Nuove restrizioni sulla mobilità per contenere la variante Omicron

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Scritto da Asaël Häzaq il 02 dicembre, 2021
L'Unione Europea, gli Stati Uniti, il Giappone, Israele, Singapore, le Filippine, il Regno Unito hanno bloccato l'accesso ai viaggiatori in arrivo dal Sud Africa e stanno accelerando le loro campagne di vaccinazione. Come si prospetta la fine del 2021 alla luce delle nuove restrizioni in vigore?

Il Sudafrica rafforza la sua campagna di vaccinazione

Domenica 28 novembre, l'OMS ha insistito affinché i paesi riaprissero i collegamenti con l'Africa meridionale. L'organizzazione ritiene che i paesi non debbano soccombere al panico e adottare un approccio scientifico basato sulla valutazione del rischio. Il Sudafrica ritiene di essere stato penalizzato per aver segnalato all'OMS la presenza di questa nuova variante. Si tratta di un duro colpo per questa nazione, dove il turismo, uno dei suoi pilastri economici, era appena ripreso. Quando i Paesi di tutto il mondo hanno annunciato la chiusura delle frontiere, la Borsa di Johannesburg è scesa di quasi il 2%. Il Paese, che è al livello di allerta 1, sta incrementando gli sforzi per rendere la vaccinazione obbligatoria a partire dai 12 anni.

Secondo le Autorità locali, il 35,6% della popolazione è completamente vaccinato; il 41% ha ricevuto almeno una dose. Il Comitato Ministeriale per i vaccini ha annunciato l'inizio della campagna per le dosi di richiamo tra gli anziani e gli immunodepressi. È in vigore il coprifuoco dalla mezzanotte alle 4 del mattino (in questo lasso di tempo è vietata la vendita di alcolici), è obbligatorio indossare la mascherina negli spazi pubblici e non appena si entri in contatto con una persona che non è un familiare. Gli eventi al chiuso oltre le 750 persone (non più di 50 se lo spazio è limitato) sono vietati; all'aperto, il limite è fissato a 2.000 persone. I funerali non possono accogliere più di 100 persone. Le feste affollate di fine anno andrebbero evitate.

Israele include i bambini nella campagna di vaccinazione

Il pioniere nella vaccinazione contro il Covid-19 è anche il primo a dare il via alla campagna di dosi di richiamo e di vaccinazione dei bambini. Ad oggi, il 44,1% della popolazione ha già ricevuto la dose di richiamo. La nuova ondata di Covid sembra colpire soprattutto i bambini. Dal 22 novembre è stata lanciata una speciale campagna di vaccinazione, rivolta ai bambini dai 5 agli 11 anni. Il Ministero della Salute ha avvertito che le misure contro la pandemia potrebbero diventare più stringenti se il numero di contagi giornalieri superasse i 1.000. Gli assembramenti potrebbero subire delle limitazioni, anche per le persone vaccinate.

Restrizioni in America Latina

In Cile, Argentina, Colombia e Venezuela, la vaccinazione contro il Covid-19 è aperta ai bambini a partire dai 3 anni. Il Nicaragua sta abbassando l'età minima a 2 anni. Il problema principale, tuttavia, è la sicurezza dei vaccini. Alcuni studi, ad esempio, rivelano effetti avversi del vaccino cinese Sinovac nella fascia compresa tra i 12 e i 17 anni, ma non in quella 3-5 anni. Le Autorità, quindi, lo riservano ai più piccoli. Anche i Paesi dell'America Latina stanno intensificando le misure anti-Covid come l'uso obbligatorio della mascherina, la distanziazione sociale e il test PCR anche per le persone vaccinate. Il Cile, che ha recentemente riaperto le frontiere (1 novembre), procede diversamente. Dal 1° dicembre, solo le persone che hanno ricevuto la dose di richiamo sono esentate dal test PCR. Per ora la quarantena resta obbligatoria. Colombia, Cuba (L'Avana) e Perù hanno introdotto il coprifuoco. All'Avana, oltre al coprifuoco, restano chiuse le attività non essenziali come bar, ristoranti, discoteche. In Perù è obbligatorio indossare la mascherina. Negli spazi chiusi (centri commerciali, supermercati, aeroporti, amministrazioni ecc.) è consigliato l'uso della doppia mascherina.

Giappone: situazione sotto controllo

Con il 77% della popolazione completamente vaccinata, e meno di 100 nuovi casi giornalieri in media, il Giappone si sta gradualmente riprendendo. Lo stato di emergenza è stato revocato da ottobre. Ma il governo chiede vigilanza. Vista l'attuale situazione in Europa e la nuova variante Omicron, per ora non è prevista una riapertura generale delle frontiere. Resta obbligatorio indossare la mascherina. I piccoli assembramenti, tranne che nelle aree affollate, sono consentiti. Le aziende sono incoraggiate ad agevolare il lavoro a distanza e l'orario flessibile, per evitare il sopraffollamento dei trasporti nelle ore di punta. Preoccupata per il rilancio delle attività socio-economiche del Paese, Keidanren - Federazione giapponese dei datori di lavoro - esorta il governo a lasciare chiuse le frontiere, sull'esempio della Corea del Sud.

