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LEGGERE CON ATTENZIONE RESIDENTI NON ABITUALI

Ultima attività 20 Novembre 2018 di Rita52

Nuova discussione

marcomaria

Buon giorno Maurizio,
Complimenti, sia per il sito sia per la disponibilità.
Probabilmente l'argomento sarà gia stato trattato, se cosi' mi scuso, ma non ho trovato risposta al quesito che vado a porre...
Quando si parla di 183 giorni, lasso di tempo minimo per ottenere lo status di "residenti non abituali" devono considerarsi continuatuni o la somma di diverse presenze nel corso dell'anno?
Esempio concreto:
3 mesi in portogallo
2 mesi in Italia o altrove
3 mesi in portogallo
e via dicendo...
Grazie e scusatemi se argomento già trattato.

laviniavirginia

Si, l'argomento è già stato trattato più volte.... pure da Maurizio.   No, non è necessario che questi giorni siano continuativi...

marcomaria

Grazie... laviniavirginia

Fabio P57

scusate la franchezza, ma se pesa vivere lontani dall'Italia, perchè non si rimane in Italia ?

Non voglio offendere nessuno, ma tra chi chiede chi controlla se si risiede meno di 6 mesi all'estero e chi vi soggiorna con il contagocce ho l'impressione che qualcuno cerchi di fare il "furbo" rischiando così di creare problemi a chi ha fatto questa scelta come "scelta di vita". Certo l'aspetto fiscale portoghese non è secondario nella scelta della destinazione, ma nella scelta della destinazione non nella scelta di vita.

laviniavirginia

a Fabio:  ben detto!  :dumbom:

marcomaria

Molto semplice Fabio P57, la mia è una scelta prettamente economica, in Italia il mio prelievo fiscale sarà dell'ordine di 700/800€ mensili, quindi il mio progetto è quello di comperarmi o costruirmi (visto che sono un progettista) una casa, in parte con fondi personali in parte con il risparmio sulle tasse.
Ho sempre lavorato all'estero, per più di 40 anni, potro' decidere cosa fare dei miei soldi e di vivere dove, quando...e quanto!

DARIO ALFREDO VIALE

non continui

beppelevato

ciao. puoi farli non continuativi.
A presto in Portogallo.
Beppe

micolino5

in un forum ognuno di noi che scrive mette un po' di sé, è naturale, non ci si conosce di persona.
In una discussione tra amici può capitare, anzi, capita spesso, di non avere idee uguali o anche solo di affrontare gli argomenti più o meno animatamente.
Mi è sembrato di leggere gli ultimi post un po'...nervosi...non ci conosciamo, qualcuno ci mette la faccia...qualcuno sono nome...qualcun'altro numeri o nickname.
vanno bene tutti, per fortuna non dobbiamo stare attenti  a scrivere, sempre però naturalmente nel rispetto di chi leggerà.
questa è la parte bella, almeno per me di un forum...uno scambio di idee e di info, se poi sono utili meglio, questo è l obiettivo!!!!

Fabio P57

Per marcomaria :
e' ovvio che puoi vivere dove e come vuoi, mentre per il quanto, se vuoi usufruire degli sgravi fiscali, devi attenerti alle normative vigenti. Che almeno in questo caso sono estremamente chiare e precise.

marcomaria

Per Fabio,
Non era nelle mie intenzioni "non attenermi alle direttive locali" ho solo chiesto un chiarimento sulla continuità o meno del periodo, niente di più.
Quindi il tuo riferimento a fare "il furbo" almeno nei miei confronti era fuori luogo.
Cordiali Saluti
marco

laviniavirginia

vero e giusto, micolino,  ma spesso ci si ritrova con sempre le stesse domande... Per es. io ho passato ore (ovviamente non in una sola volta) a leggere prima gli interventi e le risposte, sennò è  pure un po' troppo comodo... Il foro ci sta pure per essere consultato... non solo per porre le domande  :whistle:

aasandro

tutti devono rispettare le regole ..........se si conoscono le regole .....il forum serve per confrontarci .........non servono i moralizzatori ....l ' italia ne  è piena e per questo scappo
sig sig  triplo sig
   sandro

laviniavirginia

aasandro ha scritto :

tutti devono rispettare le regole ..........se si conoscono le regole .....il forum serve per confrontarci .........non servono i moralizzatori ....l ' italia ne  è piena e per questo scappo
sig sig  triplo sig
   sandro


ci sarebbero pure quelle del buon senso, ma qui la mia è dunque pure e di nuovo da moralizzatore? Questione di punti di vista, per fortuna che non sono italiana...così non ingrosso le fila...  :offtopic:

