Chi sei e dove vivi attualmente?
Sono una ragazza italiana, 25 anni trasferita a Liverpool, Regno Unito. Dal Nord ovest Italiano al Nord ovest Inglese.
Da quanti anni vivi all'estero?
Da Novembre 2015.
Di cosa ti occupi al momento?
Ragazza alla pari, volontaria una volta alla settimana in un charity shop e alla ricerca di un nuovo lavoro in zona.
Cosa facevi in Italia?
Mi sono laureata in Servizio sociale ma non potevo permettermi di pagare l'esame di Stato abilitante alla professione. Da qui la decisione di cercare, senza successo, un lavoro nel sociale, in Italia.
Quali sono i motivi principali per cui hai deciso di andare a vivere a Liverpool?
Non trovando lavoro in Italia, mi sono messa quasi “per gioco” a cercare un lavoro all'estero e ho trovato un sito riguardante un'esperienza come ragazza alla pari.
Una volta iscritta, sono stata contattata dalla famiglia con cui vivo e per cui lavoro attualmente e da un'altra residente in Londra.
La decisione di accettare Liverpool piuttosto che Londra è dipesa da una serie di riflessioni personali.
Innanzitutto il desiderio era di stare in un posto non troppo caotico e soprattutto il più inglese possibile per migliorare la lingua. E Liverpool mi è sembrata la scelta migliore.
In seguito, riflessione di poca importanza, per questioni di gusto calcistico.
Da tifosa interista, ho iniziato a seguire il Liverpool con il passaggio di Coutinho da Milano a qui.
Difficoltà di adattamento: come le hai superate?
La difficoltà principale che ho riscontrato è sicuramente la comunicazione con le persone, specialmente con gli uomini.
A Liverpool si parla lo Scouse che è un accento che risente dell'influenze nordiche/germaniche di Scozia e Galles quindi non sempre è facile da comprendere.
Con il tempo, parlando e ascoltando solo inglese e, per quanto suoni stupido, guardando la televisione a partire dai cartoni animati e ascoltando la radio, sto trovando più facile comprendere.
Come ti stai muovendo per cercare un nuovo lavoro?
Sono iscritta a numerosi siti online di offerte di lavoro, ho scritto un CV in inglese e con un formato accettato nel Regno Unito (il formato europeo non è visto di buon occhio). Inoltre sono di solito richieste minimo due referenze possibilmente in Inghilterra ed è per questo che iniziare da esperienze di volontariato è una buona idea.
Quanto è importante parlare bene inglese per vivere e lavorare a Liverpool?
Abbastanza, ma c'è molta apertura al bilinguismo, a quello che possono dare gli stranieri.
Hai fatto de corsi di lingua prima della partenza o ne stai seguendo?
No, ma alcuni datori di lavoro richiedono un certificato sul livello di inglese quindi penso che dovrò sostenere l'esame certificante con una delle numerose scuole presenti.
Cosa ne pensi della qualità dei servizi a Liverpool?
A fronte di tasse molto alte, il sistema dei servizi funziona molto bene.
Sono iscritta al sistema sanitario nazionale, ho ottenuto il National Insurance Number, una sorta di codice fiscale inglese, senza troppe difficoltà.
E' possibile aprire conti in banca senza interessi e gratuitamente.
Quali sono le caratteristiche climatiche della zona?
Un'altra difficoltà è il clima: su questo le immagini e i luoghi comuni sull'Inghilterra non mentono… piove spesso e anche nelle giornate di sole le temperature non aiutano salvo il periodo da metà luglio e metà agosto.
Inoltre questa è una zona di mare e i venti sono piuttosto freddi.
Che opportunità di svago offre la città?
Ci sono locali di ogni tipo e cultura aperti anche fino a tardi la notte. Ci sono tanti musei di ogni tipo a cui si può accedere gratuitamente. Personalmente, amo passeggiare per i parchi.
Che aria si respira a Liverpool dopo la Brexit?
Non si può non dire che qualcosa è cambiato.
Innanzitutto i prezzi di molti prodotti, specie quelli importati. E anche le sensazioni delle persone, specie quelle straniere, non trasmettono serenità.
Io, in primis, non nego la paura e la preoccupazione di non sapere di che ne sarà di me quasi da un giorno all'altro.
Sei riuscita a farti nuove amicizie dopo il trasferimento?
Non propriamente per “colpa mia”, sono una persona piuttosto riservata e a cui non piace la vita notturna. Inoltre, l'esperienza che sto facendo, non mi consente di avere molto tempo.
Ho fatto alcune amicizie temporanee con persone che sono state o staranno solo per brevi periodi.
L'idea che avevi dell'Inghilterra prima di andarci a vivere si è modificata dopo il trasferimento e in che modo?
Io avevo un'idea piuttosto Londra-centrica.
Mi immaginavo una città meno affollata ma con la stessa confusione di Londra e invece ne sono rimasta stupita positivamente.
Liverpool è una città a suo modo “viva” ma le persone che io mi immaginavo sempre di corsa sono in realtà molto disponibili e cordiali.
Che consiglio puoi dare ai tuoi coetanei che hanno voglia di trasferirsi ma non hanno ancora trovato il coraggio?
Quello che mi preme dire è di non aspettarsi il paradiso una volta usciti dall'Italia.
Nel mio caso, nel caso dell'Inghilterra, posso dire con quasi certezza che la situazione mi sembra migliore, quanto meno deprimente ma le difficoltà di trovare un lavoro ci sono eccome specie dopo anni di immigrazioni.
Ma se tornassi indietro ri-sceglierei di farle le valigie. Anche se per un breve periodo, bisogna buttarsi. Mai partire senza la consapevolezza seppur a linee generali del posto in cui si va: dalla lingua al clima, dalle tradizioni alla legislazione.
Progetti per il futuro: restare in UK o fare esperienza in un altro paese?
Il mio progetto è restare a Liverpool ma qualora fallissi, da qui a un termine temporale che ancora non mi sono data, non escludo la possibilità di provare a spostarmi in quello che è il mio sogno da quando ero bambina, la Danimarca.