Vivere all'estero ha i suoi vantaggi, ma il periodo che va da Natale a fine anno ci mette sempre un po' alla prova. Dove andare? Con chi festeggiare? Oggi, in piena pandemia, la situazione è ancora più difficile: gli espatriati potranno tornare nel paese di origine oppure viaggiare?
La variante Omicron continua a diffondersi e molti paesi applicano restrizioni per contenere il virus, come i test PCR obbligatori per i vaccinati e la chiusura parziale delle frontiere. Cinquantuno destinazioni nel mondo hanno già chiuso le frontiere: possono accedervi solo cittadini, residenti o persone con validi motivi. Italia, Svizzera, Portogallo e Regno Unito sono tra le nazioni che richiedono un test PCR negativo a tutti i viaggiatori in ingresso.
Progetti per Natale
Miranda Fiedler, una svizzera espatriata in Spagna, tornerà a casa per Natale. "Quest'anno ho intenzione di trascorrere il Natale con la mia famiglia, nel mio paese d'origine, e attraversare il confine per visitare alcuni parenti che abitano in Germania, restrizioni permettendo". L'anno scorso Miranda ha trascorso le Feste in Perù. Non vede i genitori e gli amici da quasi due anni. Anche se dovrà sottoporsi a dei test PCR, quest'anno potrà approfittare di "un Natale più normale".
Julia Bahia, una brasiliana espatriata in Spagna, non viaggerà perché i voli per il Sud America costano troppo. Ha quindi previsto di cenare con degli amici conosciuti quando studiava a Madrid. “Trattandosi di persone che provengono da tutto il mondo, ognuno preparerà il piatto tipico della propria nazione. Sarà un momento di condivisione e un interessante scambio culturale”.
Julia non ha ancora un progetto certo in mente ma le piacerebbe fare un viaggio. “Probabilmente si sposterà in un'altra città della Spagna (forse Barcellona) assieme a degli amici brasiliani. Una volta lì decideremo cosa fare. Per lei, incontrare altri espatriati brasiliani è importante perché la aiuta a sentirsi meno sola. “Il capodanno è un giorno che ho sempre trascorso con gli amici, quindi stare con dei connazionali quest'anno mi farà sentire bene".
Gli espatriati sono costretti a superare momenti difficili in questo periodo di pandemia. Molti di loro non osano fare progetti a lungo termine per paura che vadano in fumo. E' esattamente quello che è successo alla vacanza di Miranda in Egitto. “Sarei dovuta partire in gennaio ma il volo è stato cancellato a causa della variante Omicron".
Non si è persa d'animo e ha deciso che sfrutterà il tempo libero a disposizione per contattare i vecchi amici e uscire con il fidanzato. “Certo, avremmo preferito crogiolarci sotto il caldo sole egiziano piuttosto che patire il freddo della Svizzera, ma quest'anno va così”.
Lontano da casa durante le Feste
Anche se può sembrare un cliché, tanti espatriati si sentono davvero come dei cittadini del mondo. Avendo vissuto in 6 paesi diversi, Miranda si sente a casa ovunque. “Ogni luogo porta a galla una versione diversa di me stessa. Quindi è difficile sentirsi completamente a casa in un posto solo, perché ci saranno sempre persone e cose che mancano".
Ci sono degli altri invece che vivono con dolore la lontananza dai propri cari, soprattutto in questo momento di pandemia. Julia ne soffre parecchio. “Mi rattrista Non potermi unire alla famiglia e agli amici, siamo molto uniti".
Cosa manca di più agli espatriati?
Che si tratti della presenza di familiari e amici, del clima o del cibo, gli espatriati avvertono sempre un senso di vuoto, che si fa più opprimente durante le vacanze di fine anno. "Mi mancano la cultura e la cucina brasiliane, ma mi concentro su ciò che ottengo dall'essere dove sono: nuove esperienze, possibilità di entrare in contatto con le dinamiche della vita in Europa, e le possibilità che si presentano vivendo in un paese straniero".
Miranda rimpiange le cose tipiche del suo paese: il cioccolato e la montagna. Per fortuna quest'anno avrà l'opportunità di sciare per qualche giorno sempre che la Svizzera non decida di chiudere le piste. “È una delle mie attività preferite, che purtroppo non sono riuscita a praticare spesso negli ultimi anni". Anche se le mancano la famiglia, il fidanzato e i vecchi amici, vivere in Spagna le permette di studiare per prendere un master. “Mi sono trasferita in Spagna per il suo clima e per la sua gente. È incredibile essere circondati da un gruppo di persone così eterogeneo. Questo non sarebbe successo se fossi rimasta in Svizzera".