Con oltre 90,8 milioni di casi positivi a livello globale e 1,94 milioni di decessi dall'inizio del 2020, la pandemia di coronavirus continua ad espandersi rapidamente, con una nuova variante. Le campagne vaccinali sono iniziate, ma non dappertutto. Ecco un aggiornamento della situazione a livello globale.
In data 11 gennaio 2021, molti paesi hanno già vaccinato una percentuale significativa della loro popolazione. La Cina è in cima alla lista con 9 milioni di vaccini somministrati, seguita dagli Stati Uniti con 6,69 milioni, da Israele con 1,8 milioni di vaccinazioni effettuate, dal Regno Unito con 1,5 milioni e dagli Emirati Arabi Uniti con 1,09 milioni di cittadini vaccinati. Anche Russia, Italia, Germania, Canada, Spagna, Polonia, Danimarca, Argentina, Romania e Arabia Saudita hanno iniziato la campagna vaccinale, ma ad un ritmo più lento.
Negli Stati Uniti, le vaccinazioni sono state erogate a partire da dicembre 2020. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention, più del 2,7% della popolazione ha ricevuto la prima dose, ad oggi. Negli territori più colpiti viene data priorità alla polizia, ai vigili del fuoco, agli insegnanti e alle persone di età superiore ai 75 anni. In California, i primi ad essere immunizzati, sono stati gli operatori sanitari.
In Francia, questo martedì sono state vaccinate più di 138.000 persone. L'inizio della campagna non è andato come previsto, a causa della lentezza delle amministrazioni e della riluttanza della popolazione. Per fare un confronto con altre nazioni, mentre nella prima settimana di gennaio il Regno Unito ha somministrato 1 milione di dosi e la Germania più di 200.000, la Francia ne ha erogate solo 350.
Il Regno Unito pianifica di immunizzare almeno 15 milioni di persone entro metà febbraio, a causa della nuova ondata di coronavirus che circola più velocemente della precedente. Sul territorio sono stati istituiti sette centri per effettuare vaccinazioni di massa. Da qui a fine gennaio, il Governo auspica di immunizzare almeno 2 milioni di persone a settimana, inclusi gli operatori ed i residenti di 10.000 case di riposo. La campagna vaccinale verrà in seguito implementata istituendo altri centri per la somministrazione delle dosi che includeranno farmacie e strutture itineranti.
In Svizzera, la campagna di vaccinazione è iniziata il 4 gennaio, principalmente a Ginevra, Friburgo, Neuchâtel e nel Vallese. Nei cantoni di Berna, Vaud e dei Grigioni è cominciata l'11 gennaio. A Ginevra, finora, sono state vaccinate solo le persone di età superiore ai 75 anni. La somministrazione dei vaccini procede a rilento. La Svizzera aveva inizialmente ordinato 15 milioni di dosi dai tre principali fornitori, ma ad oggi ne ha ricevute solo poche migliaia.
L'Africa, che è la seconda regione più colpita dopo gli Stati Uniti, non riesce a tenere il passo con il resto del mondo, a causa del costo elevato dei vaccini. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), solo un quarto dei paesi africani ha i fondi necessari per ottenerli. Secondo le previsioni, a fine 2022, solo il 20% della popolazione africana sarà stato vaccinato. Le Seychelles sono l'unica nazione ad aver avviato la campagna il 10 gennaio con i vaccini Sinopharm.
Attraverso il programma COVAX, l'OMS sta pianificando la distribuzione di 2 miliardi di dosi nei paesi più poveri di Africa, Asia e America Latina. Per raggiungere l'immunità si dovrà presumibilmente attendere la fine del 2024.
I vaccini disponibili
La maggior parte dei paesi sta somministrando il vaccino Pfizer-BioNTech, che pare il più affidabile. A novembre 2020, i primi risultati hanno dimostrato un'efficacia del 95%. Il Regno Unito, ad esempio, ne ha ordinato 40 milioni di dosi. Il vaccino viene somministrato in due dosi, a distanza di tre settimane una dall'altra. Durante quest'anno, la BioNTech punta a produrre almeno 2 miliardi di dosi.
Moderna è un altro vaccino sviluppato da un'azienda biotecnologica con sede nel Massachusetts, USA. I test hanno dimostrato che è efficiente al 94,5%. Anche questo vaccino deve essere somministrato in due dosi, con un intervallo di quattro settimane. A differenza del vaccino Pfizer-BioNTech, il vaccino Moderna è più facile da conservare (a -20° C, per sei mesi). Oltre a questi due, sul mercato è disponibile lo Sputnik V, sviluppato in Russia, con una efficacia comprovata al 92%. L'Università di Oxford-AstraZeneca ne ha prodotto uno, che non deve essere conservato a basse temperature, e che è in fase di sperimentazione dalla fine del 2020.
Le aziende biotecnologiche di tutto il mondo stanno anche lavorando ad un vaccino universale, immune alle mutazioni, che dovrebbe essere pronto a fine 2021.
Vaccini “Made in China”
Oltre a Sinopharm, altri sei laboratori stanno effettuando sperimentazioni cliniche per iniziare a produrre il prima possibile. Il governo cinese si è impegnato a produrre almeno un miliardo di dosi entro la fine del 2021, una parte delle quali è già stata ordinata da Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Marocco. Dopo una serie di studi clinici, la Turchia ha annunciato la scorsa settimana che il vaccino Sinovac è efficace al 91,5%.