Parlaci un po' di te: da dove vieni, cosa facevi prima di andare in pensione e cosa ti ha spinto a trasferirti in Vietnam?
Salve, sono Robert (Bob) e vengo dagli Stati Uniti, più precisamente dal Michigan. Ho 76 anni e vivevo lì con i miei figli. Sono divorziato e sono nonno. Ho fatto un sacco di lavori diversi nel corso della mia vita, tra cui un periodo in Marina negli anni '60. Ora sono in pensione e con il sussidio che percepisco dalla Social Security è impossibile mantenere uno stile di vita soddisfacente negli Stati Uniti.
Mia nuora è di Da Nang, in Vietnam. Ho pensato che, data la differenza del costo della vita tra i due Paesi, avrei potuto vivere meglio lontano dagli States. Mi sono trasferito dopo la fine della pandemia di COVID.
Come si è svolto il trasferimento?
Ho portato con me solo gli oggetti personali, i vestiti, il pc portatile, il telefono e tutto quello che sono riuscito a far stare in valigia, mi sono imbarcato sull'aereo e sono partito.
Sono arrivato a Da Nang nell'agosto del 2022, accolto dalla famiglia di mia nuora.
Quanto è stato difficile abituarsi a un nuovo Paese?
Dato che la famiglia di mia nuora non parlava inglese, la maggior parte del tempo l'ho passata su google translate. È stato interessante e nuovo per me imparare come funzionano le cose in Vietnam. Ho trascorso giornate ad esplorare la città balneare di Da Nang, che si trova nella parte centrale del Vietnam, a metà strada tra Hanoi (la capitale del nord) e Ho Chi Minh (Saigon) nel sud.
Trovo molto complesso imparare il vietnamita. E' una lingua tonale e io uso degli apparecchi acustici perchè non sento bene quindi vi lascio immaginare. Per comunicare, Devo usare l'applicazione di traduzione del mio telefono.
Fare la spesa è un misto tra divertimento e frustrazione, non conoscendo ancora tutti i prodotti. Ogni giorno scopro dei nuovi ortaggi e frutti da provare. Mi ci vuole tempo a ricordare i nomi di alimenti che non ho mai visto prima.
Le grandi catene di negozi sono abbastanza facili da girare e vendono articoli che mi sono familiari, pur cambiando la marca, come shampoo, sapone, detersivo, pane, latte, caffè, ecc. La scelta è ampia, come nella maggior parte delle grandi città.
Le botteghe di quartiere, o "shop houses", come vengono chiamate, sono dei minimarket che si trovano all'esterno delle case, dati in affitto o gestiti dal padrone di casa stesso. Ce ne sono un po' dappertutto e hanno una varietà ridotta di prodotti. Si rivolgono principalmente a una clientela locale e vendono marche sconosciute agli stranieri.
Per poter utilizzare il cellulare, ho dovuto acquistare una scheda SIM all'aeroporto. Per spostarmi uso applicazioni locali come "Grab" (simile a Uber), "Agoda" (prenotazioni), "Traveloka" per hotel e voli, ecc. Sono piuttosto semplici da usare.
Come giudichi il costo della vita in Vietnam in termini di affitto, bollette, cibo, ecc.?
Ho trovato che il costo della vita qui in Vietnam sia adatto alle mie possibilità economiche, se si escludono gli hotel, i ristoranti, i bar, ecc. di stile occidentale. Il cibo e la birra, ad esempio, possono essere da 3 a 5 volte più costosi in un locale in stile occidentale, quindi li evito e frequento le strutture locali.
Mi sto abituando al caffè vietnamita rispetto a quello americano che bevevo prima, e costa solo 18.000VND se preso in una caffetteria locale (un dollaro equivale a circa circa 23-24.000VND ); una lattina di birra costa circa lo stesso.
Il segreto sta nella scelta del posto. Vivere all'occidentale è costoso. Dopo aver preso le stesse abitudini dei locali, riesco a contenere le spese. Mi sono anche trasferito da una vivace zona abitata da espatriati alla periferia della città, dove l'affitto mi costa il 50% in meno.
Ho provato la rana locale, il pollo, il pesce, il maiale, il manzo, i frutti di mare, il cibo grigliato e gli hot pot. Alcuni cibi mi piacciono molto, altri meno e altri ancora non li ordinerò mai più.
Sei riuscito a fare nuove amicizie tra la gente del posto?
C'è voluto un po' di tempo, ma alla fine ho fatto diverse conoscenze e un paio di amici veri. Mi sono spostato da Da Nang a HCMC (Ho Chi Minh City/Saigon) e all'inizio ho abitato in una zona di espatriati, il che ha inciso pesantemente sul mio budget. Non lavorando, non avevo praticamente nulla da fare. La zona era molto trafficata e rumorosa e tutti i ristoranti e i bar si rivolgevano a una clientela di stranieri agiati.
Così ho chiesto aiuto e ho cercato una casa nella periferia della città che, come ho già detto, era molto più adatta al mio portafoglio e al mio stile di vita. Grazie all'aiuto di una persona che ho conosciuto sul forum di Expat.com dedicato al Vietnam, ho trovato una nuova casa.
Nel quartiere in cui vivo ora ci sono molte aree dedicate alle famiglie, con parchi e spazi per l'attività fisica, quindi tante persone con cui scambiare due parole. La mia rete di amicizie si sta ampliando, sono stato invitato a un paio di feste di compleanno e anche alla cena di Natale dove ho assaporato un mix di cibo vietnamita e occidentale.
Cosa fai nel tuo tempo libero a HCMC?
Essendo in pensione, e non potendo lavorare con il mio visto, ho più tempo libero di quanto avessi mai pensato... lo trascorro passeggiando e andando alla scoperta dei vari quartieri, viaggiando in autobus e conversando con la gente del posto aiutandomi con un'app sul cellulare per la traduzione.
Nella zona in cui vivo ora, ci sono un sacco di cose da vedere e da fare, quindi ho comprato una bici elettrica ed esploro la zona, visitando i templi e provando diversi ristoranti, andando a fare la spesa nei mercati, godendomi il lago vicino a casa, andando al bar per incontrare gli amici ecc. Ora sono molto più attivo rispetto a prima, e questa cosa mi piace!
Quali sono i lati positivi del tuo trasferimento in Vietnam?
L'aspetto positivo è che posso permettermi di vivere da solo in un contesto piacevole. Mi sposto in autonomia, esploro e conosco nuova gente. Il Vietnam è un bel Paese, c'è tanto da vedere. Nel complesso sono molto felice ed entusiasta di vivere qui.
Qualche aspetto negativo?
Comunicare con la famiglia in America non è cosi immediato a causa del fuso orario. Anche imparare la lingua locale è una sfida, e vivere da soli soli non è sempre il massimo. Prima di partire, assicuratevi di scegliere il posto più adatto a voi, altrimenti le cose potrebbero complicarsi.
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