Gualtiero MCB

salve, ho letto con molte attenzione la precisa analisi di Maurizio (che ringrazio) e devo dire che sono molto tentato ad "abbandonare" l' Italia, almeno per i prossimi 10 anni.
Conosco Lisbona città cosmopolita e abbastanza simile anche alle atri capitali europee, ma non il resto del Portogallo. Rimedierò questa estate con una vacanza on the road per approfondire la mia conoscenza di questo meraviglioso paese e capire i pro e i contro.
Se ho capito bene per poter usufruire delle agevolazioni del RNA  dovrei avere un contratto di affitto di un appartamento in Portogallo x sei mesi, pagare le bollette, etc. Poi potrei decidere quanto tempo effettivamente passare in Portogallo e quanto in Italia ( ad esempio risiedere i mesi estivi in Portogallo e gli altri in Italia). Naturalmente dovrei usare 2 banche e relative carte, una per il periodo portoghese e per quello italiano (devo continuare a pagare sulla mia casa di proprietà a Roma, tasse, bollette, etc), dovrei fare quindi dei bonifici da un cc all' altro per spostare i soldi della pensione e decidere cosa fare dell' auto.
La mia domanda è; quali controlli vengono effettuati dalle autorità italiane? Capisco che non è etico ( ma del resto i nostri politici e industriali delocalizzano allegramente e non capisco perché dovrei avere scrupoli a farlo io, per non pagare le tasse sulla mia strasudata piccola pensione ) ma a me interessa solo se sia formalmente legale.
Grazie in anticipo.

luited

A me questa tipo di post non piace per niente, perché non solo non è etico, ma spinge su un tema che è stato trattato in altri forum di espat.com. Basta leggere e informarsi. Se invece provocatoriamente si vuole aprire una discussione alle furbate, allora credo che sia proprio sbagliato farlo qui. Mi dispiace.

Mario Poggi

Ciao a tutti,
ripeto una domanda fatta alcuni giorni fa, perchè non ho avuto nessuna risposta e ho il dubbio non sia stata letta.
Qualcuno ha esperienza con pensione proveniente dal fondo ENPAM (fondo previdenziale privato dei medici)?
La domanda è se una pensione di reversibilità proveniente da questo fondo può essere defiscalizzata se percepita in Portogallo.
Grazie
  Mario

Gualtiero MCB

Prima di fare una scelta così importante, se permetti egregio luited, devo sapere esattamente come muovermi, cosa posso o non posso fare, che tipo di controlli mi devo aspettare dal fisco italiano, quali contestazioni o quale tipo di situazioni dovrò gestire, se tutto ciò è conveniente e non solo finanziariamente. Non sono furbate, si tratta solo di legittima difesa e di conoscere esattamente cosa fare o cosa non fare. Il moralista, visto che anche tu stai cercando di fuggire da un fisco rapace ed avido che perseguita i piccoli contribuenti ma che garantisce l' impunità ai soliti ricchi, fallo per te stesso. Grazie.

micolino5

Ripeto...troppo nervosismo...

luited

Se qualcuno sul forum avrà tempo da perdere risponderà alle tue domande, altrimenti ti inviterà , come ho fatto io, a leggere i contenuti dei diversi forum, come hanno fatto molti, e dove è già scritto quello che cerchi. Per inciso se vai su internet, trovi diversi professionisti che a pagamento spiegano ai privati e alle aziende come non farsi pescare con le mani nella marmellata.

francicp

Buongiorno, si conosco um medico che vive ad Olhão se vuole in privato posso mandarle il contatto

marcomaria

Gualtiero MCB ha scritto :

