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L'autenticità italiana in Cambogia - intervista alla Dott. Luisa Gentile

Luisa Gentile
Scritto daFrancescail 03 Dicembre 2021

Ho avuto il piacere di entrare in contatto con la Dott.ssa Luisa Gentile e vi porto la sua testimonianza di espatriata e imprenditrice in Cambogia. Buona lettura!

Ci parli un po' di lei e dei motivi che l'hanno spinta a trasferirsi in Cambogia

Mi posso definire una donna con la valigia, espatriata di lungo corso, da oltre venti anni all'estero. 
Tutto è cominciato quando la multinazionale delle telecomunicazioni per la quale lavoravo in Italia mi ha offerto un progetto internazionale al Cairo, occasione che ho colto al volo, e da allora non sono più tornata indietro. 
Ho sempre amato il viaggio come esperienza di immersione in nuove culture, abitudini, stili di vita. E poter vivere e lavorare all' estero mi ha permesso proprio questo! Per molti anni sono stata tra Medio Oriente ed Europa. All'Egitto è seguito Doha nel Qatar, e Jeddah, in Arabia Saudita, inframezzate da due trasferimenti a Londra. Sono anche rientrata in Italia: ma ho resistito pochi mesi e mi sono messa di nuovo on the road. 

Avevo bisogno di un periodo di sosta, dopo tanti anni in cui ho lavorato tantissimo. Ho cercato sul mappamondo un paese culturalmente accogliente, col clima caldo (non amo il freddo!) e dove avrei potuto anche reinventarmi personalmente e lavorativamente. Il sud-est asiatico mi ha sempre affascinata ed un viaggio esplorativo in Cambogia mi ha lasciato vibrazioni positive. Mi sono licenziata dal mio lavoro, mi sono trasferita con poche valigie e tantissima curiosità. Le intenzioni erano di rimanere pochi mesi, ma sono ancora qui dopo sei anni! 

Di cosa si occupa in Cambogia?

Di tantissime cose! 
Uno dei doni di questo paese è che se hai lo spirito giusto, un misto di flessibilità, determinazione e spirito di adattamento, ti permette di reinventarti ed esplorare opzioni che, in Italia, sarebbero impossibili da mettere in pratica.  
Sono partita come volontaria qualificata, occupandomi di progetti di strategic planning per una onlus. In seguito per i primi due anni, ho lavorato come direttore di due organizzazioni non profit. Capire le dinamiche ed i valori di un'associazione senza fini di lucro è stata una grandissima lezione di vita dopo anni passati a lavorare nel business. 

Grazie a questa esperienza, nel 2017 ho aperto un'impresa sociale, Professionals Doing Good, dove mettiamo in contatto professionisti da tutto il mondo, disposti a donare le proprie competenze assieme al proprio tempo, con organizzazioni etiche e sostenibili in Cambogia.  
PDG ha avuto un momento di sosta forzata, a causa della pandemia, ma speriamo di poter accettare nuovamente volontari per l'anno a venire. Chi fosse interessato, puoi trovarci su professionalsdoinggood.com

Nel tempo, ho anche capito di poter fare a meno del mito del lavoro fisso, preferendo invece una modalità flessibile senza orari di lavoro 9-18. Da allora lavoro esclusivamente come consulente freelance, mettendo a frutto i vent'anni di lavoro aziendale, la passione di lavorare in diversi contesti culturali ed organizzativi ed una buona conoscenza della Cambogia. 
Ho lavorato con diverse tipologie di business, persino con una clinica veterinaria! Oggi sono anche strategic advisor per l'Italian Cambodian Business Association (ICBA), capitolo nazionale italiano della Camera di Commercio Europea in Cambogia. 

A livello di stile di vita, mentalità, usi/costumi, Italia e Cambogia sono due mondi diversi. Quali sono le differenze macroscopiche che ha riscontrato tra i due Paesi?

In verità la prima cosa che ho notato sono invece alcune similitudini.
Ad esempio, il senso profondo della famiglia, che qui viene prima di tutto, anche degli impegni lavorativi.  Il senso del tempo qui, come un po' in alcune parti d'Italia, è un po' lasco.
La complessità della burocrazia locale per noi è più facile da navigare, abituati come siamo alla burocrazia italiana. 
Inoltre, direi il modo di guidare indisciplinato, forse anche questo in qualche maniera ci accomuna. Penso al traffico di Roma, dove sono nata. 

Come differenze essenziali ho notato che noi Italiani abbiamo delle ritualità importanti legate al mangiare, cibi connessi ai diversi momenti della giornata, colazione, pranzo, aperitivo, cena, con orari determinati. Qui in Cambogia sono molto più liberi, i ristoranti sono aperti a tutte le ore e si mangia (salato) in tutti i pasti e un po' ovunque, per strada, accovacciati, davanti ad un baracchino, al ristorante. La cosa curiosa è che una volta che hanno finito di mangiare, si alzano e vanno a casa. Per noi che amiamo passare del tempo a tavola, a chiacchierare anche dopo aver finito il pasto, è veramente strano! 

