Era il 2018 quando Monica, con il marito e i figli, si sono messi in viaggio. Entrambi impiegati presso la grande distribuzione in Italia, avevano voglia di rimettersi in gioco e vivere nuove emozioni. E così si sono trasferiti a Malta, per vivere in seguito un'esperienza in Spagna durante la pandemia. Un'opportunità inaspettata ha poi bussato alla loro porta: un lavoro in Martinica! Non se lo fatti ripetere, e sono approdati su quest'isola delle Antille, un dipartimento d'oltremare francese.
Raccontaci di te, da dove vieni e quanto tempo fa hai lasciato l'Italia?
Sono una donna di 52 anni e, se potessi descrivermi, direi irrequieta e libera da un modello di vita standard.
Siamo una normale famiglia di quelle che hanno anche un cane, che ha decisamente una gran bella vita visto che ha sempre viaggiato con noi.
Abbiamo lasciato l'Italia agli inizi dell'estate del 2018.
Una decisione che avevamo maturato per tutto un anno. Volevamo vivere emozioni diverse e rimetterci in gioco. Sia io che mio marito lavoravamo per la GDO e lui si è davvero reinventato. Era un responsabile commerciale, ma stanco di un lavoro che lo appesantiva senza dargli in cambio soddisfazioni pensò bene, dato che amava cucinare, di iscriversi ad una scuola serale per la ristorazione.
Il bingo più fortunato in assoluto perchè il suo lavoro ora ci permette di andare ovunque.
Ricordiamoci sempre che l'Italia ha una delle cucine più buone al mondo e che i cuochi sono molto richiesti.
I nostri figli erano ancora adolescenti per cui poteva diventare difficile mollare tutto e partire, ma la sorpresa è stata che loro erano assolutamente entusiasti.
La prima esperienza è stata Malta, poi la Costa Blanca e un'opportunità inaspettata ci ha portati in Martinica.
Come nasce la decisione di andare a vivere in Martinica?
Bella domanda!
Arrivammo ad Alicante nel gennaio del 2020. Felici come non mai e ignari che di lì a poco saremmo rimasti imprigionati in casa per molti mesi per via del Covid.
Sopravvissuti alla pandemia, finalmente cominciai a conoscere gente e a visitare un po' di posti ma ecco che nell'aprile del 2021 mio marito ricevette una proposta di lavoro molto allettante.
Credo che per decidere ci abbiamo impiegato qualche ora, forse meno.
Per come abbiamo scelto di vivere sapevamo che dovevamo prenderla al volo quell'opportunità.
Sapevamo di essere distanti dal resto del mondo, ma ci sentivamo comunque tranquilli essendo ancora all'interno della Comunità Europea.
Viviamo a sud dell'isola a Sainte-Luce, un paesino decisamente grazioso.
Per vivere in Martinica, gli italiani/europei devono chiedere un visto? Ci sono altre formalità da espletare per ottenere la residenza?
Per vivere e risiedere in Martinica non serve assolutamente nulla.
Per lavorare e per avere l'assistenza sanitaria, invece, uno dei documenti essenziali da avere è l'estratto di nascita. Un documento che pochi conoscono, ma che a me è servito moltissimo, è il Libretto di Famiglia Internazionale. E' un documento che il Comune di residenza rilascia gratuitamente e io lo consiglierei.
A tuo parere, ci sono opportunità di lavoro per gli italiani/europei e in che settori?
Il turismo in Martinica, dopo il Covid, è per lo più francese e, in minima parte, inglese/americano.
Sicuramente nell'ambito della ristorazione, e nel turismo in generale, si hanno possibilità dato che c'è un ampio turn-over tra una stagione e l'altra. Il requisito principale è conoscere la lingua francese.
Cosa ci puoi dire del costo della vita in Martinica (affitto, bollette, generi alimentari, trasporti)?
Fare un rapporto in questo preciso periodo è un po' difficile visto l'aumento eccessivo su tutto e dappertutto. In generale Martinica è piuttosto cara, generi alimentari e vestiario in particolar modo. Conviene arrivare in quest'isola senza avere grosse pretese e cercare di adattarsi alle abitudini locali, quindi servirsi in supermercati locali e prestare attenzione alle offerte.
Per quanto riguarda i trasporti sicuramente è indispensabile avere un'auto propria (benzina 1,60€); il costo del biglietto del bus non è alto, ma i bus non sempre assicurano il servizio; il taxi invece è un po' proibitivo.
In Martinica, non essendoci il problema del riscaldamento, si ha la spesa più grossa con la bolletta elettrica e questa dipende dall'utilizzo del climatizzatore.
Se si vive in una casa ben ventilata, l'uso del clima non è assolutamente necessario.
Gli affitti sono sicuramente alti, ma non così differenti da Malta o dalla Spagna, che di contro hanno stipendi nettamente più bassi. Il problema semmai è la scarsità di proprietà immobiliari sul mercato.
Come trascorri le tue giornate e cosa ti piace fare nel tempo libero?
Sono piuttosto fortunata perchè di tempo libero ne ho parecchio.
Da quando sono arrivata in Martinica non ho mai avuto problemi col fuso orario, il mio corpo si è adattato subito.
Mi sveglio molto presto, vivo appieno tutto il giorno, ma alla sera mi addormento presto.
Seguo un corso di acquafitness al mattino e, a giorni alterni, mi piace tantissimo la pesca subacquea con mio figlio.
Dipingo, faccio giardinaggio, creo oggetti artigianali, ma soprattutto amo girare in solitudine per l'isola e fotografare.
Che clima c'è in Martinica?
Chi ama il caldo, qui va decisamente sul sicuro.
Il clima è tropicale senza dubbio, la temperatura è calda tutto l'anno e può variare di qualche grado, ma niente di che.
Non ci sono le classiche stagioni.
La stagione delle piogge inizia a giugno e termina a novembre circa. In questa stagione ci sono molte precipitazioni e l'umidità aumenta di un bel po'. Durante questo periodo c'è anche il rischio di cicloni tropicali.
Immagino che ci siano degli aspetti della vita sull'isola, sia positivi che negativi, che hai scoperto solo vivendoci. Quali sono?
Vivere in un'isola non è certamente facile, questo lo dico da subito.
Io venivo già da un'esperienza isolana e a me piace tantissimo.
Se cerchi la rilassatezza, il contatto con la natura, la semplicità delle cose, il tempo che scorre a rilento, allora sei sul posto giusto!
Credetemi se vi dico che, in qualunque posto io sia stata, non ho trovato un aspetto negativo e, se l'ho trovato, era per un mio problema legato ad un genere di vita stereotipata che purtroppo la società ti impone, e che a fatica sono riuscita a scrollare via di dosso.
Qui si vive la giornata con semplicità.
Sono felice quando esco in terrazzo e il mio vicino di casa, che e' andato a raccogliere manghi o banane, me ne fa trovare nel cestino sopra il tavolo, sono felice quando assaporo un po' di rum con la gente del posto, sono felice quando cucino il pesce che peschiamo.
Questo regala Martinica: semplicità e leggerezza!