Prima di fare una scelta così importante, se permetti egregio luited, devo sapere esattamente come muovermi, cosa posso o non posso fare, che tipo di controlli mi devo aspettare dal fisco italiano, quali contestazioni o quale tipo di situazioni dovrò gestire, se tutto ciò è conveniente e non solo finanziariamente. Non sono furbate, si tratta solo di legittima difesa e di conoscere esattamente cosa fare o cosa non fare. Il moralista, visto che anche tu stai cercando di fuggire da un fisco rapace ed avido che perseguita i piccoli contribuenti ma che garantisce l' impunità ai soliti ricchi, fallo per te stesso. Grazie.


Condivido in toto, trasferirsi all'estero non è come bere un bicchier d'acqua sono soluzioni che vanno ponderate e valutate nella loro globalità.
La fiscalità in italia ha raggiunto livelli inostenibili, logico quindi, fermo restando nell'ambito della legalità cercare soluzioni alternative.
Non vedo né provocazione né tantomeno un comportamento da "furbetto" in quello che chiede il nuovo utente, anzi sono domande più che lecite.
I veri furbetti li ho conosciuti io, che ho lavorato in un paradiso fiscale per 40 anni (pagando sempre e comunque le tasse in italia).

Robj999

Fabio P57 ha scritto :

Per essere estremamente chiaro :

-residenza in Portogallo 5 Maggio 2016
-richiesta Ambasciata per iscrizione AIRE 7 Maggio (il 9 Maggio ho consegnato all'anagrafe del mio comune in Italia la dichiarazione di trasferimento all'estero, sembra faccia fede questa data)
-iscrizione effettiva AIRE e relativa comuniazione al mio comune 21 Ottobre
-pensione detassata e rimborso IRPEF 1 Dicembre 2016

Il medico in Italia me l'hanno tolto alla  richiesta del modello S1 (o il giorno dopo)

ciao


Ciao Fabio
ti chiedo cortesemente una precisazione
quindi fino al 21 Ottobre per tutte le istituzioni ( inps -residenza effettiva in Italia) tu eri residente in Italia !
Corretto ?
Grazie
Robj

laviniavirginia

micolino5 ha scritto :

Ripeto...troppo nervosismo...


:unsure   ... fai le diagnosi, micolino ?   :sick;):sleep
o...ti innervosiscono....i nervosismi ?   ;):huh::sosad:
(tanto per sorridere un po' dai....)  :idontagree:
.....eppoi... ripetere non va' mai bene....ehm....specie in simili casi   :cool:

Fabio P57

Per l'Inps no perchè dopo l'intervento del mio avvocato hanno tenuto válido Il modello EP1 che era datato Maggio 2016 e convalidato dall'autoritá tributária portoghese. Per tutti Il resto si, fino al 21 ottobre risultati residente in Italia, dal 22 ottobre risulto residente in Portogallo dallo scorso Maggio.
Solutions pasticci italiani, in questo caso si da troppa importanza all'ambasciata lasciandoci 6 mesi nel limbo

marcomaria

Certo che alla lettura di quanto sopra i problemi burocratici con l'INPS incidono parecchio nella messa a punto del dossier di espatrio.
Io spero di avere meno problemi, ho lavorato all'estero, mai in italia e quindi lo stato estero mi verserà l'importo lordo in Italia nel primo periodo e successivamente nello sato in cui decidero' di spostare la mia residenza.

Robj999

grazie Fabio

Maurizio Galieti

Dr. Poggi, le risponderò privatamente non appena possibile, al mio rientro in Italia che avverrà a breve.
Cordiali saluti
Maurizio