La scelta della Cina di rimanere chiusa

Ufficialmente, tutto sembra in ordine in Cina. La politica “zero Covid” di Xi Jinping sta stando i suoi frutti, al contrario dell'Europa che è stretta nella morsa della quinta ondata. Secondo il Partito Comunista Cinese (PCC), ciò dimostra che le strategie europee e occidentali hanno fallito. Le restrizioni tutt'ora in vigore comprendono: chiusura delle frontiere internazionali, test PCR negativo obbligatorio per recarsi in alcune regioni del Paese (effettuato nelle 48 ore che precedono la partenza), divieto di ingresso a Pechino per chiunque provenga da un'area in cui è stato rilevato un caso di Covid nelle due settimane precedenti, treni bloccati o cancellati, città intere in lockdown, quarantena. La nazione resta chiusa fino alle Olimpiadi invernali del 2022.

Più restrizioni in Austria

Oltre a imporre il lockdown alla popolazione non vaccinata, da lunedì 22 novembre, per la quarta volta, il Paese è stato totalmente blindato, fino al 13 dicembre. Secondo il cancelliere Alexander Schallenberg, la decisione era inevitabile, considerando la nuova variante Omicron. Le attività non essenziali (compresi ristoranti e alberghi) sono chiuse, il lavoro a distanza è fortemente incoraggiato, le scuole sono aperte, ma i genitori sono invitati a tenere i figli a casa. La popolazione può uscire solo per prendere una boccata d'aria fresca, andare al lavoro o fare la spesa. Per il cancelliere, le scarso tasso di vaccinazioni ha obbligato a misure drastiche. Gli abitanti completamente vaccinati (al 27 novembre) sono solo il 66,7% e l'Austria sta lottando contro l'aumento dei contagi. "Un incremento costante del tasso di vaccinazione è l'unico modo per uscirne", ha detto Schallenberg in una conferenza stampa in Tirolo. L'obiettivo del governo è di salvare il Natale.

Emergenza immunizzazione in Senegal

Il Paese è determinato ad evitare situazioni simili a quelle delle ondate precedenti. Secondo il professor Souleyemane Mboup, lo scorso luglio, dopo la fine della seconda ondata, c'è stato un rilassamento generale. Ritiene che sia difficile coniugare emergenza economica e restrizioni legate al Covid. Questa è la principale sfida con cui si sta scontrando la nazione, che ha riaperto le frontiere al turismo internazionale lo scorso ottobre. L'uso della mascherina è obbligatorio nei mercati all'aperto e al chiuso, nei negozi, nelle banche, negli uffici pubblici, sui mezzi di trasporto (taxi compresi) ecc... Nei ristoranti, centri sportivi, religiosi, culturali e di svago va rispettato il distanziamento sociale e l'uso della mascherina. Chiunque violi la legge rischia una multa e, in alcuni casi,  la prigione. Gli eventi, fino a un massimo di 500 partecipanti, sono attualmente autorizzati. Solo il 5,5% della popolazione è vaccinato (dato del 24.11). Con la diffusione della variante Omicron, la lotta contro il Covid-19 in Senegal richiede il rafforzamento dei gesti di barriera e il potenziamento della campagna di vaccinazione, a condizione che, grazie agli accordi internazionali, la popolazione riceva le dosi necessarie.

Coprifuoco in Belgio

Il 17 novembre le Autorità belghe hanno reintegrato le restrizioni tra cui il distanziamento sociale, l'uso della mascherina a partire dai 10 anni (obbligatoria dai 12 anni), l'utilizzo del Covid Safe Ticket+ (equivalente al pass sanitario), l'introduzione del lavoro a distanza il prima possibile: 4 giorni a settimana fino al 13 dicembre (a seguire 3 giorni), la dose di richiamo per tutti nel 2022. Dopo la scoperta di un caso legato alla variante Omicron sul territorio nazionale, il Primo Ministro belga Alexander De Croo ha annunciato la chiusura dei locali notturni e la chiusura obbligatoria alle 23:00 per ristoranti e mercatini di Natale. Non ci sono ancora limitazioni circa gli incontri ​tra familiari e amici, ma il governo fa appello alla popolazione affinché limiti i contatti.

La variante Delta e Omicron saboteranno le Feste? Secondo l'ex direttore dell'Institut Pasteur, il Prof. Christian Bréchot, virologo, ci sono speranze di poter passare un Natale tranquillo, ma il rischio non cessa. Tulio de Oliveira, Direttore dell'ERC (Epidemic Response Center), mette l'accento sulla mancanza di solidarietà internazionale. In un tweet, afferma che: "Il mondo dovrebbe sostenere il Sudafrica e l'Africa invece di discriminarle e isolarle". L'OMS ha rivolto un appello simile ad altri paesi. L'Organizzazione ritiene che la pandemia si potrà contenere solo quando tutti gli Stati nel mondo avranno lo stesso accesso ai vaccini.

A proposito di Asaël Häzaq

Mikki è un'espatriata che vive in Giappone. Scrive contenuti per Expat.com ed è una blogger appassionata di lifestyle e cultura pop.