italiani?

Certamente più rilassata rispetto a ritmi milanesi.

Per quanto riguarda la sfera sociale, hai fatto delle amicizie con gente locale oppure esci principalmente con altri espatriati?

Abbiamo pochi amici francesi, principalmente non di Bordeaux, e usciamo soprattutto con altri espatriati (italiani, portoghesi, un amico turco). La comunità italiana sta crescendo di mese in mese e stiamo formando un bel gruppo!

Quand'è che hai cominciato a scrivere il tuo blog e qual è il motivo principale che ti ha spinto a farlo?

Il nostro è un blog molto giovane. Annalisa ed io abbiamo cominciato ad occuparcene dal settembre del 2012 e ora pian piano stiamo cominciando a farci conoscere anche attraverso i social network (facebook e twitter). Il motivo principale è stato quello di esplorare la città. Scrivere “per condividere con altri” ci spinge a essere sempre curiosi, guardarci intorno, cercare posti nuovi e questo è sicuramente utile per chi come me vive già a Bordeaux o per chi come Annalisa vi si trasferirà presto! Ci piacerebbe che il blog diventasse una piattaforma di scambio di informazioni per tutti quegli italiani che sono nelle nostre condizioni o per coloro che vogliono venire a visitare la città. Cominciano a seguirci anche un po' di francesi e questo, dobbiamo ammetterlo, è molto stimolante.

Il blog ti ha aiutato a fare delle nuove amicizie?

Qualche settimana fa Annalisa è stata contattata da una ragazza italiana che vive a Bordeaux da ormai cinque anni e che aveva scoperto il nostro blog su internet. Proprio ieri abbiamo organizzato un pranzo tutti insieme. E' stato un piacevolissimo incontro. Speriamo che il network di conoscenze si infittisca sempre più.

Ti senti di dare qualche consiglio agli altri utenti di Expat blog che hanno intenzione di trasferirsi a Bordeaux?

Senza dubbio Bordeaux è una città più facile di altre, nel senso che rispetto a una grande metropoli sicuramente il primo impatto è meno drammatico. Auguriamo a tutti di trascorrere le prime settimane in una Bordeaux soleggiata (con il sole questa città da chiaramente il meglio di sé) tra ostriche, spiagge lungo l'oceano e passeggiate sul lungofiume. Queste esperienze possono dare soddisfazione anche se si è soli e non si conosce ancora bene la lingua. Pian piano le cose verranno da sé. Per gli italiani il francese non è così drammatico da imparare e i bordolesi non sono certo i parigini ;) sono un po' più comprensivi quando qualcuno si rivolge a loro in modo impacciato. Per quanto riguarda le amicizie, quelle, in qualsiasi città, pian piano si fanno e i legami tra espatriati tendono a rafforzarsi più facilmente.

Insomma…cosa aspettate?! ;)

Chez moi à Bordeaux

Francia
Bordeaux

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