Maurizio Galieti

Risponderò ad uno ad uno non appena possibile.
P.s.: il forum non è gestito dal qui presente, ma solo da Francesca, in qualità di moderatrice.
Buona giornata agli utenti
Maurizio

giovanni nobile

da quello che ho capito, tutti i pensionati non pagano, in Portogallo, imposte sul reddito per i primi 10 anni.
Il problema è l'Italia che, per esempio, paga le pensioni dei dipendenti pubblici al netto e non al lordo, anche se vanno a risiedere all'estero.
Bisogna vedere se le pensioni di fondi privati come l'Enpam sono assimilate alle pensioni Inps dei lavoratori privati che vengono pagate al lordo.
Un problema sicuro sono i tempi di ottenimento e della residenza e della detassazione della pensione.
E' per questo motivo che, prima di trasferirmi voglio avere tutto chiaro e aver svolto tutte le pratiche che è possibile in anticipo.
Più siamo a raccogliere informazioni e meglio è.
Anche se alla fine dovremo rivolgerci ad un'agenzia che ci faciliti.
Giovanni

Mario Poggi

Per francicp:
grazie per l'interesse. Sarebbe un valido aiuto avere il contatto del medico di sua conoscenza.
Sono anche interessato alla zona dove lei vive in Portogallo.
Mario

DARIO ALFREDO VIALE

meno male che almeno nelle pensioni i dipendenti pubblici continuano a pagare le imposte anche sulle loro pensioni, c'é almeno un po di giustizia
naturalmente questo non vale assolutamente per tutti i lavoratori del pubblico, ma
dopo aver "servito" lo stato come tutti sappiamo ed ottenuto il bel risultato che ci troviamo, aver avuto l'impiego garantito a vita, le pensioni "baby" che tuttora paghiamo fino a pochi anni fa, vorrebbero andarsi a godere la loro pensione esentasse in un bel paradiso tropicale?
oltre ad alcuni godenti "vitalizi" passanti da marito a moglie ed in alcuni casi a figli e discendenti?
non so cosa pensino i lettori del foro ma penso che i dipendenti pubblici abbiano ben poche ragioni per cercare di non ridare allo stato quello che noi lavoratori del privato gli abbiamo dato durante tutta la nostra vita e dare il loro contributo alla comunità
ritengo questo forum dedicato a lavoratori del privato e professionisti presenti pensionati o futuri che cercano giustamente di preparare il loro avvenire, purtroppo, lontano dall'Italia
i dipendenti pubblici,politici, sindacati vari hanno ben altre sedi dove far proteggere i loro interesssi

spak62

Caro Alfredo la bellezza di questo forum è che si ha la possibilità di conoscenze dei vari paesi nel mondo gli usi i costumi.i costi per viverci,per educare i nostri figli in società più sane.aprirvi gli occhi su una piattaforma universale che ci migliora e migliora le condizioni materiali della nostra vita quotidiana.grazie a persino come Francesca e il suo Tim grazie alla loro sensibilità nel capire le esigenze delle persone che siamo qui.io vi ringrazio a tutti per le informazioni a fiume che ho ricevuto e più messe in pratica sul posto e modificate in base alle proprie esigenze.grazie per avermi dato il coraggio di poter lasciare la mia terra ma allo stesso tempo sempre immerso in essa in quanto tanto vicina.Fabio

Maurizio Galieti

marcomaria ha scritto :

Buon giorno Maurizio,
Complimenti, sia per il sito sia per la disponibilità.
Probabilmente l'argomento sarà gia stato trattato, se cosi' mi scuso, ma non ho trovato risposta al quesito che vado a porre...
Quando si parla di 183 giorni, lasso di tempo minimo per ottenere lo status di "residenti non abituali" devono considerarsi continuatuni o la somma di diverse presenze nel corso dell'anno?
Esempio concreto:
3 mesi in portogallo
2 mesi in Italia o altrove
3 mesi in portogallo
e via dicendo...
Grazie e scusatemi se argomento già trattato.


