A quasi un anno dallo scoppio del coronavirus, Expat.com entra in contatto con espatriati che hanno deciso di rientrare nel paese di origine e con altri che sono rimasti all'estero. Ecco le loro testimonianze.
Philippe è un belga in missione in Ghana da gennaio 2020. Non potendo portare con sè la famiglia aveva l'abitudine di tornare in Belgio, tra una missione e l'altra, per passare del tempo con moglie e figli. Ma la pandemia ha deciso altrimenti. "Quando in Ghana si registravano una ventina di casi, in Belgio erano confinati in casa. E' stata dura essere distanti ma ho preferito non mettermi in viaggio per paura di controllare il virus in aeroporto o in aereo. Nel momento in cui la situazione si è un po' stabilizzata, ho deciso di rientrare, ma sono stato due settimane in quarantena prima di poter riabbracciare la famiglia".
Julien Faliu, il fondatore di Expat.com, vive a Mauritius da 13 anni ed ha vissuto un'esperienza simile. All'inizio di quest'anno era volato a New York con moglie e figlia per una formazione professionale. Mentre i contagi da coronavirus crescevano in modo esponenziale, si sono trovati ad affrontare una situazione complessa. "Non potevamo rientrare a Mauritius perchè l'isola aveva chiuso i confini, quindi siamo volati in Francia, il mio paese d'origine. Ci siamo rimasti fino allo scorso agosto e poi finalmente abbiamo potuto far rientro a casa. Ero anni che non passavo così tanto tempo in Francia".
Rientro in attesa di tempi migliori
Maria è tornata in Grecia, il suo paese d'origine, poche settimane prima che scoppiasse la pandemia. Un viaggio programmato da tempo, con un biglietto aperto, per trascorrere del tempo con la famiglia. "Il primo caso in Grecia è stato registrato il 26 febbraio. Il 12 marzo hanno chiuso le scuole, poi è stata la volta dei ristoranti, dei negozi, ecc...
"Attualmente sono in una località libera da contagi quindi mi sento relativamente tranquilla. Ho la fortuna di vivere vicino al mare e ne approfitto per fare delle belle nuotate per tenere lontano lo stress. "
La Grecia sta attraversando la seconda ondata del COVID-19 ed è in lockdown. Il blocco dovrebbe essere sollevato il 7 gennaio non c'è ancora nulla di certo, dipenderà dall'andamento della situazione. I nuovi casi e i decessi sono purtroppo in crescita costante. Tutti gli esercizi commerciali sono chiusi ad eccezione di supermercati e farmacie. E' in vigore un coprifuoco dalle 22 alle 5; al di fuori di questi orari le persone possono uscire solo munite di carta d'identità e di una certificazione che le autorizza a spostarsi all'interno della regione. La polizia è sul campo ed effettua controlli per accertarsi che i cittadini e i commercianti rispettino le regole; chi non lo fa è soggetto al pagamento di una multa.
"La vita sociale è limitata. Mi trovo a Nafplio, una pittoresca cittadina di mare, 140 km a sud-ovest di Atene. Sono nata e cresciuta nella capitale e tutti i miei amici vivono ancora li. Da quando sono rientrata non ho potuto andare ad Atene perchè si trova in zona rossa. Per fortuna, durante l'estate, quando gli spostamenti tra regioni erano consentiti, sono venuti loro a trovarmi ed abbiamo trascorso del tempo insieme". Maria è una giornalista freelance. Per ora lavora da remoto e, appena possibile, tornerà in Rwanda, il suo paese di espatrio. " Mio marito lavora li. Siamo rientrati insieme ma a Gennaio lui riparte. Io resto in Grecia per ora anche perchè ho un cane e portarlo in aereo, ad oggi, è praticamente impossibile". Maria vive all'estero da anni. " Sto già pensando alla prossima destinazione dove andare a vivere, è il mio modo per non perdermi d'animo".
Zaeemk, uno studente pachistano presso l'università di Amsterdam, ha scelto di lasciare i Paesi Bassi a marzo per tornare a casa. Qualche settimana fa ha rimesso piede sul suolo olandese nella speranza di trovare un tirocinio. "Qui le norme di sicurezza sono tutt'ora in vigore, e indosso sempre la mascherina nei luoghi al chiuso e sui mezzi pubblici. La maggior parte degli uffici sono chiusi e la gente lavora da casa. I corsi universitari si svolgono online. Sono felice di vivere in Europa perchè mi offre molte prospettive di carriera".