Meglio andare a vivere dall'altra parte del mondo o spostarsi all'interno dell'Unione Europea? Espatriare in un Paese che si trova nello stesso continente è decisamente più facile, soprattutto in questo momento storico. Quali sono i vantaggi di questa tipologia di trasferimento?
Emigrare in un Paese dell'Unione Europea
L'Unione Europea (UE) è l'esempio perfetto quando si parla di espatrio all'interno dello stesso continente. Essere cittadini di uno Stato membro conferisce di fatto la cittadinanza europea. È quindi possibile emigrare per lavoro in un altro Paese dell'UE senza bisogno di chiedere visto. Lo stesso si applica agli studenti e ai pensionati. Un espatriato può di fatto soggiornare per 3 mesi senza obbligo di registrarsi. Unica condizione: essere in possesso di una carta d'identità o di un passaporto in corso di validità. A differenza dell'emigrazione extra UE, un cittadino europeo può cercare lavoro all'interno dell'Unione Europea minuto della semplice carta d'identità.
In caso di permanenza oltre i tre mesi, le formalità sono relativamente semplici. Basta andare in municipio o in questura e chiedere il rilascio di un certificato di registrazione con durata illimitata.
Chi si è trasferito per lavoro dovrà presentare il contratto di lavoro o una documento che attesti l'assunzione.
I lavoratori autonomi esibiranno un documento a comprova del loro status di liberi professionisti.
Ai pensionati verrà chiesto di dimostrare di essere finanziariamente indipendenti e agli studenti di essere iscritto in un istituto scolastico approvato, di potersi mantenere e di avere un'assicurazione sanitaria.
Libertà di movimento e prestazioni sociali
Oltre ai vantaggi conferiti dalla doppia cittadinanza, gli accordi di Schengen garantiscono la libera circolazione delle persone all'interno dello spazio Schengen. Tutti i paesi dell'UE hanno firmato l'accordo di libera circolazione, ad eccezione dell'Irlanda. Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein, pur essendo Paesi extra UE hanno firmato accordo.
La cittadinanza europea e la libertà di movimento conferiscono altri vantaggi, come la possibilità di avvalersi di aiuti sociali o di borse di studio. Inoltre, emigrare in una nazione con una cultura vicino alla nostra, o che è geograficamente vicino a casa nostra, è un beneficio non da poco, soprattutto dopo lo scoppio della crisi sanitaria.
L'Unione Africana: più libertà di movimento per gli africani?
2063. Questo è l'orizzonte temporale che l'Unione Africana ha fissato per raggiungere l'unione politica ed economica, e garantire la libera circolazione delle persone all'interno del continente. Per raggiungere questo obiettivo, l'Unione Africana punta sull'abolizione dei visti e sulla riduzione delle formalità per i cittadini africani. Nel 2019, la Commissione dell'Unione africana e la Banca africana per lo sviluppo hanno realizzato uno studio per valutare il livello attuale di apertura dei visti. Il riscontro è stato positivo dato che è stato rilevato che i viaggiatori africani hanno accesso a più della metà del continente".
Un bel traguardo per l'Unione Africana, secondo cui l'apertura delle frontiere è una delle chiavi per una crescita economica sostenibile. Un'analisi condivisa da Akinwumi Adesina, Presidente Banca africana per lo sviluppo: "la libera circolazione delle persone, e in particolare la mobilità in ambito lavorativo, sono fondamentali per promuovere gli investimenti".
Aspetti che ostacolano la libera circolazione in Africa
Lo scoppio della pandemia ha inevitabilmente rallentato l'avanzamento del programma ma l'Unione Africana mantiene alta l'attenzione sul tema, incalzando i paesi africani ad approvare il Protocollo sulla libera circolazione delle persone, che ad oggi è stato firmato solo da 33 nazioni, il 61% del totale. Per entrare in vigore deve raggiungere almeno 15 ratifiche. I Paesi che hanno già approvato il Protocollo sono Mali, Niger, Ruanda e Sao Tomé e Principe.
Nel 2021, solo il 24% delle nazioni africane ha emesso visti di arrivo. Questo tipo di permessi autorizza i cittadini africani a richiedere un visto al momento del loro ingresso in un altro Paese del continente. Si tratta di un calo di 4 punti rispetto al 2020.
