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Quali sono i rischi di espatriare in una città inquinata?

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Scritto daAsaël Häzaqil 02 Aprile 2024

Chi vive all'estero, o sta per trasferirsi, è sempre più attento alla questione ambientale e ai rischi dell'inquinamento sulla salute. Gli inquinanti nascosti, come le polveri sottili, degradano significativamente la qualità dell'aria nelle città e comportano rischi per la salute. Diamo un'occhiata più da vicino a questo problema.

Inquinamento mortale

Secondo uno studio pubblicato nel giugno 2022 da The Lancet Planetary Health, l'inquinamento provoca 9 milioni di morti all'anno nel mondo. Si tratta di un decesso su 6 attribuito all'inquinamento. Lo studio ha preso in considerazione tutti i tipi di inquinamento. I ricercatori che hanno redatto il rapporto affermano che l'inquinamento è il principale fattore di rischio ambientale che contribuisce a malattie e morti premature, causando un numero di decessi tre volte superiore a quello di malaria, tubercolosi e AIDS messi insieme.

Nonostante il miglioramento delle condizioni di vita e l'accesso all'assistenza sanitaria, i ricercatori non osservano alcun miglioramento generale. Il motivo alla base dello stallo è l'aumento delle disparità tra le varie regioni del pianeta e l'incremento significativo di nuove tipologie di inquinamento. Mentre le forme tradizionali di inquinamento, come il carbone e l'acqua non potabile, sono notevolmente diminuite, gli inquinanti moderni, come le polveri sottili, sono aumentati a un ritmo elevato.

L'impatto dell'inquinamento sulla salute degli espatriati 

In che modo l'inquinamento influisce sulla decisione di trasferirsi all'estero? Il monitoraggio della qualità dell'aria nella nostra futura destinazione di espatrio viene spesso trascurato, soprattutto se non soffriamo di problemi di salute. Per ovvie ragioni, la nostra attenzione tende a concentrarsi sulle opportunità di lavoro, sulle procedure di rilascio dei visti e sulle politiche di immigrazione. Tuttavia, l'inquinamento atmosferico ha un impatto diretto sulla salute e i ricercatori ne evidenziano gli effetti sia immediati che a lungo termine.

L'esposizione a breve termine all'inquinamento può portare a disturbi immediati come attacchi d'asma, irritazione degli occhi o delle vie respiratorie, e peggioramento di condizioni preesistenti come problemi cardiovascolari. Nei casi più gravi, si può arrivare al ricovero in ospedale o addirittura alla morte. Gli effetti a lungo termine sono invece legati all'esposizione ripetuta o continua. L'esposizione prolungata può aggravare le malattie croniche, aumentare la probabilità di sviluppare patologie, ridurre l'aspettativa di vita e accelerare la progressione di una malattia. In ogni caso, le conseguenze possono essere mortali.

I bambini, gli anziani, le persone che soffrono di asma, di malattie cardiache o polmonari, e i fumatori, sono le categorie di persone più colpite dall'inquinamento. L'inquinamento ha anche un impatto negativo sull'ambiente, come l'aumento della siccità, il degrado del sottosuolo e la diminuzione della qualità e della resa degli ortaggi.

Maggiore rischio di malattie nelle città inquinate

Il 2 dicembre 2022, uno studio britannico condotto da un gruppo internazionale di esperti (dettagli qui) ha confermato ciò che si sospettava da tempo: risiedere in una città inquinata aumenta il rischio di sviluppare malattie respiratorie, neurologiche o cardiovascolari croniche. Nel marzo 2023, IQAir, un'azienda svizzera specializzata in prodotti per la purificazione dell'aria, ha pubblicato il suo studio annuale sulla qualità dell'aria, stilando un elenco dei Paesi più inquinati. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stabilisce un limite di particelle sottili da non superare (5 μg/m³ o meno). Le nazioni che rispettano questa soglia sono poche e tra queste ci sono Mauritius, Bermuda, Islanda, Australia, Nuova Zelanda ed Estonia.

