Nei Paesi Bassi si vive bene, e su questo punto gli espatriati concordano. Anche i dati parlano chiaro infatti, nel 2020, si sono classificati tra i primi 10 paesi in Europa per la qualità della vita; l'anno scorso figuravano tra i migliori dove vivere e lavorare, sorpassando Germania, Francia e Regno Unito. Tuttavia, a causa dell'aumento dei costi derivanti dalla crisi energetica, dalla guerra in Ucraina e dall'aumento del tasso di inflazione, il governo olandese ha bisogno di 10/15 miliardi di euro aggiuntivi per recuperare le perdite, con conseguenze negative sulla popolazione, espatriati compresi.
La nazione ha uno dei tassi di disoccupazione più bassi d'Europa. Secondo Statista, nel 2022 il tasso di disoccupazione nei Paesi Bassi è del 4% contro il 15% della Spagna. Per Natalia Ramos, una giornalista brasiliana che vive a Utrecht, questo dato significa che tutti i settori offrono opportunità, e parla della regola del 30% spiegandone i vantaggi: "Se vengono soddisfatti determinati requisiti, un'azienda può fare domanda affinchè le tasse pagate dai suoi dipendenti restino fisse al 30% per un periodo di 4 anni. Nei Paesi Bassi le tasse sono molto alte e questa mossa serve ad attrarre professionisti stranieri".
Le ripercussioni sugli espatriati
Nella fase attuativa del bilancio, il governo potrebbe abolire varie agevolazioni fiscali dedicate alle imprese, agli imprenditori olandesi e agli espatriati, introducendo forse nuove tasse sul reddito.
Anche la regola del 30% è a rischio. Il Primo ministro olandese, Mark Rutte, ha annunciato che la fase programmatica sta volgendo al termine e il piano definitivo sarà presentato a breve.
Rutte fa sapere che un accordo tra le parti è possibile, ma ha rifiutato di dettagliare le opzioni attualmente sul tavolo. "Ci potrebbero essere ancora tanti cambiamenti", ha detto alla stampa olandese.
Vantaggi e svantaggi della vita nei Paesi Bassi
Secondo la società di consulenza PWC, i Paesi Bassi sono un paese che offre diversi vantaggi agli espatriati tra cui un clima favorevole alle imprese, una posizione strategica, un sistema legislativo stabile, una forza lavoro multilingue altamente qualificata e infrastrutture d'eccellenza.
L'alto costo della vita rappresenta, di contro, un problema per gli espatriati. Nella città di Utrecht, secondo una stima del comparatore di prezzi Numbeo, i costi mensili per una famiglia di quattro persone si aggirano sui 3.317 euro (affitto escluso) e sui 938 euro per una persona che vive sola (affitto escluso). Utrecht è il 13.20% più cara rispetto a Roma (affitto escluso). Affittare a Utrecht costa, in media, il 12.99% in più di Roma.
Natalia Ramos parla di quanto sia costoso vivere nei Paesi Bassi. "I prezzi in generale (affitto, utenze, generi alimentari, attività ricreative, ecc.) sono alti. Prendendo in affitto un appartamento bisogna pagare anche le tasse sull'acqua e sui rifiuti (la sola tassa sui rifiuti supera i 600 euro all'anno). Il trasporto pubblico, ad esempio, è il più costoso d'Europa".
Carenza di manodopera
I Paesi Bassi devono fare i conti con una carenza di manodopera così come testimoniano anche i dati recentemente pubblicati da Statistics Netherlands (CBS). Nel primo trimestre di quest'anno, il tasso di disoccupazione ha raggiunto il livello più basso degli ultimi 20 anni, mentre il numero di offerte di lavoro continua ad aumentare, aprendo diverse opportunità per gli espatriati.
I settori che hanno più bisogno di manodopera sono il commercio, i servizi alle imprese e l'assistenza sanitaria. Alla fine di aprile le industrie operanti in questo campo hanno generato 224.000 offerte di lavoro. Anche i ristoranti, gli hotel e i servizi legati al turismo sono alla ricerca di personale: i posti vacanti sono passati da 30.000, in dicembre 2021, a 44.000 in aprile di quest'anno.