Studiare all'estero nel 2023: ecco cosa dovresti considerare

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Scritto da Asaël Häzaq il 31 gennaio, 2023 - Modificato 01 febbraio, 2023
Con il nuovo anno sono tornati i progetti di trasferimento all'estero. Molti studenti si stanno rifacendo dopo la pandemia. Le frontiere sono ormai aperte e le problematiche legate al COVID non sembrano più intaccare i piani di studio all'estero. Quali sono i posti migliori per studiare nel 2023? Come preparare il tuo soggiorno alla luce dell'attuale contesto internazionale? Ecco alcuni consigli.

La ripresa della mobilità studentesca su scala internazionale

Gli studenti hanno ripreso a viaggiare. Dopo un 2020 segnato dalle misure di confinamento e un 2021 che ha visto la riapertura delle frontiere, il 2022 è stato caratterizzato dal ritorno alla normalità. Si rilasciano di nuovo i visti per gli studenti, gli stage in azienda sono ripresi, i giovani si remettono in pista. Il Regno Unito, pur penalizzato dalle conseguenze della Brexit (uscita dal programma ERASMUS+, ecc.), ha mantenuto una buona reputazione tra gli studenti internazionali. Nel biennio 2020-2021, ha accolto 605.130 studenti universitari stranieri, raggiungendo l'obiettivo di 600.000 nuove immatricolazioni. Nello stesso periodo, la Francia ne ha accolti 302.900. Si tratta di cifre buone, visto il contesto. Per attirare studenti dall'estero, le università fanno a gara per offrire borse di studio e programmi riconosciuti. 

Quando le crisi minacciano gli studi all'estero

La crisi sanitaria si è ripresentata alla fine del 2022, in un contesto socio-economico teso. E' ragionevole andare a studiare all'estero in tempi di crisi?

Crisi sanitaria: il caso della Cina

Mentre il picco di Covid sembra essere stato raggiunto, la Cina continua a contare i suoi morti. La fine della politica zero Covid è stata accompagnata da un aumento vertiginoso dei contagi. La colpa, secondo i medici e gli specialisti, è della scarsa capacità di anticipazione del governo cinese. Sotto pressione, il Paese, che aveva deciso di non comunicare altre cifre, parla di 60.000 morti dal mese scorso a questa parte. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) esige maggiori dettagli. Le nazioni stanno reintroducendo i controlli alle frontiere: tornano i test PCR.

Quali conseguenze per gli studenti stranieri? A partire dall'estate del 2022, la Cina ha gradualmente riaperto le porte agli studenti stranieri. A novembre scorso, ha concesso l'ingresso a una quarantina di Paesi tra Ruanda, Regno Unito, Israele, Sudafrica, Messico, Francia, Turchia, Qatar, Svezia ecc... Nonostante l'epidemia, al momento non è stato emesso alcun divieto di viaggio ma visto che la situazione può cambiare velocemente, le autorità invitano gli studenti a controllare con regolarità le informazioni ufficiali. Ricordiamo che le frontiere cinesi sono ancora chiuse ai turisti. 

Inflazione e calo del potere d'acquisto

Il 2022 è stato caratterizzato da un'inflazione record: tra il 5 e il 10% negli Stati Uniti, Canada, Marocco, Francia e Australia, con picchi di oltre il 10% in Spagna e Polonia. L'aumento del costo della vita si ripercuote negativamente su milioni di studenti stranieri. La crisi sanitaria aveva già intaccato le loro finanze, soprattutto a causa della mancanza di lavoro. Meno lavoro (molte aziende, soprattutto quelle che assumevano studenti stranieri, hanno chiuso o ridotto la loro attività), meno soldi, più precarietà. Con la riapertura delle frontiere e la fine delle misure restrittive, gli studenti possono sbarcare il lunario dedicandosi a lavori part-time.

Alla fine del 2021, l'Australia ha riaperto le frontiere, tendendo la mano agli studenti stranieri: rimborso per le spese di ottenimento del visto e niente restrizioni sulle ore di lavoro fino a giugno 2023. Ma in merito a quest'ultima concessione, gli studenti dicono che preferirebbero essere pagati di più piuttosto che accumulare ore facendo dei lavori precari. Il tempo passato al lavoro è tempo tolto allo studio. 

Questo vale anche in altre parti del mondo. L'aumento del costo della vita mette a dura prova la vita degli studenti che vivono in una condizione di instabilità. Le borse di studio, quando disponibili, sono un valido aiuto ma non sempre bastano.