Buonasera Marcomaria.
Per essere in regola lei dovrà soggiornare per 6 mesi ed un giorno al di fuori dei confini dello stato italiano; in questo caso l'Italia non potrà obiettare o contestare la sua richiesta di residenza all'estero, qualsiasi paese esso sia.
Parlando del Portogallo, e senza dare consigli o giudizi alcuni, lei sarà in regola acquistando una casa, o a seguito di una registrazione di un contratto da parte del proprietario o di chi ne fa le veci ( agenzia), negli uffici preposti. Lei dovrà solo assicurarsene, ma la prassi vuole che il locatore rilasci al locatario una ricevuta di avvenuta registrazione ( la quale indica anche l'importo delle tasse che il proprietario avrà pagato mensilmente sull casa data in affitto).  Non è necessario, visto che ne ho lette molte, avere la voltura delle bollette a proprio nome per dimostrare l'intenzione di viverci. Le bollette, a fronte di controlli fututi, potranno essere chieste direttamente all'agenzia o al proprietario, da allegare al proprio contratto d'affitto, per dimostrare la residenza in quel determinato periodo.
Non sono pervenuti in mia conoscenza casi di indagini o accertamento rispetto a clienti che ho seguito, ma invito tutti a seguire le regole, anche se talvolta possono apparire inapplicabili, proprio per non avere dubbi alcuni.
Il Portogallo è un paese stupendo, e non avrete sensi di colpa nel riservargli il tempo che si merita.

I giorni, da legge, possono essere "interpolados", ossia intervallati. In sintesi, esiste la possibilità di fare avanti e indietro, non necessariamente in Italia... questo sempre nel pieno rispetto della legge, che invito a seguire pedissequamente.

Maurizio

Maurizio Galieti

Gualtiero MCB ha scritto :

salve, ho letto con molte attenzione la precisa analisi di Maurizio (che ringrazio) e devo dire che sono molto tentato ad "abbandonare" l' Italia, almeno per i prossimi 10 anni.
Conosco Lisbona città cosmopolita e abbastanza simile anche alle atri capitali europee, ma non il resto del Portogallo. Rimedierò questa estate con una vacanza on the road per approfondire la mia conoscenza di questo meraviglioso paese e capire i pro e i contro.
Se ho capito bene per poter usufruire delle agevolazioni del RNA  dovrei avere un contratto di affitto di un appartamento in Portogallo x sei mesi, pagare le bollette, etc. Poi potrei decidere quanto tempo effettivamente passare in Portogallo e quanto in Italia ( ad esempio risiedere i mesi estivi in Portogallo e gli altri in Italia). Naturalmente dovrei usare 2 banche e relative carte, una per il periodo portoghese e per quello italiano (devo continuare a pagare sulla mia casa di proprietà a Roma, tasse, bollette, etc), dovrei fare quindi dei bonifici da un cc all' altro per spostare i soldi della pensione e decidere cosa fare dell' auto.
La mia domanda è; quali controlli vengono effettuati dalle autorità italiane? Capisco che non è etico ( ma del resto i nostri politici e industriali delocalizzano allegramente e non capisco perché dovrei avere scrupoli a farlo io, per non pagare le tasse sulla mia strasudata piccola pensione ) ma a me interessa solo se sia formalmente legale.
Grazie in anticipo.


Gentile Gualtiero,
sulla scelta della zona siamo qui per questo, probabilmente all'inizio potrebbe essere opportuno chiedere consigli ed estrarne le informazioni, se non altro perchè una sola vacanza ( non ne conosco la durata), potrà farle scoprire alcune aree a discapito delle altre.
Ricordi che avrà 10 lunghi anni di tempo per decidere dove risiedere, e nel caso le piacesse variare, sarà libero di farlo in 10 o più località nel corso dell'agevolazione, senza aver bisogno di rescindere un contratto di affitto, ma semplicemente non rinnovandolo ( solitamente i rinnovi sono automatici, di anno in anno, con depositi cauzionali di uno o due mesi, ed è sufficiente inviare una raccomandata 60 gg. prima della scadenza effettiva per essere scevri dal punto di vista contrattuale.

Non entrerò nel dettaglio delle sue scelte personali, che non mi riguardano, ma la invito a leggere il post appena scritto a Marcomaria riguardo i tempi e gli adempimenti per essere considerato in regola da ambo gli Stati.
Mi rimetto alle leggi, non alle supposizioni, e se le leggi un domani dovessero cambiare, scriverò attenendomi alle variazioni degli articoli contenuti al loro interno.
Va bene che questo è un forum, ma ritengo inopportuno e fuorviante riportare notizie prive di fondamento o basate su supposizioni.
Cordialmente
Maurizio

Maurizio Galieti

Mario Poggi ha scritto :