Cresce anche il numero di nazioni che impone l'obbligo di visto, da richiedere prima dell'espatrio: il 51% nel 2021 contro il 46% nel 2020.
24 Paesi emettono visti elettronici tra cui Zambia, Tunisia, Angola e Egitto. Benin, Seychelles e Gambia sono aperti ai cittadini africani senza bisogno di richiedere un visto. Senegal, Ghana, Mauritius, Marocco, Algeria limitano l'ingresso senza visto solo ad alcuni Stati africani.
Monique Nsanzabaganwa, vicepresidente della Commissione dell'Unione Africana, chiede un rafforzamento delle misure per facilitare la mobilità dei cittadini da un Paese all'altro del continente: "Si potrebbe fare molto di più per snellire la burocrazia, risolvere le questioni legate alla sicurezza e semplificare la procedura per l'emissione dei visti". Per concretizzare il tutto, bisogna muoversi su tre fronti: approvare il protocollo sulla libera circolazione delle persone, attivare una zona di libero scambio all'interno del continente africano (accordo firmato da 38 paesi, il 70% del totale) e unificare il mercato africano del trasporto aereo (accordo firmato da 34 paesi, il il 63% del totale).
Per gli Stati promotori del libero scambio, la prosperità economica e sociale del continente africano si fonda su questi tre pilastri.
Per Monique Nsanzabaganwa, "ora più che mai è necessario favorire la mobilità dei cittadini africani all'interno del continente e ratificare il protocollo sulla libera circolazione delle persone".
Accordi bilaterali Stati Uniti/Canada
In caso di soggiorni temporanei, gli accordi tra Stati Uniti e Canada consentono ai cittadini di entrambi i Paesi di attraversare il confine senza bisogno di un visto. L'unica condizione da rispettare è di avere un passaporto valido.
Se volessero fermarsi sul territorio in modo permanente, devono richiedere un visto.
Molti canadesi che hanno famiglia negli Stati chiedono l'emissione di un permesso per ricongiungimento familiare. Una volta ottenuto, posso fare domanda per la Green Card che dà diritto alla residenza permanente. Un'altra opzione è legata al lavoro e interessa profili con alte qualifiche nel settore di scienze, economia, insegnamento, arti, sport, ricerca (che possono chiedere il visto EB1), profili con competenze specifiche in arti, economia, scienze (visto EB2) e altro personale qualificato (visto EB3).
Per gli americani che vogliono trasferirsi in Canada per lavoro, il visto espresso (visa express ) è l'opzione più semplice. Come suggerisce il nome, consente una procedura accelerata (6 mesi o meno) per immigrare in Canada. Riservato ad alcuni paesi, compresi gli Stati Uniti, comprende 3 programmi: il "federal skilled worker program" che interessa lavoratori qualificati che hanno avuto esperienza all'estero. Il "Canadian experience class" è riservato a persone che hanno già lavorato in Canada. Il "federal skilled trades program" he interessa i lavoratori con qualifiche in un settore professionale specifico.
Esistono altre tre tipologie di visti che consentono agli americani di lavorare in Canada. Il "North American Free Trade Agreement (NAFTA) work permit ", un accordo firmato tra Canada, Stati Uniti e Messico. Si tratta di un programma di mobilità internazionale che facilita il trasferimento dei dipendenti da un'azienda alla sua filiale estera. Il "Employer specific work permit" che consente a un'azienda canadese di assumere uno straniero per una posizione specifica, in caso di mancanza di manodopera a livello locale.
Lo "Spousal open work permit" che è un visto aperto e a tempo indeterminato che consente al coniuge di un ittadino canadese di lavorare in Canada.
I vantaggi di espatriare nello stesso continente
Questo tipo di trasferimento è decisamente meno stressante di un espatrio dall'altra parte del mondo. Senza contare che il disbrigo delle formalità è più veloce, sarà più facile tornare in patria in caso di necessità. In questo periodo di pandemia, questo aspetto non è da sottovalutare.
Spostandosi all'interno dello stesso continente, si riduce il distacco culturale e sarà più facile trasferirsi con l'intera famiglia. Anche l'aspetto economico va tenuto in considerazione infatti il trasloco avrà dei costi più ridotti.