Immagino che ci siano degli aspetti della vita in Cambogia (positivi e negativi) che ha scoperto solo vivendoci. Quali sono?

L'approccio amichevole, la gentilezza, il sorriso nei confronti degli altri è uno dei motivi per cui la Cambogia è un paese in cui è facile sentirsi a casa. 
Sono mattutina di natura ed apprezzo il fatto che le giornate qui iniziano presto. Le strade sono già piene di persone, motorini, macchine, mercati aperti fin dal sorgere del sole. 
Amo il clima caldo e apprezzo il fatto che sia estate tutto l'anno. Oltre ai classici mesi turistici novembre-febbraio, amo anche la stagione delle piogge, con il colore verdissimo delle risaie e la natura rigogliosa di cui si ricopre il paese grazie ai monsoni. Se posso, evito invece il periodo aprile e maggio, caldo soffocante. 
Non mi aspettavo che l'inglese fosse così diffuso in tutta la popolazione. È una vera e propria seconda lingua che permette a tutti di potersi integrare perché la lingua locale è molto difficile. 

Un aspetto che ha avuto molto risalto soprattutto in periodo di Covid, e che apprezzo tantissimo, sono le abitudini nei saluti che loro adottano da sempre: non ci sono contatti fisici, abbracci, non ci si dà la mano, ma ci si saluta con il sanpeah, ovvero congiungendo le mani all'altezza del petto o del viso (a secondo della persona che si saluta), facendo al contempo un breve inchino, senza contatto. Un'altra abitudine che ho adottato è di lasciare le scarpe fuori casa, è un'abitudine molto igienica e comoda. 

Per quanto riguarda gli aspetti negativi, dovendo pensare ad un fattore al quale ancora fatico ad abituarmi è la mancanza di spirito di iniziativa e di pensiero laterale. Ci sono diversi motivi. 
Da un lato il rispetto della gerarchia. A casa, sono abituati ad ascoltare i genitori. A scuola ed università a seguire le indicazioni degli insegnanti, e spesso ad imparare a memoria i testi. Sul lavoro, rispettano ed eseguono gli ordini di chiunque sia più in alto della scala gerarchica. 
A questo, si somma l'aspetto culturale del “saving the face”. Salvare la faccia, inteso come rispetto della propria dignità. Fare errori, e soprattutto essere richiamati di fronte agli altri per aver fatto un errore, corrisponde ad una perdita di dignità.  
Dunque, le conseguenze di questi due elementi portano a fattori per noi stranieri difficili da comprendere. Ad esempio, la facilità di eseguire alla lettera compiti assegnati. La difficoltà a gestire eccezioni, prendere iniziative, gestire un imprevisto, un problema, un'emergenza. Si aspettano che ci sia sempre qualcuno “superiore” che prenda le decisioni, e si assuma la responsabilità, per rispetto delle gerarchie prefissate. E anche per paura di sbagliare, che corrisponderebbe ad un perdere la faccia.  Le cosiddette bugie bianche sono abbastanza comuni anche qui per giustificarsi e permettere di salvare le apparenze. 

Dobbiamo però evitare di giudicare. È semplicemente una linea diversa di valori. Noi come ospiti di questo Paese, dobbiamo capirli, comprenderli… e adattarci come meglio si può! 

Quali sono i motivi principali per cui conviene investire in Cambogia?

La Cambogia è molto accogliente nei confronti degli investitori stranieri, c'è molta libertà e un approccio molto aperto. Ad esempio, il governo permette di possedere il 100% di una società, e gli stranieri non hanno bisogno di cambiare cittadinanza. Possono anche rimandare qualsiasi profitto al loro paese d'origine.
Negli ultimi venti anni la Cambogia è diventata una destinazione commerciale sempre più attraente. Tra i paesi ASEAN ha il tasso di crescita economica più alto, circa il 7% all'anno. Le industrie chiave tradizionali sono incentrate sulla produzione, l'agricoltura, il settore immobiliare e il turismo, ma ci sono nuove opportunità anche nelle nuove fonti di energia e le soluzioni di riciclaggio sostenibile.
Ci sono ancora alcuni rischi da considerare quando si pianifica di investire in Cambogia, ad esempio la recente diffusione del coronavirus ha causato una tendenza al ribasso nel settore del turismo. In generale, un leggero rallentamento dell'economia cinese ha causato un grande impatto sulla crescita della Cambogia: tuttavia il governo ha prontamente reagito aggiungendo nuove leggi per rendere più facile per gli stranieri mantenere i loro investimenti in Cambogia. La mancanza di trasparenza e la complessità nel navigare la burocrazia sono altri elementi da valutare. 