Ciao a tutti,
ripeto una domanda fatta alcuni giorni fa, perchè non ho avuto nessuna risposta e ho il dubbio non sia stata letta.
Qualcuno ha esperienza con pensione proveniente dal fondo ENPAM (fondo previdenziale privato dei medici)?
La domanda è se una pensione di reversibilità proveniente da questo fondo può essere defiscalizzata se percepita in Portogallo.
Grazie
  Mario


Buonasera Mario Poggi,
SI, ho esperienza con pensioni del fondo ENPAM, e SI, è possibile ottenere la defiscalizzazione , come per quelle provenienti da altri fondi  privati( Casella, etc. etc....).

Mi scriva in privato per entrare nel dettaglio.

Buona giornata
Maurizio

Maurizio Galieti

Fabio P57 ha scritto :

Per l'Inps no perchè dopo l'intervento del mio avvocato hanno tenuto válido Il modello EP1 che era datato Maggio 2016 e convalidato dall'autoritá tributária portoghese. Per tutti Il resto si, fino al 21 ottobre risultati residente in Italia, dal 22 ottobre risulto residente in Portogallo dallo scorso Maggio.
Solutions pasticci italiani, in questo caso si da troppa importanza all'ambasciata lasciandoci 6 mesi nel limbo


Purtroppo è come dice Fabio.
Esistono diverse organizzazioni in Italia che pretendono di dire la loro, pur non essendo coinvolte nell'accettazione o meno della vostra situazione.
Riassumendo:

AIRE:
l'iscrizione al registro non è sottoposta ad accettazione, ossia il cittadino DEVE comunicare per via ufficiale la propria residenza all'estero, e l'AIRE stesso ha l'obbligo, entro 180 gg., di comunicare al paese d'origine italiano l'avvenuta iscrizione. I più cauti hanno comunicato al proprio comune, già dall'Italia, l'intenzione di volersi trasferire, attraverso un modulo specifico, e la data effettiva dell'avvenuta iscrizione sarà quella della richiesta al proprio comune, non quella della ricezione dell'iscrizione inviata dall'AIRE al comune ( ossia 6 mesi dopo) .
Malgrado questo, alcuni comuni fanno storie nell'accettare tale richiesta, sebbene scaricabile dai siti dei comuni stessi, ma si sa, " la madre dei cretini è sempre incinta" ( rubata ad un mio cliente presente sul forum).

INPS:
deve procedere alla variazione dell'ufficio pagatore una volta presentata la domanda nel modo corretto. Ne ho sentite di tutti i colori, ma non se ne viene a capo, e talvolta continuo a sentirne di nuove. Mi dispiace per chi viene colto impreparato, ma d'altronde non posso intervenire nel modo corretto per chi non conosco, e chi sottovaluta l'aspetto italiano sbaglia, perchè è proprio in Italia da cui tutto parte e dove tutto termina. Non sta a me convincere i più che tra l'aspetto portoghese e quello italiano vi è un'assoluta differenza d'impatto e di gestione e di problematiche. E chiaramente ottenere la Residenza non Abituale vi permette di avere l'ok SOLO da parte dello stato portoghese, ma è solo la metà del percorso, e la seconda metà vi riserverà con buona probabilità delle sorprese non gradite, almeno secondo la mia esperienza. Se siete convinti del contrario, non datemi ascolto e continuate per la vostra strada ;)

Per concludere, un saluto a Fabio, che insieme a qualcun altro qui presente, è una persona che stimo molto per l'esposizione ed i consigli che è solito dare.

Cordialmente
Maurizio

P.s.: aspetto importante... espletando le pratiche a dovere, salvo eccezioni ( è bene precisare che sono solo delle eccezioni), non si dovrebbe MAI arrivare a rivolgersi all'Agenzia delle Entrate per i casi di mancato pagamento dell'anno in cui si è richiesto il beneficio fiscale. Se lo si fa, non si perde nulla, se non il proprio tempo ( che non è da considerare di secondo piano), ma nasce sempre da un'errata interpretazione da parte dell'INPS, di come leggere le scadenze, di come leggere l'iscrizione AIRE e tante, tante, tante altre cose.

