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Alessio a Chiang Mai: " Per me vivere qui è come un bagno di serenità "

Alessio in Tailandia
Pubblicato 31 Maggio 2017
Alessio è un musicista diplomato in chitarra classica. La sua carriera concertistica -iniziata nel 1984- l'ha portato in tutto il mondo finch'è quattordici anni fa, durante una tournèe in Asia, ha fatto tappa in Tailandia ed ha deciso di rimanerci. Attualmente insegna presso il Music College della Payap University di Chiang Mai. Scoprite di più su di lui e sui suoi progetti professionali leggendo l'intervista che ci ha gentilmente concesso: buona lettura!

Chi sei e dove vivi attualmente?

Sono nato a Viareggio, sono diplomato in chitarra classica presso il Conservatorio Cherubini di Firenze col massimo dei voti, nel 1984 ho iniziato la mia carriera concertistica in tutto il mondo, insegnando e facendo recitals, poi durante una tournee in Asia ho conosciuto la Tailandia...e sono rimasto.

Da quanti anni vivi all'estero?

Da 14 anni vivo a Chiang Mai, al nord della Tailandia, dove insegno al Music College of Payap University continuando la mia attivita' artistica in tutto il mondo.
Sono sposato con Jeab, e vivamo felici in una casa fuori citta' a Doi Saket.

Di cosa ti occupi al momento?

Come ho detto sono insegnante full time presso il Music College of Payap University, dò lezioni private e ho terminato il mio metodo online "CHITARRAMICA", con fascicoli PDF, audio e video, che rappresenta il condensato di tutte le mie esperienze di insegnamento in tutti i paesi del mondo, 40 anni di esperienza che ho sentito la necessita' di poter condividere anche con chi non puo' venire a lezione, specialmente agli italiani sia residenti in Italia che all'estero.
Adesso con i mezzi che ci sono e' possibile avere lezioni anche online con la stessa efficacia delle normali lezioni.

Dal punto di vista professionale, cosa ti offre la Tailandia più dell'Italia e perché?

Se parli della mia professione, il concertista, mmmm, non e' che qui ci siano possibilita' enormi, ma a quanto sento anche in Italia su questo campo non si brilla.
Per quanto riguarda l'insegnamento invece per lo meno per me e' stato piu' semplice, al termine di un mio concerto mi hanno offerto la cattedra e devo dire con uno stipendio buono, posso fare quello che voglio, ho pieno liberta' di scelta di programmi e tutto, devo dire che non credo in Italia possa avere questa liberta'.

Che iter hai seguito per trovare impiego al Music College of Payap University?

Mi hanno offerto l'insegnamento al termine di un mio recital a Chiang Mai, e dopo sei mesi, quando mi sono deciso a stabilirmi li, sono passato full time. Ho solo presentato il mio diploma di Conservatorio che ho fatto tradurre in Inglese e in Thai.

Quali sono le corrette abitudini da seguire per una buona integrazione professionale in Tailandia?

Sarebbe opportuno parlare il Thai. L'Inglese e' parlato abbastanza bene solo da chi ha un certo grado di istruzione, se vai a chiedere qualcosa in un sobborgo non ti sanno capire per niente.
Obbligatorio e' osservare rispetto per la casa reale e per la bandiera, nonche' per il Buddha e per i monaci in generale, togliersi le scarpe quando entri in casa o in qualsiasi edificio e vestire decentemente quando vai al lavoro o entri in un tempio.

I profili professionali come il tuo sono molto richiesti nel paese?

Se parli della musica certamente un Italiano e' avvantaggiato, comunque la prima cosa da fare e' capire che loro non hanno il nostro background musicale e il loro livello non e' paragonabile al nostro, anche perche' finora non hanno avuto insegnanti di prestigio, adesso sta combiando e devo dire che ci sono dei bravi allievi, che pero' al momento di passare a livelli competitivi trovano difficolta' interpretative dovute a mancanza di una istruzione completa, infatti se vuoi diventare un musicista non devi conoscere solo la musica, ma gli stili di vita e le arti in genere riguardanti il periodo storico dei compositori.

Che documenti hai dovuto produrre per l'ottenimento della residenza?

Per vivere qui occorre il visto, a cui per me provvede l'Universita' assieme al work permit.
Il visto e' un "non immigrant" e me lo rilasciano annualmente, al contrario i turisti normalmente usufruiscono di un visto mensile.
Dopo trasmetti il tuo indirizzo all'Ambasciata Italiana che provvede alla tua iscrizione all' AIRE.

Quanto costa in media vivere a Chiang Mai per un espatriato?

Poco rispetto all'Italia, pero' considera che anche gli stipendi sono in proporzione, quindi il vantaggio e' che qui se vuoi vivi anche con poco, non e' mai freddo quindi non necessita riscaldamento ne' scarpe o vestiti pesanti, si mangia volendo con meno di 50 THB (un EURO sono circa 38 THB), le bollette, che sono luce e acqua, sono a prezzi ridicoli.
L'unica cosa cara e' la benzina e le automobili, un' auto bella costa quanto una casa.

C'è buona disponibilità di alloggi a Chiang Mai?

