Se andare a vivere all'estero è il sogno di molti, la realtà dei fatti dimostra che tanti stranieri stanno rimpatriando. A fronte della crisi economica generata dal Covid-19, molti hanno perso il lavoro e sono stati costretti a tornare a casa.
La crisi economica ha duramente colpito anche la comunità degli espatriati, molti dei quali non hanno avuto altra scelta se non fare i bagagli e dire addio alla vita all'estero. Le ragioni che li hanno spinti a lasciare il paese di espatrio sono riconducibili principalmente alla perdita dell'impiego, ma ce ne sono anche delle altre.
Un sondaggio condotto da Knight Frank a giugno 2020 rivela che, durante il lockdown, il 64% degli espatriati ha comprato un bene immobiliare nel Paese di origine. Il motivo che li ha spinti a questa decisione è per riavvicinarsi alla famiglia o perchè hanno ricevuto un'offerta di lavoro. Tra le altre ragioni del rimpatrio ci sono l'efficienza del sistema sanitario, migliore nella nazione di nascita rispetto a quella di espatrio, e l'educazione scolastica dei figli.
Victoria Garrett, responsabile di Knight Frank per la zona Asia Pacifico, ha dichiarato che, a causa del Covid-19, gli espatriati con genitori anziani, o con figli che studiano all'estero, stanno rivedendo i loro progetti di vita, soprattutto nel caso in cui debbano fare lunghi viaggi aerei per ricongiungersi con i propri cari.
Ci troviamo ora nella seconda metà del 2021 e la pandemia è ancora in corso. Molti espatriati, soprattutto quelli che non tornano in patria da tempo, potrebbero avvertire una sensazione di malessere. Alcuni purtroppo hanno subìto la perdita di persone care decedute a causa del coronavirus e hanno dovuto gestire il lutto a distanza
Quale futuro per chi rimpatria?
Gli espatriati che scelgono di rientrare, indipendentemente dai motivi, devono senza dubbio adattarsi ad un nuovo stile di vita e di condizioni. A seconda della professione che svolgono, e della situazione economica con cui si interfacciano, potrebbero avere più o meno difficoltà a trovare impiego o a reinventarsi. I nomadi digitali, che sono abituati a lavorare in modo flessibile mentre viaggiano, potrebbero risentire meno della transizione... almeno all'inizio.
Inoltre, le condizioni di vita in patria potrebbero essere diverse rispetto a quando sono partiti. Ecco alcuni consigli che ti aiuteranno ad ambientarti:
Accetta che non tutto filerà liscio
In un primo momento, ti scontrerai con delle difficoltà, soprattutto se sei disoccupato. Anche ristabilire i legami di amicizia sarà una strada in salita.
Cerca di identificare in anticipo le sfide che ti si potrebbero presentare e, se possibile, cerca di anticiparle e di risolverle. Mai come in questo momento di pandemia, è importante pianificare.
Contatta i vecchi amici o conosci nuove persone
Rispolvera le vecchie amicizie. Sicuramente tra loro ci sarà qualcuno con cui non hai più nulla da condividere ma questo lo avrai messo in conto. Considera inoltre di conoscere nuova gente, regole sanitarie permettendo.
Divertiti mentre sei casa
Se sei tornato in famiglia, approfitta per trascorrere del tempo di qualità con le persone a cui vuoi bene. Questa pandemia ci ha messo di fronte all'evidenza che la nostra esistenza è appesa a un filo, è importante vivere ogni attimo. Non ti demoralizzare, in futuro ci saranno altre opportunità per viaggiare e tornare alla tua vita da espatriato.
Il rimpatrio è una condizione che ogni individuo vive a modo suo perchè è strettamente legato alle cause che lo provocano. Ad oggi il futuro è incerto - non ci resta che augurare a tutti gli espatriati di superare questo momento pieno di sfide, sia che decidano di rimanere nel paese estero che li ospita sia che scelgano di abbandonarlo.