Maurizio Galieti

marcomaria ha scritto :

Certo che alla lettura di quanto sopra i problemi burocratici con l'INPS incidono parecchio nella messa a punto del dossier di espatrio.
Io spero di avere meno problemi, ho lavorato all'estero, mai in italia e quindi lo stato estero mi verserà l'importo lordo in Italia nel primo periodo e successivamente nello sato in cui decidero' di spostare la mia residenza.


E' l'aspetto più importante.

Maurizio Galieti

giovanni nobile ha scritto :

da quello che ho capito, tutti i pensionati non pagano, in Portogallo, imposte sul reddito per i primi 10 anni.
Il problema è l'Italia che, per esempio, paga le pensioni dei dipendenti pubblici al netto e non al lordo, anche se vanno a risiedere all'estero.
Bisogna vedere se le pensioni di fondi privati come l'Enpam sono assimilate alle pensioni Inps dei lavoratori privati che vengono pagate al lordo.
Un problema sicuro sono i tempi di ottenimento e della residenza e della detassazione della pensione.
E' per questo motivo che, prima di trasferirmi voglio avere tutto chiaro e aver svolto tutte le pratiche che è possibile in anticipo.
Più siamo a raccogliere informazioni e meglio è.
Anche se alla fine dovremo rivolgerci ad un'agenzia che ci faciliti.
Giovanni


Gentile Giovanni Nobile,
i tempi per l'ottenimento della mensilità lorda sono stati ampiamente discussi anche in questa sede.
Deve solo scorrere indietro di 4 pagine, credo si toglierà ogni dubbio.
Cordialmente
Maurizio

P.s.: immagino sia un po' lunga da leggere, ma si figuri per me che l'ho scritto. :huh:

Maurizio Galieti

DARIO ALFREDO VIALE ha scritto :

meno male che almeno nelle pensioni i dipendenti pubblici continuano a pagare le imposte anche sulle loro pensioni, c'é almeno un po di giustizia
naturalmente questo non vale assolutamente per tutti i lavoratori del pubblico, ma
dopo aver "servito" lo stato come tutti sappiamo ed ottenuto il bel risultato che ci troviamo, aver avuto l'impiego garantito a vita, le pensioni "baby" che tuttora paghiamo fino a pochi anni fa, vorrebbero andarsi a godere la loro pensione esentasse in un bel paradiso tropicale?
oltre ad alcuni godenti "vitalizi" passanti da marito a moglie ed in alcuni casi a figli e discendenti?
non so cosa pensino i lettori del foro ma penso che i dipendenti pubblici abbiano ben poche ragioni per cercare di non ridare allo stato quello che noi lavoratori del privato gli abbiamo dato durante tutta la nostra vita e dare il loro contributo alla comunità
ritengo questo forum dedicato a lavoratori del privato e professionisti presenti pensionati o futuri che cercano giustamente di preparare il loro avvenire, purtroppo, lontano dall'Italia
i dipendenti pubblici,politici, sindacati vari hanno ben altre sedi dove far proteggere i loro interesssi


Dario, noi ci conosciamo ed abbiamo parlato a lungo. Sei una persona estremamente intelligente e gran lavoratore, oltretutto con una grande conoscenza del mondo al di fuori dei confini immaginari nazionali.

Questa è la solita battaglia tra il pubblico ed il privato, ed in linea generale sono d'accordo con te.
Ma sia nel pubblico che nel privato esistono le mele marce, ed un lavoratore di una grande azienda privata, fino ad ora, ha potuto godere mediamente degli stessi privilegi di alcune categorie del pubblico. Pensa al medico che crede fortemente in quello che fa, che lavora arduamente in una struttura pubblica, e poi pensa ad un altro medico, o addirittura allo stesso medico, che ha versato contributi ad un fondo privato (ENPAM ad esempio), che può invece ottenere la detassazione.
In fin dei conti non sono la stessa persona? ;)

P.s.: non me ne vogliano i medici, era solo l'esempio più lampante venutomi in mente per dimostrare che la differenza la fanno gli individui, e non le categorie a cui appartengono.
Ciao Dario, a presto.

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