Le migliori destinazioni dove studiare all'estero

Secondo la classifica 2023 di Education.com (sondaggio tra gli studenti internazionali), il Regno Unito è il miglior paese in cui studiare (86,97%). È in vantaggio di poco sull'Australia (85,86%). Gli Stati Uniti sono terzi (83,04%). Il Canada, il paese più amato dagli espatriati, è al quarto posto (77,14%). Seguono Francia, Germania, Paesi Bassi, Svizzera e Spagna. La Corea del Sud chiude la top 10 (66,72%).

La posizione del Regno Unito sorprende, considerata la Brexit. Ma il governo ha investito molto per mantenere la sua posizione di roccaforte della mobilità studentesca. C'è da dire comunque che il sondaggio non tiene conto del contesto socio-economico e politico britannico, concentrandosi piuttosto sulla qualità dell'istruzione, sulle prospettive di carriera e sulla cultura del Paese. Nel Regno Unito ci sono molte università che godono di fama internazionale. Questo basta per attirare migliaia di studenti stranieri sul territorio. Alcune università mettono anche a loro disposizione delle borse di studio speciali (a seconda della nazionalità).

La Corea del Sud è il nuovo Eldorado degli studenti stranieri. Il governo coreano sta raccogliendo i frutti del suo soft power. Sviluppata più di 30 anni fa, l'hallyu (onda coreana) diffonde la cultura della "terra della calma mattutina" attraverso canali quali le serie TV, il cinema, la musica, la moda, il beauty, la gastronomia... Con il successo che conosciamo oggi. Gli studenti stranieri sono i nuovi ambasciatori della Corea del Sud e ne lodano la qualità dell'istruzione e l'arte di vivere.

Studiare all'estero: qualche consiglio in più

Scegliere l'università, richiedere il visto, vivere in un paese straniero... Un espatrio per motivi di studio richiede una buona dose di organizzazione. Ecco alcuni consigli pratici per preparare il tuo progetto e per vivere al meglio la tua nuova vita all'estero.

Devo imparare la lingua del paese ospitante?

Se parti per un breve periodo, impara almeno delle frasi che ti permettano di comunicare nella vita di tutti i giorni e in caso di emergenza. Se invece pianifichi un soggiorno lungo, è fondamentale imparare a comunicare nella lingua del posto... questo ti consentirà di fare nuove amicizie e di essere autonomo.  Molte università offrono corsi di lingua per studenti stranieri o puoi seguire dei corsi in una scuola privata.

Fino a che età si può richiedere un visto per studenti?

Spesso si pensa che il visto per studenti sia riservato ai giovani, ma non è così. A differenza del permesso di vacanza-lavoro (che nella maggior parte dei casi è disponibile per chi ha tra i 18 e i 30/35 anni)  il visto per studenti è esente da questo vincolo.

Come trovare un'università all'estero e ottenere il visto?

Ottenere un visto per studenti richiede diversi mesi. Se inizi la trafila troppo tardi, ti ritroverai a non avere i documenti necessari per viaggiare al momento giusto. Niente improvvisazione, quindi, ma organizzazione. Se stai già seguendo un corso di studi, verifica con la tua università se attua programmi di scambio con istituti all'estero. In ogni caso, scegli le università in base ai corsi che offrono e al percorso di studi che vuoi intraprendere. Contatta l'ateneo di tuo interesse e informati sulle procedure di iscrizione. Dopo che hai inviato i documenti necessari, l'università redigerà il tuo Certificato di Idoneità (CoE), un documento essenziale per la richiesta del visto studentesco. Vai quindi in ambasciata con il CoE e gli altri documenti necessari per la richiesta del visto (previo appuntamento). Queste formalità possono richiedere fino a 6 mesi. 

Come fare nuove amicizie all'estero?

Associazioni universitarie, club sportivi, circoli ricreativi, feste, social network... Esistono molti modi per socializzare all'estero. Resta te stesso. Se sei timido, introverso o riservato, unirti a un piccolo gruppo aiuterà a farti sentire più a tuo agio. Ove possibile, riprendi le attività che facevi prima di partire o provane di nuove. Questo è uno dei modi migliori per costruire relazioni forti con la gente del posto e con altri espatriati. 

Link utili in inglese :

Study in South Korea

Study in China

Study in Germany

Study in US

A proposito di Asaël Häzaq

Mikki è un'espatriata che vive in Giappone. Scrive contenuti per Expat.com ed è una blogger appassionata di lifestyle e cultura pop.