Molte nazioni hanno tirato un respiro di sollievo nelle ultime settimane. Dall'inizio di maggio, il progressivo rilascio del lockdown in diversi paesi, ha permesso alle persone di riassaporare una parvenza di normalità. Ma c'è anche chi deve affrontare nuove ondate, come Taiwan, Malesia e Turchia, e reintroduce le misure di confinamento.
La pandemia del COVID-19 continua inarrestabile, ma mentre alcuni paesi faticano a riprendersi, altri si apprestano a riprendere una parvenza di normalità. È soprattutto in Europa che la situazione sembra migliorare a poco a poco, almeno per il momento, anche grazie alle campagne di vaccinazione in atto. Nonostante alcuni problemi organizzativi, all'inizio di maggio il 27,58% circa degli europei aveva ricevuto la prima dose del vaccino anti COVID-19.
Il 3 maggio la Francia ha iniziato la prima fase di allentamento per poter riaprire i confini ai turisti entro il 9 giugno. Se tutto andrà come previsto, le successive fasi dovrebbero attuarsi nel corso del mese di giugno. A partire da metà maggio il coprifuoco è stato allentato, e i francesi possono dedicarsi alle loro attività preferite fino alle 21:00. Dal 9 giugno, il coprifuoco sarà esteso alle 23:00, per essere revocato definitivamente il 30 giugno.
Vi ricordiamo che per viaggiare in Francia sarà necessario esibire il "green pass", un lasciapassare che sarà richiesto anche, dal 9 giugno, per partecipare a raduni fino a 1.000 persone come festival, fiere, gare sportive e mostre, ma non per frequentare bar, ristoranti o negozi. Recentemente anche i belgi hanno riacquisito la libertà, ma a certe condizioni. E' possibile incontrarsi con amici e familiari sulle terrazze all'aperto dei locali per un aperitivo ma i tavoli possono accomodare solo 4 persone alla volta.
In Spagna, la fine dell'emergenza sanitaria è stata decretata il 9 maggio. Si può uscire ed andare al ristorante, sempre nel rispetto delle norme sanitarie. I raggruppamenti sono limitati a 6 persone nei luoghi all'aperto e a 4 negli spazi chiusi. In Italia, parecchie regioni sono passate in zona gialla. Dal 26 aprile i ristoranti hanno riaperto ma solo con servizio all'aperto. Cinema e teatri possno accogliere fino al 50% della loro capienza. Resta in vigore il coprifuoco alle 22:00.
La Germania concede un trattamento di favore alle persone vaccinate che sono esenti dal coprifuoco dalle 22:00 alle 5:00, in diverse regioni. Possono muoversi liberamente senza bisogno di presentare un certificato che attesti la loro negativa al coronavirus e possono incontrarsi tra loro anche in luoghi chiusi, senza limite di persone. Gode degli stessi privilegi anche chi è guarito dal virus. Ciò detto, questi cittadini sono obbligati a rispettare le norme sanitarie vigenti che sia nei negozi, nei bar, nei ristoranti o sui mezzi pubblici.
Il momento tanto atteso è finalmente arrivato anche nel Regno Unito. Il 17 maggio sono stati riaperti pub e ristoranti, oltre a centri culturali, stadi con capienza di 10.000 spettatori al massimo, e gli hotel. E questo nonostante la presenza della variante indiana che rappresenta una seria minaccia per la nazione. Ricordiamo che i negozi e le terrazze all'aperto dei locali sono autorizzati ad operare da aprile. Attualmente le famiglie hanno la possibilità di ricongiungersi a sei alla volta e persino di viaggiare all'estero. Una delle particolarità di questa 3a fase di deconfinamento è il ritorno degli “abbracci”. E sì, ora è possibile abbracciarsi!
Ma gli europei non sono gli unici a godersi una boccata d'aria fresca. Anche Mauritius, ad esempio, dovrebbe entrare nella sua terza fase di deconfinamento all'inizio di giugno. Confinata per la seconda volta lo scorso marzo a causa di una nuova ondata, l'isola ha iniziato a riaprire i negozi e gli uffici pubblici dal 1 maggio. Le palestre, i cinema e i centri d'attrazione restano chiusi. I ristoranti prendono ordini solo per asporto.
I paesi che si riconfinano
A causa di un aumento del numero di casi di COVID-19 nelle ultime settimane, il Sudafrica potrebbe entrare ancora in lockdown, il quarto, con conseguenze nefaste non solo a livello economico ma anche sociale. Il governo dovrebbe prendere una decisione a giorni.
La Malesia resta confinata almeno fino al 7 giugno. La popolazione non ha potuto festeggiare a dovere la fine del Ramadan e tante famiglie non hanno potuto ricongiungersi come di consueto. Le scuole sono chiuse e le attività di gruppo sono vietate fino a nuovo ordine. Per quanto riguarda i luoghi di culto, quelli con capienza fino a 1000 persone possono ospitare 50 fedeli alla volta e quelli con capienza inferiore sono soggetti al limite di 20 persone. Ricordiamo che la Malesia ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale il 12 gennaio, fino al 1 agosto 2021. Tutti i settori economici continuano tuttavia ad operare.
La Turchia è entrata in confinamento la settimana scorsa, per tre settimane, a causa di una recrudescenza dei contagi. Gli istituti scolastici sono stati chiusi cosi come la maggior parte dei luoghi pubblici. Sono autorizzati ad operare solo gli esercizi commerciali essenziali. Taiwan, a seguito della segnalazione di 30 nuovi casi, sabato scorso ha chiuso i confini e tutti i bar, i luoghi di aggregazione e le palestre.
In India, dove la situazione continua a peggiorare ogni giorno, diversi Stati vivono sotto massima allerta, tra cui Maharashtra, Kerala e Assam. La nazione ha già varcato la soglia di 25 milioni di casi e 275.000 morti.