Si dipende cosa vuoi, se un appartamentino anche in centro o una villetta in periferia, comunque trovi sempre qualcosa.

In che zona della città consigli di cercare casa?

E' come dire che cibo consigli, dipende dai gusti, a me la casa in citta' non piace, e' piu' comoda perche' sei subito in centro, ma preferisco la quiete della campagna, a parte i serpenti, ma quelli li trovi alle volte anche in citta', basta non dargli noia non ti fanno niente...spero.

Qual è il livello della sanità pubblica/privata a Chiang Mai?

Io grazie al cielo non ne ho avuto ancora bisogno, ma mi pare buona, se hai disponibilita' vai in un ospedale a pagamento, se lavori hai l'assistenza nell'ospedale che hai scelto tu, se non hai una lira...ci sono gli ospedali apposta dove paghi un fisso di 30 THB, meno di un EURO, e hai tutta l'assistenza necessaria, magari non sei da solo in camera, non hai aria condizionata ma ventilatore, le medicine non sono di importazione ma nazionali...ma questo quasi quasi mi pare sia meglio.
Manca il medico di famiglia, se stai male o vuoi una visita vai in ospedale.
Una volta mi sono dovuto togliere un dente del giudizio, sono andato in una clinica, in 10 minuti ho fatto tutto e bene e ho speso 500 THB, 19 EURO, come in Italia vero?

Quali sono i mezzi pubblici disponibili a Chiang Mai e qual'è quello che usi di più?

I bus vanno solo fuori citta, per i "distretti" vicini ci sono i taxi collettivi.
Lo stesso se ti vuoi muovere in citta, si paga 20 THB e ti ferma dove ti pare, sono pickup rossi coperti, li chiami per la strada quando li vedi passare, a me non serve ho macchina e moto.

Quali sono i luoghi di interesse più rappresentativi della città?

Chiangmai e' celebre per i suoi templi, ce ne sono dappertutto e bellissimi, il piu' rinomato e' il Doi Suthep, in cima a una montagna a 1600 metri circa, il secondo e' il Doi Saket- il distretto dove abito io - ambedue hanno una scalinata enorme, il primo ha anche l' ascensore per che non vuole arrivare zuppo di sudore.

Quali sono le caratteristiche climatiche di Chiang Mai?

Ci sono due stagioni, quella calda...e quella caldissima.
Per fortuna non c'e' umidita':nella stagione aprile/agosto, al sole si va oltre i 60 gradi, altrimenti 40/45.
Nella stagione delle piogge fa caldo lo stesso, in dicembre/febbraio 35/36 il giorno la sera piu' fresco. Questo a Chiangmai, al sud comunque e' piu' caldo.

Com'è il rapporto tra popolazione locale ed espatriati?

Gli stranieri, i "farang" come li chiamano qui, sono visti con simpatia, specie se sono turisti perche' portano denaro.
Attenzione: loro sorridono sempre ma con gli affari ci sanno fare, se sei un pollastro ritorni senza penne, bisogna saper trattare.
Qui non esiste delinquenza, c'e' fraternita' fra connazionali, difficilissimo incontrare qualcuno che ti chiede l'elemosina, sono orgogliosi, se possono lavorano.
Non e' difficile per la strada trovare qualcuno che ripara scarpe o vestiti per pochi THB, o che vende cibi vari e dolcetti, non occorre licenza e le tasse le paga solo chi ha negozi abbastanza grandi, lo stato lascia "vivere" i poveretti che altrimenti si darebbero a traffici poco chiari.
Quindi se vuoi lavorare lo trovi, basta naturalmente adattarsi.

Esiste una comunità italiana a Chiang Mai?

Credo di si ma non ho molti contatti, comunque non credo si possa parlate di comunita', dato il numero esiguo.

Parlaci dei pro e contro della vita di un espatriato a Chiang Mai

Il pro e' presto detto, chi ci e' venuto una volta lo sa: e' un "bagno di serenita", vedere le persone che non conosci che ti sorridono gia' ti mette in un umore diverso rispetto alle ghigne che trovi in altri paesi (non faccio nomi), la loro e' estrema gentilezza ed educazione. Anche fra gli studenti esiste un rispetto per l'insegnante che in Italia purtroppo non esiste e non e' mai esistito pari a questo.
Il cibo per me e' buonissimo, ma e' un fatto personale, qualcuno sicuramente lo trovera' piccante, ma questi sono gusti e abitudini personali.
Cosa mi manca?
La presenza dei parenti che mi sono rimasti, i vecchi amici...ma i nostri interessi sono ora diversi, anche quando li riincontro in Italia facciamo una cena, si ride e si parla dei tempi in cui eravamo insieme...ma poi ognuno ha la sua vita e ritorniamo ognuno per la propria strada...cosi' e' la vita, una scelta, io ho scelto di riiniziare e di cambiare, di voltare pagina e l'ho fatto.
Ci vogliono coraggio e apertura, altrimenti meglio non pensarci e stare a casa nella propria "prigioncina ", anche se ha le sbarre d'oro.

Tailandia
Chiang Mai

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