Sulla base della mia esperienza in Cambogia, suggerirei a qualsiasi investitore di fare ricerche approfondite e di affidarsi a consulenti locali di fiducia, come ICBA, per prendere una decisione informata sull'opportunità di investire nel Regno. 

Qual è il potenziale dell'e-commerce in Cambogia?

In generale nei paesi in via di sviluppo come la Cambogia la tecnologia tende a fare passi da gigante in pochissimo tempo, seppure con contraddizioni.  Nel giro di pochi anni sono passati dal telefono fisso, solo per pochi, arrivando direttamente agli smartphone di ultimissima generazione per molti, tecnologia 4G a basso costo e ottime connessioni wi-fi offerte gratuitamente da bar e ristoranti. In molte parti del paese manca l'accesso all'acquedotto e all'elettricità ma ormai tutti hanno un cellulare. Il pagamento tramite mobile phone o e-payment, che da noi fatica a prendere strada, qui è già molto comune. 
L'e-commerce non era affatto diffuso ma il Covid ha portato un'enorme digitalizzazione e ha fatto sì che il paese, che era chiuso a tutto, dovesse necessariamente reinventarsi con servizi online.  
In questo momento la legislazione non è al passo e mancano delle vere e proprie regole di tassazione, registrazione, protezione dei dati personali. Il governo, in questo momento, sta portando avanti delle nuove leggi per adattarsi a questo cambiamento. 

Bisogna specificare che in Cambogia Facebook è un potentissimo canale, sia di comunicazione che di vendita. Facebook Marketplace è molto utilizzato, spesso si preferisce avere una pagina Facebook piuttosto che un sito per vendere online. I vantaggi sono ovviamente il basso costo, la flessibilità di poterlo usare in qualsiasi lingua e l'interazione immediata con il cliente. 

Qual è la missione della ICBA? e chi può aderire alla ICBA?

L'Italian-Cambodian Business Association (ICBA) è nata del 2017 come associazione senza scopo di lucro. Si rivolge alle aziende italiane che desiderano stabilire legami commerciali o industriali con la Cambogia, alle aziende italiane o ai loro uffici di rappresentanza già stabiliti in Cambogia, e alle aziende cambogiane che vogliono sviluppare le loro attività nei mercati italiani.
La missione dell'ICBA è quella di promuovere l'eccellenza italiana in Cambogia, e stimolare, facilitare e favorire il commercio, gli investimenti e le opportunità tra Cambogia e Italia, scambiando conoscenze e agendo da catalizzatore per le energie commerciali di entrambi i paesi.
L'adesione all'ICBA è disponibile per ogni azienda e professionista coinvolto nelle relazioni commerciali tra Italia e Cambogia. Basta visitare il sito The Italian Chapter (ICBA).

Che tipo di attività organizzate?

ICBA promuove l'eccellenza italiana, la cultura e il commercio bilaterale tra Italia e Cambogia. Forniamo informazioni e supporto alle aziende nel commercio con la Cambogia, consulenze, dati su import ed export, missioni esplorative. in parallelo ai servizi forniti dalla Camera di Commercio Europea in Cambogia, di cui facciamo parte.
Tipicamente, organizziamo anche eventi con un focus di promozione del Made in Italy con possibilità di networking. Gran parte di queste attività si sono però rallentate, o sospese del tutto, causa pandemia globale. 
Un effetto collaterale e positivo del Covid, che abbiamo colto è stata invece la spinta alla digitalizzazione. Per conto di ICBA, ho lanciato recentemente un progetto on-line di cui sono molto orgogliosa: “Italy in Cambodia – Everything Authentically Italian in Cambodia”, per valorizzare l'eccellenza italiana in Cambogia e tutto ciò che di genuinamente italiano si può trovare nel Paese. 
Il progetto ha offerto alle imprese e ai professionisti italiani che operano qui in Cambogia una vetrina promozionale e gratuita come risposta immediata alla crisi economica dell'ultimo anno.

“Italy in Cambodia” si rivolge agli amanti del Made in Italy (locali, espatriati, spero presti turisti e viaggiatori) promozioni e offerte speciali online in modo tale da far scoprire lo stile di vita, il cibo, la cultura e i prodotti italiani in Cambogia.
Offre anche delle pagine “gialle” online, dove trovare e incontrare virtualmente professionisti e imprenditori italiani che hanno fatto della Cambogia la loro casa e conoscerne la loro storia di expat. Abbiamo anche una sezione B2B, che offre informazioni, articoli e contatti per potenziali investitori in Cambogia. 
Se vi ho incuriosito, potete visitare italycambodia.com o iscrivervi alla nostra newsletter.
 

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A proposito di

Faccio parte del team di Expat.com e gestisco la comunità italiana. Amo viaggiare ed entrare in contatto con culture diverse. Ho una passione particolare per le lingue straniere ed ho vissuto e lavorato in Egitto, Spagna, Irlanda, Messico e Mauritius.

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