Andare in pensione all'estero: le nuove tendenze 2024

Vita quotidiana
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Scritto da Asaël Häzaq il 05 luglio, 2024
Andare in pensione all'estero. Un sogno per molti. Una realtà per chi ha già fatto il grande passo. La crisi sanitaria e la recessione economica hanno rimesso tutto in discussione. Costo della vita, inflazione, vantaggi fiscali, legislazione... Cosa valutare progettando di andare in pensione all'estero in un contesto come quello attuale?

Inflazione: i "Paesi migliori" per i pensionati stranieri

Secondo il Global Retiremnt Index (GRI), pubblicato dalla società di gestione patrimoniale Natixis Investment Managers nel 2023, Costa Rica (1°), Portogallo, Messico, Panama, Spagna, Ecuador, Grecia, Malesia, Francia e Colombia (10°) sono i 10 Paesi più adatti dove trasferirsi dopo la pensione. Oltre alle bellezze paesaggistiche e al clima favorevole, il vantaggio principale di queste nazioni è il costo della vita, generalmente più basso rispetto ad altre destinazioni.

Con l'aumento dell'inflazione, i progetti di espatrio devono tenere conto delle conseguenze dell'aumento generale dei prezzi. I Paesi indicati dal GRI, tuttavia, riescono a contenere l'inflazione (rispetto ad altre destinazioni per l'espatrio). In Costa Rica, il Paese al primo posto, nel 2023 l'inflazione si è attestata allo 0,6% (secondo i dati dell'OCSE). I tassi variano tra il 3,5% (Spagna, Panama, Ecuador) e il 5,7% (Francia) per la maggior parte degli altri Paesi. Solo la Colombia ha un tasso superiore al 10%, nello specifico 11,7%. Il tasso è leggermente aumentato dal 2022 (10,2%), mentre è diminuito drasticamente nelle altre nazioni. Secondo gli osservatori, questa è la prova dell'efficacia delle politiche attuate nei Paesi con bassi tassi di inflazione.

Altre destinazioni preferite dagli espatriati hanno tirato la cinghia. Negli Stati Uniti, l'inflazione nel 2023 è scesa al 4,17%, dopo aver sfiorato l'8% nel 2022. In Canada, il tasso di inflazione è sceso altrettanto bruscamente, passando dal 6,80% al 3,96%. Ma la prudenza è d'obbligo. Contro ogni aspettativa, la Federal Reserve statunitense (la Fed) non ha ridotto il suo tasso di riferimento. Per contenere l'inflazione, l'ha già aumentato 11 volte tra marzo 2022 e luglio 2023. Wall Street e gli investitori serrano i denti e gli effetti si vedono: crescita in aumento e inflazione più bassa.

Tasse, costo della vita e pensione all'estero

Gli Stati Uniti restano comunque una destinazione costosa per molti pensionati stranieri, che optano per il Portogallo o la Spagna.

La  fine delle agevolazioni fiscali in Portogallo potrebbe modificare la tendenza? In Portogallo, i pensionati stranieri (non residenti abituali) che prendono casa non beneficiano più dell'esenzione fiscale. L'esenzione fiscale, a lungo criticata dai residenti, è ricomparsa all'inizio del 2020. Per attirare gli stranieri facoltosi, nel 2009 il Portogallo ha introdotto un'esenzione fiscale di 10 anni sulle pensioni, che è stata ridotta al 10% nel 2020. L'esenzione termina quest'anno. Una misura di "giustizia sociale", per il Primo Ministro António Costa. Con la revisione del Visto d'Oro e le agevolazioni fiscali, il Portogallo intende rispondere alla crisi immobiliare e contrastare l'esplosione dei prezzi.