Di contro l'India, il Pakistan e il Bangladesh presentano i livelli di inquinamento più elevati, rispettivamente 54,4 μg/m³, 73,7 μg/m³ e 79,9 μg/m³. I picchi di inquinamento sono particolarmente intensi a Nuova Delhi, con oltre 90 μg/m³, e a Dhaka, in Bangladesh, con 80 μg/m³. Lo studio indica che l'Asia è il continente con le città più densamente popolate e più inquinate.

Tra ecologia e interessi economici

Comprendere l'importanza del monitoraggio della qualità dell'aria è fondamentale quando si pensa di trasferirsi all'estero. In questo contesto, però, è fondamentale avere accesso a dati affidabili. I risultati degli studi di IQAir vengono occasionalmente contestati perchè considerati non scientifici. IQAir afferma di utilizzare i dati ufficiali forniti dalle città anche se non tutte sono in grado di farlo, a causa di risorse limitate. I Paesi africani sono decisamente sottorappresentati in questo tipo di studi e, chi ci vive, non ha accesso a dati certi.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sottolinea senza sosta le gravi ripercussioni dell'inquinamento sulla salute. Purtroppo, gli impegni presi dai governi durante i vari lockdown sono stati rapidamente oscurati dagli interessi economici. Le organizzazioni ambientaliste, tuttavia, ci ricordano che ecologia ed economia dovrebbero andare di pari passo, essendo cruciali per la sopravvivenza dell'umanità e del pianeta. Su scala europea, l'ultima valutazione dell'Agenzia Europea dell'Ambiente (AEA), risalente al novembre 2023, rivela che i Paesi europei superano le raccomandazioni dell'OMS per i livelli di polveri sottili. Le conseguenze sono gravi, con oltre 253.000 decessi registrati nel 2021. Uno sconcertante 98% della popolazione europea respira aria tossica, con l'Europa dell'Est che affronta problemi particolarmente gravi. Questo significa che dovremmo evitare del tutto di trasferirci in Europa? E se sì, dove saremmo più al sicuro?

I luoghi migliori in cui trasferirsi in base alla qualità dell'aria

La questione di dove trasferirsi si ripropone. Una possibilità è quella di valutare città note per l'eccellente qualità dell'aria come Zurigo, Honolulu, Wollongong, Perth e Hobart (Australia), Reykjavík (Islanda), Turku (Finlandia), Vancouver, Bergen (Norvegia), Stoccolma o Edimburgo. Tuttavia, la scelta della città di espatrio non dipende sempre da noi. Potrebbe essere dovuta a un trasferimento per motivi di lavoro, alla necessità di accompagnare il coniuge o a un'opportunità professionale unica non disponibile altrove. Le difficoltà nell'ottenere i visti, o le opportunità di lavoro, potrebbero spingere gli individui a optare per destinazioni con procedure più semplici.

Pur essendo importante perseguire i propri obiettivi, è altrettanto importante non minimizzare gli effetti dell'inquinamento atmosferico sulla salute. Nel febbraio 2023, uno studio pubblicato sulla rivista medica JAMA Psychiatry ha confermato il legame tra il rischio di depressione e disturbi d'ansia e l'esposizione a una cattiva qualità dell'aria. Sebbene lo studio, condotto nell'arco di quasi 11 anni, si sia concentrato su 389.185 cartelle cliniche di persone residenti nel Regno Unito, è assolutamente ipotizzabile un parallelo con altri Paesi. Lungi dal voler spaventare, questi studi sono pensati per allertare le popolazioni e per spingere i governi a prendere provvedimenti.

Applicazioni per la misurazione della qualità dell'aria

USA: AirNow

Canada: Local Air Quality Health Index

Australia: Air quality concentration data

South Korea: AirKorea

UK: UK Air

App per l'indice europeo di qualità dell'aria: AndroidApple

Vita quotidiana
A proposito di

Ho una laurea magistrale in Giurisprudenza - Scienze Politiche e un diploma del Japanese Language Proficiency Test (JLPT) N2. Ho lavorato come addetta alla comunicazione. Ho oltre 10 anni di esperienza come web copywriter.

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