La Grecia, invece, mantiene le agevolazioni fiscali per i pensionati stranieri, con un'aliquota del 7% per 15 anni su tutti i redditi. In Marocco e Tunisia, i pensionati stranieri che percepiscono una pensione da una fonte estera possono beneficiare di una riduzione fiscale dell'80%. La Spagna sta ancora discutendo se mantenere o meno il Visto d'Oro e sta lavorando per ridefinire la sua politica turistica. Il problema più spinoso è una carenza d'acqua senza precedenti, che sta facendo infuriare la popolazione locale. Per alcuni attivisti, continuare a promuovere il turismo di massa e le agevolazioni fiscali per gli stranieri ricchi, è deleterio. Città turistiche come Madrid sono diventate inaccessibili, con un costo mensile della vita che si avvicina ai 2.000 euro per una persona che vive sola.

Pensionamento ed espatrio: cosa dice la legge?

Fai attenzione alla legislazione, sia nel tuo Paese di origine che in quello di espatrio. I pensionati che vivono in Thailandia sono preoccupati. Il 1° gennaio 2024, il governo thailandese ha promulgato una riforma della tassa sul reddito estero. D'ora in poi, il reddito di origine straniera dei thailandesi e degli espatriati sarà tassabile. Il governo non ha ancora fornito i dettagli di legge, che potrebbe modificare i piani degli aspiranti espatriati: le pensioni saranno considerate come reddito da fonte estera? Quale aliquota fiscale verrà applicata?

Se ti trasferisci all'estero dopo la pensione, devi rispettare alcune regole del Paese d'origine: informa il fondo pensionistico della tua intenzione di partire, fornisci regolarmente un certificato di esistenza in vita, verifica l'esistenza di trattati fiscali tra il Paese di espatrio e quello d'origine, controlla con la tua banca quali conti mantenere e quali chiudere, eventuali prestiti in corso, redditi percepiti (pensione, affitto), ecc. Attenzione: alcuni benefici sono legati alla residenza. In Francia, ad esempio, è impossibile ricevere l'assegno di solidarietà per anziani (ASPA) se non si vive sul territorio. Per residenza si intende la permanenza nel Paese per un determinato periodo di tempo. In Francia, i pensionati sono considerati residenti ai fini fiscali se vi trascorrono più di 183 giorni all'anno.

Pensionamento all'estero: è il momento giusto?

E se il pensionamento all'estero dovesse aspettare? In Cina, la questione non si pone più per molti "giovani anziani" che stanno ancora lavorando. Hanno tra i 60 e i 69 anni e lavorano. L'età pensionabile varia tra i 50 e i 60 anni, a seconda del sesso e della professione. Pechino sta valutando la possibilità di innalzarla a 65 anni; la questione era all'ordine del giorno della Conferenza Consultiva Politica del Popolo Cinese tenutasi a Pechino il 4 marzo. Il Paese sta portando avanti una riforma delle pensioni che sta suscitando le ire dei diretti interessati.
Come gli abitanti del luogo, molti espatriati continuano a lavorare oltre l'età pensionabile prevista dalla legge. Hanno posti precari e devono affrontare condizioni di lavoro difficili, ben lontane dalle "comodità del lavoro d'ufficio".  L'8 febbraio, diverse migliaia di pensionati di Wuhan hanno manifestato contro la tripartizione del premio dell'assicurazione sanitaria. La Cina non si è ancora ripresa dalle conseguenze della politica del zero Covid. Una politica che ha aggravato la situazione già precaria degli anziani. Nel 2024, gli over 60 rappresentano quasi il 30% della popolazione.

Bisogna essere ricchi per andare in pensione all'estero? Con l'inflazione e gli sconvolgimenti economici, bisogna guardare oltre i vantaggi fiscali e il minor costo della vita in alcuni Paesi. Procrastinare il pensionamento all'estero sembra essere la nuova tendenza del 2024. A scopo precauzionale contro gli imprevisti della vita (e in un contesto post-COVID che continua a lasciare il segno), gli aspiranti espatriati non rischiano, soprattutto quelli che hanno fatto lavori che hanno permesso loro di mettere da parte qualche risparmio. Secondo loro, questa è una delle chiavi per un pensionamento ben riuscito all'estero.